Il vivaista

vertical farm

La Regione Lombardia ha approvato una legge sull’agricoltura urbana che incentiva i tetti verdi (riconoscendoli nella pianificazione urbanistica), le «infrastrutture verdi multifunzionali» e le vertical farm (fattorie verticali innovative con produzioni a ciclo continuo) trattate come attività agricole. Il fenomeno del vertical farming vale 2 miliardi di euro nel mondo, ma è previsto a 5,8 miliardi nel 2022.


«Un'iniziativa che sostiene e incentiva le attività agricole tradizionali rimaste, stimola la realizzazione di boschi urbani per città più verdi e allo stesso tempo innova fortemente il quadro normativo riconoscendo i tetti verdi nella pianificazione urbanistica e consentendo l'insediamento in tutte le aree urbane delle vertical farm, ossia delle fattorie innovative verticali dove si produce verdura in ambiente protetto a ciclo continuo»: attività che, «pur insediate in ambito urbano, per esempio aree industriali da rigenerare, saranno comunque riconosciute come agricole».
E’ la legge regionale sull’“Agricoltura urbana, periurbana e metropolitana” approvata con voto unanime dal Consiglio regionale della Lombardia verso fine ottobre. Una norma che vuole rappresentare il contributo di Regione Lombardia al raggiungimento degli obiettivi globali di sostenibilità ambientale e di resilienza ai cambiamenti climatici promuovendo «accanto a forme convenzionali e tradizionali di agricoltura, anche coltivazioni innovative (acquaponica, idroponica e aeroponica)».
Come spiega infatti una scheda informativa del sito web della Regione Lombardia, «nel testo della legge viene definito vertical farming il sistema di coltivazione agricola in camere di crescita chiuse a controllo ambientale totale, sviluppate su moduli verticali sovrapposti, sfruttando la combinazione di tecniche quali l'acquaponica, l'idroponica o l'aeroponica». Questo metodo di coltivazione innovativo vale oggi nel mondo oltre 2 miliardi di euro, fa sapere Regione Lombardia, ma «le previsioni parlano di 5,8 miliardi nel 2022». Un’occasione economica, dato che si tratta di una «attività che consente risparmio di suolo, acqua ed energia abbattendo l'utilizzo di sostanze chimiche ed attirando all'agricoltura nuove competenze professionali in grado di favorire anche il ricambio generazionale». 
«All’imprenditore che esercita le attività di vertical farming - viene specificato - si applica la disciplina ex art.2135 del Codice Civile (imprenditore agricolo) e dell’Imprenditore Agricolo Professionale (IAP). Le attività di vertical farming sono compatibili con tutte le destinazioni d'uso urbanistiche previste dalla normativa vigente e possono essere ubicate esclusivamente presso edifici esistenti, anche mediante interventi di ristrutturazione edilizia. La norma, orientata nell’ottica di prevenire il consumo di suolo, si propone di favorire l’insediamento soprattutto nei centri urbani». Inoltre «gli interventi di recupero degli edifici esistenti per l’insediamento delle fattorie verticali possono usufruire delle agevolazioni in materia di rigenerazione urbana previste dalla LR 12/05 per gli interventi di recupero degli edifici esistenti» e «resta possibile la nuova costruzione delle fattorie verticali nelle aree destinate all’agricoltura».
La legge riconosce anche i tetti verdi «ossia coperture vegetali realizzate sui tetti o sulle pareti degli edifici costituite da specie erbacee, arboree o arbustive e destinate a scopi alimentari o anche ornamentali, nonché finalizzate al miglioramento dell'isolamento termico, al risparmio energetico e al potenziamento della sostenibilità ambientale, così come le infrastrutture verdi multifunzionali ossia gli interventi di forestazione urbana finalizzati all'implementazione di un ecosistema sostenibile mediante l'interconnessione tra verde e costruito e il potenziamento delle connessioni ecologiche locali».


Redazione

Paysalia

Alla prossima edizione di Paysalia, la fiera in calendario dal 30 novembre al 2 dicembre a Lione, fari puntati su alcuni nuovi trend del giardino qui anticipati: i giardini pensati per rallentare e recuperare (slow garden), quelli intrisi di spiritualità (per il green balance), altri che giocano la carta dell’acqua (il giardino acquatico) oppure del gourmet (il giardino commestibile) o infine dell’originalità (il verde è divertimento).


