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Saranno elaborate nuove proposte e soluzioni per la tutela del territorio e della biodiversità. Su questo fronte in Italia si sono già raggiunti importanti risultati con le esperienze di conservazione della natura condotte da Legambiente e altri partner. L’idea vincente è stata quella di area protetta, che ha saputo coinvolgere il territorio in progetti di rilancio e sviluppo sostenibile.
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Il CIPE ha dato ieri il via libera ai finanziamenti promessi dal Ministro Martina al florovivasimo pistoiese, Fra le 8 imprese agricole beneficiarie due di Pescia: Flora Toscana e Oscar Tintori, a cui si aggiunge la società di consulenza pesciatina Asia. La Regione Toscana darà a fondo perduto 1 milione e 130 mila euro. Sarà realizzata una piattaforma di e-commerce B2B di filiera.
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II prodotti del territorio nelle mense, cominciando dalle mense scolastiche: è questo il filo conduttore di progetti come "Mens(a) sana in corpore sano", l'iniziativa i cui risultati sono stati presentati oggi a Firenze, nei locali di Toscana Promozione, volta a promuovere il "pesce dimenticato" come alimento per i bambini.
"Siamo molto soddisfatti – ha commentato l'assessore all'agricoltura, caccia e pesca della Regione, Gianni Salvadori – perchè questo progetto ha avuto successo in tante scuole dell'infanzia e primarie della Toscana. I bambini e gli insegnanti hanno apprezzato la qualità del "pesce dimenticato", pescato nel mare toscano, molto di più del pesce, generalmente surgelato e pescato nell'oceano, che viene servito di solito nelle mense e che, molto frequentemente, i bambini rifiutano. Grazie a questo progetto – ha sottolineato Salvadori – che porta avanti la riscoperta del "pesce dimenticato" dei nostri mari, su cui la Regione è impegnata da alcuni anni, si fanno riscoprire ai bambini i sapori dei prodotti locali, che sono di qualità e che sono genuini, e si compie un vero e proprio investimento nella salute delle giovani generazioni."
L'assessore ha inoltre sottolineato un altro aspetto importante per la Toscana, ricordando come proprio la Regione abbia promosso un protocollo d'intesa per incentivare il consumo di prodotti locali nelle mense. "Incentivando l'uso di prodotti agroalimentari del territorio, e dunque anche del nostro mare – fa notare Salvadori- si aiuta l'affermarsi di un circuito virtuoso, che fa bene alla salute, fa bene all'ambiente e fa bene all'economia della Toscana. Per queste ragioni abbiamo sostenuto questo progetto e continueremo a incentivare azioni virtuose che puntano a valorizzare, fin dalla più tenera età, i prodotti, buoni e di qualità, del territorio."
Redazione Floraviva
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Il sindaco di Pescia Oreste Giurlani, commentando i dati delle vendite al mercato dei fiori nel periodo che precede le festività dei santi e dei morti, lancia la proposta di una cabina di regia unica per i due distretti del florovivaismo toscano: quello floricolo interprovinciale Lucca - Pistoia e quello vivaistico-ornamentale pistoiese. Incontrerà a breve il sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli per parlarne. Il direttore del Mefit Salvadorini comunica che nel 2014, ad oggi, i produttori iscritti sono aumentati del 2,5% e il volume d’affari è stimato in crescita di quasi il 2% grazie al settore commerciale.
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Maggiori i finanziamenti per gli under quaranta e per coloro che praticano il greening. Inseriti aiuti di base per vigneti ed orto-frutta. Premi per i seminativi virtuosi da accoppiare mentre aumenta la franchigia ad ettaro e viene inserito l’obbligo d’iscrizione all’INPS per meritare i contributi. Penalizzata le coltivazioni del Ruscus coltivazione leader nazionale in Valdinievole. Perso anche il premio aggiuntivo all’olivicoltura che invece viene confermato a Puglia e Calabria. Cia introduce per i suoi assistiti un sistema di -screening e calcolo previsionale- dei contribuiti che l’agricoltore può prendere in proiezione dal 2015 al 2020.
