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La cooperativa olandese ha comunicato i risultati del 2014: il fatturato è salito a 4,4 miliardi di euro. I fiori recisi sono cresciuti in valore dell’0,7% per un totale di 2,5 miliardi. Le piante da appartamento aumentate del 2,6% fino a un fatturato di 1,6 miliardi, grazie al +1,9% del prezzo medio. In calo le piante da giardino. Prosegue, ma più lentamente, lo spostamento dall’asta alle vendite dirette, ormai al 51% del valore.
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Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica, in occasione della chiusura ufficiale del Semestre europeo, i principali dossier su cui la Presidenza italiana del Ministro Maurizio Martina ha lavorato in questi mesi:
	RICAMBIO GENERAZIONALE: CREDITO, TERRA E ERASMUS PER GIOVANI AGRICOLTORI – Il Consiglio europeo agricoltura e pesca ha approvato a dicembre un documento, presentato dalla Presidenza italiana, per azioni concrete a favore dei giovani in agricoltura con tre punti cardine: credito, terra e formazione. Sul primo fronte si prevede di coinvolgere la Banca europea per gli investimenti (BEI) per fornire un sostegno economico, attraverso garanzie bancarie, ai giovani agricoltori. L'intervento della BEI potrà essere così complementare agli strumenti nazionali esistenti. Nel documento si inseriscono facilitazioni per l’acquisto dei terreni da parte degli under 40 ed è stata approvata la proposta italiana di istituire un “Erasmus” per i giovani agricoltori con l'obiettivo di facilitare lo scambio di informazioni e di esperienze professionali tra le diverse realtà agricole europee. Il supporto sarebbe garantito dalle reti rurali nazionali e dalla rete rurale europea.
	
	BILANCIO FONDI AGRICOLI – Su forte impulso della Presidenza italiana è stato evitato il taglio di oltre 400 milioni di euro dal bilancio agricolo. La proposta iniziale della scorsa Commissione Ue presieduta da Barroso aveva previsto di modificare il budget 2015 attraverso una riduzione del Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA). Il Consiglio europeo dei Ministri dell’Agricoltura, presieduto dal Ministro Martina, si è opposto alla decisione, contando anche sull’appoggio del Consiglio Ecofin, presieduto dal Ministro Pier Carlo Padoan.
	
	EMBARGO RUSSO – È stato ottenuto dalla Commissione europea un pacchetto di aiuti per oltre 300 milioni di euro per aiutare i produttori colpiti dalle conseguenze dell’embargo russo. Concesso dalla Ue il via libera al regolamento che prevede la concessione di aiuti per l'ammasso privato di 155.000 tonnellate di formaggi. Per la frutta fresca e deperibile sono state stabilite misure di ritiro e l'Italia è il Paese che, fino al 31 dicembre 2014 con il regolamento Ue 1031, ha effettuato ritiri per un quantitativo superiore a tutti gli altri Paesi, con oltre 14mila tonnellate di pere e mele, 13mila tonnellate di prugne, uva da tavola e kiwi e 5,6mila tonnellate di agrumi.
	
	QUOTE TONNO – È stata approvata la proposta italiana di aumentare le quote di cattura per il tonno rosso per i prossimi anni. Il regolamento approvato, che rientrava tra gli obiettivi della Presidenza italiana del semestre Ue, ha previsto un aumento della quota per il tonno rosso - nel 2015 la quota italiana di cattura ammonta a 2.302,8 tonnellate (1950 nel 2014) - e nessuna nuova misura di gestione per la pesca del pesce spada.
	
	BIOLOGICO – È stato portato avanti il dossier sul biologico. Il confronto tra gli Stati membri è stato proficuo e sono state discusse modifiche per migliorare la bozza proposta dalla Commissione, in particolare sotto il profilo dei controlli e della sicurezza per il consumatore. La discussione proseguirà sotto la nuova Presidenza di turno dell’Ue.
	
	REGOLAMENTO PROMOZIONE – Nell'ambito del Consiglio è stato approvato definitivamente il Regolamento Ue relativo alle azioni di informazione e di promozione dei prodotti agricoli realizzate nel mercato interno e nei Paesi terzi. Il nuovo regolamento mira ad aumentare il grado di conoscenza dei consumatori dei prodotti agricoli e dei metodi di produzione dell'Unione, nonché a rafforzare la consapevolezza e il riconoscimento dei regimi di qualità europei. Si tratta di una norma di fondamentale importanza per il sostegno delle esportazioni dei prodotti agroalimentari europei nel mondo.
	
