Notizie

A Milano nel 2013 sono 181 le imprese, tra sedi e unità locali, che dichiarano di esercitare questo tipo di attività come principale, In base al registro delle imprese della Camera di Commercio di Milano, nella capitale meneghina nel 2013 sono 181 le imprese, tra sedi e unità locali, che dichiarano di esercitare questo tipo di attività come principale, in crescita dell’ 11,7% rispetto allo scorso anno, quasi il 68% in più negli ultimi tre anni.

I distributori automatici presenti a Milano rappresentano quasi la metà del totale provinciale, pari a 367 imprese. L’incremento del numero è accompagnato anche dall’aumento del prodotti commercializzati. Nei distributori automatici è infatti possibile acquistare di tutto: oltre a cibo e bevande, si trovano anche articoli sanitari, giocattoli, dvd, libri e in alcuni persino fiori e cellulari. Tra i prodotti commercializzati si trovano anche bevande alcoliche, in particolare lattine di birra e bottiglie di vino.
 
Come avviene per i distributori di sigarette, per acquistare questi prodotti occorre inserire la tessera sanitaria della Regione Lombardia che, attraverso il chip, dimostra l’età dell’acquirente che per legge deve essere superiore ai 18 anni. Prima i distributori automatici erano legati ai momenti di pausa al lavoro, non luoghi dove scambiare quattro chiacchiere con i colleghi sorseggiando una tazzina di caffè di scarsa qualità, oppure erano presi d’assalto dagli studenti di scuole e università durante la ricreazione. Oggi invece sono ovunque, in molte strade cittadine accanto ai classici negozi, ma anche in luoghi di passaggio come le stazioni della metropolitana o gli aeroporti e sono frequentati in tutte le ore del giorno e della notte. Il valore aggiunto dei distributori automatici è infatti proprio quello di essere aperti 24 ore su 24 e di poter essere collocate ovunque, anche dove mancano i negozi tradizionali.
 
Redazione Floraviva

L'Agraria di Pescia  apre di nuovo le porte sabato 30 novembre 2013 al convegno sull’olio extravergine d’oliva, che chiuderà la manifestazione “Olea 2013″ iniziata il 10 novembre con una serie di iniziative svoltesi nella galleria commerciale della Coop.Fi di Montecatini. Olea rappresenta per  l’Istituto Agrario Anzilotti una delle iniziative più importanti per gli organizzatori; quest’anno la collaborazione si è allargata a Unicoop Firenze, l’associazione Slow Food Valdinievole, l’Accademia dei Georgofili di Firenze, l’Associazione Ex Allievi dell’Anzilotti e il Co.ri.pro (Consorzio per la certificazione volontaria delle piante di olivo).

 
Il convegno inizierà alle 9.00 di mattina; con l'introduzione del tema del giorno fatta da Franco Scaramuzzipresidente dell’Accademia dei Georgofili di Firenze. Cesare Buonamici, dell’azienda omonima, parlerà della valorizzazione delle produzioni olearie toscane e illustrerà il Progetto “Oleosalusistem”, mentre Massimo Neri, dell’azienda maremmana “Certified Origins Italia”, parlerà della sfida ai nuovi mercati rappresentata dagli oli EVO. A seguire, dopo il coffee break, Fabrizio Filippi, presidente di IGP Toscana, tratterà il tema della repressione delle frodi, Giuliano Incerpi del Co.ri.pro quello delle cultivar nelle filiere di extravergine di qualità superiore e, a concludere, Emanuela Truffo dello Studio legale Jacobacci&Partners di Torino illustrerà le nuove varietà vegetali e i diritti di proprietà nel settore agroalimentare. Una mattinata densa di interventi, dunque, al termine della quale ci sarà anche la premiazione degli oli vincitori del concorso organizzato da Slow Food nella Galleria Commerciale Coop di Montecatini.

 

Redazione Floraviva

Valdinievole: E' stato un incontro ad ampio raggio e che ha toccato una pluralità di tematiche quello che il presidente della Regione, Enrico Rossi, ha tenuto con gli amministratori locali della Valdinievole presso la sala consiliare del Comune di Montecatini Terme nel corso della terza tappa del suo "Viaggio in Toscana". Si è parlato di infrastrutture, Terme e lavori alle Leopoldine, Mercato dei fiori di Pescia, raddoppio della ferrovia e di promozione turistica.

