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Il 9 settembre al Sana di Bologna Ismea e Sinab presentano i numeri del Biologico in Italia: superfici, operatori, colture e dinamiche del mercato nel primo semestre del 2013. Il mercato del bio continua a registrare tassi di crescita significativi anche in Italia, muovendosi in netta controtendenza rispetto al resto del settore alimentare.

 
Mentre il food nel suo complesso sconta una crisi dei consumi con pochi precedenti (-3,7% la flessione in termini di spesa nel primo semestre del 2013 secondo il Panel famiglie Ismea GFK-Eurisko), gli acquisti di prodotti biologici mantengono un trend positivo mettendo a segno un progresso dell’8,8%. 
Alla buona performance sul mercato interno, si affianca anche un crescente orientamento all’export degli operatori nazionali. Gli ultimi dati indicano un fatturato oltre frontiera superiore al miliardo di euro, importo che rappresenta più di un terzo del giro d’affari complessivo del biologico italiano (pari a 3,1 miliardi).
L’espansione del bio è anche confermata dall’incremento del numero degli operatori certificati, 49.709 nel 2012 tra produttori, preparatori e distributori, in crescita del 3% su base annua, e dall’aumento della superficie coltivata secondo il metodo biologico, che risulta pari a 1.167.362 ettari (+6,4% rispetto al 2011). 
L’indagine, condotta da Sinab e Ismea, verrà presentata integralmente nell’ambito del convegno “I numeri che raccontano il biologico” in programma il 9 settembre alle ore 15.30 al Sana di Bologna (Sala Melodia - Centro servizi 1, piano Blocco B).
All’evento, interverranno anche il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, lo IAMB e l’Università di Ancona.

Fonte Ufficio Stampa

Dal 12 al 15 settembre mostre, presentazioni, animazioni, dimostrazioni di mestieri e lavorazioni.

A due passi da Santa Maria Novella e dallo splendido duomo di Santa Maria del Fiore, culla del Rinascimento. Non poteva immaginarsi location più suggestiva e carica di significati per un'agricoltura come quella toscana, antica nella tradizione e nella cultura. Per quanto moderna, contemporaneissima anzi, nella concezione, nelle idee, nei protagonisti. E allora per quattro giorni a Firenze sarà URBAN AGRICULTURE, un mix esplosivo di eventi, dimostrazioni, corsi, incontri, degustazioni, show. Perchè la campagna e l'agricoltura è uno spettacolo! E così alla Fortezza da Basso abituata a veder sfilare l'Alta Moda quest'anno germogliano le idee!

Prati e campi coltivati, filari di viti ed olivi al posto dell'asfalto, frutti e prodotti della terra toscana tra le mura trecentesche di Firenze, ma soprattutto tutti gli animali che fanno della campagna toscana un gioiello di agrobiodiversità. Sarà questo per quattro giorni il paesaggio che si offrirà allo sguardo di tutti coloro che vorranno conoscere e vivere l'agricoltura toscana, uno dei capolavori del patrimonio dell'umanità. Molte le novità quest'anno, a cominciare dagli orari... EXPO RURALE alla Fortezza rimarrà aperta infatti ben oltre il calar del sole, tanto più dinamica e interattiva anche by night. Perché la campagna di notte, sotto le stelle, è ancora più bella.

Ancora più tempo a disposizione quindi per imparare a fare dal nulla un orto, costruire una casa ecocompatibile, innestare le viti, degustare i vini, gli oli e i prodotti toscani, scoprire i segreti della floricoltura come della cucina tradizionale toscana. E ancora, conoscere da vicino tutti gli animali di fattoria e quelli dei grandi allevamenti, imparare come si fa il pane, come si pota un olivo, e perché no, misurarsi addirittura con la potatura acrobatica. E ancora, come si raccoglie il miele, come si munge, come si salano le alici e tanto altro. Ma vediamo nel dettaglio cosa si trova ad Expo Rurale, l'unica dove l'AGRICOLTURA è LIVE.

Tutti i settori produttivi e le filiere della ruralità toscana infatti sono presenti con animazioni dal vivo e spaccati rappresentativi della realtà: olivicoltura, viticoltura, cerealicoltura e colture erbacee, zootecnia, caccia, florivivaismo, pesca e acquacoltura, foresta e boschi. Ricchissima anche la filiera Volti, Racconti, Esperienze e quella della Multifunzionalità. All'interno degli spazi dedicati alle filiere, un piccolo universo di eventi e spazi da visitare: aree dedicate alla degustazione dei prodotti DOP e IGP, lo spazio-galleria dedicato ai prodotti a marchio di qualità. Veri e propri gioielli della Toscana, simbolo dell’eccellenza regionale.