Gianluca Fioravanti, CIA Pistoia, ci ha fornito una chiara e semplice presentazione della nuova Politica Agricola Comunitaria in rapporto al territorio della Valdinievole. Anche se è ancora presto per esprimere un’opinione definitiva, in quanto il decreto legislativo non è ancora stato reso ufficiale, Fioravanti ricorda l’importante aiuto che CIA fornirà ai suoi agricoltori con consulenze sulle contabilità e anticipazione dei pagamenti che potranno ricevere. Molte le novità introdotte dalla PAC 2015-2020 accolte positivamente dal mondo degli agricoltori rappresentato da CIA: innanzitutto gli aiuti ai giovani under 40, che riceveranno una maggiorazione del 25% sul valore medio dei pagamenti per i primi cinque anni di attività. La grande novità per il territorio pistoiese è poi rappresentata dal fatto che nei terreni che possono ambire al contributo PAC rientreranno anche quelli destinati al florovivaismo. Altrettanto importante è la possibilità di accedere ai contributi base per i vigneti e il settore ortofrutticolo, che prima non potevano invece beneficiare dei fondi PAC. Ovviamente ci sono delle regole che non rendono automatico il contributo, come superficie minima, dimostrazione di essere agricoltore attivo, a seconda che si tratti di coltivatori o di aziende con partita Iva. Per accedere alle risorse PAC gli agricoltori che hanno un premio aziendale superiore ai 1250 euro dovranno dimostrare di essere agricoltori attivi, ovvero in possesso di un’azienda iscritta all’INPS e condotta da coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali (Iap) con partita iva. Anche tutti coloro che nell’anno precedente hanno ricevuto pagamenti diretti non superiori ai 5000 euro saranno considerati attivi. Per chi non si trovasse in possesso di uno dei titoli precedenti, CIA fornirà assistenza con costi ridotti per la contabilità per riuscire ad ottenere la PAC semplificata o compilare la domanda normale del 15 maggio: nel primo caso gli agricoltori non potranno però vendere o affittare i propri titoli e trasmetterli solo per successione, mentre nel secondo caso si. Per tutti i suoi agricoltori CIA valuterà in anticipo quanto potranno ricevere dai contributi PAC da qui al 2020, valutando l’eventualità di accedere, oltre al pagamento base, anche al greening o pagamento ecologico, al pagamento per i giovani e al pagamento accoppiato per la specifica produzione. La simulazione realizzata in questo modo da CIA terrà conto delle oscillazioni a cui saranno sottoposti i pagamenti provenienti dalla PAC, non più costanti, ma diretti verso il raggiungimento di un valore medio nazionale. Interessante per CIA il contributo ecologico per seminativi a cui si può accedere rispettando le seguenti condizioni: per chi possiede una superficie agricola utilizzabile (SAU) che va dai dieci ai trenta ettari è previsto l’obbligo di diversificare almeno due colture, non valgono quelle a rotazione; chi supera invece i trenta ettari dovrà diversificare con almeno tre colture. In generale, chi possiede oltre quindici ettari di SAU, dovrà destinarne almeno il 5% ad aree di interesse ecologico, e in questo caso CIA consiglia di destinarle a colture azotofissatrici. Molto apprezzata anche la novità del premio supplementare (contributo accoppiato) per alcuni seminativi che in Toscana, rientrando fra le regioni del centro Italia, saranno i girasoli, la colza, le leguminose da granella, il frumento duro, gli erbai e le sole leguminose: i semi di tutti questi inoltre non dovranno più essere certificati e questo comporta una netta riduzione dei costi per gli agricoltori. Rispetto all’estensione di molti diritti, la franchigia per gli agricoltori aumenterà notevolmente, raggiungendo i 250 euro a ettaro, a fronte dei precedenti 100 euro previsti negli scorsi anni, e questo significa che molte aziende non riusciranno a fronteggiare tali spese. Altro criterio negativo per CIA è l’eliminazione del premio per il ruscus: soprattutto in zone come quella pesciatina, dove la floricoltura rappresenta un settore molto attivo, si trattava di un piccolo aiuto che andava mantenuto. Infine CIA si trova in disaccordo con la mancata ricezione per la Toscana del premio aggiuntivo olivicoltura, ottenuto invece da regioni come Puglia e Calabria in quanto in possesso di oliveti in pianura, presenti però anche in Toscana.
Redazione Floraviva