Il vivaista

Artigianfer, Signify e Vespera Power hanno siglato un’intesa per lo sviluppo di soluzioni integrate all’avanguardia nell’agrofotovoltaico. Si inizia in Puglia.


La realizzazione di serre fotovoltaiche avanzate che permetteranno di massimizzare le sinergie tra il settore agricolo e quello energetico.
Questo l’obiettivo dell’accordo per lo sviluppo di soluzioni integrate all’avanguardia nel settore agrofotovoltaico siglato il 2 agosto da Artigianfer, azienda leader nella progettazione e costruzione di serre industriali, Signify, leader nell'illuminazione, e Vespera Power, protagonista emergente nel mercato dell'energia solare. Un’intesa che nella sua fase iniziale interesserà alcuni primi siti in Puglia per poi estendersi anche in altre regioni d’Italia.
L’agrofotovoltaico massimizza la sinergia tra il settore agricolo e quello energetico producendo energia elettrica pulita, supportando il processo di decarbonizzazione e permettendo la valorizzazione del territorio grazie al duplice utilizzo dello stesso, il tutto senza ridurre la superficie coltivabile. L’attenzione su questi nuovi sistemi in Italia è oggi molto alta e nel PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) sono stati previsti ingenti fondi per la realizzazione di impianti di questo genere con sfidanti obiettivi da raggiungere entro il 2030. Da qui è nata la collaborazione delle tre aziende, che contribuirà a proiettare il settore dell’agricoltura verso un futuro più sostenibile e al tempo stesso più profittevole.
Vespera Power metterà a disposizione il proprio expertise derivante dalla realizzazione di precedenti progetti nelle serre solari fotovoltaiche di tutta Italia, resi possibili grazie al prezioso contributo di Artigianfer, realtà che sin dal 1966 vanta una specializzazione nella progettazione e costruzione di serre a livello globale con una forte componente tecnologica. Le serre fotovoltaiche avanzate (SFA) in fase di implementazione utilizzano sistemi di coltivazione idroponici e sono parzialmente dotate anche di pannelli fotovoltaici.
Signify, grazie alla sua esperienza di oltre 80 anni nel campo dell’illuminazione dedicata all’orticoltura, creerà un sistema illuminotecnico più efficiente e sostenibile grazie all’utilizzo di apparecchi smart, intelligenti e predittivi che consentiranno di gestire l’impianto in modo semplice, veloce ed intuitivo a seconda delle esigenze dei coltivatori. Così facendo, ad esempio, attraverso un’illuminazione artificiale sarà possibile assicurare la produzione agricola anche nei periodi invernali.
Le serre fotovoltaiche avanzate (SFA) rappresentano oggi il sistema più avanzato per garantire una perfetta ed efficiente integrazione tra attività agricola e produzione elettrica, assicurando al contempo massima sostenibilità anche in termini di fertilità del suolo, rispetto del microclima e resilienza ai cambiamenti climatici. Tutto ciò grazie anche a una gestione e un monitoraggio in tempo reale dei parametri idrici, produttivi e luminosi.
«Oggigiorno assistiamo a una forte spinta a favore della sostenibilità intesa a 360°, che quindi inevitabilmente coinvolge anche il settore agricolo, non solo nel proteggersi dalle avversità climatiche, ma anche nella salvaguardia e valorizzazione delle risorse – ha commentato Mario Cardelli, executive sales manager di Artigianfer -. In questo contesto, la collaborazione con Signify e Vespera Power intende promuovere ulteriormente questo progresso grazie all’implementazione delle tecnologie più innovative come i sistemi agrofotovoltaici per un impatto positivo sugli agricoltori, sulla comunità e sul Pianeta».
«Investiamo da sempre in innovazione e sostenibilità con l’obiettivo di offrire soluzioni in grado di migliorare la qualità della vita dei cittadini e la produttività delle aziende riducendo, al contempo, l’impatto ambientale – ha dichiarato Carlos Alberto Loscalzo, amministratore delegato di Signify Italia, Israele e Grecia -. Siamo quindi orgogliosi di impegnarci in nuovi progetti, al fianco di Artigianfer e Vespera Power, volti all’efficientamento energetico del settore agricolo, una realtà chiave in Italia che vanta numerose produzioni di eccellenza, in linea con gli sfidanti obiettivi stabiliti dal PNRR».
«Il concetto di agrofotovoltaico non è soltanto un’idea astratta, bensì una soluzione concreta e perfettamente praticabile per migliorare le modalità attraverso le quali produciamo energia rinnovabile – ha affermato Conor McGuigan, ceo di Vespera Power -. Siamo pertanto entusiasti di aver siglato questo accordo con Artigianfer e Signify che ci permetterà, nei prossimi anni, di far conoscere e implementare sempre più soluzioni di qualità a vantaggio dell’intero settore».