Il giardino come «fonte di conforto, distrazione o pacificazione». Perché «la crisi sanitaria ha esacerbato il bisogno di natura, spazi verdi, luoghi dove respirare» e «il giardino (le jardin) è diventato un bozzolo in cui le persone si rifugiano per sfuggire alla quotidianità, ricaricare le batterie o addirittura sviluppare la propria creatività».
Viene introdotta così la finestra sui nuovi trend dei giardini dell’edizione 2021 di “Paysalia – salone paesaggio, giardini e sport": la fiera co-organizzata da Unep, associazione francese delle imprese del settore paesaggistico, che si svolgerà dal 30 novembre al 2 dicembre prossimi all’Euroexpo di Lione (vedi). Cinque tendenze che sono state identificate dagli organizzatori e saranno illustrate durante la manifestazione. Eccone un’anticipazione.
 
Slow Garden & Slow Flower
Prendersi il proprio tempo, rilassarsi, osservare... Lo Slow Garden invita a rallentare e a rilassarsi. È un giardino più da vivere che da mostrare. In esso il giardiniere, eco-responsabile e impegnato, adatta la sua pratica al ritmo della natura. Rimette le piante al cuore del giardino, privilegia le specie che consumano poca acqua e i materiali minerali naturali. Questo giardino lento mira all’essenziale, con semplicità. Vuole essere facile da vivere e mantenere, enfatizzando in particolare le piante perenni che richiedono poca manutenzione. Altre piante che hanno il loro posto in questo giardino: gli slow flower, fiori e piante stagionali e di produzione locale, responsabili, sul modello dei "Fleurs de France", etichetta creata nel 2015.
- Fra le piante che si trovano in uno Slow Garden: Cortaderia selloana, piante perenni, tappezzanti, siepi libere, pacciamatura...
 
Green Balance 
Le parole d'ordine della tendenza “Green Balance” (equilibrio verde o green) sono spiritualità, dolcezza, ordine e tranquillità. Per il giardiniere si tratta di progettare un’area relax nel cuore del suo giardino. Piante, accessori e mobili adottano colori e forme tenui: il pastello regna sovrano quest’anno. Le piantagioni sono aperte, protette dal mondo esterno solo da grandi siepi. Questo giardino vuole essere un vero bozzolo o guscio, un'oasi di serenità.
- Fra le piante che si trovano in un giardino “Green Balance”: acero giapponese, bambù, Eucalyptus gunnii...
 
Giardino commestibile
Fiori e frutti si coltivano sugli stessi terreni unendo estetica e alimentazione. Il giardiniere non ha più paura di abbinare alberi da frutto e cespugli o anche fiori e verdure a foglia, come i cavoli. Innova e intreccia le piante, anche coltivando, nel cuore del suo giardino, piante rampicanti come uva o fagioli. In città, nei piccoli spazi, sui terrazzi, negli orti popolari condivisi e solidali tanto di moda, il giardino diventa orto e diventa luogo di educazione e convivialità.
- Fra le piante che si trovano in un giardino commestibile: siepi di arbusti di bacche (more, ribes...), erbe aromatiche, uva...
 
Giardino acquatico: dell’acqua per rilassarsi
Essenziale per chi vuole rilassarsi, l'acqua diventa un elemento centrale del giardino, senza avere necessariamente bisogno di ampi spazi. Fontane, cascate, laghetti e altri getti d'acqua punteggiano le aiuole e i prati di un giardino tranquillo... La cosa più importante è mantenere un equilibrio tra specie filtranti, galleggianti, ossigenanti e ombrose per aiutare il proprio giardino acquatico a mantenersi in condizione di buona salute in modo naturale, senza filtri meccanici. Al di là della sua estetica, l'effetto terapeutico dell'acqua, dei suoi schizzi e del suo sciabordio è innegabile. Riguardo poi alla dimensione ludica, essa delizia grandi e piccini.
- Fra le piante che si trovano in un giardino acquatico: ninfee, l’equiseto giapponese gigante, l’Iris palustre, mini-papiro...
 
