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La Fondazione Riccardo Catella, in collaborazione con Fondazione Nicola Trussardi e Confagricoltura, presenta un percorso di agricoltura urbana che inizia da "Wheatfield" (Campo di grano), opera d’arte ambientale di cinque ettari, firmata Agnes Denes. Gli otto mesi di esperienze agricole inizieranno questo sabato, 28 febbraio, con la prima semina di grano e erba medica, a cui sono invitati tutti i cittadini. Grande entusiasmo fra gli organizzatori, fra cui Beatrice Trussardi, presidente della Fondazione Trussardi: "Ora, con il progetto di Agnes Denes, la Fondazione sviluppa ulteriormente la sua vocazione all'urbanistica e all'architettura, invitando il pubblico a reinventare la città insieme all'arte".
Il progetto “MiColtivo. The Green Circle" si presenta perfettamente in linea con il tema di Expo 2015 "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita" riportando all'attenzione dei cittadini alcuni determinanti valori: la condivisione del cibo e dell'energia, la salvaguardia del territorio e dell'ambiente, la crescita sociale ed economica nel rispetto della qualità della vita degli individui e delle comunità. Il percorso rientra nel palinsesto di iniziative civico–culturali dedicate a “Porta Nuova Smart Community”, promosso da Fondazione Riccardo Catella per il 2015. Al centro di Milano si percorreranno quattro tappe, la prima è rappresentata da "Wheatfield" (Campo di Grano), opera d’arte ambientale dell’artista americana Agnes Denes (1931): un campo che si estenderà per 5 ettari all’interno dell’area che ospiterà il futuro parco pubblico la “Biblioteca degli Alberi”. La seconda tappa è segnata da una video mostra didattica, allestita al piano terra della sede della Fondazione Riccardo Catella, che da aprile racconterà l’opera e le tematiche del progetto. Si passerà poi a “Coltiviamo insieme!”: un orto con frutteto di 4.000 m, realizzato dalla Fondazione Riccardo Catella in collaborazione con Confagricoltura, in un’area adiacente al giardino pubblico di via De Castillia, 28. In parallelo si svilupperà un programma di attività didattiche sulla coltivazione e sull’educazione alimentare, rivolto soprattutto a bambini e famiglie. L'ultima tappa è dedicata alla biodiversità: attraverso un totem digitale che affronterà il tema partendo dall’esperienza del Bosco Verticale, vincitore dell’International Highrise Award 2014. Da fine febbraio a ottobre i cittadini saranno coinvolti nelle varie fasi di coltivazione del grano, dalla semina alla raccolta. Si inizia sabato 28 febbraio, dalle 14.00 alle 16.00, con ritrovo presso il giardino pubblico di via De Castilla 28: come vuole la tradizione agricola lombarda, insieme alla semina del grano, ci sarà anche quella dell’erba medica che darà poi vita a un grande prato costellato di fiori azzurri. Si proseguirà poi sabato 11 aprile con l'apertura ufficiale al pubblico del campo di grano, in occasione di Miart 2015, fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano. Infine, verso metà luglio, il grande appuntamento della mietitura. Nel rispetto della tradizione agricola e dell’idea dell’artista, cittadini e turisti di tutto il mondo saranno chiamati a partecipare alla grande festa del raccolto. "Con la nostra convinta adesione a questo progetto vogliamo confermare che la nostra idea di agricoltura è quella di un'attività profondamente legata al territorio, alla socialità, alla persona. Il legame tra prodotto dell'agricoltura ed individuo è, per sua natura, imprescindibile e quotidiano – ha detto il presidente della Confagricoltura Mario Guidi -.
Redazione Floraviva
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La proposta presentata dall’Autorità per l’energia i primi di febbraio per la riforma delle tariffe elettriche dei clienti domestici non trova in accordo Legambiente. L'associazione ritiene infatti che non sia premiata la riduzione dei consumi e della spesa energetica delle famiglie. "Nonostante gli intenti siano condivisibili, tra cui la volontà di spingere gli usi elettrici diventati oggi competitivi anche da un punto di vista ambientale - commenta Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente - la revisione delle tariffe proposta dall’Autorità non aiuta le famiglie, né risponde alle sfide che l’Italia deve cogliere per ripensare il sistema energetico".
