Il vivaista
- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
L’Asl Toscana Centro ha presentato alle associazioni agricole pistoiesi un «Piano Mirato di Prevenzione in Agricoltura» rivolto specificamente al florovivaismo.
Previsti a livello regionale, i «Piani Mirati di Prevenzione» sono un modello territoriale e partecipativo di assistenza e supporto alle aziende nella prevenzione del rischio, per la riduzione degli infortuni e malattie professionali, che si sviluppano in più anni e più fasi e attraverso vari tipi di azioni trasversali, con relativi indicatori di monitoraggio.
Come riferito da una nota dell’Asl Toscana Centro del 10 febbraio, nei giorni scorsi l’Asl ha presentato alle aziende e associazioni di categoria interessate un «Piano Mirato di Prevenzione in Agricoltura» che «si rivolge specificamente al settore del florovivaismo con l’obiettivo di supportare e assistere le imprese nella gestione dei rischi». Tra le azioni previste, «la diffusione alle imprese delle buone prassi e delle schede di autovalutazione che le aziende dovranno compilare sulla piattaforma dedicata in forma anonima». In particolare si prevede l'avvio di iniziative «per quanto riguarda l'utilizzo dei prodotti fitosanitari nel comparto florovivaistico».
«Tra i prodotti di maggior uso nel comparto vivaistico pistoiese – specifica la nota dell’Asl Toscana Centro - c’è il glyphosate: sul diserbante proseguiranno gli studi con il progetto Vivai e Salute, che si propone di studiare l’esposizione e gli effetti sulla salute dei lavoratori agricoli e della popolazione generale esposta per contiguità ai fattori di rischio (fitofarmaci)» [vedi]. «Il progetto, lanciato alcuni fa, - continua la nota - ha avuto una battuta d’arresto con il Covid; l’attività ripartirà con una ricognizione degli infortuni e malattie professionali nel florovivaismo, l’aggiornamento degli studi sulla popolazione e la georeferenziazione di abitazioni e orti con aiuto della modellistica ARPAT e la collaborazione al Piano Mirato di Prevenzione sull’Agricoltura».
I risultati del Piano Mirato di Prevenzione «serviranno ad orientare la formazione rivolta agli operatori e alle figure della prevenzione che dovrà essere organizzata ed effettuata».
Redazione
- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
Dal 1° febbraio aperte le candidature al Consiglio Direttivo 2023-25 dell’Associazione Vivaisti Italiani. L’elezione nella prossima assemblea entro maggio 2023.
Redazione
- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
Il 2-5 luglio a Genova l’Università organizza il Simposio Internaz. Eucarpia “Dalla natura alla cultura: selezione di piante ornamentali per la sostenibilità”.
«Le attività di miglioramento genetico sulle ornamentali con particolare attenzione alla sostenibilità e valorizzazione della biodiversità».
Così il notiziario della Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana (SOI) presenta la tematica al centro del XVII Simposio Internazionale Eucarpia (Sezione Ornamentali) “Dalla natura alla cultura: selezione di piante ornamentali per la sostenibilità” [“From Nature to Culture: Breeding Ornamentals for Sustainability”] che l’Università di Genova organizza, con il supporto dell’European Association for Research on Plant Breeding (Eucarpia) e dell’International Society for Horticultural Science (ISHS), dal 2 al 5 luglio 2023 presso l’Albergo dei Poveri, sede della facoltà di Scienze sociali, nei pressi dei Giardini Botanici dell’Università.
I temi trattati saranno:
- biodiversità e accesso alle risorse genetiche
- strategie per il miglioramento genetico e la selezione di nuove piante ornamentali sostenibili
- nuove tecniche genomiche e miglioramento genetico delle piante ornamentali
- morfogenesi (sviluppo e riproduzione dei fiori)
- il contributo del selezionatore (ibridatore) alla sostenibilità del settore ornamentale
Il programma del simposio prevede la partecipazione di ibridatori/selezionatori, di strutture pubbliche e private, riconosciuti a livello nazionale ed internazionale. Sono previste anche visite tecniche a giardini storici e imprese del settore florovivaistico ligure.
Chi è interessato a presentare un suo lavoro, può inviare l’abstract entro il 13 febbraio 2023.
Maggiori informazioni sulle modalità di iscrizione si trovano nel sito web ufficiale.
Redazione
- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
Il 18 gennaio insediato il nuovo Consiglio Direttivo dell’Associazione Italiana per la Protezione delle Piante: confermato come presidente il prof. Romanazzi.
Redazione
- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
Il 22 febbraio a Milano convegno/webinar d’apertura di Myplant&Garden su “Parchi della salute: criteri per la certificazione” a cura di Assoverde. Iscriversi.
«Illustrare i criteri specifici su cui si sta lavorando con CSQA – Ente certificatore di prodotto e di sistema – per la certificazione dei Parchi della Salute, sia di nuova realizzazione che già esistenti, la definizione di “Linee Guida” e di una norma specifica di riferimento».
Questo, usando le parole degli organizzatori, lo scopo del convegno di apertura della prossima edizione del salone internazionale del verde Myplant&Garden (vedi) che si terrà mercoledì 22 febbraio, dalle ore 9,30 alle 13,30, presso Fiera Milano Rho nella sala convegni al padiglione 20 (M48): un’ulteriore tappa del percorso progettuale Libro Bianco del Verde “La salute è verde / il verde è salute”, a cura di Assoverde e Confagricoltura, che avrà per titolo “Parchi della salute: criteri per la certificazione”.
Il convegno del 22 febbraio, organizzato in collaborazione con il CREA, l’Istituto Superiore di Sanità e gli Ordini professionali, coinvolge i principali interlocutori istituzionali e le rappresentanze del settore, chiamando a intervenire, all’interno del tavolo tecnico, alcuni degli autori del Focus Libro Bianco del Verde 22/23, e potrà essere seguito online in diretta streaming.