	EXPO AL CENTRO DEL CONSIGLIO INFORMALE – L’Italia ha dedicato ai temi di Expo 2015 la riunione informale del Consiglio agricoltura, che si è svolta dal 28 al 30 settembre a Milano. I ministri dell’agricoltura europei hanno ribadito l’importanza dell’evento all’interno del quale l’Europa giocherà un ruolo chiave, facendosi promotrice di un’azione globale sul cibo. Quattro le tematiche principali di intervento: lotta alla povertà alimentare, che in Europa tocca più di 50 milioni di persone; contrasto agli sprechi alimentari, che nel territorio dell’Ue ammontano a circa 190 Kg procapite; tutela delle risorse naturali come terra e acqua; promozione di modelli agricoli sostenibili a partire dall’attuazione della nuova Politica agricola comune.
	
	EVENTI COLLEGATI – Durante il periodo di Presidenza italiana è stato organizzato il “Blue day” di Augusta (SR) nel corso del quale sono state discusse le tematiche relative alle politiche internazionali della pesca. Si è tenuta invece a Bari la “Conferenza regionale sull’acquacoltura”. Mentre a Palermo il 28 novembre l’Italia ha promosso la “Conferenza agricola Euro-Mediterranea”, che ha riunito i rappresentanti di 30 Paesi del Bacino del Mediterraneo. I lavori dell’evento di Palermo sono stati focalizzati sul ruolo dei giovani e delle nuove generazioni per lo sviluppo dell'agricoltura e sull'importanza della ricerca e lo scambio di esperienze per un'agricoltura sostenibile. Nel documento finale della Conferenza sono stati confermati gli obiettivi a cui dovrà tendere il lavoro dei prossimi anni: migliore sostenibilità ambientale, lotta contro la povertà e l'esclusione, maggiore stabilità politica nella zona del Mediterraneo e lotta contro le migrazioni forzate.
	
	“Sono soddisfatto del lavoro portato avanti in questi mesi – ha commentato il Ministro Martina –, abbiamo fatto scelte che guardano al futuro non solo del settore ma dell’Europa. Il ricambio generazionale è un obiettivo fondamentale e con l’approvazione del nostro documento la Commissione presenterà proposte normative per dare più credito ai nostri ragazzi anche attraverso la Bei e per creare un Erasmus dei giovani imprenditori agricoli. Nei sei mesi di Presidenza abbiamo dovuto gestire la difficile situazione dell’embargo russo, che ha colpito duramente gli agricoltori europei. Abbiamo convocato a settembre un consiglio straordinario proprio per seguire puntualmente la vicenda e abbiamo collaborato con la Commissione per stabilire e rafforzare gli interventi a favore dei settori colpiti. Sono state messe in campo risorse importanti, ma è stato altrettanto evidente che c’è bisogno di un salto di qualità negli strumenti europei di gestione delle crisi. Servono azioni più tempestive, adeguate e in linea con le esigenze delle imprese.  Proseguiremo con il nostro lavoro e con lo stesso impegno nei prossimi mesi, collaborando a stretto contatto con la Commissione europea”.
Redazione Floraviva
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	Tornano per l'anno accademico 2014-2015 i tirocini curriculari retribuiti per gli studenti universitari (sia di laurea triennale che di laurea magistrale). La misura si inserisce all'interno del progetto Giovanisì della Regione Toscana, frutto di un accordo di collaborazione con le Università degli Studi e gli Istituti di Alta formazione e specializzazione toscani.
	Come negli anni scorsi, verrà corrisposto un contributo regionale a quegli enti e aziende pubbliche che permettano a studenti universitari di svolgere un'esperienza di tirocinio curriculare presso di loro. L'Azienda DSU Toscana, che gestisce la misura, contribuirà a sua volta alla copertura (parziale o totale, 300 o 500 euro) del rimborso spese forfettario corrisposto dagli enti agli studenti.
	 
	I tirocini curriculari retribuiti per l'anno accademico 2014/2015, sono inizialmente finanziati con risorse regionali e successivamente con risorse del Fondo Sociale Europeo.
	 
	Tirocini per chi - Giovani dai 18 ai 32 anni iscritti ad una delle Università e degli Istituti di Alta formazione e Specializzazioni toscani in procinto di svolgere un tirocinio curriculare nell'ambito del proprio percorso universitario durante:
	- ultimo anno della laurea triennale
	- primo o secondo anno della laurea magistrale, Master di I Livello
	- ultimi tre anni della laurea a ciclo unico
	- Terzo ciclo di formazione universitaria, incluso Master di II livello.
	Il tirocinio curriculare retribuito deve valere almeno 12 CFU o durare almeno 300 ore.
	
	Contributo per chi - Il contributo sarà erogato a favore del soggetto ospitante una sola volta, per un massimo di sei mesi e a condizione che al tirocinante siano corrisposti almeno 500 euro mensili lordi.
	
