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spam telefonico

Disponibile il vademecum del Garante Privacy destinato a consumatori e aziende per prevenire e contrastare il marketing selvaggio. Antonello Soro: ‘Auspichiamo pronta revisione del registro delle opposizioni’.

“A chi può chiedere aiuto un utente esasperato dalle telefonate indesiderate? Si può monitorare il comportamento di un consumatore online? Come evitare che una promozione commerciale si trasformi in un boomerang per l’immagine di un’impresa? Quali sono le regole che deve rispettare un’azienda per contattare i potenziali clienti sui social network?”. Lo scrive oggi il Garante Privacy in un comunicato, aggiungendo che queste sono solo alcune delle domande alle quali risponde il nuovo vademecum "VIVA  I CONSIGLI, ABBASSO LO SPAM". Dal telefono al supermercato: il marketing a prova di privacy”, pubblicato dal Garante della protezione dei dati personali per spiegare ai consumatori quali sono i loro diritti e come esercitarli e per stimolare le imprese a migliorare la relazione positiva che devono instaurare con i propri utenti ed evitare che il mondo delle promozioni commerciali degeneri solo nel “Far West” dello spam.

I consumatori potranno scoprire come impedire ad un’impresa di violare la loro privacy, intromettendosi senza consenso nella loro vita quotidiana con telefonate o messaggi indesiderati, oppure spiando di nascosto i loro acquisti. Le aziende troveranno indicazioni su come poter affiancare il consumatore – ascoltandolo e fidelizzandolo senza essere invadenti – e approfondire i tanti provvedimenti adottati dal Garante per sviluppare corrette pratiche di marketing.

Il vademecum analizza, infatti, in maniera specifica i problemi ricorrenti legati alle promozioni telefoniche e al funzionamento del Registro delle Opposizioni, così come alle tessere di fidelizzazione, ma anche quelli posti dalle nuove frontiere della comunicazione (come le promozioni tramite e-mail, la messaggistica istantanea e i social network).

“Il rispetto del consumatore e il corretto uso dei suoi dati personali – a partire da quelli necessari per contattarlo fino alle informazioni più private, come gusti e preferenze – differenziano le imprese che vedono i propri clienti come semplice “preda”, da quelle che scelgono di operare in modo trasparente, ponendo al centro della loro attività, oltre che la qualità dei prodotti e servizi offerti, anche e soprattutto la fiducia dei propri acquirenti - sottolinea il Presidente dell’Autorità, Antonello Soro – Auspichiamo comunque una rapida revisione legislativa del Registro delle opposizioni che renda più efficace la tutela dei consumatori”.

Redazione Floraviva

Il 18 e 19 aprile alla Cattedrale il salone del benessere naturale, dei prodotti bio e della sostenibilità organizzato da Prometeo Eventi. La Cia Pistoia sarà presente con uno stand istituzionale e 5 imprese associate dei comparti olio, vino, ortaggi e florovivaismo. In fiera, oltre ad agroalimentare e ristorazione biologici e a km 0 con particolare attenzione al vegano, prodotti e servizi ecologici, per il risparmio energetico e per la salute psicofisica. Un’area yoga con laboratorio di Mandala ed esibizioni di arti marziali. Ma anche brevi conferenze a ciclo continuo (quasi 50) e due tavole rotonde su tutto ciò che fa benessere: fisico, psichico ed economico. Biglietto a 3 euro, gratis sotto i 12 anni

