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Con il bando “Agrifood”, in scadenza il 21 giugno 2013, si promuovono progetti integrati di ricerca agroalimentari fra imprese ed enti toscani, puntando su temi quali valorizzazione delle proprietà salutistico-nutrizionali e rapporto fra prodotto e paesaggio, sicurezza alimentare e tracciabilità, ampliamento delle gamme commerciali.

Da venerdì scorso è attivo il bando “Agrifood” finalizzato a promuovere e sostenere progetti integrati di ricerca di università e enti di ricerca operanti in Toscana, che potranno presentare domanda in collaborazione con imprese entro e non oltre il 21 giugno 2013.
“Una importante opportunità per il sistema regionale della ricerca in stretto raccordo con il sistema produttivo nel settore agricolo e agroalimentare, compreso quello ittico”, come lo definiscono la vicepresidente della Regione Toscana Stella Targetti, con delega alla ricerca, e l’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori.
I progetti di ricerca fondamentale e industriale, realizzati in Toscana, dovranno riguardare temi quali la valorizzazione delle proprietà salutistico-nutrizionali degli alimenti tradizionali e innovativi, lo sviluppo di nuove tecnologie e strumenti per garantire la sicurezza della catena alimentare, la valorizzazione degli aspetti di qualità del prodotto e del rapporto tra prodotto, paesaggio, cultura e storia, la tracciabilità dei prodotti e l’ampliamento della gamma commerciale con prodotti innovativi.
Il bando prevede di destinare la somma iniziale di euro 600.000 (eventualmente integrabile da altre fonti di finanziamento) per sostenere i progetti integrati, la cui copertura finanziaria risulta garantita dagli stanziamenti del bilancio di previsione 2012 (400.000 provenienti dall’Area di coordinamento Ricerca e 200.000 dall’Area di coordinamento Sviluppo rurale). Il coordinamento operativo è stato affidato all’Area di coordinamento Ricerca, che ha operato attraverso un gruppo di lavoro intersettoriale tra i due assessorati.
“Questo bando – spiega la vicepresidente Targetti – mira a promuovere ricerche che possono andare in tre direzioni. Primo, tutelare i consumatori migliorando la tracciabilità dei cibi e quindi la sicurezza alimentare, con particolare attenzione alle nostre eccellenti produzioni locali nell’ottica della certificazione di qualità. Secondo, incentivare ricerche sull’uso di quegli alimenti che possono migliorare la salute dell’uomo e che puntano, terzo aspetto, a migliorare anche la catena commerciale dei prodotti toscani. La nostra volontà è quella di stimolare idee innovative: il bando è infatti aperto a professionalità e competenze interdisciplinari, non solo quelle tipiche di chi lavora nell’agroalimentare, ma trasversali a diversi settori”.
“Abbiamo recepito con questo bando – afferma l’assessore all’agricoltura Salvadori – gli indirizzi europei in materia di Politica Agricola Comune 2014-2020, che invitano a favorire rapporti sempre più stretti tra mondo della ricerca e mondo delle imprese, perciò abbiamo ritenuto opportuno non disperdere il sistema di relazioni avviato con l’esperienza del tavolo regionale di confronto per l’adesione al Cluster nazionale Agrifood. Abbiamo così creato una ‘Piattaforma regionale per l’agroalimentare’ che stimoli un confronto costruttivo e collaborativo tra i rappresentanti delle università e degli enti di ricerca toscani, del mondo imprenditoriale e della Regione. Inoltre – conclude Salvadori – le tematiche prescelte sono legate strettamente a quelle di Expo 2015, ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita’. Daremo visibilità con questo evento alla tradizione, alla creatività e all’innovazione nel settore dell’alimentazione e della sicurezza alimentare”.
Il testo del bando con tutti gli allegati, pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana, è consultabile anche all’indirizzo www.regione.toscana.it/ricercapraf.

Fonte Ufficio Stampa

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Con il “Terranostra Day” del 12 maggio, da Roma a Milano in bus gratis verso 11 agro-itinerari nella campagna toscana. L’iniziativa di promozione degli agriturismi di Campagna Amica (Coldiretti) coinvolge oltre 100 strutture della regione alla scoperta del Made in Tuscany tra assaggi, lezioni, dimostrazioni, visite. Ecco come prenotare, anche per chi preferisce il mezzo privato.