 
Mercato dei Fiori
Rossi si è detto disponibile a discutere del suo futuro con il sindaco di Pescia, affermando che servono investimenti ma che occorre decidere cosa si ha intenzione di farci anche perchè si tratta di una questione che riguarda circa 400 imprenditori.

 

Terme
Rossi ha detto che sono decine i milioni di euro investiti negli anni nelle Terme e che non è possibile continuare a ripianare le perdite con aumenti del capitale pubblico. Ha indicato come obiettivo quello del ripiano del deficit di gestione nel giro di 2 o 3 anni e come strategia a breve quella di rivogersi di più al settore sanitario e non puntare soltanto sul benessere, promettendo di dare al termalismo una giusta valorizzazione all'interno del nuovo Piano sanitario regionale.
 
Leopoldine
L'intenzione del presidente è quella di permettere una ripresa dei lavori e la loro conclusione. Ha parlato di avvio nel corso del primo trimestre del 2014 e di conclusione del primo lotto entro l'anno. "Siamo aperti – ha precisato – a tutte le soluzioni. Parliamone. Se riusciremo a trovare un imprenditore interessato a rilevarle dovrà essere qualcuno che sia affidabile e abbia amore per questo non facile mestiere, mentre in questo momento il problema non è soltanto di trovare risorse da investire, ma chiederci se sono in grado di offrire una prospettiva alle Terme o se invece servano soltanto a ripianare i debiti".
 
Promozione turistica
Il presidente Rossi ha detto di aver avuto, prima della riunione con gli amministratori, un breve incontro con gli albergatori locali. E' stato deciso di organizzare a breve un incontro con la dirigenza dei due scali aeroportuali di Firenze e Pisa per valutare insieme quali iniziative mettere in campo per incrementare la capacità di attrazione turistica della Valdinievole.
 
Infrastrutture e linea ferroviaria
Si è parlato dei 35 milioni di euro pronti per essere investiti nella viabilità locale. "Ma – ha detto Rossi rivolgendosi agli amministratori localimancano ancora i documenti relativi ad un paio di varianti, senza i quali la nostra capacità di spesa si ridurrebbe a soli 10 milioni di euro". Le necessarie varianti urbanistiche dovrebbero essere completate entro la primavera prossima e successivamente sarebbe possibile iniziare i lavori per il superamento di 11 passaggi a livello lungo la linea. Per il vero e proprio raddoppio sono necessari circa 80 milioni per il tratto da Pistoia a Montecatini e quasi 60 per la prosecuzione fino a Lucca. Sono risorse che la Regione Toscana ha chiesto al Governo di finanziare tramite il Cipe, inserendole tra le priorità.
 
 
Viabilità
La Società autostrade ha garantito che l'adeguamento dello svincolo di Montecatini sarà realizzato contestualmente all'adeguamento della terza corsia autostradale.
 
Redazione Floraviva

Orticolario, in collaborazione con AIAPP, bandisce il secondo concorso internazionale per la realizzazione di giardini creativi nel parco di Villa Erba a Cernobbio, sede della manifestazione. Dal 15 novembre 2013 al 31 gennaio 2014, progettisti del paesaggio e dei giardini, architetti, designer, artisti e vivaisti potranno presentare domanda di ammissione per partecipare al concorso e realizzare i loro progetti in occasione della sesta edizione di Orticolario, “per un giardinaggio evoluto”.

Si dovrà rappresentare spazi originali, giardini vivibili e fruibili nei quali prevedere anche sedute “meditative”; stimolare un modo diverso, artistico e professionale di guardare ai giardini e agli spazi verdi, con una particolare attenzione al “Genius loci” di Villa Erba.