Nata l’anno scorso a Firenze e poi replicata ad Empoli e a Livorno per il successo di pubblico, arriva anche a Pistoia la kermesse del benessere naturale, dei prodotti biologici e dell’eco-sostenibilità “WE love BIO”. Si svolgerà da sabato 18 aprile a domenica 19 aprile, con orario continuato dalle 10 di mattina alle 8 di sera, alla Cattedrale (via Sandro Pertini 396), area ex Breda, a pochi minuti dalla stazione ferroviaria e dall’uscita Pistoia dell’autostrada A11 (Firenze-mare). Per due giorni al modico prezzo di 3 euro, ma gratis per i bambini sotto i 12 anni, sarà possibile immergersi nell’universo del bio o del km 0 e dei mille modi per conquistare o migliorare la salute, ovvero la propria condizione psicofisica e sociale, «vivendo secondo natura», come dice l’organizzatore Ranieri Benvenuti, titolare di Prometeo Eventi. Un’opportunità di farsi conoscere al pubblico più vasto anche per le aziende agricole locali associate a Cia, soprattutto per quelle che praticano il biologico, che il presidente di Cia Pistoia Sandro Orlandini non si è voluto lasciare scappare. Così Cia sarà presente alla manifestazione con uno stand istituzionale e con cinque imprese dei settori olio, vino, ortaggi e florovivaismo: ‘Strada dell’olio borghi e castelli della Valdinievole’, azienda agricola Pellegrini Duilio, azienda agricola Gori Pietro, azienda agricola e agrituristica le Poggiola, e l’azienda florovivaistica di Giuntoli Fabrizio.
Ma vediamo in sintesi cosa offrirà “WE love BIO” a chi si recherà alla Cattedrale di Pistoia il 18 e il 19 aprile, rimandando per gli approfondimenti al programma. Nella cosiddetta «area food» si potranno comprare, o gustare nel ristorante, nella pasticceria e nella gelateria, prodotti agroalimentari bio o a km 0, con particolare attenzione per il vegano. Si potranno conoscere prodotti e servizi per il risparmio energetico e l’eco-sostenibilità in generale. E poi verificare soluzioni e offerte per la bellezza e la forma fisica di centri estetici o di benessere. Con curiosità come l’«area yoga», dove ci sarà persino un laboratorio di Mandala a orario continuato per entrambi i giorni adatto pure ai bambini, o l’«area show» dove si terranno sabato l’esibizione dell’ITKA (International Taiji Quan Kung fu Association), dalle 17 alle 18, con l’insegnante Alessio Tanturli e domenica, dalle 16 alle 17, la dimostrazione di karate Aikido Krav maga del  Budokai karate (Gruppo Agliana) con il maestro Ivo Faralli. 
Ci saranno inoltre un’area libri e un’area conferenze. In quest’ultima il dottor Fabio Cerboni coordinerà un ricchissimo programma di brevi interventi (21 sabato e 26 domenica) e due tavole rotonde: la prima, sabato alle 17, ha per tema “Semplici meraviglie dell’arte medica. Oltre i protocolli” e affronterà questioni mediche di ogni genere, con forti aperture agli approcci alternativi; la seconda, domenica alle 19, si intitola “Forti coi deboli e deboli coi forti” e riguarderà un altro aspetto essenziale per stare bene: l’economia e in particolare il fisco, che in Italia è molto cambiato negli ultimi anni creando non poca confusione e incertezze nella gente comune. Nelle quarantasette mini conferenze il benessere psicofisico e sociale, che corrisponde alla definizione di salute dell’Organizzazione mondiale della sanità, sarà trattato da differenti punti di vista da medici, psicologi e psicoterapeuti, antropologi, nutrizionisti, naturopati, pranoterapeuti, «life coach» e altre discipline non convenzionali.
E’ da ricordare infine la presenza, con uno stand e una mostra fotografica dedicata a come i ragazzi vedono “L’uomo nell’ambiente”, dell’IPSAA (Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura e l’Ambiente) barone Carlo De Franceschi.

viva la terra

Pubblico entusiasta e tante attività che contribuiscono ad avvicinare i ragazzi e le famiglie ai valori della natura. CarraraFiere e Coldiretti pensano già a rendere ancora più bella e interessante la prossima edizione.  Nella giornata conclusiva si è parlato di alimentazione corretta e di promuovere i prodotti ittici assieme a quelli della terra.