Da Roma e Milano alla scoperta del Made in Tuscany. Il viaggio in pullman è gratuito. Basta solo prenotare e farsi trovare al punto di partenza all’ora prestabilita per vivere un’esperienza indimenticabile tra colline e preziosi filari, stalle e prati verdissimi nel cuore della regione più ricca ed invidiata del mondo.
Le porte di oltre 100 strutture agrituristiche della Toscana si aprono domenica 12 maggio in occasione di “Terranostra Day” la più importante iniziativa di promozione turistico-eno-gastronomica promossa da Terranostra e Agriturismo di Campagna Amica (info su www.toscana.coldiretti.it) che offre a turisti, cittadini in fuga dalla routine, amanti del mangiare bene e del buon cibo, appassionati di scampagnate, cultori del km zero ed esploratori seriali, 11 agro-itinerari per guardare la Toscana da angolature diverse attraverso visite guidate a cantine, frantoi, caseifici, assaggi, merende, degustazioni di prodotti tipici, lezioni e dimostrazioni pratiche per imparare a cucinare, a riconoscere le erbe, preparare passate o conserve, persino fare la pasta in casa.
Dalla Valdichiana nell’aretino alla Val d’Orcia passando per le Crete Senesi, la Terra di Luni, la Lunigiana delle Statue Steli e la Garfagnana, la Costa degli Etruschi e le Colline Metallifere, nel pisano, “Terranostra Day” è un modo originale, divertente, educativo, interattivo per vedere, assaporare, toccare con mano, provare e partecipare, da protagonista, ad un’esperienza che ha l’obiettivo di “portare” - letteralmente - il cittadino-consumatore fin dentro le aziende agricole dove nascono con amore e passione, rispetto delle tradizioni e soprattutto della natura, i prodotti che compongono lo straordinario paniere del Made in Tuscany. Un viaggio genuino, andata e ritorno, nella Toscana della campagna coltivata.
E per chi non vuole (o non può) viaggiare in pullman c’è anche l’opzione “fai da te” per tutti coloro che, per esigenze personali, preferiscono viaggiare e raggiungere le strutture agrituristiche che hanno aderito con un mezzo privato: c’è solo l’imbarazzo della scelta. Basta prenotarsi. In tempo però…
La campagna Toscana ti aspetta.

COME PRENOTARE
Con il bus gratuito: come prenotarsi?
Per utilizzare il servizio di trasporto gratuito messo a disposizione da Roma e da Milano è necessario collegarsi al sito www.toscana.coldiretti.it, cliccare sull’apposita sezione “Terranostra Day” in alto, nel centro del portale, accedere a “Con il bus gratuito”, visionare i percorsi e successivamente selezionare quello prescelto, scaricare, compilare ed inviare il modulo di prenotazione alla segreteria di riferimento. Entro pochi giorni la segreteria provvederà ad inviare la conferma di prenotazione.

Con un mezzo privato: come prenotare la visita “fai da te”?
Per visitare una delle aziende che hanno aderito è necessario collegarsi al sito www.toscana.coldiretti.it, cliccare sull’apposita sezione “Terranostra Day” in alto, nel centro del portale, accedere a “Con un mezzo privato”, visionare le destinazioni e successivamente selezionare l’azienda prescelta. Per prenotare la visita è sufficiente telefonare o inviare una mail direttamente all’azienda.

Per saperne di più www.toscana.coldiretti.it oppure sul profilo Facebook “Coldiretti Toscana”..

Fonte Ufficio Stampa

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Siglato nelle Terre di Siena un protocollo di intenti tra la Cooperativa Antigone servizi e l’associazione nazionale Città del bio: grazie anche al format Toscaneria, sarà organizzata una filiera distributiva efficiente per i prodotti tipici e dell’agricoltura biologica toscani, in modo da garantire la remunerazione del lavoro agricolo e un’offerta di qualità.

Realizzare iniziative per promuovere il consumo consapevole, l’informazione e l’educazione alimentare, promuovendo consumi locali di prodotti freschi e di stagione di agricoltura biologica anche attraverso modelli di vendita diretta, la ristorazione scolastica e quella ospedaliera. Con questo obiettivo la Coop Antigone Servizi scrl e l’Associazione nazionale Città del bio hanno siglato oggi un protocollo d’intesa.
 