Per Legambiente si vanno a penalizzare i comportamenti virtuosi degli utenti e si aggrava la situazione per la maggior parte di loro, soprattutto per le famiglie poco numerose e gli anziani, come già messo in evidenza dalle associazioni dei consumatori. In attuazione del decreto sull’efficienza energetica (102/2014), la proposta dell’Autorità prevede quattro possibili opzioni per la nuova struttura tariffaria, che porterebbero a superare la progressività rispetto ai consumi, a cancellare la distinzione residenti-non residenti e a riformare il bonus sociale per le famiglie meno abbienti. Rispetto a oggi in proporzione pagherebbe meno chi consuma di più, nota Legambiente, tanto che, secondo alcune simulazioni, l’aggravio medio per le famiglie con consumi bassi si attesterebbe tra il 15 e il 20%. Inoltre, la revisione degli oneri di rete e di sistema, spostati dalla componente variabile a quella fissa, penalizzerebbe l’autoproduzione da fonti rinnovabili. Il risultato che preoccupa Legambiente, se fossero introdotte queste novità, sono gli aggravi certi per larga parte delle famiglie, in particolare quelle a basso reddito, che non possono nemmeno accedere all’Ecobonus per gli interventi di efficienza energetica in quanto in possesso di limitati o nulli redditi da detrarre. Secondo Zanchini occorre: "ripensare le tariffe per premiare gli interventi di riduzione dei consumi da parte degli utenti, attraverso l’efficienza e l’autoproduzione. Chiediamo all’Autorità di aprire un confronto sulle proposte più efficaci in questa direzione, anche guardando all’esperienza di altri Paesi”. Il Decreto Concorrenza, approvato il 20 febbraio dal governo, prevede inoltre che nel 2018 tutti i contratti passino al mercato libero, attraverso l’abolizione del cosiddetto “servizio di maggior tutela”. Anche questa decisione motiva per Legambiente la necessità di disporre di obiettivi chiari sul futuro delle bollette e di regole trasparenti, per evitare che si determinino conseguenze sociali e ambientali rilevanti nei prossimi anni.
A. L.
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- Scritto da Andrea Vitali
"La nostra città è orgogliosa di ospitare FloraFirenze 2015, l’importante evento internazionale di fiori e piante che vedrà esposte le eccellenze del florovivaismo e del design made in Italy" così il Sindaco di Firenze sulla mostra spettacolo di piante e fiori Made in Italy che si terrà dal 30 aprile all'11 maggio presso il meraviglioso contesto naturale del Parco "Le Cascine". Cinque km di percorso per un totale di 120.000 mq di ambienti naturali ricreati da 400 aziende del florovivaismo.
FloraFirenze intende mettere in scena il verde: una manifestazione che vuole stupire grazie alla spettacolare potenza del design applicato alle arti verdi, e, al contempo, a ricordare il valore del florovivaismo in Italia: ben cinque miliardi di Euro di produzione lorda, come si legge da Agenzia Stampa Quotidiana Nazionale. Lo scenario ricreato si annuncia ricco di creatività tecnica e cultura storica per rilanciare un'importante area verde nel cuore della città (il Parco "Le Cascine") e creare nuovi spazi per le attività culturali, ricreative e sportive. Il Sindaco Dario Nardella ricorda: "Firenze, che ha come simbolo proprio un fiore, il giglio, è straordinariamente ricca di parchi antichi e giardini storici preziosi, ed è lo scenario ideale per l’evento fiorito che trasforma la città nella porta ideale all’Expo di Milano. La manifestazione si svolgerà all’Ippodromo delle Mulina, nel Parco delle Cascine, il nostro polmone verde ricco di arte, storia e cultura che è un vero gioiello paesaggistico, uno sfondo ineguagliabile per la più grande mostra di piante e fiori d’Europa”. Il florovivaismo italiano è un settore che per decenni ha rappresentato una delle locomotive d’Europa e, ancora oggi, è considerato tra i migliori al mondo in termini qualitativi. FloraFirenze farà dunque rivivere ai suoi visitatori la magia di questo settore attraverso