Un albero, fiore, pianta per...

“Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l’ha già creata.”  (A. Einstein)

Nulla esiste al mondo di così bello e meraviglioso che non sia frutto della natura! La natura è la madre per eccellenza, riempie le nostre vite di colori e profumi che rallegrano le nostre giornate! L’autunno è entrato, ormai, prepotentemente nelle nostre giornate ed il freddo si fa sempre più strada verso i viali dei nostri giardini che hanno salutato, ormai, con tristezza, i vivaci colori dell’estate! Ma i raggi del sole continuano a raggiungerci! Il sole non è soltanto una luce che brilla dal cielo, può essere uno stato d’animo, il colore di un abito o un fiore che ne richiama le sembianze. Amo vestirmi di giallo, amo brillare come il sole, ma ancor di più amo la pianta che del sole ha tutta la sua bellezza: la Protea. Un vero esempio di dove la natura può arrivare, creando dei fiori dall’aspetto insolito e incredibilmente particolare, ce lo mostrano i fiori e le piante di Protea.  Nativa dell’Australia e Sudafrica, di cui è diventata anche il simbolo nazionale, la Protea è caratterizzata dalla produzione di grandi infiorescenze, nel cui centro troviamo riuniti tanti piccoli fiori contornati da lunghe brattee colorate. Proprio come il sole fa con i suoi raggi, così la Protea colora gli spazi verdi con i suoi fiori. Si sa, il sole porta da sempre allegria e buon umore e solitamente quando il freddo si fa sentire, il grigiore invernale incupisce gli stati d’animo. Allora, cosa fare? A volte basta davvero poco per far tornare il sorriso, un messaggio inaspettato, un complimento gradito o un fiore di Protea! Si, la Protea! Tra le sue principali caratteristiche benefiche c’è quella di far tornare il buon umore! E’ un fiore allegro, vivace e colorato, dall’aspetto esotico, che con le sue particolari forme, riesce a scatenare stupore e meraviglia! Porta una ventata di novità in quello che è il panorama botanico italiano, perché in fondo basta questo, qualcosa di nuovo ed insolito per portare a nuova vita le nostre abitazioni e anche quei sorrisi che da molto tempo erano assopiti. Il buon umore richiede forza, volontà e coraggio perché ricordate, “la decisione più coraggiosa che voi possiate prendere ogni giorno è di essere di buon umore”.

Rossella Forcione - www.rossellaforcione.it

Foto scattate presso i Vivai Simoncini di Pescia

Domani è la festa dei Nonni e degli Angeli Custodi, che poi è la stessa cosa. Come dire che i nonni sono gli angeli custodi dei nipoti e dei loro figli

Loro, i nonni, non si scordano mai dei nipoti e dei propri figli. é Per questo motivo, secondo me, che il fiore simbolo di questa festa è il "non ti scordar di me" (Mysotidiumal quale io modifichere il nome in "non ci scordiamo di loro".

Grazie Nonni.

Roberto Risaliti

 
 
Non ti scordar di me, è il nome del fiore simbolo della festa dei nonnni e degli Angeli Custodi.
 
La Festa dei nonni è una ricorrenza civile introdotta in Italia con la Legge 159 del 31 luglio 2005, quale momento per celebrare l'importanza del ruolo svolto dai nonni all'interno delle famiglie e della società in generale.
Viene festeggiata il 2 ottobre, data in cui la chiesa cattolica celebra gli Angeli custodi.
Il compito di promuovere iniziative di valorizzazione del ruolo dei nonni, in occasione di tale data, spetta per legge a Regioni, Province e Comuni.
 
