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E’ stato inaugurato al Cinquale in via Grillotti un mercato ittico per la vendita di pesce fresco a chilometro zero. La struttura si compone di 8 moduli prefabbricati in legno di cui 6 adibiti alla vendita del pesce, uno ad uso ufficio e un altro per i servizi igienici. Un progetto che ha visto la partecipazione in sinergia di Comune, Provincia, Regione Toscana e associazione dei pescatori.

 
“Una importante novità e opportunità per il settore ittico versilieseafferma l’assessore regionale Gianni Salvadori – I pescatori della zona potranno ora vendere in condizioni igienico-sanitarie sicure il loro pescato e lavorare in condizioni migliori, dando slancio e visibilità a questo settore merceologico. Mi auguro che i punti vendita di pesce a km 0 possano aumentare, grazie a nuovi progetti in sinergia tra Regione, province, comuni e associazioni dei pescatori, contribuendo a far crescere tutto il settore ittico regionale”.
 
Il finanziamento totale concesso al Comune di Montignoso da parte della Provincia di Massa Carrara con fondi regionali della legge regionale 66/05 è di circa 85.000 euro al netto dell’Iva, cui corrisponde una spesa complessiva lorda di circa 100.000 euro.
 
Il punto vendita diretta del pesce dei pescatori professionali del Cinquale (che possono pescare fino a tre miglia dalla costa) è stato realizzato nell’ambito della misura “Porti di pesca” attivata nei Piani provinciali per la Pesca marittima e l’Acquacoltura degli anni 2010, 2011 e 2012 con la presentazione da parte del comune di Montignoso di tre domande a valere su tre diversi bandi.
 
Fonte ufficio stampa Regione Toscana

 

Via alla campagna di trasformazione del pomodoro: boccata d’ossigeno per gli agricoltori livornesi Pasquini (Cia Livorno) «Segnale importante per tutta l’economia del territorio. Ma restano preoccupazioni». Pascucci (presidente Cia Toscana): «Favorire lo sviluppo e la crescita dei punti di trasformazione che per rafforzare i legami tra questi e la produzione locale valorizzandone sia la qualità che l’origine»

 
 
Al via la campagna di trasformazione del pomodoro dell' industria in provincia di Livorno. Riapre nei prossimi giorni lo stabilimento di Venturina (Li) di Italian Food, per la lavorazione del pomodoro da industria. Per Cia Livorno, il via della campagna di lavorazione del pomodoro, è “una notizia attesa e positiva”, dopo chenelle settimane scorse - da parte dell’azienda era stata minacciata la chiusura dello stabilimento, in seguito a problemi connessi alle lavorazioni, alla depurazione delle acque, alla logistica dei trasporti e ad una situazione finanziaria ‘delicata’. «L’inizio della campagnasottolinea il vicepresidente di Cia Livorno Pierpaolo Pasquini  - è un segnale importante, non solo per l’agricoltura della Val di Cornia ma per tutta l’economia del territorio».
Il polo di trasformazione industriale di Venturina rappresenta una certezza per le prospettive del settore agricolo e per i livelli occupazionali che garantisce sul territorio della Val di Cornia. «Per quanto riguarda l’economia del territorioaggiunge Pasquiniil ruolo di Italian Food rimane strategico, non solo per la Val di Cornia, ma per l’intera Toscana. Oltre a garantire il mantenimento di 300 posti di lavoro tra operai stagionali e fissi, garantisce al sistema agricolo un punto di riferimento per la collocazione del pomodoro (assicurando migliaia di posti di lavoro anche nella produzione agricola) ed una certezza di reddito in una congiuntura economica difficile per le aziende». Per la Cia il rapporto con la produzione locale e con le organizzazioni di prodotto - ad iniziare da Asport (con sede a Cecina, Li), resta fondamentale, come lo è il puntuale pagamento della materia prima consegnata alla trasformazione, considerato che ad oggi non sono ancora stati del tutto saldati i conferimenti della campagna del 2012.
Con la sottoscrizione dello scorso anno, del protocollo di intesa per tutelare il pomodoro da industria, tra enti pubblici (Regione Toscana, Provincia di Livorno, Comune di Campiglia Marittima), le aziende dell’acqua e dei rifiuti, le organizzazioni professionali agricole, le centrali cooperative, l’Organizzazione di Prodotto Asport e la stessa Italian Food regionale, «si è voluto garantire un giusto reddito per i produttori agricoli, l’occupazione, la tutela ambientale e una produzione locale che ha elevate caratteristiche qualitative» ribadisce la Cia livornese.
«E’ necessario operare per rafforzare le filiere ed i rapporti tra i soggetti della produzione e della trasformazioneafferma il presidnte di Cia Toscana Giordano Pascucci –, partendo dal comparto del pomodoro da industria che riveste un ruolo strategico per lo sviluppo dell’agricoltura e dell’economia toscana. Per questo occorre agire con maggiore determinazione, anche da parte delle istituzioni, Regione ed enti locali, sia per favorire lo sviluppo e la crescita dei punti di trasformazione, sia per rafforzare i legami tra questi e la produzione locale valorizzando qualità ed origine. Vanno ricercate e create le condizioni - conclude Pascucci -, per rafforzare questa filiera in Toscana concretizzando un vero e proprio “distretto” attraverso il quale vengano sviluppate le relazioni ed i rapporti che puntino allo sviluppo della produzione regionale di pomodoro, di alta qualità assicurando adeguata remunerazione agli agricoltori, e sul rafforzamento dei punti di trasformazione la cui crescita può contribuire alla crescita dell’occupazione e dell’economia regionale».
Insieme alle certezze produttive, per Cia Livorno e Toscana, rimangono però le preoccupazioni sui tempi per il trasferimento della fabbrica, che consentirà da una parte la riqualificazione urbanistica dell’area attuale di Venturina e dall’altra garantirà lavorazioni diversificate, con riferimento alle produzioni ortofrutticole del territorio e non solo del pomodoro da industria. Resta quindi fondamentale concentrare l’attenzione sulle risorse finanziarie da reperire per il finanziamento del progetto di delocalizzazione.

