Il vivaista

Il Gruppo Operativo Autofitoviv, coordinato dall’Associazione Vivaisti Italiani, organizza dal 18 febbraio al 3 marzo la 3^ edizione di un corso gratuito online di formazione in “Gestione fitosanitaria sostenibile dell’azienda vivaistica” per agricoltori, forestali e dipendenti di Comuni o enti parco della Regione Toscana. Iscrizioni entro il 13 febbraio. Orario: 8 incontri, di cui sei dalle ore 17 alle 19 e due dalle 17 alle 18. 


Una proposta formativa interamente online e gratuita, articolata in otto incontri serali così da non interferire con il lavoro dei partecipanti, che mira a insegnare non solo gli elementi di base per gestire le emergenze fitosanitarie ma anche come applicare metodi alternativi di difesa delle piante nell’ottica di una strategia colturale sostenibile.
È il corso di formazione breve a distanza “Gestione fitosanitaria sostenibile dell’azienda vivaistica” del Gruppo Operativo Autofitoviv, coordinato dall’Associazione Vivaisti Italiani con il PIN – Polo Universitario di Prato Città di Prato nel ruolo di gestore dell’attività formativa, la cui 3^ edizione si svolgerà dal 18 febbraio al 3 marzo 2022 sulla piattaforma Google Meet (con necessità dunque di computer con webcam e buona connessione Internet).
Questo corso, realizzato dal GO Autofitoviv (sulle “Buone pratiche per l’autocontrollo e la gestione fitosanitaria sostenibile nel vivaismo ornamentale”) con il cofinanziamento FEASR del Psr 2014-2020 della Regione Toscana e con quattro partner di ricerca come CREA, CNR-IPSP e Università di Firenze e di Pisa, ha come destinatari i seguenti soggetti con sede legale e/o almeno una sede operativa/unità locale in Toscana: imprenditori agricoli, singoli e associati, iscritti al registro delle imprese, dotati di partita IVA; titolari di imprese forestali, singoli e associati, iscritti al registro delle imprese e che abbiano una attività principale o secondaria con codice ATECO che inizi con A 02; amministratori e dipendenti, anche con funzioni dirigenziali, di gestori del territorio, rappresentati da Comuni, Enti Parco ed enti gestori dei siti della Rete Natura 2000. Possono partecipare pure i lavoratori dipendenti e i coadiuvanti familiari iscritti all’INPS.
Alla base del corso la consapevolezza del fatto che «l’individuazione precoce delle problematiche fitosanitarie nella gestione ordinaria delle coltivazioni ornamentali e la tempestiva eradicazione di organismi nocivi hanno un effetto diretto sulla riduzione della chimica utilizzata per contenere le fitopatie e, quindi, hanno immediate ricadute sulla sostenibilità».

Calendario:
Controllo di acari su cipresso e conifere | Docente: Sauro Simoni
18 febbraio ore 17-19
21 febbraio ore 17-18
Lotta biologica integrata | Docente: Patrizia Sacchetti
22 febbraio ore 17-19
23 febbraio ore 17-19
Malerbologia vivaistica e lotta alle infestanti | Docente: Stefano Benvenuti
25 febbraio ore 17-19
28 febbraio ore 17-19
- Corridoi d’invasione dei principali patogeni esogeni | Docente: Alberto Santini
1 marzo ore 17-19
3 marzo ore 17-18

Iscrizioni entro il 13 febbraio fino a esaurimento dei pochi posti disponibili rimasti.

Per ulteriori informazioni: autofitoviv.eu

Redazione

La Regione Toscana, in collaborazione con Cia – Agricoltori Italiani Toscana, organizza il 15-16-17 febbraio a Pistoia un corso gratuito per disoccupati o inoccupati sul tema del lavoro in sicurezza nel vivaio. Tutti i temi affrontati. 