Il verde è divertimento
Quest’anno il giardino esce dai sentieri battuti e gioca la carta dell'originalità. Colori, forme, combinazioni vegetali… Bisogna osare e innovare sia nelle specie scelte che nella composizione complessiva del giardino o nell’arredo. Il buon umore e la spontaneità si incontrano in questo giardino ricreativo dove i bambini si divertono mentre gli adulti si divertono. Un'oasi di verde colorato che rompe i codici abituali e sorprende il visitatore occasionale.
- Fra le piante che si trovano in un giardino “Green fun”: Ipomea ‘Knowlians Black’, Sempervivum, lupini nani, giglio doppio Mystery Dream’, sfere di bosso…


L.S.

Siglata una dichiarazione di collaborazione che mira a «connettere le persone con le piante e la natura, in particolare nel contesto urbano». Per l’associazione internazionale dei florovivaisti AIPH e World Urban Parks «è nelle città che la battaglia per la natura sarà vinta», pertanto lavoreranno insieme in difesa delle piante nelle città e per l'inverdimento attraverso la promozione di parchi urbani, giardini e aree protette e creando legami più stretti tra la filiera florovivaistica, le imprese e le autorità cittadine.

AIPH – International Association of Horticultural Producers, l’associazione internazionale dei florovivaisti, e World Urban Parks, nuova organizzazione dei parchi urbani del mondo che mira a completare e raggiungere lo stesso livello di riconoscimento della IUCN (impegnata per le aree protette sulla scena mondiale), hanno siglato un accordo di collaborazione finalizzato alla promozione congiunta di un movimento globale per città più verdi, più sane e con una migliore qualità della vita.
Lo ha fatto sapere il 25 ottobre scorso AIPH in una nota in cui si afferma che le due organizzazioni «supportano insieme la risposta all’imperativo globale di abbracciare un approccio orientato sulla natura alla pianificazione, funzionamento e governance delle città» e che «è necessaria un'azione urgente per ripristinare, proteggere e gestire gli habitat naturali urbani e trovare soluzioni basate sulla natura alle nostre sfide urbane sempre crescenti». Le piante, continua la nota, forniscono infatti «molteplici vantaggi e servizi ecosistemici» che hanno il potenziale per fornire soluzioni e «i comuni e le autorità locali svolgono un ruolo chiave nel consentire questa azione ambiziosa e nello sfruttare tale potenziale». «È nelle città che la battaglia per la natura sarà vinta – viene sottolineato nel testo - e AIPH e World Urban Parks sono allineati nella missione congiunta di rendere possibile la trasformazione green urbana di cui abbiamo così urgente bisogno ora più che mai in passato».
L’intesa è stata formalizzata attraverso la firma congiunta di una dichiarazione di collaborazione per portare avanti la visione condivisa di entrambe le organizzazioni «per connettere le persone con le piante e la natura, in particolare nel contesto urbano». World Urban Parks e AIPH lavoreranno insieme in difesa delle piante e della natura nei contesti urbani e per l'inverdimento attraverso la promozione di parchi urbani, giardini, spazi aperti verdi e aree protette e creando connessioni più strette tra la filiera florovivaistica, le imprese e le autorità cittadine. L'ambito di questa collaborazione includerà la condivisione di conoscenze e buone pratiche, la co-promozione reciproca e la disseminazione di informazioni attraverso canali appropriati. Attraverso la dichiarazione di collaborazione, le due organizzazioni si impegnano a sostenersi reciprocamente nelle attività e iniziative, fra le quali, a titolo esemplificativo, il programma AIPH Green City, la World Parks Week (la settimana dei parchi), le conferenze AIPH Green City, gli International World Urban Parks Congresses, il World Urban Parks COVID-19 Expert Panel, AIPH Horticultural Expos e AIPH World Green City Awards.
«I parchi e gli spazi verdi – ha dichiarato Dr. Audrey Timm, consulente tecnico del programma Green City di AIPH - sono luoghi in cui le connessioni uomo-natura vengono forgiate e rafforzate, soprattutto nelle nostre vite sempre più urbane. Insieme miriamo ad accendere un movimento globale che celebri le città che sono campioni per i molteplici benefici del vivere verde nel contesto urbano». «Mentre il mondo si sforza di affrontare le sfide della creazione di città vivibili – gli ha fatto eco Mr. Neil McCarthy, amministratore delegato di World Urban Parks -, il potere delle piante e della natura giocherà un ruolo sempre più significativo. World Urban Parks è molto orgoglioso di collaborare con AIPH per promuovere i benefici di città più verdi e adatte al futuro. Sfruttando i nostri punti di forza, siamo entusiasti di sostenere insieme l'inverdimento urbano e l'accesso alla natura per tutti coloro che vivono nelle città».