Redazione

A Quarrata orto sociale su terreno confiscato alla camorra

Firmata convenzione fra Comune e sindacati per la gestione del terreno confiscato presso Catena di Quarrata, che diventerà orto sociale e parco. L’aiuto di AVI.

 
«Questi sono segnali di cui la società ha bisogno: dobbiamo ripartire dal valore della legalità». Lo ha affermato il sindaco di Quarrata Gabriele Romiti, dicendosi onorato della presenza del prefetto Licia Donatella Messina, venerdì scorso in occasione della firma della convenzione con le maggiori organizzazioni sindacali e due associazioni di volontariato per l’attuazione del progetto “Coltiviamo la legalità”. Un progetto già presentato nei mesi scorsi che permetterà di utilizzare a scopo sociale un terreno incolto di 1200 metri quadrati confiscato alla camorra a Catena di Quarrata (via Fiorentina 787), il quale da ora in poi verrà adibito a orto sociale e giardino pubblico dando spazio a percorsi di legalità per gli studenti delle secondarie a cura di Libera. Associazione, quest’ultima, che molto si è spesa per il progetto “Coltiviamo la legalità” con la sua referente pistoiese Alessandra Pastore, che ha voluto ringraziare per la collaborazione il precedente prefetto, Gerlando Iorio.
«È una rivalsa dello Stato che discende dalla legge Rognoni-La Torre – ha dichiarato la prefetta Licia Donatella Messina – e mi piace particolarmente perché è rivolto ai giovani e alle scuole, non solo alla società civile onesta. Quindi ha anche uno scopo educativo, oltre a quello di accrescere la coesione sociale». Come sottolineato da Massimo Fanucci, coadiutore di questa iniziativa dell’Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, «è un’operazione di carattere temporaneo e occorre darsi da fare per ottenere il terreno in modo definitivo». Infatti, come specificato nero su bianco nella convenzione firmata il 22 luglio, la collaborazione tra Comune di Quarrata e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil di Pistoia e le associazioni di volontariato Auser e Anteas pistoiesi per la gestione del terreno confiscato a Catena sarà valida fino al 12 gennaio 2024, in quanto di 18 mesi è il comodato d’uso gratuito con cui il Comune di Quarrata ha ottenuto il terreno dall’Agenzia nazionale per i beni confiscati alle mafie.
«Abbiamo iniziato a lavorare a questo progetto 2 anni e mezzo fa – ha ricordato il segretario generale di Spi Cgil Pistoia Andrea Brachi -. Sono oltre 50 i beni confiscati nella provincia di Pistoia. Ma noi abbiamo visto un’opportunità in questo piccolo terreno di 1200 metri quadrati trovando nelle scuole piena disponibilità e nella prefettura collaborazione eccezionale». Grazie all’Agenzia nazionale per i beni confiscati, al Comune di Quarrata e all’impegno di Libera si è ottenuta l’assegnazione temporanea di 18 mesi. Brachi ha rivolto un ringraziamento, a cui si è unito il sindaco Romiti, agli sponsor, fra cui l’Associazione Vivaisti Italiani (AVI) per la pulizia del terreno, che era completamente abbandonato e incolto, ricoperto di rovi ed erbacce. Come spiegato poi al Vivaista dal presidente Luca Magazzini, AVI si è fatta carico della pulizia «con macchine e mano d’opera e rispettando le indicazioni di non abbattere le piante segnalate».
Le altre sigle sindacali, Cisl e Uil, non potendo essere presenti ieri, hanno mandato una dichiarazione congiunta in cui l’iniziativa viene definita «uno straordinario contrasto al potere mafioso».
«Da lunedì – informa una nota di Cgil Pistoia – daremo una mano a Libera Pistoia per la gestione del primo Campo “E!State Liberi!” organizzato nel nostro territorio che ruoterà proprio sul recupero del bene di Quarrata».
 