I progetti presentati nella prima fase saranno sottoposti ad un esame preliminare da parte del Comitato Scientifico di Orticolario con lo scopo di valutare i bozzetti pervenuti e selezionare quelli ammessi alla seconda fase. I progetti ammessi accederanno poi alla consegna degli elaborati, e verranno giudicati da un’apposita commissione tecnica ed estetica sulla base di alcuni criteri, come la qualità della creazione e della progettazione, l’innovazione dell’idea e la sua riproducibilità, l’attrattività, la fattibilità della realizzazione e la particolarità delle essenze arboree e dei materiali utilizzati. I progetti selezionati saranno in tutto nove e potranno occupare una superficie fino a 200 metri quadrati ciascuno.

Prima dell’apertura al pubblico dell’edizione 2014, le realizzazioni verranno giudicate dalla Giuria Giardini che assegnerà alla migliore di esse il premio “La foglia d’oro del Lago di Como”. Ideato e realizzato in esclusiva per Orticolario da Gino Seguso della Vetreria Artistica Archimede Seguso, il premio è un sinuoso vaso creato sull'isola di Murano (Venezia) sul quale "ondeggia" una grande foglia al cui interno brillano "accenni" d'oro zecchino (24K). Il Premio è unico, e sarà custodito dal vincitore per un periodo limitato, per essere successivamente esposto nella splendida Villa Carlotta a Tremezzo sul Lago di Como fino all’edizione successiva.

Il premio “La foglia d’oro del Lago di Como” dell’edizione 2013 è stato assegnato a Barbara Negretti e Archiverde con “Tutti giù per terra!”, giardino che ha reso il Parco di Villa Erba ancora più sorprendente insieme agli altri 5 selezionati: "Fil Rouge" di VERDEarchitettura. Brandinelli - Refaldi architetti paesaggisti; "Orto è Benessere. L’orto giardino terapeutico sociale, con tutti per tutti" di Carla Testori. Studio Verde e Paesaggio (che ha ricevuto la menzione speciale “Colpo di cuore”); "Desco al fresco" di Anna Piussi; "Capriccio italiano" di Vittorio Peretto. Hortensia (a cui è stato assegnato il premio speciale “Giardino d’artista”); "Una Dalia di Velluto blu" di Sandra Migliavacca. Il Giardino Ritrovato.

L’iscrizione al concorso è gratuita e deve essere inviata in forma scritta entro e non oltre il 31 gennaio 2014 a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Il Bando completo e tutte le informazioni relative sono disponibili sul sito web di Orticolario.



Orticolario 2014 si terrà a Villa Erba a Cernobbio, sul Lago di Como, dal 3 al 5 ottobre. Il senso conduttore della nuova edizione sarà l’olfatto. Il fiore protagonista sarà invece l’Aster, la “stella” del giardino.
Fin dalla sua prima edizione Orticolario ha dedicato una speciale attenzione alla solidarietà. Anche nella sesta edizione i contributi raccolti nel corso della manifestazione saranno destinati a finalità benefiche a favore di specifiche associazioni del territorio che si occupano di persone disagiate: http://www.orticolario.it/index.php?pag=28

Informazioni
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Sito internet: www.orticolario.it
Tel.: +39 031 3347503

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L’azienda speciale Mefit organizza lunedì 18 novembre presso la struttura ex Comicent di Pescia un’assemblea aperta per discutere della questione con gli operatori del mercato, le organizzazioni di categoria dei settori interessati, le istituzioni, i politici e la stampa.