Un corso «indirizzato a disoccupati e/o inoccupati, interessati a lavorare in agricoltura, con riguardo alle richieste di lavoro stagionale delle imprese del settore florovivaistico» che ha «l’obiettivo di far conoscere l’ambiente di lavoro, i principali processi lavorativi e le mansioni che si svolgono in vivaio e sensibilizzare al tema della sicurezza e della salute nel florovivaismo» consentendo ai partecipanti «di “sperimentare” l’effettuazione di semplici mansioni lavorative in sicurezza, con l’ausilio di attrezzature manuali».
Viene sintetizzato così il corso gratuito “Il vivaio: le principali informazioni per lavorare in sicurezza”, organizzato da Regione Toscana attraverso il Safe (Polo Formativo Regionale per la Sicurezza) in collaborazione con Cia Toscana, dal 15 al 17 febbraio 2022 presso la sede di Pistoia di Cia Toscana Centro e nell’azienda florovivaistica pistoiese Vivai Piante di Vannacci Alessandro. 
Il programma formativo prevede nella prima giornata una «visita illustrativa dei processi produttivi nel settore florovivaistico» nel vivaio dell’azienda sopra citata. Saranno mostrate «le principali mansioni degli addetti al vivaio e le principali operazioni/lavorazioni» e i «DPI (Dispositivi di Protezione Individuale, ndr), inclusi quelli di protezione dal rischio chimico».
Nel dettaglio saranno osservati i seguenti processi:
- La zollatura meccanica e uso in sicurezza della zollatrice
- La corretta legatura al tutore delle piante in vivaio (utilizzo della pinzatrice o sparapunti)
- Potatura manuale delle piante ornamentali: attrezzature e tecniche di taglio;
- Utilizzo in sicurezza delle attrezzature manuali;
- Rinvasatura delle piante: i principali fattori di rischio infortunistico nella rinvasatura manuale e la rinvasatura meccanica;
- L’uso della macchina riempitrice per l’invasatura delle piante
- Movimentazione manuale carichi e posture incongrue nelle fasi di coltivazione, rinvasatura, movimentazione e carico su mezzi per spedizione. Rischi derivanti dalla movimentazione meccanica, con particolare riferimento al rischio nei piazzali di carico.
Nella seconda giornata in aula si affronteranno i seguenti argomenti:
- La segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro
- I dispositivi di Protezione Individuali
- La movimentazione manuale dei carichi
- Sicurezza, igiene e salute in riferimento all’articolo 15 del D. Lgs. 81/08
- I diritti e i doveri dei lavoratori in materia si salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
La terza giornata prevede la sperimentazione delle seguenti attività:
- Legatura al tutore delle piante in vivaio (utilizzo della pinzatrice o sparapunti)
- Invasatura delle piante con attrezzi manuali
- Piccole potature delle piante ornamentali con attrezzature manuali
- Movimentazione manuale dei carichi sui pancali.
Ulteriori informazioni nel sito di Cia Toscana Centro qua, dove si trova anche l’allegato con l’illustrazione dettagliata del corso ad opera di Safe.

Redazione

Export e regole doganali per il vivaismo - Coldiretti Pistoia

Il 7 febbraio Coldiretti Pistoia organizza un webinar sulle novità di quest’anno sugli scambi internazionali e le regole doganali per il vivaismo. Tutti gli argomenti affrontati.  

 
«Sono tante le novità 2022 per le aziende esportatrici del polo vivaistico pistoiese, sia relative agli scambi con Paesi Ue, sia extra Ue: nuove tariffe doganali, evoluzione nelle normative post Brexit, novità nei modelli per cessioni IntraUe».
A sottolinearlo è Coldiretti Pistoia che organizza lunedì 7 febbraio, in collaborazione con lo studio C.A.D. Righetti, specializzato in assistenza doganale, un webinar per «fare chiarezza sull’applicazione delle norme che interessano il settore vivaistico per i prodotti esportati in ambito UE ed extra UE».
I contenuti del programma sono articolati in due temi principali. 
Il tema “Scambi intracomunitari”, in cui si daranno «cenni sul Dlgs.192 di recepimento delle direttive Quick Fixes (Partita IVA del cliente UE, operazioni a catena)» e si affronteranno i seguenti argomenti: “novità Intrastat”, “Modello intra acquisti: nuove soglie”, “Modello intra cessioni: compilazione colonna origine e natura transazione”, “Modello intra cessioni NUOVA sezione 5: call of stock”, “Semplificazioni e novità”, “San Marino e compilazione modello Intrastat”, “Abrogazione esterometro”, “Vendite a distanza e utilizzo plafond”. 
L’altro capitolo è “Scambi extraUE”, con all’ordine del giorno: “Brexit”, “Dichiarazione di origine: obbligo REX”, “Nuove formalità di import in UK”, “Nuova Tariffa Doganale: Regolamento di Esecuzione 2021/1832 che ha recepito le modifiche dell’Harmonized System”, “Nuove Regole transitorie per l’Accordo Paneuromediterraneo”, “Proroga utilizzo certificati previdimati”.
Ulteriori informazioni nel sito di Coldiretti Pistoia qua.


