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innovazione edilizia

Il terzo rapporto a cura dell’Osservatorio Innovazione e Sostenibilità nel settore edilizio (Oise) di Legambiente, Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil, ribadisce che quella dell’innovazione e della sostenibilità è l'unica strada percorribile per il futuro. Dato che ben 7 miliardi di euro possono arrivare dai fondi strutturali per l’efficienza energetica, in Italia manca soltanto: "una cabina di regia unica in grado di guidare il settore verso i nuovi obiettivi sfruttando tutte le opportunità offerte dall’Europa e dalle nuove tecnologie, per non rischiare di perdere, come già avvenuto precedentemente, anche i fondi strutturali 2014 – 2020", come ha ricordato Cogliati Dezza di Legambiente

Grazie alle tecnologie già pronte e sperimentate, con il vantaggio di costi assolutamente sostenibili, non mancano le opportunità per ripartire dal settore edilizio verso un futuro sostenibile e capace di creare posti di lavoro. Bisogna però saper cogliere tali opportunità, questo il vero punto della questione. Il settore delle costruzioni ha registrato un declino progressivo negli ultimi anni: 700mila posti di lavoro in meno in otto anni, centinaia di imprese costrette a chiudere. Ma proprio da qui si potrebbe attuare una strategia di rilancio: formazione professionale, riqualificazione e manutenzione dell’enorme patrimonio edilizio italiano sono allora le parole d’ordine per vincere la sfida dell’occupazione e dello sviluppo: 700mila nuovi posti di lavoro a regime che possono arrivare a un milione, considerando tutto l’indotto della filiera delle costruzioni, investendo in qualità, trasparenza, formazione e innovazione. Questo, in sintesi, il risultato dell’indagine "Costruire il futuro 2014", terzo rapporto a cura dell’Osservatorio Innovazione e Sostenibilità nel settore edilizio (Oise) di Legambiente, Fillea Cgil, Feneal Uil, Filca Cisl, presentata ieri a Roma, nel corso di un convegno che ha visto la partecipazione del Vice ministro dello Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, del Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, del Presidente Regione Puglia, Nichi Vendola, del  Presidente Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, del Segretario Generale Feneal Uil, Vito Panzarella, del Segretario Generale Filca Cisl, Domenico Pesenti, del Segretario Generale Fillea Cgil, Walter Schiavella, del Presidente Commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci, del  Presidente Commissione Attività Produttive, Guglielmo Epifani, di Massimo Caleo ( Deputato PD), Chiara Braga (Responsabile Ambiente PD), Enrico Borghi (Commissione Ambiente della Camera), Raffaella Mariani (Deputato PD). Una delle parole chiave è sostenibilità: dal 2021 tutta la nuova edilizia dovrà infatti permettere bollette nearly zero energy con concreti vantaggi per l’ambiente, ma anche per la qualità della vita e le tasche dei consumatori. “Quel che manca realmente – hanno dichiarato il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza ed i segretari generali Feneal Filca Fillea Vito Panzarella, Domenico Pesenti, Walter Schiavella  – è una spinta innovativa in grado di incrociare e tenere insieme le esigenze di miglior vivibilità e risparmio col tema della sostenibilità ambientale e diffusione delle fonti energetiche, col problema dell’accessibilità alla casa per le famiglie in difficoltà  e la domanda di nuovi e più adeguati spazi col tema della sicurezza sismica e idrogeologica. Occorre una cabina di regia unica in grado di guidare il settore verso i nuovi obiettivi sfruttando tutte le opportunità offerte dall’Europa e dalle nuove tecnologie, per non rischiare di perdere, come già avvenuto precedentemente, anche i fondi strutturali 2014 – 2020. Occorre soprattutto fare chiarezza e semplificare le procedure per l’accesso alle detrazioni fiscali per i condomini, per esempio, e rivedere i meccanismi dell’ecobonus per gli interventi di efficienza energetica, che pur avendo garantito risultati positivi in termini di cantieri aperti, occupazione e diminuzione dei costi in bolletta, possono essere modificati in meglio”. Il Rapporto Oise nasce proprio con l’obiettivo di aiutare la prospettiva di sviluppo e crescita del settore indicando strade concretamente percorribili attraverso l’innovazione e la formazione professionale, la scelta dei materiali e delle tecnologie, l’adeguamento normativo con l’adesione alle direttive europee. L’unico comparto in crescita è infatti quello della riqualificazione (+20% dal 2008 al 2014 secondo Ance), e la riqualificazione edilizia ha raggiunto quota + 65% del mercato delle costruzioni, ma lo sviluppo e l’innovazione richiedono un mercato trasparente e regolare, con livelli standard qualitativi elevati, nei materiali e nelle tecnologie, nelle procedure e nella scelta dei fornitori, nell’attenzione alla sostenibilità ambientale. La priorità, sostenuta con forza, è creare finalmente una cabina di regia nazionale per l’efficienza energetica in edilizia (una struttura, oltretutto, già prevista dal Decreto Legislativo 102/2014) che consenta di coordinare gli interventi necessari per mettere mano all’articolato patrimonio edilizio, superando i problemi di accesso agli incentivi e al credito, semplificando gli interventi.