 
La Festa dei Nonni è stata introdotta negli Stati Uniti nel 1978 durante la presidenza di Jimmy Carter su proposta di Marian McQuade, una casalinga del West Virginia, madre di quindici figli e nonna di quaranta nipoti. La McQuade iniziò a promuovere l’idea di una giornata nazionale dedicata ai nonni nel 1970, lavorando con gli anziani già dal 1956. Riteneva, infatti, obiettivo fondamentale per l’educazione delle giovani generazioni la relazione con i loro nonni, portatori di conoscenza ed esperienza.
Negli Stati Uniti la festa nazionale dei nonni (National Grandparents Day) viene celebrata ogni anno la prima domenica di settembre dopo il Labor Day.
Nel Regno Unito, introdotta nel 1990, dal 2008 viene celebrata la prima domenica di ottobre.
In Canada viene celebrata dal 1995 il 25 ottobre.
In Francia, i nonni e le nonne sono festeggiati ogni anno separatamente. La Festa della Nonna già dal 1987, la prima domenica di marzo. Dal 2008 è stata introdotta la Festa del Nonno la prima domenica di ottobre.
In Italia nasce per volontà di Franco Locatelli (Presidente Unaflor), Arturo Croci, Wim Van Meeuwen e Walter Pironi del comitato ufficiale della Festa dei Nonni 1997.
Fiore ufficiale della Festa dei Nonni
 
Non-ti-scordar-di-me
Il fiore ufficiale della Festa dei Nonni è il Non-ti-scordar-di-me.
 
La canzone della Festa dei Nonni "Tu sarai" è stata scritta e realizzata nel 2005 dal cantautore Walter Bassani nell'ambito del progetto di comunicazione sociale della FAI (Federazione Autotrasportatori Italiani). La sua prima versione venne interpretata da Peter Barcella. Il brano è diventato la colonna sonora del concorso scolastico nazionale di "OKAY" "Fiori e poesie per i Nonni" e successivamente la colonna sonora del corto cinematografico "Tu sarai" dell'Istituto comprensivo di Montefalcone (BN). Questo corto realizzato dai bambini sul tema della canzone ha vinto il primo premio ai concorsi internazionali " Festa del Cinema di Roma 2007 Sez."Corti Scuola K12", Festival del Cinema di Chianciano Terme 2008 Sez."Corti Scuola e Festival del Cinema di Telesia 2008 Sez."Corti Scuola", per il messaggio che unisce le generazioni. "Tu podràs" (la versione in lingua spagnola di "Tu sarai") è la sigla ufficiale della "Fiesta de los abuelos" in Spagna nell'ambito del progetto "Crecemos juntos". La versione in lingua tedesca di "Tu sarai" porta il titolo di "Tag für tag" ed è la canzone ufficiale della "Festa dei Nonni" del Sud Tirolo con l'omonimo videoclip girato nella Val Sarentino con i Nonni e i bambini del luogo. La versione inglese di "Tu sarai" porta il titolo di "Day by day", il brano è stato presentato negli "U.S.A. ad Orlando in occasione della Fiera mondiale delle piante e dei fiori e del giorno mondiale dell'ONU dedicato ai Nonni. Il messaggio della canzone "Tu sarai" è stato premiato con il "Garofano d'argento 2011". Il premio è stato assegnato all'autore della canzone della "Festa dei Nonni" Walter Bassani per il forte messaggio che unisce le generazioni. Suor Miriam Castelli ha presentato il messaggio di "Tu sarai" in tutto il mondo nella sua trasmissione "Cristianità" in onda su Rai International (ottobre 2011).
 
Fonte Wikipedia


 

In occasione della Festa della Mamma, domenica 12 maggio, grazie ai suoi 25 mila volontari Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro) distribuirà per il 29esimo anno consecutivo l’azalea della ricerca: 600 mila piante in oltre 3600 piazze italiane. Con 15 euro si può aiutare la ricerca a mettere il cancro all’angolo.
La giornata dell’azalea della ricerca, che ha come partner istituzionale Intesa Sanpaolo, non è solo un importante appuntamento per sostenere le ricerche scientifiche, ma anche un’opportunità per ricordare all’opinione pubblica e in particolare alle donne che la prevenzione dei tumori è anche nelle mani di ciascuno di noi.
Per trovare le azalee si può chiamare il numero speciale 840001001 o visitare il sito www.airc.it. Intesa Sanpaolo ha messo a disposizione dei propri clienti e dei cittadini vari strumenti, esenti da commissioni, per facilitare le donazioni:
- conto corrente IBAN IT14H0306909400100000103528 intestato ad AIRC - Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.
- Bancomat: tutti gli sportelli bancomat del Gruppo sono abilitati a ricevere donazioni
- WEB: servizi internet della banca dedicati

L.S.