Vendita diretta, ristorazione scolastica e ospedaliera
In particolare, nel conseguimento dei rispettivi fini statutari, Città del bio e Coop Antigone, nell’ambito di un più ampio progetto di commercializzazione delle produzioni biologiche della Regione Toscana, hanno deciso di concorrere ad organizzare una filiera distributiva moderna ed efficiente, in grado di garantire la remunerazione del lavoro dell’agricoltore, unitamente all’offerta di prodotti di qualità legati al territorio in cui si vive (la provincia di Siena) ad un prezzo competitivo e vantaggioso per il consumatore. Per quanto riguarda, invece, i consumi istituzionali come la mense scolastiche e la ristorazione ospedaliera secondo il protocollo è necessario costituire dei riferimenti in grado di rispondere in maniera efficiente alle esigenze di servizio, garantendo la puntuale fornitura di prodotti. Del resto la ristorazione scolastica con l’utilizzo di prodotti tipici e biologici del territorio è un’esperienza positiva a cui occorre garantire una crescita accompagnandola con programmi di educazione alimentare per favorire l’adozione di modelli alimentari orientati a preferire il consumo di alimenti freschi e di stagione e a formare i cittadini al consumo consapevole e al gusto. Con l’accordo, Città del bio si impegna a referenziare i produttori biologici e le loro produzioni affinché Coop Antigone possa proporre nei suoi punti vendita e nelle sue forniture aziende e prodotti qualificati selezionati attraverso il lavoro della rete delle Città del bio. La Coop Antigone verrà iscritta all’Albo degli amici di Città del bio.
 
Cooperativa Antigone Servizi
L’attività principale della Cooperativa Antigone Servizi è la realizzazione e lo sviluppo del format “Toscaneria” per la distribuzione e la vendita dei prodotti biologici e tipici toscani. Di recente alla cooperativa è stato assegnato un contributo della Regione Toscana al fine di sviluppate questo format. 
Antigone è promotrice con altre tre aziende (Commerciale il Casale, Consorzio biologico Toscana qualità e Travertini Paradiso) di una rete d'impresa "Anna's tuscany experience" per la commercializzazione e la valorizzazione del prodotto biologico e tipico toscano all' estero. Sempre grazie alla Regione Toscana, infatti, la rete avvierà la prima esperienza negli Stati Uniti entro fine anno.
 
Fonte Ufficio Stampa
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Dal presidente del distretto floricolo Lucca-Pistoia Marco Carmazzi un documento che lancia un vero grido d’allarme con annessa richiesta di soccorso per la crisi nera che ha colpito il settore ortoflorovivaistico regionale: fra maltempo, vendite crollate del 50% e fatturato del 50-70%, un danno stimato intorno a 60 milioni di euro. Ecco il testo firmato da Carmazzi sotto il titolo “L’evolversi della crisi economica nell’ortoflorovivaismo”.

 
Il mese di Marzo 2013 ha scolpito sulla pietra l'inizio di una crisi senza precedenti nel settore dell'ortoflorovivaismo.
E’ evidente la necessità di intervenire urgentemente, in quanto è alto il rischio di innumerevoli chiusure di aziende: le vendite sono crollate del 50% ed il fatturato dal 50-70% in meno, poiché il perdurare del maltempo in Europa, ed in particolare in Italia, ha stagnato le vendite ai garden, grossisti, agrarie, GDO etc.
 