L.S.

Il 9 e 10 novembre sia online che in presenza a Bari l’edizione 2021 della “Biocontrol Conference”: una panoramica sul mondo del biocontrollo dal punto di vista tecnico, scientifico e normativo con relatori accademici e istituzionali, mentre le aziende descriveranno le caratteristiche e i meccanismi di funzionamento dei propri prodotti. Tutti gli interventi in programma.

«Un ponte diretto verso le informazioni che giungono dal mondo della ricerca, dalle aziende produttrici di mezzi di biocontrollo e dalle esperienze dell’assistenza tecnica privata, in linea con gli obiettivi europei fissati dalla strategia Farm to Fork dell’European Green Deal». Tutto ciò attraverso le voci di alcune delle personalità più influenti del comparto.
E’ la “Biocontrol Conference 2021” organizzata da Fruit Communication, Aipp – Associazione italiana protezione piante e Arptra - Associazione regionale pugliese tecnici e ricercatori in Agricoltura, che si svolgerà martedì 9 e mercoledì 10 novembre, dalle 9,45 alle 17,30, sia in presenza presso il Nicolaus Hotel di Bari (ma è già stato raggiunto il limite massimo di partecipanti) che online in diretta streaming (iscriversi qua).
Un’occasione per approfondire una categoria di prodotti in continua evoluzione quali i mezzi di biocontrollo, che «utilizzano a proprio vantaggio i processi naturali per controllare fitofagi, funghi, virus, batteri e nematodi»: mezzi «da posizionare nelle strategie di Integrated Pest Management [lotta integrata, ndr]» e che costituiscono «un valido strumento per ridurre o prevenire l’insorgenza di resistenza». «I prodotti per il biocontrollo – sottolineano gli organizzatori - rappresentano una dinamica e crescente porzione del mercato dei mezzi tecnici per la protezione delle colture. Il trend di crescita sfiorerà la doppia cifra nei prossimi anni, e nel 2023 questo mercato potrebbe raggiungere i 4,5 miliardi di dollari».
Nel corso delle due giornate verranno presentati trend emergenti, nuovi sviluppi del mercato del biocontrollo e i risultati raggiunti dalla ricerca. Relatori accademici e istituzionali offriranno una panoramica sul mondo del biocontrollo dal punto di vista tecnico, scientifico e normativo. Sarà dato spazio anche agli aggiornamenti dalle aziende, che descriveranno tecnicamente le caratteristiche e i meccanismi di funzionamento dei propri prodotti.
Il programma è articolato in 4 sessioni. La mattina di martedì 9 novembre (ore 9,45) sarà dedicata ai “Microrganismi”, che nell’ultimo decennio hanno avuto «un grande sviluppo nella protezione delle colture, sia nelle tipologie che nelle formulazioni» e «sono utilizzati nelle strategie di difesa integrata e contribuiscono a contenere la residualità e le resistenze». La sessione pomeridiana del 9 novembre (inizio ore 15) sarà focalizzata su “Insetti, acari, nematodi utili” perché, come spiegato nella presentazione della conferenza, «l’utilizzo degli artropodi utili per il contenimento dei fitofagi ha grandi prospettive di sviluppo. Gli esempi di utilizzo e le applicazioni sono sempre più numerose, in particolare contro fitofagi che risultano di problematico controllo con i soli insetticidi».
Mercoledì 10 novembre si aprirà, alle 9,45, con una mattinata sui “Semiochimici”: anche questo è un ambito grande evoluzione, con la ricerca che «individua con frequenza nuove molecole naturali e sempre più efficienti modalità di erogazione di queste sostanze». Mentre la sessione finale, nel pomeriggio dalle 15, avrà come argomento “Sostanze di base e altri botanicals”. Si tratta di «molecole utilizzate nell’alimentazione umana, che hanno applicazione anche nella protezione delle piante». A queste «si aggiungono alcoli, composti terpenici e aromatici, che permettono alla pianta di difendersi innescando repellenza o vera e propria tossicità».
E’ previsto il riconoscimento di crediti formativi professionali (CFP) per tutti gli iscritti all'Ordine/Albo dei Dottori Agronomi, Periti Agrari e Periti Agrari Laureati, Agrotecnici e Agrotecnici Laureati. Previsto pure il riconoscimento dei crediti formativi universitari (CFU) per tutti gli iscritti ai corsi di laurea magistrale dei dipartimenti Di.S.S.P.A. e Di.S.S.A.T dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.