L.S.

Il 13-15 settembre ad Angers 250 espositori per l’edizione 2022 del Salon du Végétal, la maggiore fiera francese del settore del verde: b2b ma aperta a tutti.

Nuova era per il Salon du Végétal, nuova era per le piante: per il ruolo che hanno assunto dopo la pandemia nella nostra vita quotidiana e in relazione al contrasto al cambiamento climatico e alla mitigazione dei suoi effetti.
L’edizione 2022 del Salon du Végétal, la principale fiera professionale francese del settore del verde, che nella nuova formula prevede spazi aperti a tutti con zone riservate agli operatori, si svolgerà dal 13 al 15 settembre al Parco delle esposizioni di Angers. Due i principi ispiratori della manifestazione: le piante al servizio del territorio e dell’ambiente grazie a tutte le loro proprietà positive; le piante al servizio dell’uomo come fonti di benessere, sia nella funzione ornamentale che nell’uso direttamente terapeutico.
Il centro nevralgico e cuore espositivo del Salon sarà il “Cortile delle piante”, accessibile sia ai professionisti che ai semplici appassionati. Sarà articolato in un “Mercato”, nel quale saranno valorizzate le piante degli espositori e illustrati i loro usi; e in una serie di “Scene di giardino” capaci di dimostrare il know how del comparto e di ispirare buone pratiche.
Poi vi sarà una seconda area, denominata “Pixel Garden” (il giardino dei pixel), uno spazio espositivo interamente dedicato agli ibridatori e produttori di semi e piantine, per presentare una vasta gamma di “nuove varietà”. E una terza riservata a “Jobs and Carreers”, per tutti coloro che si occupano di formazione e mercato del lavoro nella filiera del verde. Essa prevede un programma di laboratori e conferenze partecipative, un’area per la presentazione dei posti di lavoro in offerta da parte delle aziende e un’altra per i colloqui di lavoro individuali.
Chi sono gli espositori del Salon du Végétal? Lo spiega il dossier de presse: produttori e commercianti di piante, ibridatori e produttori di semi e giovani piante, garden centre e reti distributive, fornitori di attrezzature, macchine e input per la vendita e presentazione di piante, centri di formazione, fornitori di servizi di supporto. In tutto attorno ai 250 espositori, di cui l’84% francesi e il 16% stranieri. Il 41% degli espositori sono produttori di piante: 29% coltivatori di piante finite, 12% di giovani piante o semi. Il 29% fornitori di attrezzature per la vendita delle piante e il 9% grossisti.
In evidenza nel programma, appuntamenti di approfondimento sui nuovi trend del mercato delle piante e sui modi corretti di presentarle nei punti vendita. E poi il concorso Innovert, articolato in quattro sezioni:  florovivaismo, vivaismo, prodotti e servizi per la commercializzazione e uso delle piante, prodotti e servizi per la gestione del verde/paesaggio.
Ulteriori informazioni sul programma qui.

Redazione

Le sezioni del 23 Premio “La Città per il Verde” per Comuni italiani e soggetti con finalità pubblica. Scadenza 15 settembre 2022, premiazione a Myplant 2023. 