Cercare una soluzione definitiva alla questione della disponibilità dell’ex Comicent di Pescia, dove ha sede il mercato dei fiori, entro la fine dell’anno, quando scade il via libera temporaneo della Regione Toscana all’utilizzo dell’immobile. E sensibilizzare l’opinione pubblica su un problema che riguarda le oltre 700 imprese della filiera florovivaistica che vi operano e le loro famiglie, ma anche l’intero comparto floricolo a livello non solo locale e nemmeno soltanto regionale.
E’ questo l’obiettivo dell’assemblea aperta organizzata dall’azienda speciale Mefit (Mercato dei Fiori della Toscana)  - che gestisce il mercato all’ingrosso pesciatino da inizio annolunedì 18 novembre, alle 18, presso la sede di Via Salvo D’Acquisto 10/12, nella Sala del Tozzotto, per discutere sul tema “Quale futuro per il Mercato dei fiori di Pescia dopo il 31 dicembre 2013?”.
Come ricapitolato infatti dal direttore di Mefit, Fabrizio Salvadorini, «la Regione Toscana, con delibera della Giunta Regionale del 25 giugno 2013 n. 516, ha stabilito di rilasciare in via temporanea un titolo al Comune per consentire la regolare immissione in possesso dell’immobile però fino al 31 dicembre 2013, sottolineando nello stesso atto la necessità di definire entro tale termine la tematica relativa al trasferimento del complesso immobiliare, per consentire la risoluzione della questione in via definitiva».
«Il Comuneaggiunge Salvadoriniaveva chiesto alla Regione di concedere la disponibilità dei locali fino al 31 dicembre 2015, così da avere certezze sulla durata della loro disponibilità, in modo da consentire lo svolgimento senza soluzioni di continuità del servizio pubblico di mercato all’ingrosso».
All’assemblea di lunedì prossimo, il nuovo amministratore unico di Mefit, Franco Baldaccini, ha invitato le imprese della filiera che operano nel mercato e i loro dipendenti, le organizzazioni di categoria dei settori interessati, le istituzioni, i politici e gli organi di stampa, chiedendo a tutti di partecipare numerosi «per sollecitare Regione e Comune a trovare finalmente un’intesa», perché si tratta di una questione «davvero cruciale per l’economia di Pescia e di tutta la Valdinievole».

Per ulteriori informazioni:
Azienda Speciale Mefit,
tel. 0572-453108
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Si svolge il 7 Novembre al CRA_VIV di Pescia in Via dei Fiori, 8 di fronte al Mercato dei Fiori della Toscana, il convegno sul progetto VALFLORIATra i Relatori del convegno gli stessi coordinatori delle 6 unità operative che hanno dato vita al progetto. Valfloria si è conclusa dopo tre anni di attività ed ha visto la collaborazione, oltre a sei partner scientifici, anche di  numerose aziende locali. Il progetto è stato finanziato da Regione Toscana.

 
Spetta al CRA_VIV di Pescia presentare il  progetto VALFLORIA che ha come sottotitolo “Innovazione qualificazione dei prodotti per la valorizzazione della floricoltura Toscana e la rinaturalizzazione di aree antropizzate”.
Questo progetto è stato elaborato per mezzo dello studio fatto su fiori recisi, piante in vaso da fiore e la loro rinaturalizzazione. Il progetto ha tenuto in considerazione gli aspetti di mercato, colturali e post-raccolta, oltre all’analisi economica dei processi produttivi ed un bilancio ambientale che ha seguito il sistema metodologico LCA (Life Cycle Assestment).
 
Il convegno, presieduto e coordinato da Carlo Chiostri (Dirigente Regione Toscana), si svolgerà secondo il seguente programma:
 
Ore 09:00 Registrazione dei partecipanti
Ore 09:30 Apertura dei lavori nella sala “Moreno Bambi”
09:40 Saluto di G. Burchi del CRA_VIV di Pescia
Relazioni:
Ore 9,50 Intervento introduttivo - “Cose e chiose sulla floricoltura” G. Serra (SSSA, Pisa)
Ore 10,15 “Il Progetto VALFLORIA” R. Tesi (DISPAA, UniFI)
Ore 10,30 “Utilizzazione del garofanino ibrido (Dianthus barbatus x chinensis) come vaso fiorito”
A. Lenzi (DISPAA, UniFI)
Ore 10,45 “Aspetti nutrizionali legati alla coltivazione delle Proteacee”
F. Malorgio (DiSAAA-a, UniPI)
Ore 11,00 “Specie erbacee spontanee per interventi di rivegetazione di aree antropizzate”
F. Bretzel (CNR-ISE)
Ore 11,15 “Sviluppo commerciale di nuove varietà di limonium, lisianthus e corbezzolo”
G. Burchi (CRA-VIV)
Ore 11,30 “La valutazione qualitativa post-produzione delle specie da vaso fiorito”
A. Mensuali (Istituto di Scienze della Vita, Scuola Sant’Anna Pisa).
Ore 11,45 “La valutazione economico-ambientale delle nuove specie florovivaistiche”
S. Scaramuzzi (Laboratorio di Studi Rurali Sismondi)
Ore 12,00 Interventi e discussione
Ore 12,30 Conclusione dei lavori
 
