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dario nardella

"La nostra città è orgogliosa di ospitare FloraFirenze 2015, l’importante evento internazionale di fiori e piante che vedrà esposte le eccellenze del florovivaismo e del design made in Italy" così il Sindaco di Firenze sulla mostra spettacolo di piante e fiori Made in Italy che si terrà dal 30 aprile all'11 maggio presso il meraviglioso contesto naturale del Parco "Le Cascine". Cinque km di percorso per un totale di 120.000 mq di ambienti naturali ricreati da 400 aziende del florovivaismo.

FloraFirenze intende mettere in scena il verde: una manifestazione che vuole stupire grazie alla spettacolare potenza del design applicato alle arti verdi, e, al contempo, a ricordare il valore del florovivaismo in Italia: ben cinque miliardi di Euro di produzione lorda, come si legge da Agenzia Stampa Quotidiana Nazionale. Lo scenario ricreato si annuncia ricco di creatività tecnica e cultura storica per rilanciare un'importante area verde nel cuore della città (il Parco "Le Cascine") e creare nuovi spazi per le attività culturali, ricreative e sportive. Il Sindaco Dario Nardella ricorda: "Firenze, che ha come simbolo proprio un fiore, il giglio, è straordinariamente ricca di parchi antichi e giardini storici preziosi, ed è lo scenario ideale per l’evento fiorito che trasforma la città nella porta ideale all’Expo di Milano. La manifestazione si svolgerà all’Ippodromo delle Mulina, nel Parco delle Cascine, il nostro polmone verde ricco di arte, storia e cultura che è un vero gioiello paesaggistico, uno sfondo ineguagliabile per la più grande mostra di piante e fiori d’Europa”.  Il florovivaismo italiano è un settore che per decenni ha rappresentato una delle locomotive d’Europa e, ancora oggi, è considerato tra i migliori al mondo in termini qualitativi. FloraFirenze farà dunque rivivere ai suoi visitatori la magia di questo settore attraverso spazi aperti e chiusi che ricostruiranno habitat lontani ed esotici, come il Giardino Desertico e Roccioso o la Foresta Tropicale, decorata da una spettacolare e monumentale cascata, ma anche lo splendido Giardino all’Italiana, vero museo vivente di rare e preziose piante di grande valore storico, il Giardino Zen con una raccolta di Bonsai secolari di grandissimo pregio, fino al misterioso bosco della LandArt, affidato ad un gruppo di selezionati maestri internazionali. Singoli eventi animeranno le 12 giornate per arricchire FloraFirenze di contenuti interessanti sia a carattere professionale, che amatoriale. Sarà ospitata la Coppa Italia FederFiori dedicata per la prima volta interamente al matrimonio e giocata attraverso molti show di competizione aperti al pubblico. FloraFirenze ospiterà inoltre un ideale Food Village, realizzato in collaborazione con EnoAgriArt, che in un’area di ben 7.000 mq, costruirà il Parco delle Identità Gastronomiche Territoriali all’interno del quale verranno proposte le più selezionate eccellenze agroalimentari italiane. E in parallelo all'area espositiva un'ampia zona mercato, dedicata ad ogni aspetto del florovivaismo e del design verde.

Redazione Floraviva

appennino tosco emiliano

Dal 13 al 18 aprile il territorio come laboratorio di turismo nella quarta edizione dell'Alta Scuola di Turismo Ambientale (Asta) si snoderà lungo sei giorni di studio, confronto e dibattito incentrati sul Laboratorio Primavera a Bismantova. Il corso è rivolto agli operatori turistici dell’accoglienza, della ristorazione e dei servizi, ai neo laureati e a quanti, residenti o operanti nel territorio, intendano approfondire i temi legati al turismo ambientale e prepararsi a cogliere le opportunità imprenditoriali che si potranno sviluppare.