Cosa significa:
- Nel mese di marzo 2013 le precipitazioni sono state del 60 per cento più abbondanti rispetto alla media, con punte che vanno dal 150 per cento in più nel Nord Italia fino al 300 per cento in alcune zone del Nordest. 
L'analisi è stata condotta dalla Coldiretti sulla base delle rilevazioni Isac Cnr rispetto alla media di riferimento 1971-2000. 
Sempre nel mese di marzo è caduta nelle Province di Lucca il 331% e Pistoia il 282% di pioggia in più rispetto alla media 1971-2000 come da dati del Consorzio Lamma Toscana, dati ben più gravi di molta altra parta del territorio italiano ma anche della Toscana (ad esempio Grosseto si attesta su un +30%). Per avere un idea dell’andamento stagionale, nel territorio del distretto da gennaio a marzo abbiamo avuto già il 60% in più di precipitazioni rispetto alla media annuale. 
Una situazione che oltre a rovinare i week-end degli italiani sta creando gravissimi problemi al settore ortofloro-vivaistico, con i trattori che rimangono impantanati dal fango nei terreni senza riuscire a svolgere le normali operazioni colturali, con le ridotte richieste da parte dei consumatori di piante per rinnovare balconi e giardini per quanto riguarda il settore dei vasi fioriti, per i ridotti spostamenti dei consumatori stessi per l’acquisto di fiori e fronde da recidere. 
- La programmazione della produzione si era concentrata per le vendite dalla fine di Febbraio in quanto quest'anno la Pasqua è stata bassa, il 31 Marzo.
- La produzione è rimasta completamente invenduta nelle serre o nei campi.
- La poca produzione inviata ai clienti, rileva prezzi inferiori dal 30 al 50%, rispetto alle medie del periodo degli anni precedenti.
- Molte produzioni hanno come riferimento il mercato europeo. Il calo della domanda ha fatto si che le aste europee non assorbano l’offerta e liquidino a prezzi sensibilmente più bassi dello scorso anno.
- La produzione, rimasta in azienda, per mantenere gli standard qualitativi delle prossime produzioni, deve essere per forza smaltita come rifiuto, in quanto lo spazio viene riprogrammato con nuove piante. Pertanto, nel frattempo, la non rotazione a fronte delle non vendite, ha comportato più manodopera per cercare di salvare il salvabile.
- Se le aziende riuscissero a vendere, alla fine della campagna i prezzi saranno ridotti del 40% e anche del 60%, su alcune produzioni. E purtroppo le svendite di oggi, potranno essere rappresentative per i nuovi prezzi del prossimo. 
- Da un calcolo, approssimato per difetto, la perdita per il comparto nel territorio regionale è di circa 60 – 70 milioni di euro.
Cosa si chiede:
- L'attenzione immediata della Regione Toscana, delle Camere di Commercio, delle Province e del sistema bancario.
- Una delibera della Giunta Regionale e delle Camere di Commercio per individuare soluzioni a supporto degli imprenditori, come: riprogrammare le scadenze dei mutui, istituire un fondo di rotazione finanziario a zero interessi, riprogrammare i contributi INPS per gli imprenditori e per i dipendenti, etc. 
- Per i coltivatori che non sono in regola con i pagamenti INPS e quindi non hanno il DURC (regolarità contributiva) ma hanno crediti verso Enti, sarebbe opportuno che questi crediti venissero versati in compensazione all'INPS o a altre imposte dello Stato.
- Congelamento o sospensione dei versamenti dei contributi INPS, il rallentamento o la sospensione delle cartelle Equitalia, oltre che fermare lo stillicidio che avviene con le sanzioni e le multe. 
Il presente documento sarà ratificato al prossimo comitato del Distretto floricolo Lucca- Pistoia.
 
Marco Carmazzi
Presidente
Distretto Floricolo Lucca-Pistoia

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Il Conaf propone invece per Agricoltura, Ambiente e Paesaggio unico Ministero e unica Commissione. Lo ha dichiarato il 13 aprile il presidente dell’Ordine degli agronomi Andrea Sisti in risposta alla relazione dei 10 saggi che ipotizzava la soppressione della Commissione Agricoltura e l’accorpamento di quelle dell’Ambiente e delle Infrastrutture e Trasporti.

«Una proposta incomprensibile che evidenzia una assenza di visione strategica politica del Paese, che guarda al passato più che al futuro. L’agricoltura rappresenta invece un fondamentale motore per dare nuovo slancio all’intero sistema economico nazionale». E’ questo il commento di Andrea Sisti, presidente del Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali (Conaf), alla relazione finale dei cosiddetti “10 saggi”, dove viene formulata un’ipotesi sul numero delle commissioni parlamentari, che eliminerebbe in maniera netta la Commissione Agricoltura, oltre ad accorpare quella dell'Ambiente con quella delle Infrastrutture e Trasporti. Nei mesi scorsi, invece, il Conaf aveva già lanciato la proposta di accorpamento di agricoltura, ambiente, paesaggio e tutela del territorio in un unico Ministero. «La nostra professione ci vede quotidianamente impegnati su materie collegate tra loro mentre, nel corso degli anni, abbiamo constatato come invece le competenze afferiscono a più ministeri - in particolare agricoltura, ambiente, beni culturali e anche sanitàcreando spesso una stasi dei procedimenti normativi e amministrativi; o talvolta anche conflitti di attribuzione di competenze o comunque visioni contrastanti che non tendono a risolvere e a dare soluzioni ai problemi posti. E’ per questo che riteniamo strategico per una crescita competitiva del Paese, legato all'identità dei paesaggi e dei territori e delle relative produzioni, la formazione di un ministero dove si possano organicamente organizzare le competenze dell’ambiente, del paesaggio e dell’agroalimentare. Sarebbe quindi auspicabile avere un Ministero delle politiche agroalimentari, ambientali e paesaggistiche; e con la stessa logica anche le Commissioni Agricoltura e Ambiente potrebbero proficuamente essere sintetizzate in una unica Commissione, con l’inserimento del Paesaggio. Ma eliminare la Commissione Agricoltura è ipotesi miope che va nella direzione opposta, una scelta che andrebbe ad indebolire ulteriormente il percorso di crescita innovativo, politico ed economico della nostra agricoltura e dell’agroalimentare italiano».

Fonte Ufficio Stampa