Redazione Floraviva

La ricorrenza del 2 novembre resta un appuntamento da ricordare nel rispetto della tradizione con una spesa di circa 400 milioni di euro nell'acquisto di fiori, soprattutto crisantemi, anche se la crisi, il calo delle visite ai cimiteri e l’aumento del ricorso alla cremazione ha dato un duro colpo ad una abitudine consolidata

 
E' quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che  la spesa in fiori  per la ricorrenza dei defunti quest’anno ha superato quella di San Valentino, anche se si registra in entrambi casi una flessione nel numero di acquirenti. Anche per questo i prezzi sono pressochè stabili e si segnala peraltro una grande variabilità - continua la Coldiretti - a seconda del momento e dei luoghi. Per questo è opportuno, nonostante il tipo di ricorrenza, non fare acquisti di impulso, ma verificare e mettere a confronto i diversi prezzi sul mercato. la scelta è ampia tra steli recisi e in vaso donati nelle diverse forme (pon pon, a dalia, a fiore grande, ad anemone, a margherita e spider) con uno o più fiori per stelo e - sottolinea la Coldiretti - nei diversi colori. La varietà piu’ diffusa di crisantemo è l’anastasia I prezzi di  vendita al dettaglio per i fiori recisi - riferisce la Coldiretti - variano da 1,5 euro a 7 euro per quelli più grandi e possono arrivare ai 15 euro se si tratta di crisantemi in vaso o di mazzi con più fiori. Per evitare di cadere nelle trappole del mercato  è meglio non ridursi all’ultimo momento per gli acquisti, evitare venditori improvvisati per non alimentare l’illegalità, preferire l’acquisto, se possibile, direttamente dai produttori  Per fare durare di più i fiori si consiglia - sostiene la Coldiretti - di cambiare l'acqua nei vasi ogni due o tre giorni e di tagliare il gambo dei fiori cogliendo, se possibile, l'occasione di ripetere la visita di commemorazione. La produzione del crisantemo è sicuramente una delle tecniche più complesse del florovivaismo italiano, basti pensare al fatto che - spiega la Coldiretti - occorre “programmare” la fioritura, dosando le ore di buio e di luce con la copertura delle piante in funzione del momento in cui i fiori verranno messi in commercio. Il crisantemo o fiore d'oro (dal greco chrysòs (oro) e ànthemon (fiore)) viene coltivato in Cina ben cinque secoli prima di Cristo. In Europa, i primi crisantemi furono diffusi alla fine del 1700, prima in Francia, poi in Italia, e in Inghilterra. In principio era una vera rarità esotica, ma col tempo se ne diffuse la coltivazione casalinga. Se in Italia il crisantemo ci ricorda soprattutto il giorno dei defunti, in Giappone - conclude la Coldiretti - è fiore nazionale, emblema araldico della famiglia imperiale e il principale ornamento floreale utilizzato per la celebrazione delle nozze, mentre in molti Paesi è il simbolo della vita, della forza d'animo e della pace.  Per quanto riguarda i crisantemi la produzione nazionale di fiori recisisegnala la Coldiretti - si aggira attorno ai 436 milioni di pezzi, due terzi dei quali sono ottenuti nei vivai di Campania (regione leader) e Sicilia. Seguono la Toscana, con il mercato dei Fiori di Pescia,  il Veneto e la Lombardia. E’ invece della Calabria il primato dei crisantemi in vaso con 2,5 milioni di pezzi circa un quarto della produzione nazionale che si aggira attorno a’ 9,7 milioni. Oltre alla Calabria, la Toscana, il Lazio, la Lombardia e il Veneto sono le regioni maggiormente produttive. Per la loro resistenza ai rigori dell’inverno – conclude la Coldiretti - anche i ciclamini risultano essere fiori molto gettonati per la ricorrenza del 2 novembre. Con 9,9 milioni di fiori in vaso, il Veneto vanta la leadership nazionale seguita da Lazio, Lombardia, Liguria e Toscana per un totale nazionale di 35 milioni di pezzi.
 