Programma

9 novembre

Saluti istituzionali:
Vittorio Filì presidente ARPTRAMirko Sgaramella coordinatore editoriale Fruit CommunicationGianfranco Romanazzi AIPPGiacomo De Maio IBMA Italia
ore 09,45 I sessione “Microrganismi”:
Moderatore Giannantonio Armentano, giornalista de L’Informatore agrario
- Jurgen Kohl, Senior Scientist Plant Patology, Wageningen University & Research
Elena Georgina, Plant Patology researcher, Wageningen University & Research
“Current situation of microbial biocontrol of plant diseases and the challenges for the future” [Situazione attuale del biocontrollo microbico delle malattie delle piante e sfide per il futuro]
- Giuseppe Cortese, Market Development Agronomist Bayer Crop Science
“La difesa naturale che promuove la naturale fisiologia”
- Claudio Altomare, primo ricercatore presso CNR, Institute of Science of Food Production
“I Trichoderma: funghi amici delle colture e dell’ambiente”
- Vincenzo Michele Sellitto, Project leader Biolchim
“T34 Biocontrol, fungicida biologico”
- Paolo Paciello, Responsabile Tecnico & Produzione presso Az. Agr. F.lli Lapietra
“Gestione dei parassiti, attraverso mezzi di biocontrollo, in azienda orticola soilless”
- Massimo Benuzzi, Direttore tecnico CBC Europe div. Biogard
“Esempi applicativi di controllo biologico”
- Carlo Bazzocchi, ATBio (Ass. Nazionale Tecnici e Ispettori per le produzioni biologiche)
“Agricoltura biologica: quali i mezzi tecnici da abrogare o sostituire e quali non graditi dal mercato”
- Giampaolo Ronga, Technical Crop Manager BASF Italia S.p.A.
“Bacillus amyloliquefaciens, ceppo MBI600: le novità e gli sviluppi del prodotto”
- Antonio MastropirroAntonio Carlomagno, Agriproject group srl
“Advanced IPM nella filiera dell’uva da tavola” 

ore 13 Pausa buffet 

ore 15 II sessione “Insetti, acari e nematodi utili”:
Moderatore Cristiano Spadoni, giornalista di Agronotizie
- Gerben Messelink, Professor Biological Pest Control in Greenhouse Productions, Systems and Senior research entomologist, Wageningen University
“Biological pest control in greenhouses” [Lotta biologica nelle serre]
- Francesco Burlot, Product and Market Development Koppert
“Biocontrollo su uva da tavola”
- Eustachio TarascoYara el Khoury, Dipartimento Di Scienze Del Suolo, della Pianta e degli Alimenti, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”
“Nematodi e Funghi entomopatogeni nella lotta integrata ai Bruchidi dei legumi e alla Parahypopta caestrum delle asparagiaie in Puglia”
- Marisa Rotolo, Technical Field Marketing Belchim
“Vintec e Cedroz – la natura che ti aiuta”
- Antonio PrecchiazziSavino SinisiPeter Geier, Südkultur di Manfred Geier & C.
“Impiego di mezzi di biocontrollo nella gestione di azienda florovivaistica”
- Teodoro Membola, Field Crop Expert Specialties & Vegetables Syngenta
“Taegro®, il nuovo fungicida biologico di origine naturale a base di Bacillus amyloliquefaciens, ceppo FZB24”
- Vittorio Filì, consulente in protezione delle piante
“Acido pelargonico: il diserbo non selettivo di origine naturale”
- Gaetano Pisano, Technical Manager Area Sud Xeda Italia
“EUGENIO, nematocida naturale a base di olio di chiodi di garofano”
Luca Vitobello, responsabile Tecnico Agronomico “Rosso Gargano S.c.a.p.a.”
“Strategie di biocontrollo del pomodoro da industria - filiera Rosso Gargano”
Conclusioni e domande