La registrazione è obbligatoria e può essere effettuata qua.
Ulteriori informazioni sul convegno e sul suo programma si trovano qua.
Redazione
- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
Al convegno su Libro Bianco del Verde e “Parchi della Salute” il presidente del CREA: verde urbano cruciale per transizione ecologica. I benefici degli alberi.
«E’ proprio sul verde delle nostre città, nelle quali vive oltre l’80% della popolazione italiana, che si gioca una partita fondamentale verso una reale ed autentica transizione ecologica».
Così il presidente del Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria (CREA) Carlo Gaudio nel corso del convegno organizzato oggi da Assoverde e Confagricoltura, in collaborazione con CREA, Istituto superiore di Sanità e gli Ordini professionali, per presentare il focus 22/23 “Parchi della Salute. Per un Neorinascimento del Verde e della sua Cura” del Libro Bianco del Verde (vedi). Un’iniziativa che punta a ridisegnare il verde delle nostre città e vede per la prima volta insieme professionisti del verde e medici. Con ben 95, tra esponenti istituzionali, docenti e studiosi di università ed enti di ricerca, tecnici, esperti, imprenditori e professionisti, che hanno contribuito come autori al volume presentato oggi.
Il CREA, ente nazionale di riferimento per la ricerca nel settore agroalimentare, grazie ad una convenzione con Assoverde, è partner del Libro Bianco del Verde e fornisce, con i suoi 12 centri multidisciplinari, tutto il necessario supporto tecnico-scientifico negli ambiti più diversi, che spaziano dalla scelta della piante alla loro cura e difesa, dall’acqua al suolo, dagli studi sulle nuove varietà fino a quelli sulle performance della filiera.
«Il PNRR – ha sottolineato il presidente del CREA - destina ingenti risorse agli investimenti urbani per ripensare le nostre città, non solo in una veste smart, tecnologica e digitale, ma anche verde, sociale e inclusiva. Città più alberate, più verdi, più belle, più intelligenti, che possano aiutarci a fronteggiare e vincere le massime sfide del nostro tempo: dall’inquinamento al cambiamento climatico, dal dissesto idrogeologico alla salvaguardia della biodiversità, per la difesa globale della salute della persona e del pianeta».
Nel suo intervento Carlo Gaudio, come riferito in un comunicato del CREA, si è soffermato sui molti benefici degli alberi. Ecco la scheda che li riassume.
Benefici degli alberi
1. Producono ossigeno (O2), rappresentando il miglior organismo capace di limitare l’aumento della CO2. Ogni albero produce in media 25L di O2 al giorno: grazie a quest’azione, possiamo continuare a respirare gli oltre 400L di O2 al giorno necessari per conservare la nostra salute.
2. Filtro della salute: una pianta adulta è in grado di assorbire dai 20 ai 50Kg di anidride carbonica e di catturare dall’aria dai 150 ai 250g di polveri sottili. Un ettaro di piante elimina circa 20Kg di polveri e smog in un anno: in una città come Milano, in cui sono presenti 1.700 ettari di verde, ciò significa catturare dall’aria 30 tonnellate di polveri sottili, portando benefici per la salute, con la sensibile riduzione delle patologie cardio-respiratorie, oncologiche ed allergiche.
3. Purificano l’acqua: le chiome e i fusti funzionano come “imbuti” che rallentano il flusso dell’acqua e la fanno filtrare attraverso il suolo, approvvigionando le falde freatiche e garantendo stabili forniture per tutto l’anno, anche nelle stagioni più aride.
4. Mitigano l’effetto serra, assorbendo l’anidride carbonica e le altre emissioni che contribuiscono a modificare il clima. Come ogni organismo vivente, gli alberi traspirano e quando l’acqua evapora, l’area circostante ne trae beneficio in termini di raffreddamento: un’alberatura urbana abbassa di 20°C la temperatura dell’asfalto stradale e di 5°C la temperatura dell’aria, riducendo il consumo energetico per il condizionamento delle abitazioni in estate.
5. Proteggono il suolo e riducono il rischio idrogeologico. L’Italia è al primo posto in Europa per perdita del suolo dovuta ad erosione idrica con valori superiori a 8 tonnellate/ettaro per anno, contro la media europea di 2,5. Le radici degli alberi consolidano il terreno, impedendo frane, valanghe ed erosione, mentre le chiome trattengono la pioggia e riducono la forza dell’acqua piovana, aumentando il tempo che le acque impiegano per giungere al corso d’acqua recettore e rafforzando la resistenza nei confronti della siccità.
6. Aumentano la biodiversità, in quanto forniscono l’habitat per molte specie animali e vegetali, favorendo la conservazione delle diverse specie della natura.
7. Proteggono dai rumori: file di alberi poste lungo le strade li possono ridurre del 70-80%.
8. Gli alberi contribuiscono al benessere psico-fisico dell’uomo, abbellendo in primis l’ambiente: i giardini, i parchi e l’intera città, ma - con le forme e i colori delle foglie, i tronchi ed fiori – influendo positivamente sulla salute psicofisica, come hanno dimostrato studi di psicologia ambientale. Una ricerca condotta nel Regno Unito su un campione di più di 10.000 persone, pubblicata su Psychological Science, dimostra che maggiori problemi di stress, ansia e depressione, colpiscono le persone che vivono in zone prive di adeguati spazi verdi. La cura degli spazi verdi (i fiori sul balcone, il proprio giardino, un orto) ha effetti positivi sul corpo e sulla mente, liberando da pensieri negativi e dalle preoccupazioni, e donando un’immediata, positiva sensazione di relax.
Redazione