La seconda giornata di Viva La terra! è stata ancora all’insegna della folla con tante presenze fino all’ultimo istante: per vedere, per partecipare ma anche per comprendere che c’è un mondo fatto di prodotti, sapori, tradizioni e professionalità che merita di essere scoperto e valorizzato.
Le statistiche ufficiali delle presenze confermeranno le sensazioni dei visitatori ma anche dei rappresentanti delle categorie e delle associazioni che si sono impegnate, con successo, per la riuscita dell’evento che già con il forte aumento del numero degli espositori, 160 su dodicimila metri quadrati, annunciava il successo che si è puntualmente verificato.
Le proposte di prodotti della terra, piante di ogni genere, sementi e attrezzature ma anche idee per coltivare orti e giardini anche sul terrazzo, assieme alle tante attività di promozione del verde hanno registrato un numero incredibile di visitatori interessati con grande successo dei prodotti offerti in fiera nell’ambito di Campagna Amica, l’iniziativa promozionale portata avanti da Coldiretti di Massa Carrara che ha visto i produttori locali partecipare con grande entusiasmo cogliendo l’opportunità di far conoscere prodotti di nicchia di grande valore.
“Credo che il valore assoluto di questa manifestazione vada al di la dei numeri e delle statistiche. Siamo soddisfatti per il successo legato alla partecipazione sia degli espositori sia del pubblico – commenta il presidente di CarraraFiere, Fabio Felici – ma lo siamo ancora di più perché è con queste occasioni che si riscopre il valore di dei tanti produttori di qualità che vivono e lavorano nel nostro territorio. Ma non dobbiamo nemmeno dimenticare – dice Felici – il valore didattico di Viva La terra! che coinvolge i bambini con tante attività studiate e realizzate per far comprendere il valore e l’importanza del cibo e della corretta alimentazione ai giovani di oggi che saranno i consumatori di domani”.
Coldiretti di Massa Carrara ha portato a Viva La Terra! il messaggio positivo delle aziende che hanno colto l’opportunità di far conoscere i loro prodotti e di lanciare un messaggio preciso: il mondo dell’agricoltura sta cambiando radicalmente e si sta affermando una visione nuova dell’approccio alla terra basato sulla conoscenza e sulla condivisione dei valori.
“Viva la terra è già l’appuntamento clou per appassionati e hobbisti. Il format piace e il salone, in appena due anni, è diventato un momento di incontro e condivisione che travalica i confini del territorio. C’è voglia di tornare alla terra – dice Maurizio Fantini, direttore di Coldiretti - e non bisogna essere per forza imprenditori agricoli per farlo perché basta un piccolo giardino, un pezzetto d’orto o semplicemente un balcone per avere il proprio piccolo angolo di agricoltura sana e leale. E’ nostra volontà, per la prossima edizione, ampliare e diversificare ulteriormente le attività e le iniziative rivolte principalmente al pubblico delle famiglie e dei contadini part-time. L’aspetto più interessante, di questa edizione, è stata l’età media dei visitatori. Tanti giovani che in questi due giorni si sono avvicinati anche all’idea di fare dell’agricoltura un percorso di vita professionale ed economico. Un bel segnale anche per il futuro”.
viva la terraLe due giornate di Viva La terra! hanno visto anche lo svolgimento di un intenso programma di iniziative nella sala Agrincontri, curate da Coldiretti ma anche da istituti scolastici e associazioni
Da segnalare la conferenza di Danilo Di Loreto (responsabile di Impresa Pesca Toscana di Coldiretti) che ha sottolineato le tante opportunità di valorizzazione del prodotto ittico delle nostre coste che è ormai considerato alla stregua dei prodotti naturali della terra, anche attraverso azioni di marketing mirato.
“Si stanno compiendo sforzi importanti per far comprendere ai ragazzi il valore dell’alimentazione promuovendo il consumo di frutta e verdura nelle scuole. Il pesce può diventare protagonista di un progetto simile tenendo conto che, soprattutto quello pescato sulle nostre coste -  ha detto fra l'altro Di Loreto – ha un contenuto molto importante di grassi polinsaturi Omega 3 – che fanno benissimo all’apparato cardiocircolatorio e dunque utili a tutte le età”
Il sogno di Impresa Pesca e di Coldiretti è riportare sulle piazze, durante sagre e manifestazioni, assieme ai venditori di porchetta anche i friggitori di pesce (dei pescherecci locali, naturalmente) perché l’iniziativa, secondo ricerche già effettuate, sarebbe molto apprezzata non solo per il suo valore promozionale.
Insomma, gustare i sapori dell’orto assieme a quelli del mare e coniugare il prodotto di fattoria con quello del peschereccio si può e si deve.  Con le prossime edizioni di Viva La Terra! ne avremo un assaggio.
 
