Come fiore congeniale ai nati sotto il segno dell’Acquario (21 gennaio – 19 febbraio) la nostra scelta ricade sul geranio, o più precisamente Pelargonium, genere di piante originario dell’Africa australe le cui sei specie più conosciute sono le seguenti: il Pelargonium zonale o geranio comune, il Pelargonium peltatum o geranio edera, il Pelargonium grandiflorum o geranio a farfalla, il Pelargonium odoratissimum o geranio odoroso, il Pelargonium graveolens e il Pelargonium radens. Ad essere coltivati dai floricoltori sono soprattutto le prime due specie, il geranio zonale e il geranio edera. Ne sono state selezionate numerose varietà dalle diverse colorazioni: rosso, rosa, violetto, fucsia, arancione e bianco. Ma l’elenco dei fiori papabili “per… l’Acquario” sarebbe lunghissimo e accoglie, a seconda delle fonti, mughetto, rododendro, orchidea, reseda, mimosa, camelia ed altre piante ancora.
Seguendo Marianna
Tognini su Donna
Moderna ci piace l’associazione fra geranio e
Acquario come
simboli dell’amicizia: «
tra tutti i
segni zodiacali – dice –
l’Acquario si distingue per
essere il più anticonformista […] e
dimenticarsi di qualunque regola.
Veri spiriti liberi,
gli acquari hanno delle idee spesso innovative»,
però sono «
altruisti come
pochi altri segni» e
credono nell’amicizia. Come
afferma www.oroscopi.com,
l’Acquario «
conta sull'amicizia,
che considera un
valore fondamentale,
forse anche più dell'amore,
nondimeno è capace di prendere decisioni in
totale indipendenza e
raramente soffre di solitudine». In
realtà, «
il noto,
colorato e
super-coltivato geranio –
si legge su www.significatodeifiori.com -, a
seconda del
colore e del
tipo, assume,
nel linguaggio dei fiori,
significati diversi». Per
quest’ultima fonte,
così come per Lei (www.leitv.it),
il geranio rosso rappresenta il conforto,
quello rosso cupo è il simbolo della malinconia che cerca consolazione,
quello rosa sta per
l’affetto nascente,
il geranio rampicante rappresenta solidità e
stabilità,
mentre è il geranio edera,
uno dei due tipi
più commercializzati, a
simboleggiare l’amicizia. Ma
diversa è la
classificazione nel dizionario del
linguaggio dei fiori (www.illinguaggiosegretodeifiori.com). Qui
infatti la
vera amicizia è simboleggiata dal geranio a
foglia di quercia (
Pelargonium quercifolium) e
il geranio edera (
Pelargonium peltatum)
sta per
l’ingegnosità;
il geranio silvano (Geranium
sylvaticum)
significa salda devozione e
infine il geranio chiaro (
Pelargonium inquinans)
sta per
stupidità.
Occhio quindi ad
evitare fraintendimenti quando si regala un
geranio.
Secondo il sito web www.elicriso.it, «il geranio è stato introdotto in Italia da un nobile veneziano che, avendolo visto, era rimasto affascinato dai suoi colori, importando la specie Pelargonium triste che ha la particolarità di profumare solo di notte». Altre specie quali il Pelargonium zonale, il peltatum e l’inquinans «furono introdotti dagli olandesi che al rientro dalle Indie si fermavano con le loro navi a Capo di Buona Speranza per approvvigionarsi». Comunque, «storicamente il geranio non è stato apprezzato da subito – puntualizza Lei -, soltanto l’epoca vittoriana ha fatto sì che le sue infinite varietà di colori siano state protagoniste dei giardini della Gran Bretagna e di tutta Europa, salvo essere svalutate intorno al 1800, quando il geranio stesso era definito “il fiore della strada”». Oggigiorno però, afferma www.giardinaggio.it, in Italia e in tutta Europa i gerani sono le piante preferite «per abbellire balconi e terrazzi durante la primavera e l'estate», grazie alla fioritura ricchissima e alla facilità di coltivazione. E la passione per i gerani «ha portato i produttori di piante ad arricchirne il genere con numerosi ibridi; a fiore doppio, a foglia colorata, a foglia profumata» e così via. Da non dimenticare, infine, l’ampio utilizzo nell’aromaterapia.
L.S.