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lupo declassato

Un voto cruciale del Comitato permanente della Convenzione di Berna ha sancito un cambiamento nello status di protezione del lupo: da “strettamente protetto” a “protetto”. Una decisione significativa, accolta con favore da Confagricoltura, che la definisce un passo importante per contenere l’espansione incontrollata di questo predatore nei territori italiani, in particolare nelle aree montane.

Negli ultimi anni, la popolazione di lupi è aumentata sensibilmente, parallelamente a un incremento degli attacchi alle greggi e agli allevamenti, anche a bassa quota. Questa situazione ha messo in difficoltà molte aziende agricole, causando danni economici rilevanti e sollevando preoccupazioni per la sicurezza delle comunità rurali. Confagricoltura, portavoce delle istanze degli imprenditori agricoli, ha evidenziato la necessità di un intervento per tutelare le attività del settore primario e gli alpeggi, che rappresentano una risorsa economica cruciale e un presidio per il territorio. La decisione della Convenzione di Berna apre la strada a una maggiore flessibilità nella gestione delle popolazioni locali di lupi, garantendo al contempo la conservazione della specie. A partire dal 7 marzo 2025, quando la delibera entrerà in vigore, l’Unione Europea potrà modificare gli allegati della Direttiva Habitat, permettendo agli Stati membri di applicare politiche di gestione più adeguate alle esigenze dei propri territori.. Secondo Confagricoltura, questa misura rappresenta un necessario equilibrio tra la tutela ambientale e la salvaguardia delle attività agricole. Gli imprenditori agricoli attendono ora con fiducia l'adozione delle modifiche legislative da parte del Parlamento europeo e del Consiglio, auspicando che i nuovi strumenti normativi possano tradursi in una gestione più sostenibile e sicura del lupo, nell'interesse delle comunità rurali e della biodiversità complessiva.

Redazione

La Conferenza Stato-Regioni dà il via libera a 10 milioni di euro per sostenere gli apicoltori italiani. D'Eramo: "Risposta concreta a una filiera strategica per l'ambiente e l'agricoltura."

La filiera apistica italiana riceve un'importante spinta grazie al via libera della Conferenza Stato-Regioni al decreto del Ministero dell'Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste (Masaf). Il provvedimento, come annunciato dal sottosegretario Luigi D'Eramo, destina 10 milioni di euro a sostegno degli apicoltori, risorse fondamentali per contrastare le criticità che minacciano il settore. "È un impegno mantenuto verso i nostri apicoltori," ha dichiarato D'Eramo, sottolineando l'importanza di questa misura per affrontare le difficoltà che il comparto vive ormai da tempo. Tra i principali fattori di crisi figurano le conseguenze dei cambiamenti climatici – siccità, alluvioni e grandinate – e la competizione sleale di prodotti di importazione, spesso di qualità dubbia e venduti a prezzi bassissimi. Il decreto, risultato di un dialogo costruttivo con il settore, rappresenta un passo concreto per il rilancio della filiera, strategica non solo per l'agricoltura, ma anche per la tutela della biodiversità e dell'ambiente. "Ringrazio il ministro Francesco Lollobrigida per il lavoro svolto insieme," ha aggiunto il sottosegretario. Le risorse stanziate, a valere sul "Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura," saranno erogate sotto forma di aiuto una tantum. Il supporto sarà destinato alle aziende apistiche che, al 31 dicembre 2023, registrano almeno 105 alveari, come verificabile nella Banca dati nazionale zootecnica. Questo intervento rafforza il riconoscimento del ruolo centrale della filiera apistica per l'ecosistema e l'economia agricola italiana, promuovendo resilienza e sostenibilità in un settore che è pilastro della tutela ambientale e della sicurezza alimentare.

Redazione

Agritech: workshop per l’innovazione nell'agroalimentare

Agritech organizza workshop online tra dicembre 2024 e gennaio 2025 per la trasformazione digitale e sostenibile delle imprese agricole. 

 
Coldiretti, Filiera Italia e Agritech hanno unito le forze per promuovere l’adozione di tecnologie avanzate nel settore agroalimentare. Questo progetto mira a supportare le imprese agricole italiane nel percorso di trasformazione digitale, migliorando la sostenibilità e la competitività. Tra dicembre 2024 e gennaio 2025 si terranno una serie di workshop online nell’ambito dell’accordo con Agritech – Centro Nazionale per lo Sviluppo di Nuove Tecnologie in Agricoltura. I temi trattati comprenderanno agricoltura di precisione, innovazione nell’orticoltura protetta e zootecnia di precisione. Gli incontri offriranno alle aziende l’opportunità di confrontarsi con esperti e adottare pratiche all’avanguardia. La digitalizzazione è una priorità strategica per migliorare la produttività e ottimizzare l’uso delle risorse, rafforzando al contempo la sostenibilità. Per partecipare ai workshop è necessaria la registrazione sul sito ufficiale: Agritech Center.

Redazione
Nasce l’Unione Plant Health Emergency Team: più sicurezza e flessibilità per la circolazione delle piante

La scorsa settimana il Consiglio UE ha approvato la revisione del Regolamento fitosanitario, che sarà pubblicato a breve. Novità: team d’emergenza per parassiti e regole più flessibili sull’etichettatura delle piante.