E ancora, mostre, presentazioni, animazioni, dimostrazioni di mestieri e lavorazioni. Da non perdere, la grande area attrezzata a mercato contadino con tutti i prodotti appena raccolti e venduti dagli urbanfarmers che in totale saranno 166 espressione di Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Fedagri Confcooperative, LegaCoop Agroalimentare, Biologici. Senza dimenticare i visitatori più piccini i quali troveranno laboratori e piccole fattorie didattiche, l'agrinido e l'"orto in condotta". Ed ora un po' di curiosità tra i tanti momenti in agenda: avete una pianta che non gode ottima salute? Portatela ad Expo (basta anche un piccolo ramo) e chiedete della Clinica delle piante, un esperto vivaista non solo vi darà diagnosi e cura, ma vi insegnerà come farla crescere sana.

Volete dare un nuovo volto al vostro giardino o al terrazzo? Prendete un appuntamento con un architetto del verde e gratis avrete una consulenza personalizzata con tanto di studio e proposta sulle piante più adatte al vostro caso. Sta invece tra zootecnia e gastronomia la scuola di griglia e girarrosto che si potrà frequentare nell'Area RELAX di Expo, con tanto di degustazione a seguire. E chi incuriosito dalla "ciccia" toscana non si accontenta del barbecue può partire per un circuito di visita alle stalle di chianina con il Motovitellone.
 
Siamo in Toscana e la zootecnia ha un ruolo di primo piano, tanto da trovare in programma anche delle vere e proprie "sfilate" delle tipologie e razze di vacche che verranno presentate su una passerella erbosa davanti alle antiche stalle su una sorta di Ring. E non mancano commistioni con altre discipline...Ecco allora CHIANINART, attività di pittura e decorazione di sagome di bovino chianino. E ancora "T'AMO, O PIO BOVE", presentazione del libro e incontro con l'autore di "CHIANINA LA REGINA".

Carne sì, ma senza dimenticare il pesce, anche se trattasi di "Pesce dimenticato"! Tutte le specie cioè eccedenti o sottoutilizzate, spesso pesci assai saporiti, dai sapori decisi e soprattutto a buon mercato. Ad Expo si imparerà a sceglierli, pulirli e cucinarli. Anche se non mancheranno anche lezioni e degustazioni di cacciucco.

E a proposito di mercato, siete proprio sicuri che la vostra sia una "cucina di mercato"? Cioè fatta in base a quello che realmente la stagione e gli orti più vicini offrono? Prodotti freschi, freschissimi di cui sapete riconoscere la provenienza? Se non è così, cercate il vostro personal shopper ad Expo Rurale. Vi aspetta per girare tra i banchi dei produttori e scegliere insieme la spesa del giorno. Insomma, un take away rurale garantito! E se a questo punto vi è venuta voglia di di produrre in proprio perché non provare con l'orto in cassetta, materiali di riciclo e un mix di ortaggi sempre a disposizione. A Expo Rurale imparerete come avviare la produzione.

Pigri ma golosi? Amate piatti che sanno di appena raccolto ma preferite che qualcuno ci pensi per voi trovando la tavola già imbandita? Tante le proposte FOOD ad Expo Rurale che vede anche la presenza di uno chef di fama come Marco Stabile, haute cuisine e ruralità, insomma. A pranzo come a cena vi aspetta il ristorante rurale a cura di Vetrina Toscana nella Sala dell'Arco e della Volta della Fortezza con una cucina di orto e di mercato dove protagonista, ancor prima del cuoco, è la materia prima. Sotto i riflettori invece sono i giovani talenti di Chef Emergente di Luigi Cremona che si esibranno in serrate sfide ai fornelli e show cooking. Da non perdere 10 chef x10 Filiere con ricette dei territori eseguite dal vivo.

Alla tavola imbandita preferite una vera scampagnata d'altri tempi? Optate allora per una colazione sull'erba, rustica e biologica, dove protagonista è la natura e dirigetevi verso l'area picnic in chiave moderna organizzata da "Panino Tondo" dove riceverete tutto l'occorrente. Tutti i giorni, infine, per i più piccoli, merenda “alla vecchia maniera" a base di pane e olio, pane e miele e pane e marmellata. Per i più grandi Grand Tasting dei migliori vini e al Green Bar aperitivi e piccoli assaggi rustici. Insomma, un appuntamento rivolto non solo al mondo degli addetti ai lavori che avranno un'anticipazione dei temi in discussione a EXPO 2015 ma a tutti per vivere quattro giorni da contadini restando in città!
 