“Verde urbano”, “Manutenzione del verde”, “Migliore iniziativa di volontariato per la gestione degli spazi verdi urbani” e un premio speciale “La Città per il Verde” – weTree a una figura femminile che si è distinta in questo ambito.
Sono le sezioni previste dal Premio “La Città per il Verde”, che giunge quest’anno alla 23esima edizione. Con i secondi due riconoscimenti, come si legge nel testo del bando, assegnati dalla giuria in base alle valutazioni delle schede ricevute del verde urbano di tutte le categorie: Comuni italiani «che si sono distinti per realizzazioni o metodi di gestione innovativi, finalizzati all’incremento del patrimonio verde pubblico attraverso interventi di nuova costruzione e di riqualificazione o nei quali viene privilegiato l’aspetto manutentivo», enti pubblici o strutture private a finalità pubblica «che hanno saputo valorizzare gli spazi verdi delle loro strutture», associazioni di volontariato che svolgono un servizio pubblico «per la riqualificazione e la manutenzione degli spazi verdi delle nostre città».
Organizzato dalla casa editrice milanese Il Verde Editoriale, il Premio ha fra i partner la fiera professionale del florovivaismo Myplant & Garden che sarà - in data ancora da definire tra il 22 e il 24 febbraio 2023 (i giorni del prossimo Myplant) - la cornice della cerimonia di consegna dei riconoscimenti assegnati. La partecipazione al Premio è gratuita e non comporta alcun onere se non l’invio del materiale che dovrà avvenire entro e non oltre il 15 settembre 2022.
I Comuni partecipano al Premio suddivisi nelle seguenti categorie: 1a categoria - Comuni fino a 5mila abitanti; 2a categoria - Comuni da 5mila a 15mila abitanti; 3a categoria - Comuni da 15mila a 50mila abitanti; 4° categoria - Comuni oltre 50mila abitanti. La 5a categoria comprende, come detto, altri enti pubblici, strutture private a finalità pubblica e associazioni di volontariato che svolgono un servizio pubblico.
La giuria decreterà un vincitore per ogni categoria del Premio e, qualora altri fossero ritenuti meritevoli, potrà attribuire segnalazioni e menzioni speciali.
Per candidarsi leggere il bando qua

Redazione

Associazione Vivaisti Italiani - realizzazione di invasi

Lo ha rivolto ai politici ospiti il presidente dell’Ass. Vivaisti Italiani nell’assemblea del 14 luglio, in cui ha anche spiegato la fase delicata del vivaismo.

 
«Anche in relazione alla situazione delicata in cui ci troviamo, sia dal punto di vista ambientale per la siccità che dal punto di vista economico per l’elevata inflazione e la necessità di investimenti per non perdere il treno del PNRR, chiediamo un segnale dalle istituzioni e dalla politica almeno sul fronte delle risorse idriche: norme che sburocratizzino la creazione di invasi da parte delle aziende e consorzi di bonifica che non si limitino a pulire gli argini dei torrenti ma realizzino anche interventi per migliorare la regimazione delle acque e impedirne la dispersione. Su questo fronte ci vuole un contributo sia della politica che delle associazioni di categoria agricole».
Questo il messaggio conclusivo della relazione di Luca Magazzini, presidente dell’Associazione Vivaisti Italiani (AVI), il soggetto referente del Distretto vivaistico-ornamentale di Pistoia, ieri sera all’incontro al Circolo di Masiano di Pistoia, in occasione dell’assemblea di approvazione del bilancio consuntivo 2021, al quale erano presenti numerosi esponenti delle istituzioni: dai sindaci di Pistoia Alessandro Tomasi e di Quarrata Gabriele Romiti, alla guida di due dei cinque comuni in cui si estende il Distretto pistoiese, ai consiglieri regionali Alessandro Capecchi (Commissione Territorio e Ambiente) e Marco Niccolai (Commissione Agricoltura), al senatore Patrizio Giacomo La Pietra (Commissione Agricoltura e relatore del ddl di riforma del settore florovivaistico), all’assessore comunale di Pistoia Gabriele Sgueglia (deleghe su Politiche ambientali, rifiuti, acqua, energia, vivaismo, attività produttive, commercio e altro ancora). Seduto accanto a Magazzini il presidente del Distretto Francesco Ferrini.
Una relazione, quella di Luca Magazzini, in cui è stato sottolineato che simili interventi sulla gestione delle risorse idriche sarebbero nell’interesse di tutti, non solo dei vivaisti. Infatti si preserverebbero di più le falde e diminuirebbero anche i rischi idrogeologici. «Dal 2003, annus horribilis per la siccità – ha detto Magazzini – le aziende vivaistiche hanno fatto enormi investimenti nella gestione dell’acqua introducendo l’irrigazione a goccia (che consente anche un minor uso di diserbanti) e ciò ha consentito sinora di resistere, ma se nelle coltivazioni in pieno campo le piante hanno maggiore tolleranza alla carenza d’acqua, con la vasetteria ci sono più rischi, perché si tratta di tipologie produttive meno resistenti alla siccità». «Poter realizzare dei nuovi invasi – ha aggiunto Magazzini – consentirebbe di raccogliere in maggiore quantità sia l’acqua piovana che quella di recupero post irrigazione».  
Magazzini ha anche tracciato il quadro della situazione del comparto vivaistico, giunto a un punto di svolta delicato in cui è facile sbagliare. Da un lato, c’è l’attesa di un forte aumento della domanda di piante del settore pubblico in Italia e in tutta Europa, sulla spinta del contrasto al cambiamento climatico e delle misure del PNRR, che ci spingerebbe a maggiori investimenti e incrementi produttivi, nei limiti della difficoltà di trovare manodopera qualificata e della tenuta dei finanziamenti a fronte dell’inflazione. Dall’altro, il consumo privato sta frenando sotto il peso del balzo dell’inflazione. «L’anno scorso la stagione è terminata in modo positivo dal punto di vista commerciale – ha spiegato Magazzini -, ma intorno a Pasqua si è verificato un primo calo degli ordinativi. L’importante è che si registri una ripresa dello sviluppo commerciale da dopo Ferragosto in poi. Ma non sarà facile se persisteranno queste pressioni inflazionistiche. Senza dimenticare che l’inflazione significa anche un aumento considerevole dei costi produttivi, non solo un freno alla domanda privata di piante». 
«Una risposta a quest’ultima problematica – ha rimarcato Magazzini – può arrivare dai bandi del PNRR. Alcune aziende del distretto hanno fatto domanda nell’ambito del bando di filiera già uscito. Mentre noi di AVI stiamo aspettando il bando dei contratti di distretto che sta per uscire e abbiamo già circa 40 manifestazioni di interesse di aziende vivaistiche più una decina provenienti dalla Montagna pistoiese. Una parte importante degli investimenti andrebbe in fotovoltaico, agrivoltaico e in generale misure di abbattimento dei costi energetici».
Nel suo breve intervento il presidente del Distretto vivaistico ornamentale pistoiese, prof. Francesco Ferrini, ha confermato alcuni punti evidenziati da Magazzini e sottolineato alcune criticità. Innanzitutto alcuni ritardi nella partenza di certi bandi del PNRR, come da lui constatato per un bando riguardante l’università, e poi la difficoltà a reperire manodopera qualificata. Però ha posto all’attenzione di tutti anche notizie positive: il fatto che si sta lavorando alla definizione di percorsi formativi per creare nuova manodopera qualificata per il vivaismo; e la constatazione che sta migliorando l’immagine e la percezione corretta dell’attività vivaistica e del suo peso fondamentale nell’agricoltura regionale e nazionale. Infine Ferrini ha ricordato ai vivaisti in sala che ha ripreso le visite nei vivai di chi vuole sottoporre alla sua attenzione le proprie produzioni o evidenziare eventuali problemi da risolvere.
 
