Il vivaista
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Il 24 settembre incontro in diretta streaming sul ruolo del vivaismo nella produzione di verde per città e paesaggi più resilienti anche alla luce del Pnrr. Relatori A. Vavassori, F. Rappo, L. Innocenti, conclusioni di F. Ferrini, presidente del Distretto vivaistico di Pistoia. Partecipazione gratuita e crediti formativi per gli agronomi. Iscrizioni entro il 21 settembre.
«Con la diffusa e crescente domanda di piantagione di alberi, nelle aree urbane e nelle aree più naturalistiche, ci si attende che si attivi un processo importante di pianificazione territoriale e di programmazione vivaistica, accompagnate dalla scelta delle specie più idonee per l’areale geografico specifico, in base ai nuovi criteri climatici e a quelli volumetrici urbani, per arrivare a un programma gestionale di medio-lungo periodo». Ma «piantare alberi non è un’attività da sottovalutare, o da realizzare senza le dovute competenze, perché è in gioco il futuro di tutti noi. Visione e competenza devono perciò integrarsi per dare vita a un processo virtuoso, fondamentale per rendere resilienti le nostre città, anche alla luce delle nuove indicazioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr)».
Venerdì 24 settembre 2021, dalle ore 11 alle 12,30, l’Ordine degli agronomi di Milano e Il Verde editoriale organizzano un convegno online in diretta streaming su questo tema intitolato “Il ruolo della moderna vivaistica nel verde contemporaneo – un incontro per cogliere alcune delle possibilità offerte dal Pnrr”, che sarà moderato da Graziella Zaini, dottore agronomo e direttore di Acer. La partecipazione al convegno è gratuita previa iscrizione entro il 21 settembre. L’evento fa parte del programma di formazione professionale continua dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali per 0,187 CFP ai sensi del Regolamento Conaf n.3/2013.
Programma
- Angelo Vavassori, dottore agronomo: “Aspetti tecnici e agronomici della vivaistica connessi con la pianificazione, la progettazione e la gestione del verde urbano e del paesaggio”
- Fabio Rappo, amministratore unico Viridea: “La gestione del verde contemporaneo: le competenze in gioco”
- Leonardo Innocenti, dottore agronomo, Innocenti & Mangoni Piante: “L’offerta vivaistica e la domanda di mercato in Italia e in Europa”
- Conclusioni di Francesco Ferrini, professore dell’Università di Firenze e presidente del Distretto vivaistico ornamentale di Pistoia
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L’associazione Asproflor - Comuni Fioriti dà il suo contributo all’evento torinese di Verdecittà, dal 3 al 5 settembre, con l’allestimento di giardini temporanei fra cui dei “rain garden”: aiuole permeabili in grado di assorbire temporaneamente gli eccessi di acque piovane.
L’associazione con base piemontese Asproflor – Comuni Fioriti protagonista all’appuntamento torinese di Verdecittà, il progetto organizzato da Padova Hall Flormart e coordinato dal Crea con il finanziamento del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf). Appuntamento in programma da oggi a domenica all’interno dei Giardini Cavour che prevede tra l’altro, come è spiegato nel sito della manifestazione, l’installazione temporanea di “rain garden”, cioè aiuole permeabili in grado di assorbire e stoccare temporaneamente l’eccesso di precipitazioni piovose per alleggerire i sistemi di smaltimento urbano, e di aiuole sostenibili dal punto di vista idrico e resilienti al cambiamento climatico.
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«Sebbene le relazioni tra il benessere e l’ambiente siano state ampiamente studiate dal punto di vista medico, sono ancora non del tutto esplorate dal punto di vista delle scienze forestali e sembra esserci un supporto inadeguato per gli approcci interdisciplinari e la cooperazione tra silvicoltura e salute pubblica. In questo incontro, esperti dei diversi settori coinvolti porteranno il loro contributo di esperienze scientifiche sull’argomento».
Viene presentato così l’appuntamento organizzato venerdì 10 settembre mattina, a partire dalle 9,30, dall’Accademia dei Georgofili nell’ambito degli eventi messi in calendario in attesa del vertice dei ministri dell’agricoltura del G20 che si terrà a Firenze il 17 e 18 settembre 2021. Tutti eventi che si svolgeranno in modalità mista: in presenza, nella sede dell'Accademia, con un numero di spettatori compatibile alle normative anti-Covid19, e da remoto grazie ad un sistema audio-video che li renderà visibili in diretta su pc, tablet e smartphone. L’incontro del 10 settembre, intitolato “Foresta urbana e benessere: sinergie e prospettive fra medicina, psicologia e verde urbano”, è coordinato dal prof. Francesco Ferrini, docente di arboricoltura presso l’Università di Firenze, accademico dei Georgofili e presidente del Distretto vivaistico ornamentale di Pistoia.