	Come richiedere il contributo - Il soggetto ospitante interessato ad ottenere il contributo regionale deve presentare domanda di ammissione all'Azienda DSU Toscana entro cinque giorni dalla data di inizio del tirocinio tramite posta certificata all'indirizzo PEC: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
	 
	Per maggiori informazioni - Per informazioni è possibile contattare Dsu Toscana attraverso la mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o per telefono (Firenze: 055 22612015; 055 2261310 0. Pisa: 050 567505. Siena: 0577/760839) o contattando il progetto Giovanisì - Regione Toscana al numero verde 800.098.719 o via mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Redazione Floraviva
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	Amministrazioni pubbliche, enti locali, università ed enti di ricerca con sedi in Toscana potranno, a partire da lunedì 12 gennaio, fare domanda per contributi in conto capitale da utilizzare per lavori di adeguamento di spazi e immobili pubblici da mettere a disposizione per l'insediamento di nuove imprese.
	
	La dotazione finanziaria messa a disposizione dalla Regione è complessivamente di 2 milioni di euro, che serviranno a cofinanziare piccoli interventi di adeguamento per spazi ed immobili da destinare ad attività imprenditoriali ,da un minimo di 10 mila fino ad un massimo di 50 mila euro. Fra questi potranno essere cofinanziati opere edili, impiantistiche, acquisto di attrezzature, arredi, spese tecniche. Gli investimenti dovranno essere conclusi entro 6 mesi a partire dalla data di notifica di concessione del contributo.
	
	"Siamo alla fase due del progetto pilota Start Up House - spiega l'assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini - con il quale abbiamo deciso di offrire una sponda, anche logistica, a chi ha delle idee da proporre, ma non le forze per portarle avanti. Per uscire dalla crisi abbiamo bisogno di tutta l'intelligenza, la creatività, l'energia e il dinamismo dei giovani. E' per aiutarli ad entrare in un mercato che li vede troppo spesso ai margini che abbiamo varato il progetto, che si articola in tre linee di intervento: la prima, che si è concretizzata in una ricognizione di spazi ed immobili; la seconda è rappresentata da questo bando, mentre la terza si concretizza nei voucher e nel "microcredito giovani", a favore dell'avvio di iniziative imprenditoriali che vedrà presto l'uscita del relativo bando".
	
	Il progetto Start Up House è gestito da Sviluppo Toscana e va inoltre ad arricchire l'offerta di Giovanisì, cui ci si può rivolgere per informazioni. si può , sul cui dove a domanda di contributo da parte dei beneficiari (enti locali, amministrazioni pubblici, enti di ricerca, università) dovrà essere presentata on line a partire dal 12 gennaio 2015 alle ore 17 del 13 aprile 2015 all'indirizzo https://sviluppo.toscana.it/infrastartup.
	
	La graduatoria redatta a seguito della ricognizione degli "spazi ed immobili pubblici attrezzati" da mettere a disposizione di imprese di nuova costituzione è stata approvata il 23 dicembre scorso.
	
	Le domande presentate sono 32 e quelle ritenute ammissibili 24.
	
	Redazione Floraviva
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Grazie alla circolare dello scorso 31 dicembre del Ministero delle Politiche agricole la regione o la provincia di produzione di un vino Dop o Igp potranno apparire ''in chiaro'' sull'etichetta. Le specifiche della circolare colmano così un vuoto normativo che aveva già portato gli organismi di controllo a rilevare non conformità dei produttori per etichette ritenute irregolari (perché mancanti dell precisa zona di produzione), ma senza pregiudicare la necessaria tutela delle denominazioni di origine e indicazioni geografiche.
	"Finalmente è stata fatta chiarezza sull’uso dei nomi geografici dei vini semplificando in tal modo il lavoro delle aziende vitivinicole e tutelando i consumatori, che adesso potranno avere informazioni più chiare e complete nella scelta del vino". Così esordisce Coldiretti nel comunicato stampa in cui rileva che, grazie ad una circolare esplicativa del Ministero delle Politiche agricole, la regione o la provincia di produzione di un vino Dop o Igp ora potranno apparire ''in chiaro'' sull'etichetta. La circolare dello scorso 31 dicembre prevede che i disciplinari di produzione dei vini a Dop e Igp possano stabilire a priori con lista positiva le condizioni per l’impiego di nomi geografici più ampi. Ma si stabilisce anche che, in assenza di queste indicazioni puntuali, minimizzando i caratteri di stampa ed evitando forme ingannevoli o descrittive enfatiche o evocative, si possa comunque aggiungere il territorio della provincia o della regione di appartenenza. La circolare va così a colmare un vuoto normativo che in taluni casi aveva già portato gli organismi di controllo a rilevare non conformità, a carico dei produttori, per etichette ritenute irregolari semplicemente perché non specificavano la zona di produzione. Non sarà tuttavia pregiudicata la necessaria tutela delle denominazioni di origine e indicazioni geografiche.
	
	Redazione Floraviva