Redazione Floraviva


mefit

Al Mercato Fiori Piante Toscana - città di Pescia il 30 novembre e l’1 dicembre prima edizione dell’originale evento fieristico e formativo riservato ai professionisti di fiori e piante. Le tendenze del gusto floreale e del verde per il Natale e l’inverno identificate dall’équipe creativa del Mefit saranno reinterpretate nelle dimostrazioni di 8 maestri fioristi di Assofioristi, Federfiori, Florcert e Scuola Internazionale Mastrofioristi e ispireranno le centinaia di fioristi attesi all’evento anche da fuori Toscana. Tra gli sponsor, Flormart, Myplant & Garden e Giorgio Tesi Group, che parteciperanno. Ai fioristi presenti, pass gratuiti e sconti del 15% sugli acquisti, più visite gratuite per le loro famiglie al Parco di Pinocchio di Collodi. Vernissage di un’esposizione delle opere floreali aperta a tutti la sera del 30 novembre a Pescia, in piazza del Grano, con il sindaco Giurlani, che dichiara: «la nostra città sarà in questi due giorni il centro del sistema floricolo nazionale». 

 
christmas flower trendsUna nuova manifestazione per fare il punto e lanciare dalla Toscana le tendenze di gusto nei fiori e nel verde del prossimo Natale e più in generale dell’inverno. Un evento fieristico creativo e formativo, riservato ai fioristi, in cui le logiche della moda vengono applicate alla commercializzazione delle piante e dei fiori per dare nuovo impulso all’intera filiera florovivaistica puntando sul valore aggiunto dell'estetica e dello stile.
Il Mercato Fiori Piante Toscana – città di Pescia (Mefit) organizza il 30 novembre (ore 9 – 18) e l’1 dicembre 2014 (ore 9-13), in collaborazione con Assofioristi, Federfiori, Florcert e Scuola Internazionale Mastrofioristi, la prima edizione di “Christmas Flower Trends – tendenze invernali per i professionisti di fiori e piante”, a cui sono stati invitati cinquemila fioristi toscani e del resto d’Italia per offrire loro, da un lato, delle fonti d’ispirazione d’alto pregio estetico e gradite ai consumatori, e, dall’altro, fiori e piante di qualità a un prezzo scontato del 15%. Ai produttori del florovivaismo toscano e in particolare del distretto floricolo, tradizionalmente piuttosto forti nelle piante e fiori che vanno per la maggiore a Natale, l’opportunità di fare sold-out in un periodo di crisi economica generale, ma soprattutto di iniziare un percorso di rilancio della loro immagine (abbinata a quella del mercato di Pescia) a livello nazionale e in prospettiva anche internazionale (da qui la scelta del nome in inglese e di un periodo meno coperto da fiere di settore in Europa).
«E’ un’iniziativa – afferma il sindaco di Pescia Oreste Giurlani – da valorizzare a livello regionale, perché ha un format innovativo e farà sì che Pescia, la città dei fiori, per due giornate, sia davvero di nuovo al centro del sistema floricolo nazionale, come certificato tra l’altro dalla presenza e sponsorizzazione di Flormart, la maggiore fiera nazionale di settore». «Il settore florovivaistico – ha aggiunto – può essere rilanciato anche attraverso manifestazioni di questo genere. Prossimamente si riunirà il Comitato del distretto floricolo interprovinciale Lucca Pistoia e in quella occasione si parlerà di Pif (Piano integrato di filiera) ma spero che fra gli argomenti ci sia anche un’iniziativa quale Christmas Flower Trends». «E’ venuto il momento di fare sistema – ha concluso Giurlani – nel settore florovivaistico, sia nel senso di abbracciare l’intera area vasta che va da Lucca a Pistoia, sia nel senso di lavorare insieme al vivaismo ornamentale pistoiese: ho chiesto alla Regione Toscana che dal 2015 si rifaccia il piano florovivaistico regionale». Anche l’amministratore unico di Mefit, Franco Baldaccini, ha messo in evidenza l’importanza di certe sponsorizzazioni come quella del Flormart di Padova, «resa possibile dalla nostra partecipazione con uno stand all’ultima edizione della fiera patavina, dopo tanto tempo che ciò non accadeva».  