EXPO RURALE 2013 è realizzata dalla Regione Toscana e organizzata da Artexwww.exporurale.it

Fonte Ufficio Stampa

E’ stato inaugurato al Cinquale in via Grillotti un mercato ittico per la vendita di pesce fresco a chilometro zero. La struttura si compone di 8 moduli prefabbricati in legno di cui 6 adibiti alla vendita del pesce, uno ad uso ufficio e un altro per i servizi igienici. Un progetto che ha visto la partecipazione in sinergia di Comune, Provincia, Regione Toscana e associazione dei pescatori.

 
“Una importante novità e opportunità per il settore ittico versilieseafferma l’assessore regionale Gianni Salvadori – I pescatori della zona potranno ora vendere in condizioni igienico-sanitarie sicure il loro pescato e lavorare in condizioni migliori, dando slancio e visibilità a questo settore merceologico. Mi auguro che i punti vendita di pesce a km 0 possano aumentare, grazie a nuovi progetti in sinergia tra Regione, province, comuni e associazioni dei pescatori, contribuendo a far crescere tutto il settore ittico regionale”.
 
Il finanziamento totale concesso al Comune di Montignoso da parte della Provincia di Massa Carrara con fondi regionali della legge regionale 66/05 è di circa 85.000 euro al netto dell’Iva, cui corrisponde una spesa complessiva lorda di circa 100.000 euro.
 
Il punto vendita diretta del pesce dei pescatori professionali del Cinquale (che possono pescare fino a tre miglia dalla costa) è stato realizzato nell’ambito della misura “Porti di pesca” attivata nei Piani provinciali per la Pesca marittima e l’Acquacoltura degli anni 2010, 2011 e 2012 con la presentazione da parte del comune di Montignoso di tre domande a valere su tre diversi bandi.
 
Fonte ufficio stampa Regione Toscana

 

Via alla campagna di trasformazione del pomodoro: boccata d’ossigeno per gli agricoltori livornesi Pasquini (Cia Livorno) «Segnale importante per tutta l’economia del territorio. Ma restano preoccupazioni». Pascucci (presidente Cia Toscana): «Favorire lo sviluppo e la crescita dei punti di trasformazione che per rafforzare i legami tra questi e la produzione locale valorizzandone sia la qualità che l’origine»

 
 