 

Il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato la revisione del Regolamento fitosanitario dell'UE (testo allegato). L'adozione formale segna il passaggio finale della procedura legislativa ordinaria. Il regolamento sarà ora firmato e pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'UE ed entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla sua pubblicazione. Gli argomenti rilevanti: l’UE introduce un team d’emergenza per combattere i parassiti e nuove regole sull’etichettatura delle piante, semplificando i processi per il settore vivaistico., introducendo due importanti novità per il settore agricolo e vivaistico: l’istituzione dell’Unione Plant Health Emergency Team e nuove disposizioni sull’etichettatura delle piante tramite il Passaporto delle Piante.

Unione Plant Health Emergency Team

Il team, composto da esperti fitosanitari, sarà operativo dopo la pubblicazione del regolamento nella Gazzetta Ufficiale dell’UE. Avrà il compito di intervenire in caso di focolai di parassiti in Europa, fornendo supporto tecnico agli Stati membri per la gestione delle emergenze. Inoltre, potrà assistere i Paesi limitrofi per evitare l’ingresso di organismi nocivi sul territorio comunitario.

Questo strumento rappresenta un passo fondamentale per garantire la sicurezza fitosanitaria delle colture europee, rafforzando la capacità di prevenzione e risposta dell’UE contro le minacce alla biodiversità e alla produzione agricola.

Nuove regole per il Passaporto delle Piante

La revisione normativa introduce maggiore flessibilità nella gestione del Passaporto delle Piante. Tra le novità più rilevanti:

  1. Esenzione dall’obbligo del passaporto per le piante fornite direttamente agli utilizzatori finali, come i giardinieri domestici, fatta eccezione per le vendite a distanza e per le piante di zone protette.

  2. Possibilità di allegare il Passaporto delle Piante a documenti commerciali, come fatture o bolle di consegna, in formato digitale o cartaceo. Questa misura semplifica i processi logistici, riducendo i costi e gli oneri amministrativi per il settore vivaistico.

Semplificazione per il settore vivaistico

Le nuove disposizioni sull’etichettatura rappresentano un significativo miglioramento per i produttori. L’opzione di integrare il Passaporto delle Piante nei documenti commerciali elimina la necessità di etichettature fisiche, garantendo comunque la piena tracciabilità. Questo approccio innovativo mira a snellire i processi e ad aumentare l’efficienza nelle transazioni tra operatori professionali.

Queste novità segnano un avanzamento nelle politiche fitosanitarie europee, coniugando protezione delle piante, semplificazione amministrativa e sostenibilità per il settore agricolo e vivaistico.

Redazione

Deroga UE per l’importazione di talee di Calibrachoa e Petunia dal Kenya

Nuovo regolamento UE autorizza l’importazione di talee non radicate di Calibrachoa e Petunia dal Kenya, con rigidi requisiti fitosanitari per garantire la sicurezza delle colture europee.

 

La Commissione Europea ha presentato una deroga temporanea al Regolamento di esecuzione (UE) 2019/2072, consentendo l’importazione di talee non radicate di Calibrachoa e Petunia, e dei loro ibridi, dal Kenya. Questa deroga, valida fino al 31 dicembre 2027, è stata adottata a seguito di un’accurata valutazione dei rischi fitosanitari condotta dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA).

Requisiti rigorosi per l’importazione

Per garantire la sicurezza fitosanitaria, le talee dovranno rispettare rigidi criteri di produzione e monitoraggio, tra cui:

  1. Produzione certificata: Le talee devono derivare da piante madri originarie dell’Unione Europea e crescere in siti di produzione autorizzati dal Servizio Nazionale di Protezione delle Piante (NPPO) del Kenya.

  2. Tracciabilità completa: Ogni lotto sarà identificato con un codice univoco, per consentire la localizzazione immediata in caso di rilevamento di parassiti.

  3. Controlli pre-esportazione: Le talee saranno sottoposte a ispezioni presso i siti di produzione per verificarne l’assenza di parassiti specifici identificati dall’EFSA.

Gestione post-importazione

Dopo l’arrivo nell’Unione Europea, le talee potranno essere spostate solo verso operatori professionali autorizzati a emettere Passaporti delle Piante. Inoltre, le piante cresciute o radicate da tali talee saranno soggette a controlli ufficiali per garantire l’assenza di parassiti. In caso di infestazioni, l’intero lotto sarà distrutto e i siti di produzione responsabili saranno sospesi dall’autorizzazione all’esportazione fino alla dimostrazione della risoluzione del problema.

Impatto per il settore vivaistico

Questa misura apre nuove opportunità per il commercio di talee dal Kenya, mantenendo però un elevato livello di protezione fitosanitaria. L’adozione di tali misure dimostra la volontà dell’UE di bilanciare le esigenze di mercato con la sicurezza delle colture, garantendo un controllo efficace delle minacce fitosanitarie.

Validità temporanea

La deroga sarà valida fino alla fine del 2027, permettendo un’ulteriore valutazione dei rischi fitosanitari associati. Questo periodo consentirà di monitorare l’efficacia delle misure adottate e di apportare eventuali modifiche necessarie.

Redazione