Durante Christmas Flower Trends, al Mefit diretto da Fabrizio Salvadorini, oltre alla vendita ai fioristi delle merci in esposizione dei floricoltori e commercianti venditori iscritti che hanno deciso di partecipare o di nuovi soggetti, avranno luogo le dimostrazioni di 8 importanti maestri fioristi delle quattro maggiori scuole italiane sopra indicate, che saranno chiamati a realizzare delle composizioni floreali a partire da 5 tendenze di gusto o aree tematiche definite dalla direzione artistica della manifestazione: l’équipe di Diade guidata dall’art director AnneClair Budin e dal titolare ed esperto di marketing Andrea Vitali. Cinque tendenze basate su una rielaborazione creativa di criteri sia estetici che commerciali e così intitolate: “Beyond History – mattina di Natale in Toscana”, “Magic Time - luci di festa a Manhattan”, “Radiant Orchid - il colore che dà vivacità al verde”, “Mix and Match – ricreare con ingegno e curiosità”, “Exotica – l’energia estetica dell’altrove”. «E’ importante – sottolinea il direttore di Mefit Salvadorini – che le quattro scuole di fioristi italiane, non sempre in dialogo fra loro, si trovino a lavorare fianco a fianco sulle cinque aree di gusto suggerite loro: i fioristi saranno stimolati a produrre composizioni floreali facilmente ripetibili e anche con target di costo differenziati: medio-basso e medio-alto», stabiliti secondo logiche di marketing.
Gli otto maestri fioristi che si esibiranno sono Paolo Maffei e Marco Tosi di Assofioristi, Daniela Pighetti e Silvano Erba (con i componenti del Laboratorio nazionale d’arte floreale) di Federfiori, Enrico Castelli e Attilio Melampo di Florcert, Stefano Boscolo e Cristian Vanzetto della Scuola internazionale Mastrofioristi. Nell’arco della giornata del 30 novembre creeranno, sotto gli occhi delle centinaia di fioristi attesi alla manifestazione, una composizione floreale per ciascuno dei cinque trend, per un totale di 40 realizzazioni consecutive. Sì, perché le dimostrazioni si svolgeranno una alla volta in modo da permettere ai fioristi di guardarle con attenzione, o nella sala del Tozzotto o nella sala d’aste riaperta per l’occasione o sul maxi schermo della platea, per poi eventualmente rifarle ai propri clienti.
Una commissione composta da storici dell'arte, architetti, art director, specialisti del mondo della floricoltura e giornalisti dovrà assegnare tre menzioni per ogni tendenza o area di gusto alle opere dei fioristi, non in base a una valutazione estetica in se stessa perché non si tratta di un premio o concorso, ma in relazione alla capacità delle realizzazioni di veicolare gli obiettivi strategici della manifestazione. Le composizioni floreali saranno esposte alla cittadinanza di Pescia in una cerimonia pubblica in piazza del Grano, alla presenza del sindaco di Pescia Oreste Giurlani, durante la quale saranno consegnate le menzioni ai maestri d’arte floreale autori delle quindici realizzazioni segnalate secondo i criteri sopra indicati.
Ma Christmas Flower Trends non consiste appunto solo nelle dimostrazioni dei fioristi e nello speciale allestimento realizzato per l’occasione. E’ anche un evento fieristico durante il quale il mercato dei fiori di via Salvo d’Acquisto a Pescia sarà aperto normalmente e i fioristi invitati potranno acquistare fiori e piante e accessori dai produttori e commercianti venditori che hanno aderito alla manifestazione. Anzi, gli acquisti effettuati in queste due giornate dai fioristi potranno usufruire, come già detto, di uno sconto del 15% sui prezzi normali di mercato: un sacrificio che una parte lungimirante degli operatori della filiera florovivaistica del distretto floricolo Lucca Pistoia ha deciso di fare in funzione del rilancio dell’immagine del mercato di Pescia sotto il segno del nuovo marchio Mercato Fiori Piante Toscana. 
Ma non è tutto, i fioristi e le loro famiglie, oltre ad avere il pass gratuito, potranno visitare il Parco di Pinocchio nella vicina Collodi gratuitamente: uno stimolo in più per gettare uno sguardo fuori della bella struttura architettonica dell’ex Comicent sulle bellezze del territorio pesciatino circostante.
Christmas Flower Trends ha la sponsorizzazione sia di Myplant & Garden – International Green Expo, la nuova manifestazione business to business sulla filiera florovivaistica che si svolgerà a Milano dal 25 al 27 febbraio in concomitanza con l’Expo, sia di Flormart, lo storico Salone Internazionale del Florovivaismo e Giardinaggio di Padova, fiera leader in Italia e fra le più importanti europee, che nella prossima edizione del 2015, stando al comunicato stampa sull’alleanza con Christmas Flower Trends, metterà a fuoco anche uno dei cavalli di battaglia di Mefit e del sindaco Giurlani: la complementarietà e possibile sinergia fra due settori del florovivaismo troppo spesso tenuti completamente separati quali la floricoltura e il vivaismo. Filosofia ribadita dalla presenza di Giorgio Tesi Group, che contribuisce con le sue piante ornamentali all’allestimento della manifestazione e sarà presente con uno stand informativo. Entrambe le due fiere sopra citate saranno presenti a Christmas Flower Trends con propri stand e rappresentanti.
 