10 novembre

ore 09,45 III sessione “Semiochimici”:
Moderatore Giuseppe Sportelli, giornalista di Terra è Vita
- Giacinto Salvatore Germinara, Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimenti, Risorse Naturali e Ingegneria. Università degli Studi di Foggia
“Ecologia chimica degli insetti e conseguenti applicazioni”
- Aniello E. Palermo, Vivobio
“SILACID, Corroborante naturale a base di Silicato acido”
- Antonio De Cristofaro, Dipartimento di Agricoltura, Ambiente e Alimenti, Università degli Studi del Molise
“Semiochimici: innovazioni per la protezione sostenibile delle colture”
- Giuseppe De Pinto, Sales Field Specialist Upl Open Ag
“Vacciplant: agrofarmaco induttore di resistenza a base di Laminarina”
- Marco Valerio Del Grosso, consulente aziendale
“Esperienze di biocontrollo nel polo della IV gamma della Piana del Sele”
- Julio Aparicio, Crop Manager Suterra
“Subvert, un nuovo approccio all’uso dei feromoni per il controllo della tignoletta”
- Bruno Baldanzini, studio di consulenza in Agricoltura
“Solarizzazione in agro Pontino: pratica agronomica a basso impatto ambientale”
- Luigi Evangelista, Technical advisor Gowan Italia
“IBISCO: l’induttore di resistenza per strategie sostenibili”
- Paolo Ettore Ferrari, responsabile tecnico Agrinut srl
“Impiego di mezzi di biocontrollo nella gestione IPM di vigneti dell’Oltrepo’ pavese” 

ore 13 Pausa buffet

ore 15 IV sessione “Sostanze di base e altri botanicals”:
Moderatore Teresa Manuzzi, giornalista di Fruit Communication
- Ewa Matyjaszczyk, European and Mediterranean Plant Protection Organization (EPPO)
“Basic Substances and update on EPPO Standards relevant to efficacy assessment of biopesticides” [Sostanze di base e aggiornamenti sugli standard EPPO rilevanti per la valutazione dell'efficacia dei biopesticidi]
- Michaela Sacchetti, Marketing Manager Ascenza Italia srl
“BioProtection by Ascenza: esperienze di campo per un integrato sempre più green”
- Gianfranco Romanazzi, patologo vegetale, Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali - Università Politecnica delle Marche
“Uso del chitosano nella protezione antiperonosporica della vite”
- Davide Mosconi, Business Development Manager Serbios
“Valorizzazione delle strategie di biocontrollo con sostanze naturali e corroboranti: approfondimenti agronomici e normativi”
- Giovanni Bigot, Perleuve srl, Consulente di Viticoltura Biologica
“Strategie di controllo della peronospora della vite a basso apporto di rame”
- Valerio Conza, Marketing Manager Fertenia
“Natural wax: migliora l’efficacia dei trattamenti fogliari”
- Belen Torregrosa, Marketing Coordinator Idai Nature
“PROMICELL® : L’ultima novità nella tecnologia di incampsulazione di principi attivi per aumentare l’efficacia di biocontrollo”
- Giacomo Mastrosimini, Graper srl
“Il Biocontrollo delle colture arboree e viticole attraverso l’utilizzo di inerbimenti e altre tecniche ecosostenibili”
- Marilena Porto, Customer Technology Specialist Corteva
“Laser e Spintor Fly: soluzioni per la gestione dei principali insetti nella conduzione in biologico”
- Concetta GentileLorenzo LaghezzaDavide DigiaroAgrimeca grape and fruit consulting srl
“Esperienze di biocontrollo su fruttiferi ed uva da vino”
Conclusioni e domande