spazi aperti e chiusi che ricostruiranno habitat lontani ed esotici, come il Giardino Desertico e Roccioso o la Foresta Tropicale, decorata da una spettacolare e monumentale cascata, ma anche lo splendido Giardino all’Italiana, vero museo vivente di rare e preziose piante di grande valore storico, il Giardino Zen con una raccolta di Bonsai secolari di grandissimo pregio, fino al misterioso bosco della LandArt, affidato ad un gruppo di selezionati maestri internazionali. Singoli eventi animeranno le 12 giornate per arricchire FloraFirenze di contenuti interessanti sia a carattere professionale, che amatoriale. Sarà ospitata la Coppa Italia FederFiori dedicata per la prima volta interamente al matrimonio e giocata attraverso molti show di competizione aperti al pubblico. FloraFirenze ospiterà inoltre un ideale Food Village, realizzato in collaborazione con EnoAgriArt, che in un’area di ben 7.000 mq, costruirà il Parco delle Identità Gastronomiche Territoriali all’interno del quale verranno proposte le più selezionate eccellenze agroalimentari italiane. E in parallelo all'area espositiva un'ampia zona mercato, dedicata ad ogni aspetto del florovivaismo e del design verde.
Redazione Floraviva
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- Scritto da Andrea Vitali

Dal 13 al 18 aprile il territorio come laboratorio di turismo nella quarta edizione dell'Alta Scuola di Turismo Ambientale (Asta) si snoderà lungo sei giorni di studio, confronto e dibattito incentrati sul Laboratorio Primavera a Bismantova. Il corso è rivolto agli operatori turistici dell’accoglienza, della ristorazione e dei servizi, ai neo laureati e a quanti, residenti o operanti nel territorio, intendano approfondire i temi legati al turismo ambientale e prepararsi a cogliere le opportunità imprenditoriali che si potranno sviluppare.
Il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano ospiterà dunque, dal 13 al 18 aprile, la quarta edizione dell’Alta Scuola di Turismo Ambientale (Asta): un’iniziativa realizzata in collaborazione con Vivilitalia, Legambiente e il Comune di Castelnovo ne’ Monti. L’Appennino Tosco Emiliano, con il Parco Nazionale, è un territorio di pregio i cui amministratori hanno dimostrato di voler contribuire a formare e sensibilizzare i giovani e gli operatori economici locali al rispetto e alla salvaguardia dell’ambiente e, più in generale, ai temi legati allo sviluppo sostenibile delle risorse. "La formazione sarà costruita secondo il modulo ASTA: forte connotazione sperimentale, 50% lezioni d’aula e 50% di uscite sul territorio. Le uscite saranno occasione di conoscenza ed esperienza pratica sul territorio e il lavoro in aula sarà in parte frontale, in parte occasione per lavorare in gruppi. Ogni giornata sarà dedicata ad un tema specifico, ad esempio: creazione prodotto, governance, promozione, comunicazione e nuovi turismi", così spiegano gli organizzatori. Il presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, Fausto Giovannelli, conclude sottolineando che "Il Parco Nazionale ha voluto cogliere l’opportunità offerta da Legambiente di ospitare la sessione 2015 dell’Alta scuola di Turismo Ambientale imprimendo al corso una particolare connotazione. Abbiamo, infatti, voluto introdurre nel programma un ciclo di lezioni da svolgersi direttamente nel territorio della Bismatova. Incontri eperenziali che richiedono una partecipazione attiva e per questo li abbiamo denominati “Laboratori Primavera a Bismantova”. L’idea è quella di un inserimento diretto nel territorio, introducendo i partecipanti, ‘dal vivo’, nella costruzione di una nuova offerta turistica attorno a un paesaggio e a un monumento, la Pietra, con la particolarità dei suoi usi e dei suoi valori: dall’agricoltura all’alpinismo, dall’archeologia al “paesaggio alimentare”, dalla letteratura alla religione. I laboratori saranno così un esempio concreto che si unirà agli appuntamenti accademici proposti dalla scuola di Legambiente".
Redazione Floraviva