Redazione

Flormart Green Agorà il verde nel PNRR

Il 9 febbraio alla Fiera di Padova Flormart organizza per Green Agorà un convegno sul verde nel PNRR come occasione di sviluppo e di qualificazione del verde urbano. Atteso intervento del ministro delle Politiche Agricole Patuanelli da remoto. Ci sarà il presidente dell’ICE Ferro. 

 
Un convegno sia in presenza che online rivolto agli operatori della filiera florovivaistica e del paesaggio per parlare del ruolo e peso che il verde avrà all’interno del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e per fare rete fra protagonisti del comparto.
Mercoledì 9 febbraio presso la Fiera di Padova, a partire dalle ore 9, Flormart, lo storico salone internazionale del florovivaismo e del paesaggio, organizza “Green Agorà: il verde nel PNRR, occasione di sviluppo e qualificazione del verde urbano”, a cui è annunciata la presenza (da remoto) del ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli e di Carlo Ferro, presidente di ITA/ICE, l’agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.

Il programma del convegno è articolato in due sessioni distinte.

La mattina un incontro moderato da Renato Ferretti sul tema “Il verde nel PNRR: occasione di sviluppo”, che si aprirà alle ore 9,20 con i saluti, fra gli altri, di Carlo Ferro.
Interventi:
- 9,50 Roberto Diolaiti, presidente dell’Associazione Pubblici Giardini
- 10,10 Francesco Ferrini, presidente del Distretto rurale vivaistico-ornamentale di Pistoia [da remoto]
- 10,30 Stefano Capitanio, presidente di ANVE – Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori
- 10,50 Silvia Viviani, assessore del Comune di Livorno
- 11,10 Andrea Succi, ceo di Anthea Rimini
- 11,30 Rosy Sgaravatti, presidente di Assoverde
- 11,50 Ciro degl’Innocenti, segretario dell’Ass. Pubblici Giardini
Alle 12,10 è atteso il ministro Stefano Patuanelli per le conclusioni [da remoto]

Pranzo di Networking – ore 12,30-14,30

Nel pomeriggio incontro sul tema “La gestione del verde pubblico con criteri di qualità e con l’applicazione dei CAM” (Criteri Ambientali Minimi, ndr), che sarà moderato da Graziella Zaini, direttore di Acer e sarà introdotto alle ore 14,30 da Marco Magnano del Gruppo di lavoro CAM nell’Ass. Pubblici Giardini e responsabile Verde pubblio di AMIA Verona S.p.A.
Interventi:
- 14,50 Michela Esposito, Assistenza tecnica Sogesid spa e Ministero della Transizione Ecologica
- 15,05 Francesco Dotto, presidente di Grassmed
- 15,20 Giorgio Pelassa, funzionario della Regione Piemonte
- 15,35 Cleto Matteotti, presidente Giardinieri Paesaggisti, Associazione Artigiani Trentino
- 15,50 Alberto Patruno, segretario generale di ASSO.IMPRE.DI.A
- 16,05 Claudia Pavoni, presidente di AIGP – Associazione Italiana Giardinieri Professionisti
            Alessandro Pulga, di Bioagricert