Redazione

Paysalia

L’edizione 2021 di "Paysalia – salone paesaggio, giardini e sport" co-organizzato da Unep, l’associazione francese delle imprese del settore paesaggistico, si svolgerà dal 30 novembre al 2 dicembre all’Euroexpo di Lione. Il settore è in crescita (+3% nel II semestre del 2020) e più della metà delle aziende farà assunzioni. Fra i temi, nuovi mercati, competenze professionali, conseguenze del cambiamento climatico, digitalizzazione e robotizzazione. Più spazio in fiera a piscine, ingegneria ecologica, paesaggi d’interni e aree giochi. Le finali del 6^ concorso Carré des Jardiniers, nel segno di “Le jardin du (bon) vivant”.


«Aiutare chiunque operi nel settore paesaggistico ad affrontare le nuove sfide e i cambiamenti». Viene formulato così dagli organizzatori lo scopo di “Paysalia – le salon paysage, jardin & sport”, il salone professionale leader in Francia per la filiera del paesaggio, organizzato in collaborazione con Unep - Union Nationale des Entreprises du Paysage (l’associazione nazionale francese delle imprese di questo comparto). 
La 7^ edizione di Paysalia si terrà da martedì 30 novembre a giovedì 2 dicembre 2021 press il centro Euroexpo di Lione e avrà come temi principali la conquista dei nuovi mercati (ingegneria ecologica e paesaggi d’interni), lo sviluppo delle competenze professionali e dell’attrattività della filiera, temi legati al cambiamento climatico quali città verdi e biodiversità, l’adattamento a nuove sfide come la decarbonizzazione, la digitalizzazione e la robotizzazione, senza dimenticare l’impatto della Covid sul comparto.
La fiera, come sottolineato nella presentazione, si svolgerà in un contesto economico di crescita del comparto del verde e del paesaggio. Infatti, «dopo un primo semestre caratterizzato da incertezze e dall’impatto della crisi sanitaria (-6% di crescita), l'attività delle imprese del paesaggio si è ripresa nella seconda metà del 2020 con un incremento del 3%. Complessivamente il fatturato del settore è diminuito dell'1,5% nel 2020, un risultato annuale piuttosto positivo, trainato dalle dinamiche positive del mercato privato». «Le prospettive per il 2021 – continua il comunicato - sono piuttosto ottimistiche e le aziende sono fiduciose. Il 63% delle aziende con dipendenti prevede quindi di fare assunzioni nei prossimi 6 mesi. Una dinamica che Paysalia vuole rafforzare, fungendo da generatore di business per le aziende del settore».
 
Un’offerta diversificata e rappresentativa del mercato
«In un periodo che sta vivendo un risveglio di entusiasmo per la natura, una vitale richiesta di spazi verdi e un reale desiderio di tornare alle sue radici – affermano gli organizzatori - il settore beneficia di un vero dinamismo e deve continuare a innovare per rispondere alle questioni ambientali e sociali. Paysalia intende sostenerlo in questo percorso mettendo in luce questi temi di attualità e offrendo occasioni di dibattito e soluzioni concrete». 
«Il settore del paesaggio sta cambiando – continuano -. Aziende innovative, paesaggisti visionari, architetti e comunità condividono lo stesso obiettivo: quello di immaginare un mondo più connesso alla natura per vivere meglio insieme, ora e in futuro. Per offrire un'offerta sempre più completa e rinnovata ai professionisti, Paysalia continua a sviluppare la propria offerta in settori come le piscine e le aree giochi».
 