Redazione Floraviva


bobbio

L’alternanza scuola-lavoro deve diventare allora una vera e propria metodologia didattica qualificante a disposizione delle scuole. Le Istituzioni dovranno fare da traino a questa interazione fra mondo della scuola e mondo dell’impresa, come ha ribadito Bobbio. Grande attenzione per i nuovi percorsi di istruzione e formazione professionale tesi a valorizzare il curriculum verticale dei nostri giovani.

L’assessore regionale a Istruzione, Formazione e Università, Emmanuele Bobbio, è intervenuto, assieme ad altre eccellenze toscane (LINK alla BREVE SU GIOVANI CREATIVI A VERONA), alla 24°edizione di Job&Orienta che si è tenuta a Verona dal 20 all 22 novembre, si è dedicata questanno al tema dell’imparare lavorando. “L’alternanza scuola-lavoro è una realtà che è cresciuta nel tempo e riguarda la maggior parte delle scuole tecnico professionali. Adesso bisogna lavorare perché questa diventi una vera e propria metodologia didattica a disposizione delle scuole, quale strumento per arricchire e rafforzare l’offerta formativa” ha esordito Bobbio. L’assessore ha ricordato, in quanto coordinatore dei suoi colleghi regionali della IX Commissione (Istruzione, lavoro, innovazione, ricerca) della Conferenza delle Regioni e Province autonome, l’esperienza di molte scuole toscane che già attuano l’alternanza scuola-lavoro. Per estendere queste esperienze e farle diventare metodologie didattiche qualificanti occorre che la Regione, gli enti locali e le parti sociali facciano da traino nei confronti della scuola e delle imprese, come ha suggerito Bobbio. Per aumentare e qualificare l’occupazione dei giovani la Regione intende agire sulla governance favorendo l’interazione fra il sistema scuola e quello dell’impresa. “Per realizzare una forte integrazione tra il territorio e i percorsi individuali ci sono i politecnico professionali, la rete di scuole e imprese che stanno nascendo oggi in Toscana e con le quali la Regione ha una stretta collaborazione. Per vincere questa sfida un ruolo fondamentale sarà svolto dai docenti e in genere da tutto il personale che opera nel mondo della scuola”, ha concluso Bobbio.
 
Redazione Floraviva


salvadori floraviva

Come ha dimostrato l’indagine dell’Università di FirenzeScuola di Agraria, presentata durante la conferenza stampa del 18 novembre, alla quale ha partecipato l’assessore all’agricoltura, Gianni Salvadori, cresce la voglia di agricoltura fra i giovani toscani.  Si registra un boom di iscrizioni alle Università di Firenze e Pisa per la facoltà di Agraria. L’indagine rivela anche l’alta percentuale di occupati al termine del corso di studi, incoraggiata dal Programma di sviluppo rurale della Regione Toscana e dalla concessione di terre provenienti dalla Banca della terra

 