Redazione Floraviva

giardino verticale padova

Il progetto interesserà la palazzina servizi che si trova all’interno del Parco Europa.

Negli spazi del Parco Europa di Padova, già “teatro” di sperimentazioni significative nel campo del verde urbano, nascerà il primo “giardino” verticale pubblico della città: una scommessa che nasce dalla sinergia fra PadovaFiere e Comune di Padova in vista della 66esima edizione di Flormart, Salone Internazionale del Florovivaismo e Giardinaggio in programma in Fiera a Padova dal 9 all’11 settembre 2015.

L’intervento riguarderà una o più pareti della palazzina che ospita la sede del Settore Verde Parchi Giardini e Arredo Urbano del Comune di Padova: una struttura oggi del tutto “anonima”, destinata a diventare un elemento di pregio architettonico. Una novità che contribuirà alla riqualificazione dell’area e diventando al contempo motivo di “attrazione turistica”, dal momento che non sono molti nel nostro Paese gli esempi di verde verticale. Il progetto del giardino verticale sarà il vincitore del Concorso Internazionale di Architettura del Paesaggio "Flormart Garden Show", che ha ricevuto - fra gli altri - i patrocini del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del Ministero delle Politiche Agricole, della Regione Veneto, del Comune di Padova, dell’Università di Padova, dello IUAV di Venezia, del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e di UNISCAPE, rete che riunisce le università europee impegnate nel campo della ricerca e del paesaggio. La proposta presentata in sede di concorso potrà poi essere adattata al contesto.

La scelta di una parete verde verticale - “pratica” molto diffusa nel Nord Europa e di cui esistono esempi interessanti a Milano, ma anche nella vicina Marostica - nasce dal confronto fra Comune e PadovaFiere ed è dettata da diverse ragioni: «A livello globale - spiega l’architetto Giorgio Strappazzon, Presidente della Giuria del Concorso Internazionale - è in atto da anni un massiccio spostamento delle popolazioni dalle campagne alle città, destinate a diventare sempre più popolose: in molti casi non c’è più spazio disponibile per nuove aree verdi, ed ecco che il verde verticale può diventare una risposta efficace e innovativa a questo problema...».
Da qui la scelta di Flormart di “esplorare” questa nuova frontiera, offrendo indicazioni utili ai progettisti e ai vivaisti che vogliono guardare al futuro: «La soluzione del verde verticale - precisa Gianpaolo Barbariol, Caposettore Verde Parchi Giardini e Arredo Urbano del Comune di Padova - porta inoltre significativi vantaggi in termini di risparmio energetico, perché contribuisce al raffrescamento degli edifici». «Il verde tecnologico - prosegue Strappazzon - è uno strumento importante per il miglioramento della qualità delle nostre città, perché coniuga la bellezza e l’armonia degli esseri vegetali con nuovi strumenti per la loro vita in ambiti a volte del tutto artificiali.
Le nuove tecniche consentono la piantumazione sia su superfici di copertura in pochi centimetri di spessore, che su pareti inclinate o verticali. Si possono quindi trasformare le coperture e più in generale tutte le superfici opache in zone di crescita del verde con numerose ricadute positive sull’ambiente: dall’abbattimento degli agenti inquinanti con la produzione di ossigeno, al miglioramento estetico di ampie zone del paesaggio cittadino».

Durante Flormart i temi connessi al verde tecnologico saranno al centro del Forum Internazionale EXPOECOtechGREEN2015, un’iniziativa di Paysage, sostenuta dalla rivista TOPSCAPE, che si svolgerà tra mercoledì 9 e giovedì 10 settembre.
Il Concorso Internazionale Flormart Garden Show è soltanto una delle novità della 66esima edizione di Flormart.