In natura c’è sempre da scoprire e trarre spunti per innovare. Questa mattina, scendendo da casa tra i campi verso la città, ho incontrato la “viola nera” trasformata in “tulipano selvaggio”. Una viola che nei giorni precedenti si presentava con un esile e lungo filo ed un fiore di velluto nero con screziature di giallo intenso al centro in poco tempo aveva prodotto anche due grandi petali rossi restando nera all’interno. E allora, pur rammaricandomi del fatto che fossero solo due fiori, al mio ritorno a casa, dopo aver comprato i giornali, ho deciso di cogliere i due splendidi esemplari ed usarli per la nostra colazione di rito.

Andrea Vitali
 

[Foto di Pokrajac da Wikipedia]

«Shakespeare l’ha citata in una sua opera (Racconto d’inverno); un’antica leggenda addirittura scomoda San Pietro ed il suo famoso “mazzo di chiavi”, mentre, secondo altre affascinanti storie, avrebbe il potere di mostrare le fate. Sta di fatto che per tutti, in tutto il mondo, la primula vernalis è il primo fiore a “sbocciare” e a mostrare i suoi colori; un vero e proprio inno alla Primavera quando indossiamo ancora il cappotto».
Lo dice Coldiretti Lucca, che, insieme al Consorzio Toscana Produce, ha scelto questo fiore per celebrare il Carnevale di Viareggio. Un modo per tentare di rilanciarla, visto che, dichiara Coldiretti, «purtroppo, come accaduto per la rosa e per altre “specialità” florovivaistiche prodotte in Versilia (crisantemi, anemoni, poinsettia, ecc.), la primula rischia di sparire dal paniere di “fiori locali”».
Domani, martedì grasso, a Viareggio, migliaia di mazzolini di primule, rigorosamente gialle come le bandiere di Coldiretti, saranno regalati al pubblico mascherato lungo il «corso». E a piazza Mazzini, alle 14,45, in concomitanza con la diretta Rai, avverrà il lancio dei mazzolini. «Dopo i tulipani, il ranuncolo, l’anemone – spiega Cristiano Genovali, presidente provinciale Coldiretti – la primula è uno dei fiori prodotti in Versilia che, malgrado gli sforzi da parte delle aziende per non abbandonarne la produzione, è fortemente a rischio. Il Carnevale è una grande occasione per riportarlo sotto i riflettori e per valorizzarlo. La primula è un fiore bellissimo che fa venire voglia di Primavera».
Oggi, in Versilia si producono meno di 500 mila esemplari, una decina le aziende specializzate. Produrre un vasetto (misura 10) può costare, alla produzione, tra i 25-28 centesimi contro i 30-32 centesimi che la distribuzione paga alle aziende. «La primula non è una produzione economicamente “sostenibile” se non all’interno di una diversificazione di produzione interna aziendale - spiega Marco Carmazzi, presidente del distretto floricolo Lucca-Pistoia – da sola la primula non basta; il rischio è che le aziende preferiscano lasciare le serre vuote perdendo di competitività come accaduto nel fiore reciso o ripiegando su altre cultivar, con la scomparsa di questa simpatica piantina segno di primavera». Per produrre un vaso di primula «servono tre mesi di lavoro, oltre a terriccio, vaso, manodopera – continua Carmazzi – nonostante sia una produzione a bassi costi per le imprese, che non necessita di serre riscaldate e di particolari attenzioni, non riusciamo a stare sul mercato».
Una soluzione però c’è: «il consumatore ha un ruolo importantissimo – sostiene Carmazzi – così come sceglie vino oppure olio locale con consapevolezza, dovrebbe applicare lo stesso atteggiamento quando sceglie un fiore. Che siano fiori locali, italiani e di stagione».

redazione