Sta crescendo la voglia di agricoltura fra i giovani toscani, come rivela l’indagine "Lo stato dell'istruzione in agricoltura e la situazione occupazionale dei diplomati e laureati in agraria in Toscana", realizzata dall'Università di Firenze - Scuola di Agraria, coordinata dal preside, professor Giuseppe Surico, e commissionata dalla Regione Toscana nell'ambito della Rete Toscana della conoscenza, dell'istruzione e dell'innovazione in agricoltura, promossa fin dal 2012 dall'assessore regionale all'agricoltura e foreste, Gianni Salvadori. "Girando per la Toscana - ha detto l'assessore - per fortuna vedo davvero tanti giovani impegnati in agricoltura: una notizia bella, la dimostrazione concreta che si comincia a respirare un clima diverso con una agricoltura al centro di uno sviluppo sostenibile e capace di fornire un contributo gigantesco". L’indagine sugli Istituti professionali e tecnici agrari della Toscana è iniziata nel 2010-11 e si è conclusa nel 2013-14, mostrando dati in continua crescita: +10,39% nel 2011/12; +15,00% nel 2012/13; +26,12% nel 2013/14, per un incremento annuo medio nell'ultimo triennio del 17,17%. Il 50% circa dei nuovi diplomati si iscrive poi all'Università con la principale motivazione di avere, con la laurea, una migliore possibilità di trovare lavoro. Ma l'indagine rivela anche un risvolto legato alla crisi: una percentuale di giovani (27%) non iscritta all'Università per motivi economici. Il 70% circa del restante 50% dei diplomati che non si iscrivono ad un corso universitario trova lavoro entro un anno dal diploma: il 17% nel pubblico, l'83% nel privato. Per il mondo universitario si registra un boom di iscrizioni in ambito agrario: nel 2012-13 ad Agraria si sono immatricolati, in Italia, circa 7.000 studenti (+41,7% rispetto all'anno accademico 2006-2007). In particolare, in Toscana, a Firenze, nell'anno accademico 2013-14, si è registrato un aumento dell’81,5% rispetto all'anno 2010-11. A Pisa, nell'anno 2012-13, invece un aumento del 44,5% rispetto al 2010-11. Nell'attuale anno accademico, 2014-15,  il numero di immatricolati ad Agraria, a Firenze e Pisa, è ulteriormente aumentato. Il 52,4% dei laureati della Scuola di Agraria di Firenze ha dichiarato di lavorare; la maggior parte (72,3%) di questi ha trovato una forma di occupazione in ambito agrario: studi professionali (46,8%), aziende agrarie (12,0%), la stessa Scuola di Agraria come collaboratori (13,5%); il 16,3% dichiara di avere un rapporto a tempo indeterminato. L'occupazione dei laureati in Scienze agrarie e forestali risulta generalmente buona in tempi brevi, anche con riferimento ad altri gruppi disciplinari, e si mantiene tale anche a 5 anni dalla laurea. Da notare che una buona percentuale (circa il 28%) trova lavoro anche in ambiti extra agricoli. Attraverso il Programma di sviluppo rurale 2007/2013 della Regione Toscana si sono formati 1505 nuovi agricoltori con un totale di 56 milioni di risorse erogate. Anche per la prossima programmazione PSR (2014-2020) è prevista una misura che favorisce l'insediamento dei giovani in agricoltura. Grazie alla misura che finanzia la consulenza agli imprenditori agricoli si potrà inoltre favorire l'impiego di giovani tecnici e laureati in scienze agrarie e forestali. Un grosso contributo agli imprenditori agricoli under 40 proviene anche dalla Banca della terra, istituita dalla Regione (L.R. 80/12) e che prevede, tra le priorità, la concessione della terra al fine di favorire l'accesso dei giovani al lavoro in agricoltura.
 