Al via la campagna di trasformazione del pomodoro dell' industria in provincia di Livorno. Riapre nei prossimi giorni lo stabilimento di Venturina (Li) di Italian Food, per la lavorazione del pomodoro da industria. Per Cia Livorno, il via della campagna di lavorazione del pomodoro, è “una notizia attesa e positiva”, dopo chenelle settimane scorse - da parte dell’azienda era stata minacciata la chiusura dello stabilimento, in seguito a problemi connessi alle lavorazioni, alla depurazione delle acque, alla logistica dei trasporti e ad una situazione finanziaria ‘delicata’. «L’inizio della campagnasottolinea il vicepresidente di Cia Livorno Pierpaolo Pasquini  - è un segnale importante, non solo per l’agricoltura della Val di Cornia ma per tutta l’economia del territorio».
Il polo di trasformazione industriale di Venturina rappresenta una certezza per le prospettive del settore agricolo e per i livelli occupazionali che garantisce sul territorio della Val di Cornia. «Per quanto riguarda l’economia del territorioaggiunge Pasquiniil ruolo di Italian Food rimane strategico, non solo per la Val di Cornia, ma per l’intera Toscana. Oltre a garantire il mantenimento di 300 posti di lavoro tra operai stagionali e fissi, garantisce al sistema agricolo un punto di riferimento per la collocazione del pomodoro (assicurando migliaia di posti di lavoro anche nella produzione agricola) ed una certezza di reddito in una congiuntura economica difficile per le aziende». Per la Cia il rapporto con la produzione locale e con le organizzazioni di prodotto - ad iniziare da Asport (con sede a Cecina, Li), resta fondamentale, come lo è il puntuale pagamento della materia prima consegnata alla trasformazione, considerato che ad oggi non sono ancora stati del tutto saldati i conferimenti della campagna del 2012.
Con la sottoscrizione dello scorso anno, del protocollo di intesa per tutelare il pomodoro da industria, tra enti pubblici (Regione Toscana, Provincia di Livorno, Comune di Campiglia Marittima), le aziende dell’acqua e dei rifiuti, le organizzazioni professionali agricole, le centrali cooperative, l’Organizzazione di Prodotto Asport e la stessa Italian Food regionale, «si è voluto garantire un giusto reddito per i produttori agricoli, l’occupazione, la tutela ambientale e una produzione locale che ha elevate caratteristiche qualitative» ribadisce la Cia livornese.
«E’ necessario operare per rafforzare le filiere ed i rapporti tra i soggetti della produzione e della trasformazioneafferma il presidnte di Cia Toscana Giordano Pascucci –, partendo dal comparto del pomodoro da industria che riveste un ruolo strategico per lo sviluppo dell’agricoltura e dell’economia toscana. Per questo occorre agire con maggiore determinazione, anche da parte delle istituzioni, Regione ed enti locali, sia per favorire lo sviluppo e la crescita dei punti di trasformazione, sia per rafforzare i legami tra questi e la produzione locale valorizzando qualità ed origine. Vanno ricercate e create le condizioni - conclude Pascucci -, per rafforzare questa filiera in Toscana concretizzando un vero e proprio “distretto” attraverso il quale vengano sviluppate le relazioni ed i rapporti che puntino allo sviluppo della produzione regionale di pomodoro, di alta qualità assicurando adeguata remunerazione agli agricoltori, e sul rafforzamento dei punti di trasformazione la cui crescita può contribuire alla crescita dell’occupazione e dell’economia regionale».
Insieme alle certezze produttive, per Cia Livorno e Toscana, rimangono però le preoccupazioni sui tempi per il trasferimento della fabbrica, che consentirà da una parte la riqualificazione urbanistica dell’area attuale di Venturina e dall’altra garantirà lavorazioni diversificate, con riferimento alle produzioni ortofrutticole del territorio e non solo del pomodoro da industria. Resta quindi fondamentale concentrare l’attenzione sulle risorse finanziarie da reperire per il finanziamento del progetto di delocalizzazione.

Fonte Ufficio Stampa

Sono i temporali e l’umidità i fattori che hanno innescato i primi attacchi nella zona di Santa Luce: sportello gratuito per assistere i produttori di olio di oliva promosso da Coldiretti. Fabrizio Filippi, Presidente Provinciale Coldiretti: “Prevenzione determinante per salvare stagione olivicola e garantire un prodotto di qualità al consumatore”

Occhio alla mosca olearia: è già entrata in azione. I temporali estivi delle ultime settimane ed in conseguente aumento dell’umidità hanno favorito i primi attacchi della temibile bactrocera oleae. Per le 600 aziende agricole che producono olio tra Santa Luce, Orciano, Rosignano Marittima, Fauglia, Castellina e Ripardella (sono oltre 5100 quelle a livello provinciale) è già tempo di prevenire e correre ai ripari per evitare cali di produzioni e danni alle piante che in passato sono stati, in particolari annate, molto consistenti. Una emergenza che Coldiretti è già pronta ad affrontare con l’attivazione del sportello “anti - mosca” che sarà completamente gratuito per le imprese del settore (info su www.pisa.coldiretti.it). Il compito dello sportello è quello di mettere in condizioni gli agricoltori-olivicoltori di ottenere indicazioni precise e puntuali di tipo generale ma anche su come effettuare un’analisi diretta delle olive attraverso l’utilizzo di stereoscopi, determinando così la percentuale di infestazione oltre a guidare i produttori alle prese con le nuove regole in materia di etichettatura. “Rispetto ad alcuni anni fa – spiega Fabrizio Filippi, Presidente Provinciale Coldiretti – la cultura della prevenzione è molto aumentata tra le imprese ma non è mai sufficiente. La mosca è un nemico che possiamo contrastare e combattere conmetodi efficaci mettendo in condizioni le imprese di garantire al consumatore finale un prodotto di qualità”. La prevenzione porta in dote anche un risparmio economico e un minor impatto sull’ambiente: aspetti fondamentali degli interventi previsti dall’attività di monitoraggio insieme alla tracciabilità, alla certificazione fino alla tutela della qualità dell’olio
 
Ecco dove rivolgersi: presso sede Coldiretti di Santa Luce in Via Berlinguer n. 2 (tel: 050-685927).
Fonte ufficio stampa