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- Scritto da Andrea Vitali
Quella di Essen è infatti l’unica fiera nel mondo a presentare tutte le diversità delle piante. Dal 27 al 30 gennaio, giunta alla sua 33esima edizione, la fiera ospiterà 1600 espositori provenienti da quasi cinquanta paesi. Dalle più recenti varietà di piante nate dalla tecnologia innovativa fino alla discussione dei concetti di marketing più efficaci. Dunque si parlerà anche di trend per fornire una fonte di impulso al settore verde internazionale, grazie alla presenza di importanti delegazioni internazionali.
IPM Essen si presenta non solo come una piattaforma incredibile di presentazione per le aziende e le nuove tecnologie, ma anche quale luogo di spettacoli floreali dal vivo, cerimonie di premiazione del settore e forum informativi. I visitatori si troveranno dunque di fronte a un’unica opportunità di incontrare le aziende leader di tutto il mondo. Per questa edizione sarà presente per la prima volta il padiglione cinese, così come uno stand di cooperazione dell’India. Lo Sri Lanka presenterà i suoi fornitori di tecnologia per giardinaggio e i suoi produttori di piante. Altri stand nazionali saranno quelli di Belgio, Costa Rica, Danimarca, Inghilterra, Francia, Olanda, Italia, Portogallo, Polonia, Spagna, Corea del Sud, Taiwan, Turchia, Ungheria e Stati Uniti. Un appuntamento fisso nella città verde è la "Innovation Showcase": per tutti i giorni della fiera, i visitatori potranno ricevere informazioni sulle nuove varietà nelle seguenti categorie: "Fioritura e verde Piante", "Primavera - Piante Fiorite", "fiori recisi", piante da balcone, arbusti e impianti di vario genere. Nel Forum Internazionale dell’Orticoltura gli esperti esamineranno la situazione orticola in Spagna come paese partner e metteranno in evidenza le nuove opportunità di mercato. La fondazione denominata “DIE GRÜNE Stadt" ("La città verde") invita tutti all’evento informativo dal titolo “Climatologia urbana e Vegetazione”. Anche la redazione di Floraviva sarà presente, in visita, alla fiera di Essen.
Redazione Floraviva
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- Scritto da Andrea Vitali
A Napoli 1.500 agricoltori chiedono al Governo sostegno per le aree interne da cui proviene gran parte della produzione.
E' l'agricoltura e, più in generale, il sistema agroalimentare nel suo complesso ad avere il maggior potenziale per consentire al Paese di mettersi finalmente alle spalle la crisi economica. L'intero comparto produce ogni anno un fatturato di circa 300 miliardi di euro e, secondo le stime, entro il 2020 contribuirà a creare oltre 200mila nuovi posti di lavoro, di cui 50mila destinati agli under 35. In questo contesto, un contributo decisivo può venire soprattutto dalle aree interne che, con 4.185 comuni su un totale di 8.092 rappresenta il 25% del territorio nazionale. A ribadire la centralità dell'agricoltura per il rilancio dell'economia del Paese è Cia-Confederazione italiana Agricoltori che oggi ha riunito a Napoli oltre 1.800 imprenditori agricoli per la seconda tappa di un percorso intitolato "Il Territorio Come Destino" le cui conclusioni saranno il contributo di centinaia di miglia di agricoltori italiani alla Dichiarazione finale di Expo 2015.
“L’agricoltura e l’agroalimentare possono rappresentare un importante trampolino di lancio per la ripresa e lo sviluppo del nostro Paese - ha detto il Presidente della CIA, Dino Scanavino, nel suo intervento - Se si vuole puntare realmente sull'agricoltura è però necessario portare avanti scelte coerenti che tengano conto sia dei punti di forza che delle debolezze del nostro comparto. E così se da un lato possiamo essere ottimisti dell’interesse dei giovani nei confronti dell’universo agricolo ed orgogliosi nel constatare che grazie alle loro capacità riescono a generare fatturati fino al 23 per cento più alti dei colleghi più maturi, dall’altro non bisogna dimenticare che la nostra è l’agricoltura più anziana d’Europa. Solo il 7% dei titolari d’azienda, infatti, ha meno di 40 anni e il 70% supera i 65 anni”.
“Se poi ci soffermiamo sul problema del reddito – ha aggiunto Scanavino- basta un dato per capire che i conti non tornano. Per ogni euro che il consumatore spende per acquistare un alimento, infatti, soltanto 14 centesimi vanno nelle tasche dell’agricoltore che ha prodotto quel cibo”.