Fonte Ufficio Stampa

Sono i temporali e l’umidità i fattori che hanno innescato i primi attacchi nella zona di Santa Luce: sportello gratuito per assistere i produttori di olio di oliva promosso da Coldiretti. Fabrizio Filippi, Presidente Provinciale Coldiretti: “Prevenzione determinante per salvare stagione olivicola e garantire un prodotto di qualità al consumatore”

Occhio alla mosca olearia: è già entrata in azione. I temporali estivi delle ultime settimane ed in conseguente aumento dell’umidità hanno favorito i primi attacchi della temibile bactrocera oleae. Per le 600 aziende agricole che producono olio tra Santa Luce, Orciano, Rosignano Marittima, Fauglia, Castellina e Ripardella (sono oltre 5100 quelle a livello provinciale) è già tempo di prevenire e correre ai ripari per evitare cali di produzioni e danni alle piante che in passato sono stati, in particolari annate, molto consistenti. Una emergenza che Coldiretti è già pronta ad affrontare con l’attivazione del sportello “anti - mosca” che sarà completamente gratuito per le imprese del settore (info su www.pisa.coldiretti.it). Il compito dello sportello è quello di mettere in condizioni gli agricoltori-olivicoltori di ottenere indicazioni precise e puntuali di tipo generale ma anche su come effettuare un’analisi diretta delle olive attraverso l’utilizzo di stereoscopi, determinando così la percentuale di infestazione oltre a guidare i produttori alle prese con le nuove regole in materia di etichettatura. “Rispetto ad alcuni anni fa – spiega Fabrizio Filippi, Presidente Provinciale Coldiretti – la cultura della prevenzione è molto aumentata tra le imprese ma non è mai sufficiente. La mosca è un nemico che possiamo contrastare e combattere conmetodi efficaci mettendo in condizioni le imprese di garantire al consumatore finale un prodotto di qualità”. La prevenzione porta in dote anche un risparmio economico e un minor impatto sull’ambiente: aspetti fondamentali degli interventi previsti dall’attività di monitoraggio insieme alla tracciabilità, alla certificazione fino alla tutela della qualità dell’olio
 
Ecco dove rivolgersi: presso sede Coldiretti di Santa Luce in Via Berlinguer n. 2 (tel: 050-685927).
Fonte ufficio stampa

Dalle carote alle albicocche, dai meloni alle pesche fino ai cocomeri sono alcuni dei frutti che entrano nella speciale classifica top ten degli abbronzanti naturali in grado di “catturare” i raggi del sole e garantire una tintarella naturale.