Il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano ospiterà dunque, dal 13 al 18 aprile, la quarta edizione dell’Alta Scuola di Turismo Ambientale (Asta): un’iniziativa realizzata in collaborazione con Vivilitalia, Legambiente e il  Comune di Castelnovo ne’ Monti. L’Appennino Tosco Emiliano, con il Parco Nazionale, è un territorio di pregio i cui amministratori hanno dimostrato di voler contribuire a formare e sensibilizzare i giovani e gli operatori economici locali al rispetto e alla salvaguardia dell’ambiente e, più in generale, ai temi legati allo sviluppo sostenibile delle risorse. "La formazione sarà costruita secondo il modulo ASTA: forte connotazione sperimentale, 50% lezioni d’aula e 50% di uscite sul territorio. Le uscite saranno occasione di conoscenza ed esperienza pratica sul territorio e il lavoro in aula sarà in parte frontale, in parte occasione per lavorare in gruppi. Ogni giornata sarà dedicata ad un tema specifico, ad esempio: creazione prodotto, governance, promozione, comunicazione e nuovi turismi", così spiegano gli organizzatori. Il presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, Fausto Giovannelli, conclude sottolineando che "Il Parco Nazionale ha voluto cogliere l’opportunità offerta da Legambiente di ospitare la sessione 2015 dell’Alta scuola di Turismo Ambientale imprimendo al corso una particolare connotazione. Abbiamo, infatti, voluto introdurre nel programma un ciclo di lezioni da svolgersi direttamente nel territorio della Bismatova. Incontri eperenziali che richiedono una partecipazione attiva e per questo li abbiamo denominati “Laboratori Primavera a Bismantova”. L’idea è quella di un inserimento diretto nel territorio, introducendo i partecipanti, ‘dal vivo’, nella costruzione di una nuova offerta turistica attorno a un paesaggio e a un monumento, la Pietra, con la particolarità dei suoi usi e dei suoi valori: dall’agricoltura all’alpinismo, dall’archeologia al “paesaggio alimentare”, dalla letteratura alla religione. I laboratori saranno così un esempio concreto che si unirà agli appuntamenti accademici proposti dalla scuola di Legambiente".

Redazione Floraviva

enrico rossi

"Anna Marson è un grande tecnico che ha dato un contributo fondamentale sulla svolta attuata in Toscana nelle politiche per il governo del territorio. Ma quando esprime giudizi politici compie scivoloni pericolosi. Respingo quindi con fermezza le sue dichiarazioni sul ruolo del Pd dipinto in un intervista al Corriere della Sera in modo grottesco, come un partito antiambientalista, asservito ad interessi particolari".

Così interviene il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi in relazione al piano paesaggistico attualmente all'esame del consiglio regionale.
"Ricordo ad Anna Marson - prosegue Rossi - che è stato grazie al contributo del Pd che la Toscana ha potuto, prima regione in Italia, approvare una legge innovativa che blocca il consumo di suolo per nuove edificazioni. Ora si tratta di chiudere la legislatura con il lavoro straordinario che è stato fatto sul piano del paesaggio e con la nuova legge sulle cave. Esasperare i toni e le polemiche è il miglior regalo che può essere fatto a coloro che vogliono far fallire questi obiettivi".
"Invito quindi a lavorare seriamente in commissione - così conclude Rossi - confrontandosi con posizioni anche diverse ma legittime e ricercando soluzioni avanzate per conciliare ambiente e lavoro".
In ogni caso sia chiaro che, per quello che mi riguarda, mi adopererò con impegno ed energia affinché questa legislatura si concluda con l'approvazione di questi importanti impegni. Sono convinto che questo è il bene della Toscana al di là delle scaramucce politiche, calcoli elettorali, reazioni inconsulte che possono comprendersi se sono momentanee e, soprattutto, se si riprende subito il lavoro costruttivo per trovare le soluzioni più avanzate ai problemi.