Redazione Floraviava

christmas flower trends

Al Mercato Fiori Piante Toscana - città di Pescia il 30 novembre e l’1 dicembre prima edizione dell’originale evento fieristico e formativo riservato ai professionisti di fiori e piante. Le tendenze del gusto floreale e del verde per il Natale e l’inverno identificate dall’équipe creativa del Mefit saranno reinterpretate nelle dimostrazioni di 8 maestri fioristi di Assofioristi, Federfiori, Florcert e Scuola Internazionale Mastrofioristi e ispireranno le centinaia di fioristi attesi all’evento anche da fuori Toscana. Ai fioristi presenti, pass gratuiti e sconti del 15% sugli acquisti, più visite gratuite per le loro famiglie al Parco di Pinocchio di Collodi. Le realizzazioni migliori esposte alla cittadinanza di Pescia in piazza del Grano la sera del 30.

Una nuova manifestazione per fare il punto e lanciare dalla Toscana le tendenze di gusto nei fiori e nel verde del prossimo Natale e più in generale dell’inverno. Un evento fieristico creativo e formativo, riservato ai fioristi, in cui le logiche della moda vengono applicate alla commercializzazione delle piante e dei fiori per dare nuovo impulso all’intera filiera florovivaistica puntando sul valore aggiunto dell'estetica e dello stile.
Il Mercato Fiori Piante Toscanacittà di Pescia (Mefit), presieduto da Franco Baldaccini e diretto da Fabrizio Salvadorini, organizza il 30 novembre (ore 9–18) e l’1 dicembre 2014 (ore 9-13), in collaborazione con Assofioristi, Federfiori, Florcert e Scuola Internazionale Mastrofioristi, la prima edizione di “Christmas Flower Trends – tendenze invernali per i professionisti di fiori e piante”, a cui sono stati invitati cinquemila fioristi toscani e del resto d’Italia per offrire loro, da un lato, delle fonti d’ispirazione d’alto pregio estetico e gradite ai consumatori, e, dall’altro, fiori e piante di qualità a un prezzo scontato del 15%. Ai produttori del florovivaismo toscano e in particolare del distretto floricolo, tradizionalmente piuttosto forti nelle piante e fiori che vanno per la maggiore a Natale, l’opportunità di fare sold-out in un periodo di crisi economica generale, ma soprattutto di iniziare un percorso di rilancio della loro immagine (abbinata a quella del mercato di Pescia) a livello nazionale e in prospettiva anche internazionale (da qui la scelta del nome in inglese e di un periodo meno coperto da fiere di settore in Europa).
Durante Christmas Flower Trends, oltre alle merci in esposizione dei floricoltori e commercianti venditori iscritti al Mefit che decideranno di partecipare o di nuovi soggetti, avranno luogo le dimostrazioni di 8 importanti maestri fioristi delle quattro maggiori scuole italiane sopra indicate, che saranno chiamati a realizzare delle composizioni floreali a partire da 5 tendenze di gusto o aree tematiche definite dalla direzione artistica della manifestazione: l’équipe di Diade guidata dall’art director AnneClaire Budin e dal titolare e consulente di marketing Andrea Vitali. Cinque tendenze basate su una rielaborazione creativa di criteri sia estetici che commerciali e così intitolate: “Beyond History – mattina di Natale in Toscana”, “Magic Time - luci di festa a Manhattan”, “Radiant Orchid - il colore che vivacità al verde”, “Mix and Match – ricreare con ingegno e curiosità”, “Exotica – l’energia estetica dell’altrove”.