Per maggiori info: www.flormart.it

Redazione Floraviva

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E' quanto emerge da un'indagine svolta dal MIPAF. Il Ministro MARTINA dichiara: "oltre 26mila partecipanti alla nostra consultazione pubblica"

Si è conclusa la consultazione pubblica online tra i cittadini sull'etichettatura dei prodotti agroalimentari. Sono stati oltre 26.500 i partecipanti che hanno espresso il proprio punto di vista, rispondendo ad un questionario con 11 domande sull'importanza della tracciabilità dei prodotti, della indicazione dell’origine e della trasparenza delle informazioni in etichetta.

Oltre il 96% dei consumatori ha dichiarato che è molto importante che sull'etichetta sia scritta in modo chiaro e leggibile l’origine dell’alimento e per l’84% è fondamentale ci sia il luogo in cui è avvenuto il processo di trasformazione. Per 8 italiani su 10 assume un’importanza decisiva al momento dell’acquisto che il prodotto sia fatto con materie prime italiane e sia trasformato in Italia, a seguire il 54% controlla che sia tipico, il 45% verifica anche la presenza del marchio Dop e Igp, mentre per il 30% conta che il prodotto sia biologico.

Per 9 su 10 è importante conoscere l’origine per questioni legate al rispetto degli standard di sicurezza alimentare, mentre per il 70% è utile per questione etiche, come il rispetto delle normative sul lavoro.

Gli italiani quindi vogliono conoscere sempre l’origine delle materie prime in particolare su alcuni prodotti come le carni fresche e il latte fresco (95%), i prodotti lattiero-caseari come yogurt e formaggi (90%), la frutta e verdura fresca tagliata già pronta per l’uso (88%), le carni trasformate come salumi e insaccati, carne in scatola (87%) o il riso (81%).

Per quanto riguarda il luogo dove avviene la trasformazione per oltre 18mila persone (70%) è sempre fondamentale che sia indicato in etichetta in modo chiaro, e per l’86% è molto importante avvenga al 100% in Italia.

Quasi 22mila persone (82%) hanno poi dichiarato che sono disposte a spendere di più per avere la certezza dell’origine e provenienza italiana del prodotto, con quasi la metà pronta a pagare dal 5 al 20% in più.

L'iniziativa fa parte delle misure di 'Campolibero' della Legge Competitività e ha avuto l'obiettivo di coinvolgere la collettività su una questione decisiva come la trasparenza delle informazioni in etichetta sugli alimenti. Un ulteriore effetto della consultazione è allinearsi ai principi generali dell'Unione europea, dove la condivisione dei contenuti delle decisioni pubbliche costituisce da tempo una prassi consolidata.

"Abbiamo avuto una partecipazione straordinaria – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – con più di 26mila consumatori e operatori che ci hanno detto cosa vogliono leggere in etichetta. La risposta è stata univoca: l’indicazione chiara dell’origine della materia prima è un dato fondamentale per un’informazione trasparente e per la prevenzione delle frodi. Oggi siamo più forti, perché presenteremo a Bruxelles questi risultati insieme a delle proposte incisive per rendere le norme nazionali sull’etichetta ancora più efficaci, in linea con le nuove disposizioni dell'Unione Europea. Non si è trattato di un questionario puro e semplice, ma di uno strumento di condivisione con i consumatori degli indirizzi politici su una materia che incide sulla vita di ogni giorno. Per noi valorizzare l’origine è un tratto distintivo e l’etichettatura è il mezzo che consente al consumatore di scegliere in modo consapevole".

“Allo stesso tempo siamo impegnati per il ripristino dell’obbligo di indicazione dello stabilimento di produzione in etichetta. Da un lato portiamo avanti una battaglia in Europa per la modifica del Regolamento e l’inserimento di questa informazione come obbligatoria, dall’altro stiamo lavorando con i tecnici della Commissione Ue per poter introdurre una norma nazionale che valga in Italia. La trasparenza e la correttezza delle informazioni al consumatore – ha concluso Martina – quando si parla di cibo è un diritto che dobbiamo assicurare in ogni modo ai cittadini e continueremo a lavorare sempre in questa direzione”.

Redazione Floraviva