Un albero, fiore, pianta per...

Un fiore per... svelare un pollice verde... molto nascosto!

Acquerello di Luciva   Non ero mai riuscita a far durare una pianta nel mio salotto (ampio, anche comodo, ma non luminossissimo), neanche a morire...  finché... Tutto è nato circa sei anni fa, grazie alla mia quasi improvvisa passione per un fiore che fino a poco tempo prima, quasi detestavo: l'orchidea. L'orchidea fino ad allora, era considerata da me un fiore snob, un fiore di lusso, parassita, mera dimostrazione di ricchezza. Finché un giorno mi sono resa conto che qualcosa era ca

Un fiore per… segno di amicizia

Foto di Keihin Nike da Wikipedia Giappone  Su Wikipedia Italia della wisteria o glicine ci si limita a dire telegraficamente che «nel linguaggio dei fiori indica amicizia». Più interessante è la spiegazione del valore simbolico di questo fiore fornita dal sito web “giardinaggio.it”: «per i cinesi ed i giapponesi il glicine rappresenta l’amicizia […] si narra, infatti, che gli imperatori giapponesi, durante i lunghi viaggi di rappresentanza, portassero con sé bonsai di glicine; qu

Un fiore per… non dimenticare

Fotografia di Steffen Mokosh da Wikipedia (1 maggio 2004)  C’è un fiore che porta inscritta nel nome l’indicazione della propria funzione simbolica (o insieme di funzioni) in modo che più esplicito non si potrebbe. E’ il cosiddetto “non ti scordar di me”, nome scientifico “Myosotis”, un genere di pianta fiorita della famiglia Boraginaceae. Come spiega bene l’enciclopedia online Wikipedia, versione in inglese, circolano varie leggende su questo fiore e sull’origine del suo n

Un fiore per... il Portogallo

La "Rivoluzione dei garofani" o "Rivoluzione portoghese", 25 aprile 1974. Il nome di "Revolução dos Cravos" deriva dal gesto di una fioraia che in una piazza di Lisbona offrì garofani ai soldati. I fiori furono infilati nelle canne dei fucili, divenendo simbolo della rivoluzione e insieme segnale alle truppe governative perché non opponessero resistenza. Le vittime, uccise dalle forze lealiste della DGS, furono soltanto quattro. Selezione foto e testo AnneClaire Budin