Gli otto maestri fioristi che si esibiranno sono Paolo Maffei e Marco Tosi di Assofioristi, Daniela Pighetti e Silvano Erba (con i componenti del Laboratorio nazionale d’arte floreale) di Federfiori, Enrico Castelli e Attilio Melampo di Florcert, Stefano Boscolo e Cristian Vanzetto della Scuola internazionale Mastrofioristi. Nell’arco della giornata del 30 novembre creeranno, sotto gli occhi delle centinaia di fioristi attesi alla manifestazione, una composizione floreale per ciascuno dei cinque trend, per un totale di 40 realizzazioni consecutive. , perché le dimostrazioni si svolgeranno una alla volta in modo da permettere ai fioristi di guardarle con attenzione, o nella sala del Tozzotto o nella sala d’aste riaperta per l’occasione o sul maxi schermo della platea, per poi eventualmente rifarle ai propri clienti.
Una commissione di valutazione composta da storici dell'arte, architetti, art director, specialisti del mondo della floricoltura e giornalisti dovrà assegnare tre menzioni per ogni tendenza o area di gusto. Le quindici composizioni floreali così selezionate saranno esposte alla cittadinanza di Pescia in una cerimonia pubblica in piazza del Granoalla presenza delle autorità, durante la quale saranno consegnate le menzioni ai maestri fioristi autori delle realizzazioni segnalate.
Ma Christmas Flower Trends non consiste solo nelle dimostrazioni dei fioristi e nello speciale allestimento realizzato per l’occasione. E’ anche un evento fieristico durante il quale il mercato dei fiori di via Salvo d’Acquisto a Pescia sarà aperto normalmente e i fioristi invitati potranno acquistare fiori e piante e accessori dai produttori e commercianti venditori che hanno aderito alla manifestazione. Anzi, gli acquisti effettuati in queste due giornate dai fioristi potranno usufruire, come già detto, di uno sconto del 15% sui prezzi normali di mercato: un sacrificio che una parte illuminata degli operatori della filiera florovivaistica del distretto floricolo Lucca Pistoia ha deciso di fare in funzione del rilancio dell’immagine del mercato di Pescia sotto il segno del nuovo marchio Mercato Fiori Piante Toscana.
Ma non è tutto, i fioristi e le loro famiglie, oltre ad avere il pass gratuito, potranno visitare il Parco di Pinocchio nella vicina Collodi gratuitamente: uno stimolo in più per gettare uno sguardo fuori della bella struttura architettonica dell’ex Comicent sulle attrazioni del territorio pesciatino circostante.

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