Fonte Ufficio Stampa
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In arrivo due cloni di Sangiovese (SG-CAPSI-300 e SG-CAPSI-301) e uno di Foglia Tonda (FT-CAPSI-302); il decreto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale nelle settimane scorse dal Capsi tre nuovi cloni di vitigno a disposizione del mondo enologico

 

Il mondo del vino e della produzione enologica vanta tre nuovi cloni di vitigno a marchio Capsi - Consorzio agrario di Siena.
Con decreto già pubblicato in Gazzetta Ufficiale nelle scorse settimane, infatti, due nuovi cloni di Sangiovese (SG-CAPSI-300 e SG-CAPSI-301) e uno di Foglia Tonda (FT-CAPSI-302) saranno a disposizione di coltivatori ed enologi per produrre vino delle migliori qualità.
I tre nuovi cloni sono il frutto di circa 12 anni di lavoro portato avanti dal Consorzio in collaborazione con l'Università degli Studi di Firenze, ed in particolare in collaborazione con il dottor Roberto Bandinelli e la dottoressa Laura Pieragnoli.
 
La ricerca dei potenziali nuovi cloni è avvenuta sull'intero territorio delle province di Siena e Arezzo e ha portato all'individuazione di circa 100 presunti cloni, che sono stati sottoposti ad analisi sanitarie al fine di scartare quelli affetti da virosi. Dei cloni risultati sani sono state analizzate le attitudini produttive, mediante curve di maturazione e microvinificazioni, per portare all'omologa finale solamente i cloni che presentavano caratteristiche particolari e migliorative. Al fine di individuare con certezza l'appartenenza ad uno specifico vitigno è stata anche effettuata la mappatura genetica degli individui.
 
Questo risultato non è solo l'importante punto d'arrivo per un'attività di ricerca lunga e difficile ma, come ha rilevato il consiglio d'amministrazione del Consorzio nell'ultima riunione, sottolinea che il Consorzio agrario svolge, oggi come in passato, una funzione di congiunzione tra il mondo della ricerca universitaria e il campo applicativo e sperimentale. Particolare importante di questa ricerca è stato l'ottenimento di un clone di "Foglia Tonda" sano, in quanto il vitigno, sebbene sia considerato secondario, oggi è molto ricercato negli uvaggi ma non si trovavano finora cloni virus esenti. Il Consorzio Agrario è il costitutore del secondo clone presente nel catalogo nazionale. Tutti i presunti cloni individuati sono ad oggi presenti in un “campo catalogo” presso l'azienda di San Piero in Barca, dove continua il monitoraggio delle caratteristiche produttive al fine di individuare altri cloni da portare in omologazione.
 
Fonte: Consorzio agrario di Siena

Produzione dimezzata in Toscana: clima, cinipide ed ungulati le cause. Le ripercussioni su tutta la filiera e sul futuro del territorioL’analisi di Coldiretti e Associazione Nazionale Città del Castagno che chiedono più controlli sulla provenienza del prodottoPreoccupano le importazioni massicce da Cina e Turchia. Coldiretti consiglia di acquistare prodotto locale e di partecipare alle sagre.

 
 
 
La Toscana conferma il primato della qualità con ben 5 tipi di castagne che hanno ottenuto il riconoscimento europeo, ma il raccolto sarà ancora magrissimo. L’andamento climatico unito all’aggressione del cinipide galligeno e per la prima volta anche alla presenza massiccia ed evidente degli ungulati condizioneranno, anche quest’anno, la castanicoltura toscana con raccolti dimezzati e perdite di prodotto con punte, in alcune aree, fino al60%. Andrà però meglio rispetto allo scorso anno dove il crollo aveva raggiunto anche il 90%. A fornire una primo quadro è Coldiretti (info su www.toscana.coldiretti.it) sulla base della previsioni dell’Associazione Nazionale Città del Castagno. Sono lontani quindi i bei tempi in cui i 16mila ettari di castagneti da frutto (dati della Regione Toscana) regalavano fino 24 mila tonnellate fra marroni e castagne.
 