Con la partecipazione al convegno saranno riconosciuti i crediti formativi agli iscritti all’Ordine degli Agronomi.
La partecipazione è gratuita e l’iscrizione è obbligatoria (entro il 6 febbraioper il convegno in presenza. Ma i posti sono limitati e si consiglia di prenotare il prima possibile qua.
In linea con le disposizioni Covid-19 per entrare in sala sarà necessario esibire il Super Green Pass e indossare la mascherina PP2.
Per seguire il convegno da remoto connettersi su Zoom a questo link

Redazione

Il Gruppo Operativo Autofitoviv, coordinato dall’Associazione Vivaisti Italiani, organizza un corso di formazione breve dal 7 al 17 febbraio, interamente gratuito e online, in “Tecniche di autocontrollo e di riconoscimento tempestivo di fitopatologie o di parassiti”. Destinatari gli agricoltori e forestali con sede in Toscana. Iscrizioni entro il 2 febbraio. Orario: sette incontri dalle ore 17 alle 19. 

 
Un percorso formativo interamente online e gratuito, articolato in sette incontri serali di 2 ore ciascuno così da non interferire con il lavoro, che mira a fornire le competenze per mettere in atto specifici protocolli di sicurezza per una corretta identificazione di malattie delle piante e agenti patogeni anche esotici.
È il corso di formazione breve a distanza “Tecniche di autocontrollo e di riconoscimento tempestivo di fitopatologie o di parassiti” del Gruppo Operativo Autofitoviv, coordinato dall’Associazione Vivaisti Italiani con il PIN – Polo Universitario di Prato Città di Prato nel ruolo di gestore dell’attività formativa, la cui 3^ edizione si svolgerà dal 7 al 17 febbraio 2022 sulla piattaforma Google Meet (con necessità dunque di computer con webcam e buona connessione Internet).
Questo corso, realizzato dal GO Autofitoviv (sulle “Buone pratiche per l’autocontrollo e la gestione fitosanitaria sostenibile nel vivaismo ornamentale”) con il cofinanziamento FEASR del Psr 2014-2020 della Regione Toscana e con quattro partner di ricerca come CREA, CNR-IPSP e Università di Firenze e di Pisa, ha come destinatari i seguenti soggetti con sede legale e/o almeno una sede operativa/unità locale in Toscana: imprenditori agricoli, singoli e associati, iscritti al registro delle imprese, dotati di partita IVA; titolari di imprese forestali, singoli e associati, iscritti al registro delle imprese e che abbiano una attività principale o secondaria con codice ATECO che inizi con A 02; amministratori e dipendenti, anche con funzioni dirigenziali, di gestori del territorio, rappresentati da Comuni, Enti Parco ed enti gestori dei siti della Rete Natura 2000. Possono partecipare pure i lavoratori dipendenti e i coadiuvanti familiari iscritti all’INPS.
Nel dettaglio il corso fornisce gli elementi di conoscenza necessari a: monitorare e prevenire l’azione dei nematodi e degli insetti; mettere in pratica tecniche di diagnosi per i principali patogeni delle specie ornamentali; attivare azioni di diagnostica circa la possibile invasione di patogeni esogeni. 

Calendario:
Azioni di prevenzione per l’introduzione di insetti esotici nei vivai / Docente: Elisabetta Gargani
7 febbraio ore 17-19
8 febbraio ore 17-19
Monitoraggio, prevenzione e possibili trattamenti di nematodi / Docente: Silvia Landi
10 febbraio ore 17-19
11 febbraio ore 17-19
Diagnostica precoce d’invasione dei principali patogeni esogeni / Docente: Nicola Luchi
14 febbraio ore 17-19
15 febbraio ore 17-19
Tecniche di diagnosi innovative per i principali patogeni delle specie ornamentali / Docente: Anita Haegi
17 febbraio ore 17-19

Per ulteriori informazioni: autofitoviv.eu.