Utilissimi per difendere l’organismo dalle elevate temperature e quindi per abbronzare. E' la Coldiretti a stilare la speciale classifica top ten del cibo che abbronza in occasione dell’arrivo di Caronte che ha raggiunto la penisola portando una insopportabile afa ed il rischio di colpi di calore soprattutto per l persone piu’ anziane ed i bambini. Con il grande caldo, infatti, consumare carote, insalate, cicoria, lattughe, meloni, peperoni, pomodori, albicocche, pesche e  cocomeri serve a difendersi dai colpi di calore, ma anche - sottolinea la Coldiretti - a favorire l'abbronzatura estiva. Anche chi e’ ancora costretto a rimanere in città infatti può difendersi dal caldo e prepararsi la tintarella estiva con una dieta adeguata che si fonda sul consumo di cibi ricchi in vitamina A che - precisa la Coldiretti - favorisce la produzione nell'epidermide del pigmento melanina per donare il classico colore ambrato alla pelle. Il primo posto è conquistato indiscutibilmente dalle carote che contengono ben 1200 microgrammi di vitamina A o quantità equivalenti di caroteni per 100 grammi di parte edibile. Al secondo posto - continua la Coldiretti - salgono i radicchi che ne hanno circa la metà mentre al terzo si posizionano le albicocche seguite da cicoria, lattuga, melone giallo e sedano, peperoni, pomodori, pesche gialle,  cocomeri e susine che presentano comunque contenuti elevati di vitamina A o caroteni. Antiossidanti “naturali” sono infatti le vitamine A, C ed E che - sottolinea la Coldiretti - sono contenute in abbondanza in frutta e verdura fresca. Questi vegetali - continua la Coldiretti - sono dunque alimenti che soddisfano molteplici esigenze del corpo: nutrono, dissetano, reintegrano i sali minerali persi con il sudore, riforniscono di vitamine, mantengono in efficienza l'apparato intestinale con il loro apporto di fibre e si oppongono all'azione dei radicali liberi prodotti nell'organismo dall'esposizione al sole, nel modo più naturale ed appetitoso possibile. Per consentire a tutti di poter acquistare frutta e verdura italiana al giusto prezzo la Coldiretti ha aperto in tutta Italia quasi diecimila fattorie, mercati e botteghe di Campagna amica dove è possibile acquistare direttamente dagli agricoltori, frutta e verdura fresca e di grande qualità al giusto prezzo.

LA TOP TEN DELLA TINTARELLA DELLA SALUTE - Vitamina A (*)
1. Carote 1200
2. Radicchi 500-600
3. Albicocche 350-500
4. Cicorie e lattughe 220-260
5. Meloni gialli 200
6. Sedano 200
7. Peperoni 100-150
8. Pomodori 50-100
9. Pesche 100
10. Cocomeri 20-40

(*) in microgrammi di Vitamina A o in quantità equivalenti di caroteni per 100 grammi di parte edibile
Fonte: Elaborazioni Coldiretti

Fonte Ufficio StampaStampa

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Giovedì 25 luglio alle ore 18,30 al Beach Club Versilia. Oscar Green 2013: Toscani da Oscar. Mollo tutto! Vado a vivere in campagna: giovani e innovazione. Le storie.

Dal taxi all'olio extravergine, dallo studio dentistico al soccorso anti-frane, dalla multinazionale alla cooperazione sociale passando per l'ex meccanico della Ferrari che ora si occupa di turismo rurale: sono alcune delle storie da "Oscar", storie di chi ha cambiato la propria vita in maniera volontaria che saranno protagoniste del primo Salone Open-Air allestito nell'ambito della notte degli "Oscar Green", il premio di Giovani Impresa Coldiretti dedicato ai giovani imprenditori agricoli della Toscana che si terrà giovedì 25 luglio, dalle ore 18:30, al Beach Club Versilia di Cinquale (Ms).
 
Insieme a chi ha "mollato tutto per fare l'agricoltore" le storie, quelle da "Oscar": 67 sono le aziende che hanno partecipato a questa edizione, 6 quelle che saranno premiate come le categorie previste dal concorso ("Non solo agricoltura", "Stile e cultura l'impresa", "In-Filiera", "Esportare il territorio", "Campagna Amica", "Ideando"). Conduce "La Iena" Andrea Agresti.
 
Nel corso della serata saranno inoltre presentati i risultati di una curiosa indagine promossa da Coldiretti sui giovani e il manuale per diventare imprenditore agricolo in "10 mosse". Tre i momenti in programma: la consegna degli Oscar Green, l'aperitivo a bordo piscina per gli invitati ed il salone del "Mollo tutto e vado a vivere in campagna: giovani e innovazione". All'evento parteciperanno i vertici regionali di Coldiretti e Nazionali di Giovani Impresa, rappresentanti delle Istituzioni regionali e locali, oltre che gli imprenditori agricoli candidati e molti giovani agricoltori della Toscana.

Fonte Ufficio Stampa

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