Redazione Floraviva


"Uno degli obiettivi del Parco è fornire al mondo agricolo la possibilità della multifunzionalità e di innovare quei modelli produttivi che lo necessitano. Grazie al processo partecipativo si può inoltre creare una vera cooperazione fra le aziende, che già hanno una tradizione dinamica, le istituzioni, che possiedono ancora un'importante visione sull'agricoltura, e i cittadini. Si tratta allora di costruire uno scenario di sviluppo locale che integra le risorse agroambientali, culturali e paesaggistiche", così Omero Nardini ha illustrato ieri sera, durante un incontro pubblico a Chiesina Uzzanese, le possibilità fornite dal Parco Agricolo della Valdinievole.

Sono due anni circa che le varie associazioni coinvolte in questo progetto stanno lavorando a una proposta complessa per attivare il processo partecipativo previsto dalla Regione Toscana. Il progetto strategico intende mettere l'agricoltura multifunzionale e multiproduttiva al centro dei processi. Si tratta di un territorio di progetto che mette a valore il patrimonio già esistente nel territorio individuato, che va dalla Pescia di Pescia alla Pescia di Collodi. Il Parco Agricolo lavorerà dunque sulla filiera corta e su un progetto agrourbano condiviso: il suo intento è quello di costruire vantaggi competitivi, basati sulla qualità e sull'attrattività del "quadro di vita" territoriale. Non un progetto vincolistico, ma un processo (che si definisce come territorialità attiva) capace di fornire nuove opportunità al florovivaismo della zona, al settore enogastronomico e al turismo. La struttura del Parco Agricolo della Valdinievole si baserà dunque sulle Aziende, presenti nel territorio, che potranno fare da porta del Parco e creare percorsi tematici sul florovivaismo o sull'orticoltura per incrementare il turismo. Tema molto caro questo anche a Coldiretti, come ha ribadito proprio nell'incontro pubblico di ieri sera Maurizio Procissi, che, rispondendo alle richieste del sindaco di Chiesina Uzzanese, Marco Borgioli, ha sottolineato l'importanza di far conoscere ai cittadini i prodotti del territorio. Come ha ricordato Borgioli, infatti, è necessario combattere la diffidenza di alcuni consumatori nei confronti dei prodotti ortofrutticoli del territorio, perché spesso non ritenuti di qualità, come dimostrato dal fallimento dell'esperienza di Campagna Amica nel comune di Chiesina Uzzanese. "Parlare di alimentazione è molto delicato. Dobbiamo tenere presente che il consumatore viene da una non-cultura sul tema. Si deve dunque ripartire dalle scuole per creare una nuova cultura sul cibo. Purtroppo la parola "filiera corta" viene usata a sproposito, come semplice slogan. Ma noi di Coldiretti conosciamo il valore di questo modo di acquisto, rispettoso dell'ambiente e della qualità. Ecco allora la grande sfida del Parco Agricolo: raccontare ai cittadini la bellezza del nostro territorio e conciliare il florovivaismo con le produzioni alimentari", ha spiegato Procissi. Anche Stefano Fedi di Cia ha sottolineato il valore del territorio che potrà essere interessato dal Parco Agricolo: "Si tratta di un territorio variegato, con molteplici attività, una fra tutte il florovivaismo, con la sua alta capacità produttiva. Ad oggi è giusto tornare alle colture di sapori e saperi antichi nel rispetto dell'ambiente e di chi ci vive. Come ricorda il tema di EXPO 2015, l'agricoltore è colui che nutre il mondo e, di conseguenza, le aziende sono oggi custodi del territorio. Anche Cia dunque sponsorizza l'idea del Parco Agricolo della Valdinievole a patto che sappia integrarsi in un territorio con le sue velleità e problematiche. Ricordo che un settore, come quello del florovivaismo, viene da anni di accanimento contro le sue aziende agricole. C'è dunque bisogno di sviluppo e non di limitazioni per i nostri agricoltori". Omero Nardini, portavoce per la serata delle tre associazioni promotrici del Parco Agricolo della Valdinievole, assicura che l'idea di sviluppo e di valorizzazione è proprio ciò che sposano tutte le esperienze di Parco Agricolo già attive e funzionanti, in Italia e all'estero. Creare cultura e economia è la visione che il progetto strategico in questione intende portare avanti.
 
Redazione Floraviva