Focus tematici
Biodiversità. Rappresenta una delle principali preoccupazioni oggi, a seguito delle varie ondate di consapevolezza della società sulle questioni ambientali. Il regno vegetale è il supporto della biodiversità: al tempo stesso struttura vivente e rifugio della fauna. Gestione alternativa degli spazi verdi e inverdimento dei centri urbani sono due dei problemi ambientali che interrogano il settore paesaggio. Paysalia 2021 fornisce soluzioni concrete ad essi e ad altre problematiche attuali.
Nuovi mercati in cui investire. Il piano di rilancio, avviato nel 2020, contribuirà a stimolare alcuni mercati rilevanti per la filiera del paesaggio, come le attività di riforestazione e di ingegneria ecologica. Anche l'agricoltura urbana e l'inverdimento degli edifici si stanno imponendo come aspirazioni dei cittadini e opportunità per la filiera. Così come il paesaggismo d’interni, che è qualcosa di più che una moda. Paysalia 2021 affronterà tali tendenze e fornirà ai professionisti soluzioni per investire in questi nuovi mercati.
Competenze professionali. Adeguare la professione paesaggistica alle aspettative della società è una questione primaria. Si tratta di migliorare le competenze aziendali e dei professionisti del paesaggio per anticipare le esigenze future. Che si tratti di mettere in discussione i fondamenti della professione (conoscenza dei suoli, riconoscimento delle piante), di rispondere alle sfide della biodiversità o appropriarsi delle innovazioni emergenti (robotizzazione, dronizzazione, digitalizzazione), il comparto si sta evolvendo e con esso le professioni e le competenze professionali. Formazione iniziale o continua, assunzioni, inquadramento degli apprendisti... Paysalia metterà in primo piano la formazione e l'occupazione tramite un punto d’incontro dedicato agli scambi tra professionisti del settore.
 
La 6^ edizione del concorso Carré des Jardiniers
Concorso emblematico della filiera del paesaggio, il “Carré des Jardiniers” consacra il mestiere, la professione di giardiniere. Nel programma per i candidati di questa edizione 2021 il seguente tema ispiratore: “Le jardin du (bon) vivant” [approssimativamente “Il giardino del (buon) vivere”]. A Paysalia si potranno ammirare i giardini dei 5 finalisti e si conoscerà il nuovo Maître Jardinier (Maestro Giardiniere) 2021. Qui si trovano ulteriori informazioni sul concorso.
 
Qua si può vedere tutto il programma di Paysalia.


Redazione

Sette alberi al Campus di Sesto da AVI

Gli alberi, donati da AVI di differenti specie in funzione dei Paesi degli atenei coinvolti nell’assemblea di EUniWell del 22 ottobre a Firenze, sono stati piantati oggi al Campus scientifico di Sesto dell’Ateneo fiorentino a compensazione simbolica delle emissioni causate dagli spostamenti dei rappresentanti universitari. [Nella foto Irene Ghaleb, project manager di EUniWell per Unifi, Giorgia Giovannetti, delegata ai rapporti internazionali dell'Ateneo fiorentino e Francesco Ferrini, docente di Arboricoltura e Coltivazioni Arboree]


Al Campus scientifico di Sesto Fiorentino dell’Università di Firenze sono stati piantati oggi sette nuovi alberi donati dall’Associazione Vivaisti Italiani (AVI), soggetto referente del Distretto vivaistico ornamentale di Pistoia.
In questo modo l’Ateneo fiorentino ha deciso simbolicamente di compensare le emissioni dovute agli spostamenti dei vertici delle università europee del consorzio EUniWell che si incontreranno in presenza in Aula magna a Firenze domani, venerdì 22 ottobre, e di dare loro un benvenuto green. 
«Si tratta di una iniziativa coerente con i valori e i principi espressi dal network di cui festeggiamo il primo anno di attività  – spiega la delegata ai rapporti internazionali e accordi multilaterali Giorgia Giovannetti – e una soluzione che vuole rafforzare idealmente questa alleanza nell’impegno di migliorare la qualità della vita del nostro pianeta attraverso l’attività di ricerca».
Gli alberi offerti dall'Associazione Vivaisti Italiani di Pistoia sono stati scelti in funzione del paese di appartenenza di ciascun ateneo tra quelli che possono trovare una collocazione adeguata nel nostro contesto. In particolare i due esemplari di Quercus robur rappresenteranno le Università di Colonia e di Birmingham, l’Hulmus x hollandica l’Università di Leiden, la Tilia tomentosa l’Università di Semmelweis, la Betula pendula l’Università Linnaeus, il Platanus x acerifolia l’Università di Nantes, la Tilia x europaea l’Università di Firenze.


Redazione