Redazione

Allarme sul consumo di suolo in Italia a Geo su Rai 3: il prof. Francesco Ferrini, intervistato l’11 gennaio da Sveva Sagramola, ha detto che siamo «il Paese che ha la più alta percentuale di suolo impermeabilizzato in Europa, 7,1% contro una media del 4,2%». Bisogna intervenire de-pavimentando, anche con incentivi ad hoc come in una recente legge in Lombardia o attraverso progetti di forestazione urbana quale Prato Forest City.


Ogni Comune dovrebbe dotarsi, come suggerito nel libro Resistenza verde – Manuale di autodifesa ambientale di Francesco Ferrini e Ludovico Del Vecchio, di un «assessore alla liberazione del suolo».
E’ iniziata con questa proposta la finestra di Geo dell’11 gennaio scorso su “La salute delle piante e delle persone”, in cui la conduttrice Sveva Sagramola e l’intervistato Francesco Ferrini, professore di arboricoltura all’Università di Firenze e presidente del Distretto vivaistico-ornamentale di Pistoia, hanno affrontato la questione della impermeabilizzazione del suolo, conseguente alla cementificazione o più in generale “artificializzazione”, e di come affrontarla.
Una questione molto delicata, soprattutto in Italia, che, come aveva anticipato la mattina dello stesso giorno il prof. Ferrini nel suo post di annuncio dell’intervista a Geo sulla sua pagina Facebook “Arboricoltura Urbana-Arboriculture and Urban Forestry” e poi confermato in tv, ha il triste primato di essere «il Paese che ha la più alta percentuale di suolo impermeabilizzato in Europa: 7,1% contro una media UE del 4,2%». E se si considera il suolo utile, cioè la parte effettivamente disponibile e idonea alla presenza umana, ha osservato Ferrini, si sale a oltre il 9,1%.
Tanto più che questo trend al consumo di suolo non si è fermato, anzi non ha nemmeno rallentatonell’anno 2020 della pandemia di Covid-19 e dei giorni di lockdown: «con più di 50 chilometri quadrati persi, anche a causa dell’assenza di interventi normativi efficaci in buona parte del Paese o dell’attesa della loro attuazione e della definizione di un quadro di indirizzo omogeneo a livello nazionale».
E l’impermeabilizzazione del suolo – nuove coperture artificiali per 56,7 km2 nel 2020 contro solo 5 km2 di aree naturali ripristinate – non è una problematica di natura solo ambientale. Ma ha conseguenze economiche e costi nascosti pesanti, «stimati in oltre 3 miliardi di euro l’anno che – ha sottolineato Ferrini - potrebbero erodere in maniera significativa, ad esempio, le risorse disponibili grazie al programma Next Generation EU».
Come fare dunque per fermare questa tendenza? E fare in modo che, ad esempio, come ha osservato Sveva Sagramola, almeno le aiuole con piante fiorite e alberi non si vadano a inserire in pavimentazioni di cemento?
«Dobbiamo intervenire in qualsiasi modo per de-impermeabilizzare – ha risposto Ferrini -. Per esempio alcune regioni, tipo la Lombardia, danno dei fondi, degli incentivi per de-pavimentare, de-impermeabilizzare. Ecco dovrebbero fare a livello nazionale una cosa del genere. Come ci sono incentivi per altre cose, ecobonus ecc. ecc., anche per questo tipo di interventi andrebbe fatto». «Innanzi tutto quando c’è una perdita che non è irreversibile – ha continuato Ferrini - si può intervenire per recuperare. Quando la perdita è permanente purtroppo ci vogliono tantissimi anni, per recuperare un suolo che è stato impermeabilizzato e magari anche inquinato; però si può fare, basta aspettare».
E poi, al di là delle norme, è indispensabile una buona pianificazione urbanistica, che preveda progetti di forestazione ben congegnati. Come a Prato, dove ci sono Prato Urban Jungle e Prato Forest City. Quest’ultimo, che vede Ferrini impegnato in prima persona, include fra gli obiettivi anche quello della de-pavimentazione del suolo in certe aree, con conseguente aumento della biodiversità e miglioramento dalla salute globale, oltre ai vantaggi idrogeologici di una superficie capace di assorbire almeno parte della pioggia piovana.
L’intervista si può rivedere qua.

Redazione