«L'aumento dell'urbanizzazione, gli stili di vita sedentari, la virtualizzazione delle relazioni sociali, il lavoro precario, i cambiamenti climatici e condizioni senza precedenti come il lockdown per il Covid- 19 – si legge nella presentazione dell’incontro - hanno portato a un'escalation di stress e ansia nella popolazione globale. Lo stress è una delle principali cause di malattie non trasmissibili (NCD) come disturbi cardiovascolari, metabolici, immunologici, oncologici e psichiatrici. Sia in Europa che nel mondo, le malattie non trasmissibili stanno aumentando la loro incidenza e mortalità, quindi le misure per il recupero dallo stress e la promozione di stili di vita sani sono diventate cruciali per la salute pubblica».
«Nell'ultimo decennio – prosegue il testo introduttivo - la ricerca ha focalizzato una crescente attenzione sugli effetti preventivi e benefici del contatto con gli ecosistemi naturali, fra le quali l’esperienza in foresta è considerata un metodo per influenzare positivamente il benessere mentale, fisico e sociale. In effetti, vi sono prove crescenti che suggeriscono che le foreste, compresi i boschi naturali e urbani, offrono opportunità efficaci per migliorare la qualità della vita delle persone, ridurre i costi dell'assistenza sanitaria pubblica e potenzialmente fornire alternative e innovative fonti di reddito per il settore forestale. Di conseguenza, il numero e la varietà di iniziative forestali per la salute e il benessere sono aumentate in tutto il mondo: dallo Shinrin-Yoku e dal forest bathing (FB) in Giappone alle foreste curative in Corea, dalla selvicoltura sociale alle mostre d'arte, dalle foreste sepolcrali agli asili forestali, gli esempi sono fiorenti. Anche in Italia si stanno sviluppando attività come quella in atto presso Pian dei Termini (PT)».
La partecipazione all’incontro potrà avvenire solo dietro compilazione, entro le ore 12 di lunedì 6 settembre, del seguente form. I partecipanti riceveranno le credenziali di accesso alla piattaforma web. In base alla normativa vigente, la partecipazione in presenza sarà permessa ai primi 20 iscritti che ne facciano specifica richiesta.
Programma:
✓ 9.30 - Saluti istituzionali
Coordina: F. Ferrini
✓ 9.45 - Relazioni:
F. Cirulli Salute mentale, natura e verde urbano in una prospettiva neurobiologica
F. Becheri Terapia forestale: esperienze, limiti e prospettive
G. Carrus Foresta e verde urbano e benessere psicofisico
G. Spano Salute, benessere e verde urbano: un approccio transdisciplinare
C. Brunetti Terpeni emessi dalle Foreste Mediterranee: dai metodi di rilevazione ai benefici per la salute umana
F. Salbitano Il comfort della natura in città fra progettazione e gestione delle foreste urbane e delle soluzioni basate sulla natura
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In occasione di Macfrut 2021 a Rimini Fiera, dal 7 al 9 settembre, il salone Biosolutions International Event si articola nell’area espositiva di aziende della difesa e nutrizione delle piante con metodi naturali, nel nuovo premio “Biosolutions International Award” e nel convegno internazionale “Cimice asiatica: emergenza fitosanitaria o problema superato?” (scadenza iscrizione 3 settembre).
«L’occasione giusta per incontrare i principali operatori del settore e valutare insieme le innovazioni che consentiranno la difesa e la nutrizione delle nostre colture nei prossimi anni».
Così Camillo Gardini, responsabile del Progetto Biosolution di Agri 2000, introduce il salone “Biosolutions Internazional Event” in programma nel contesto del prossimo Macfrut a Rimini Fiera da martedì 7 a giovedì 9 settembre 2021. Una manifestazione di livello internazionale che vedrà come protagonisti i principali soggetti del comparto dei biostimolanti e di tutto «l’universo della difesa e nutrizione delle piante con metodi naturali»: dalle aziende produttrici ai tecnici e ricercatori.Oltre all’area espositiva, il salone prevede quest’anno la prima edizione del premio “Biosolutions International Award”. «Un riconoscimento – spiegano gli organizzatori - assegnato a tutte le biosolutions presenti in fiera con forti caratteri innovativi, ideato per fare conoscere e premiare le innovazioni in questo importantissimo settore che diventerà sempre di più centrale nel sistema agricolo come evidenziato dal Green Deal».