 
 
Da sempre prodotto caratterizzante l’economia agricola autunnale, la castagna ha costituito un fondamentale elemento per la sopravvivenza delle famiglie. Molti dei prodotti tradizionali regionali censiti ancora oggi derivano da castagne, marroni e farine e rappresentano alcune delle eccellenze gastronomico della toscana come il castagnaccio, la marocca di Casola, la pattona di Comano così come molti piatti della tradizione, dalle caldarroste al castagnaccio. Ad incidere sulla mancanza del prodotto sono statispiegano Coldiretti e Associazione Nazionale Città del Castagno – la piovosità prolungata in primavera, durante la fioritura dei castagni, con dilavamento del polline e difficoltà nella allegazione, conseguente ritardo nella formazione dei frutticini unita ad un’estate calda con continua ventilazione di venti da Nord (tramontana) con disidratazione dei ricci, e rallentamento nell’ingrossamento degli stessi. L’annata è stata caratterizzataproseguono Coldiretti e Associazione Nazionale Città del Castagnoda un forte sfarfallamento della Cydia precoce del castagno (Pammene fasciana) che ha contribuito alla caduta precoce di parte dei piccoli ricci. Ad incidere sull’annata di passione del settore, la presenza fuori controllo degli ungulati: cinghiali, caprioli e cervi che si cibano delle poche e buone castagne cadute a terra.
 
 
 
La ridotta produzione locale ha provocato la massiccia importazione di prodotti dall’estero che sono cresciute del 20% nei primi sette mesi del 2013 dopo che nel 2012 erano praticamente raddoppiate rispetto all’anno precedente e quasi triplicate rispetto al 2010. Il risultato - precisa la Coldiretti - è uno storico sorpasso con gli italiani che hanno più del 50% di probabilità di trovarsi nel piatto senza saperlo castagne straniere provenienti soprattutto dalla Spagna, dal Portogallo, dalla Turchia e dalla Slovenia. Ecco perché se non si vuole correre il rischio di acquistare spesso a caro prezzo caldarroste straniere in vendita nel centrodelle città, Coldiretti invita i consumatori a prestare attenzione alla qualità e suggerisce di ricorrere a un più genuino fai da te casalingo per garantirsi un prodotto fresco, sicuro e a costi accessibili. Meglio allora frequentare le sagre in programma in queste settimane in tutta Toscana dove è possibile fare buoni acquisti di alta qualità oppure rivolgersi alle imprese agricole e riscoprire il gusto di partecipare nei boschi alla raccolta delle castagne.
 
 
 
Se dal punto di vista quantitativo la situazione è preoccupante il primato italiano è confermato - continua Coldiretti - dalla presenza di ben cinque tipi di castagne che hanno ottenuto il riconoscimento europeo: il Marrone del Mugello Igp, il Marrone di Caprese Michelangelo Dop, la Castagna del Monte Amiata Igp, la Farina di Neccio della Garfagnana Dop e la Farina della Lunigiana Dop,l’ultima in ordine cronologico ad essere stata riconosciuta. Nella lista va inserito, tra le eccellenze d’autunno, il miele di castagno Dop della Lunigiana. Ma a rischio non c’è solamente la perdita del prodotto castagne che danno occupazione a diverse migliaia di persone. Nonostante che la castanicoltura Toscana sia a maggioranza “part time”, la pochezza di produzione ha effetti sull’abbandono dei castagneti da parte dei castanicoltori, con conseguenze disastrose per il mantenimento del territorio, l’integrazione al reddito e alla continuità della sua presenza nei territori marginali e montani.
 
Per queste motivazioni, ricorda Coldiretti, è necessario che le Istituzioni, oltre a continuare le attività di lotta al cinipide, mettano in campo azioni determinanti per il rilancio del settore, tra cui sicuramente più controlli sull’origine delle castagne messe in vendita per evitare che diventino tutte, incredibilmente, castagne italiane. 
 