Bilancio consuntivo 2021
Come risulta dal rendiconto consuntivo di cassa del 2021 illustrato dal revisore dei conti Paola Fanti, l’Associazione Vivaisti Italiani ha chiuso il 2021 con i conti in ordine nonostante il leggero disavanzo di cassa (-7.563 €), dovuto in gran parte a spese legate al trasferimento nella nuova sede di proprietà. La disponibilità di cassa a fine 2021 era infatti di quasi 28.936 €, grazie all’avanzo della gestione precedente di 36.499 €.
Le entrate sono state pari a 203.956 €, con un aumento di circa 3.500 euro dei contributi associativi e una diminuzione di circa 14 mila euro dei ricavi complessivi da sponsorizzazioni. Mentre il totale delle uscite è stato pari a 211.519 €. 
Il bilancio è stato approvato all’unanimità dai presenti in assemblea.
 

Redazione

Domani giovedì 14 luglio, alle ore 18, assemblea dei soci dell’Associazione Vivaisti Italiani (AVI) presso la sala convegni della Cooperativa di cultura e sport “E. Bianchi” del Circolo di Masiano (via di Masiano 10/f, Masiano, Pistoia).
Dopo i saluti e le comunicazioni del presidente Luca Magazzini, l’ordine del giorno prevede i saluti delle autorità presenti, un intervento del presidente del Distretto Rurale Vivaistico Ornamentale di Pistoia Francesco Ferrini e la presentazione, discussione e approvazione del bilancio consuntivo 2021.
Seguirà un intervento di Generali Italia Spa – Agenzia Gai e Romoli Srl e poi la cena dei soci. 

Redazione