Dati alla mano, rileva la Cia, esiste una situazione di disparità a svantaggio delle aree interne che rappresentano una fondamentale “questione nazionale”. Per questo la Confederazione invoca un intervento del Governo affinché studi una proposta "chiara, lineare e trasparente" concordata, che le politiche nazionali per queste zone "siano coerenti con quelle comunitarie", e che venga finalmente attuata una seria semplificazione della burocrazia.
Secondo un recente studio della Commissione Europea, nel 2050, l’agricoltura tornerà ad essere la prima voce dell’economia europea e la domanda di prodotti agricoli crescerà del 70%. Perché questa prospettiva possa realizzarsi - è stato evidenziato nel corso del convegno - è indispensabile riscoprire quella vocazione che ha consentito all’Italia di diventare il modello di riferimento per l'alimentazione, la produzione di qualità e del mangiar sano nel mondo.
Al convegno “Il Territorio come Destino", coordinato dal Direttore del Corriere del Mezzogiorno, Antonio Polito, hanno partecipato il Vice Ministro dell'Economia e delle Finanze, Enrico Morando, il Governatore della Regione Campania, Stefano Caldoro, il Vice Sindaco di Napoli, Tommaso Sodano, il Sindaco di Matera, Salvatore Adduce, il consigliere del Ministero per la Coesione, Ivano Russo, il Presidente di Slow Food, Gaetano Pascale, il Vice Presidente nazionale CNA, Giuseppe Montalbano e l'imprenditore vitivinicolo Piero Mastroberardino.
Redazione Floraviva
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- Scritto da Andrea Vitali
Lo strumento è ritenuto da Oreste Giurlani essenziale per definire un piano strategico in grado di valorizzare il settore florovivaistico pesciatino-viareggino. Giurlani rilancia anche l’idea del super distretto del verde fiorito: «per fare un salto di qualità bisogna che i due distretti, floricolo e vivaistico, lavorino insieme, per arrivare magari un domani a costituire un distretto unico del florovivaismo toscano». E rileva che per certi eventi b-2-b il mercato di Pescia è la sede ideale, sia per dotazione logistica che per posizione.
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- Scritto da Andrea Vitali
Secondo Coldiretti si deve rivedere le rendite catastali e per tal motivo Coldiretti ha inviato una lettera all'Agenzia delle Entrate
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- Scritto da Andrea Vitali

Il Patronato Inac - Istituto Nazionale Assistenza Cittadini - scende in piazza nella data di giovedì 23 gennaio ad Arezzo in Via Amendola (di fronte Ipercoop) e a Camucia in Piazza Sergardi per informare i cittadini sulle indennità di disoccupazione e sulla nuova ISEE. Inac ritiene necessario un sostegno informativo ai cittadini viste le nuove indennità per il 2015, volte ad assicurare un reddito minimo, e la modifica dell'ISEE.
Purtroppo la mancanza di lavoro e la perdita dei posti di lavoro continuano a essere protagoniste nella vita di molti italiani. Basti pensare che nel 2013 l’Inps ha liquidato oltre 2 milioni di domande d’indennità di disoccupazione e il trend per il 2014 non accenna a diminuire. Purtroppo molti cittadini non conoscono ancora la possibilità di beneficiare degli ammortizzatori sociali assicurati dall’Inps. Nel 2015 nuove indennità verranno attuate al fine di rendere sopportabile la perdita del lavoro assicurando un reddito minimo. Anche l’ISEE è stata profondamente riformata. Lo strumento di riduzione di tariffe inerenti le prestazioni scolastiche (mensa, trasporto, tasse anche universitarie, libri di testo, borse di studio, ecc.), asili nido, servizi socio-sanitari domiciliari, rette per ricovero di disabili o anziani, bonus bebè, social card, servizi di pubblica utilità (bonus gas ed elettrico), dedicato ad anziani, studenti, famiglie numerose, è stato molto spesso abusato. Proprio per questo il Parlamento l’ha profondamente rivisto e la sua applicazione, secondo Inac, rappresenta una vera complicazione per il richiedente. Ecco allora che per orientarsi tra queste novità Inac offre ai cittadini un aiuto concreto per avere il riconoscimento di un sostegno al reddito o per la riduzione del costo di servizi indispensabili, aiutandoli nell’iter burocratico dalla presentazione delle corrispondenti domande. Giovedì verrà distribuito anche del materiale informativo in cui sono sintetizzati i requisiti e le modalità per ottenere le indennità e l’ISEE. In questo appuntamento l’Inac dichiara anche di voler rafforzare la conoscenza e la fiducia dei cittadini nei confronti del patronato ed essere in presa diretta con le loro esigenze per continuare a tutelarli mettendoli al “centro” della propria attività.
Redazione Floraviva