Fonte Ufficio Stampa

 

Il maltempo ha provocato allagamenti, crolli e frane un po' in tutta la Toscana. Le criticità maggiori si sono verificate in Lucchesia, ma anche nel grossetano, nel livornese, nel pisano. Questo l'aggiornamento della Sala operativa unificata regionale, provincia per provincia:

 

Lucca. Una frana sulla strada provinciale 37 ha di fatto isolato il comune di Fabbriche di Vallico. E' stato organizzato un temporaneo avamposto medico con ambulanza e attivati volontari con torre faro per l'illuminazione notturna. Nel comune di Bagni di Lucca la località di Limano si raggiunge solo a piedi, con mezzi di emergenza, la parte alta della frazione di Benabbio risulta isolata. Nel comune di Barga sono state evacuate 45 famiglie. Nel comune di Castiglione Garfagnana è isolata una famiglia. Nel comune di Coreglia Antelminelli isolate 10 famiglie, ad altre 6 è garantito il passaggio a piedi per le proprie abitazioni. Nel comune di Stazzema è stata evacuata un'abitazione.
 
Livorno. Qualche criticità per allagamenti a Vicarello e Collesalvetti, superata con l'intervento dei vigili del fuoco e del volontariato. Il Cecina in netta diminuzione. Permane isolato l'abitato di Acqua Salata nel comune di Collesalvetti.
 
Pisa. Situazione più critica in Val di Cecina e Volterra. A Saline di Volterra allagate e inagibili due scuole (ma quando è successo le scuole erano ancora chiuse e i bambini non sono stati coinvolti) e due palestre comunali. Isolati complessivamente 122 residenti (ma le loro abitazioni sono agibili e possono essere raggiunte a piedi).
 
Grosseto. Attivato il servizio di piena (un servizio straordinarioper verificare con gli strumenti e visivamente il livello del fiume e la tenuta degli argini, per aprire eventualmente le paratìe e allagare i bacini) per i fiumi Sovata e Bruna, giunti alla fase di allarme 2. Nel comune di Castiglion della Pescaia si è verificata una rottura di circa 15 metri sull'argine del fosso Sestica, provocando allagamenti. Sono state evacuate 3 persone e si segnalano 3 ponti crollati su strade comunali. A Castiglion della Pescaia per domani il Comune ha disposto la chiusura delle scuole.
 
Siena. Nel comune di Buonconvento sono in atto le operazioni di ripulitura. Rimangono evacuate, almeno fino a domani, 25 persone, di cui 22 ospitate da amici e parenti e 3 in strutture ricettive. Resta chiusa la rete ferroviaria Siena-Chiusi e Siena-Grosseto. Allagata la zona industriale di San Gimignano. La zona di Bibbiano e Piena nel comune di Buonconvento risulta isolata dalla rete telefonica.
 
Firenze. Varie criticità in tutta la provincia. In particolare, nel comune di Firenzuola è crollato un ponte. Risultano isolati 10 residenti (che possono comunque raggiungere le proprie abitazioni a piedi). Nel comune di Greve in Chianti 2 famiglie evacuate e ospitate dal Comune.
 
Arezzo. Vari allagamenti in tutta la provincia. Nel comune di San Giovanni Valdarno evacuata una famiglia. Nel comune di Loro Ciuffenna evacuata un'abitazione, come pure nel comune di Pian di Scò.
 
Pistoia. Vari allagamenti e movimenti franosi, in particolare nei comuni montani e di Monsummano Terme, con varie chiusure di strade comunali.
 
Massa Carrara. Allagamenti e frane in vari comuni della provincia, soprattutto nel comune di Podenzana.
 
Prato. Sul territorio provinciale non si registrano criticità, ad eccezione della zona di Montepiano, nel comune di Vernio, dove si sono verificati smottamenti e allagamenti.
 
Cessata anticipatamente (alle 14) l'allerta meteo per la provincia di Massa, prevista fino alle 24 di stanotte. Resta confermata fino alle 24 in tutte le altre province. Previsti temporali e rovesci un po' in tutta la regione, ma meno violenti rispetto a quelli della notte scorsa. Ancora in leggero aumento (ma sempre al di sotto della prima soglia) i livelli dell'Arno e dell'Elsa.