E poi giovedì 9 settembre alle ore 10 è in programma «il Biosolutions International Congress» sul tema: “Cimice asiatica: emergenza fitosanitaria o problema superato?”. Si tratta del terzo congresso internazionale su questi prodotti, dopo quello ospitato nell’edizione 2019 e quello dello scorso anno a Macfrut Digital. Tra i relatori Luca Casoli, direttore del Consorzio Fitosanitario di Modena e Reggio-Emilia (“Andamento delle popolazioni di cimice asiatica nell’ultimo triennio e utilizzo del Trissolcus japonicus per il suo controllo; risultati raggiunti dopo due anni di rilascio del parassitoide”); Pietro Castaldini della Direzione Tecnica Cooperativa Patfrut (“Situazione nei frutteti: strategie percorribili, risultati raggiunti e criticità”); Eric Conti, docente di Entomologia Generale e Applicata all’Università di Perugia, (“Risultati di 4 anni di ricerche su cimice asiatica e parassitoidi e prospettive di controllo”); Renzo Bucchi, responsabile scientifico Agri 2000 Net (“Strategie di difesa “push & pull”. Risultati delle attività sperimentali svolte nel 2021 nell’ambito del Piano di innovazione SISCCCA”); Greg Krawczyk dell’Università della Pennsylvania (“Il controllo della cimice asiatica attraverso le reti ‘Attract and kill’. Risultati della sperimentazione condotta negli Stati Uniti”); Pio Federico Roversi, direttore del CREA (“Prospettive della sperimentazione per il controllo della cimice asiatica in Italia”). Introduce e modera Davide Barnabè, manager di Agri 2000, che insieme a Macfrut organizza l’area Biosolutions.
Per partecipare al convegno è necessaria una iscrizione (costo 50 Euro) entro venerdì 3 settembre. Info: Agri 2000 Net tel. 051 4128045. Responsabile Organizzativo: Roberto Sciolino Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
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Un evento che «si propone di evidenziare l’importante riorganizzazione che si sta verificando in Italia del Servizio Fitosanitario e del sistema di prevenzione dell’introduzione di organismi dannosi». Con «attenzione agli effetti dei cambiamenti climatici sulle avversità delle piante e al ruolo di insetti vettori nella trasmissione di malattie a rischio di introduzione».
Viene presentato così l’incontro che l’Accademia dei Georgofili organizza mercoledì 8 settembre pomeriggio, a partire dalle 14,30, sul tema “Rischi fitosanitari legati ai cambiamenti climatici e prevenzione di epidemie in ambito vegetale”. Un incontro coordinato da Piero Cravedi che rientra fra gli appuntamenti tecnico-scientifici organizzati dai Georgofili a Firenze nella settimana precedente al vertice dei ministri dell’agricoltura del G20 del 17/18 settembre.
«La riunione dei Paesi del G20 – si legge nel testo introduttivo dell’incontro - può consentire di affrontare approcci interdisciplinari lungimiranti per valutare e agire sulla complessità dell’impatto sul sistema agricoltura nel suo insieme di fattori quali clima, modalità produttive di materie prime e relativi aspetti sociali, economici e di mercato. Da considerare sono anche i cambiamenti geopolitici e i modelli di consumo e di domanda alimentare. L’apporto del settore della “difesa antiparassitaria” a questo complesso argomento è rivolto a ricordare il rischio che potrebbe derivare dallo sviluppo epidemico di avversità delle piante coltivate, con drammatiche conseguenze sulla disponibilità di cibo per la popolazione mondiale. Cooperazione internazionale e politiche commerciali non possono trascurare rischi di questo tipo».
Programma:
✓ La nuova normativa nazionale per la protezione delle piante e il riordino del Servizio Fitosanitario Nazionale (B. Faraglia)
✓ L’Istituto Nazionale di Riferimento per la protezione delle piante e la realizzazione dei Laboratori di Quarantena per il controllo dei microrganismi dannosi (P. F. Roversi)
✓ Cambiamenti climatici e malattie delle piante (G. Lorenzini)
✓ Cambiamenti globali e fitopatogeni da quarantena: ricerca, innovazione, trasferimento, prevenzione (S. Tegli)
✓ Influenza del cambiamento climatico sugli insetti: nuove minacce per la viticoltura europea (A. Alma, A. Lucchi)
✓ Rischi connessi all’introduzione di organismi esotici nelle associazioni vettore-fitopatogeno: il caso di Candidatus liberibacter (R. Tedeschi, E. Gonella)
✓ Xylella fastidiosa: il contributo della ricerca scientifica nella gestione di una emergenza fitosanitaria di portata epocale (D. Boscia)
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Un report della Horticultural Trades Association dice che nel I semestre del 2021 le esportazioni di piante vive dal Regno Unito all’Unione Europea sono diminuite del 39% rispetto al primo semestre del 2019 (l’ultimo normale, cioè prima della pandemia) quando si attestarono a un valore di 16 milioni di sterline. James Clark: gli ostacoli burocratici e gli enormi costi stanno rendendo impraticabile il “commercio verde” nel continente europeo.
Le esportazioni di piante vive e materiali vegetali dal Regno Unito all’Unione Europea tra gennaio e giugno di quest’anno sono state pari a 9,7 milioni di sterline (circa 11,3 milioni di euro), vale a dire del 39% inferiori in valore rispetto al primo semestre del 2019, l’ultimo semestre “normale”, prima dello tsunami della pandemia da Covid-19, oltre che della Brexit, quando si attestarono intorno a 16 milioni di sterline. Nel frattempo le vendite nel resto del mondo sono rimaste sostanzialmente statiche tra primo semestre 2019 e primo semestre 2021. Segno che l’impatto di Brexit, incluse le misure restrittive post Brexit che hanno ostacolato il commercio, è stato pesante per i vivaisti britannici.
L.S.