Notizie

agriturismi toscani - sos di Cia

Confermato presidente di Turismo Verde - Cia Toscana Centro, Masotti: «molti apriranno a Pasqua». Il presidente Orlandini: «da Regione sostegni come per Covid».

 
Costa troppo tenere aperti gli agriturismi nei periodi autunnali e invernali. Questo vale soprattutto per le strutture di grandi dimensioni, che hanno un maggiore dispendio di energia per il riscaldamento, tale da non essere compensato dalle presenze di turisti.
E’ quanto emerso oggi dall’assemblea elettiva di Turismo Verde di Cia Agricoltori Italiani di Toscana Centro (Firenze-Prato-Pistoia). Assemblea che ha confermato alla guida dell’associazione degli agriturismi per il quadriennio 2022-2025 Franco Masotti, al secondo mandato da presidente.
Sono 600 gli agriturismi presenti in provincia di Firenze (il 13% dei 4.500 della Toscana), in provincia di Prato sono 250 (5,5%) così come in quella di Pistoia (250 per il 5,5% toscano).
«Gli aumenti dei costi energetici non sono più sostenibili dagli agriturismi del nostro territorio – ha dichiarato Franco Masotti -, in molti resteranno chiusi nei mesi invernali e riapriranno in primavera, nel periodo pasquale. Impossibile mantenere strutture di grandi dimensioni aperte, restano aperti gli agriturismi di piccole dimensioni e chi è autosufficiente a livello energetico, grazie al fotovoltaico o a caldaie a biomasse».
«Una situazione difficile – ha aggiunto Sandro Orlandini, presidente di Cia Toscana Centro – per tanti nostri agriturismi: è necessaria un’altra ‘misura 21’ attuata dalla Regione Toscana durante l’emergenza Covid, che ha permesso alle aziende di avere un minimo di ristoro in una fase di difficoltà».
«Non è possibile aumentare i prezzi al cliente – ha concluso Masotti -, altrimenti si andrebbe fuori mercato. Servono ristori per chi non può aprire».
 

Redazione

Aumentata di 800.000€ la dotazione del bando regionale che sostiene il miglioramento dei sistemi d’irrigazione. Saccardi: «cabina di regia per nuovi invasi».  


Salita a 3 milioni e 800 mila euro la disponibilità finanziaria 2022 del bando dedicato agli investimenti irrigui aziendali finalizzati a rendere più efficiente l’utilizzo dell’acqua in agricoltura.
Su iniziativa della vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi, è stata incrementata di oltre 800 mila euro la dotazione del bando attuativo del tipo di operazione 4.1.4 – “Gestione della risorsa idrica per scopi irrigui da parte delle aziende agricole – annualità 2022” promosso nell'ambito di Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l'autonomia dei giovani. Il bando sostiene gli imprenditori agricoli professionali (IAP) che vogliono rendere più efficiente l'uso dell'acqua in agricoltura attraverso interventi che incidono sul sistema di accumulo e/o sul sistema di distribuzione/adduzione di acque da destinare ad uso irriguo aziendale, fino agli interventi sugli impianti di irrigazione.
«Il problema acqua è serio, oggi più che mai – afferma l’assessora Stefania Saccardi -. La crescente domanda d’acqua, nel settore irriguo come in quello civile, in un contesto di cambiamenti climatici, ci impone di intensificare gli impegni che aiutano una gestione più razionale della risorsa che in agricoltura passa senza dubbio da interventi di efficientamento dei sistemi di irrigazione o di distribuzione, laddove soprattutto ci sono corpi idrici in condizioni non buone».
«La Regione – aggiunge la vicepresidente – si sta impegnando a snellire le procedure per la realizzazione di nuovi invasi perché non venga rallentata o addirittura abbandonata a causa di difficoltà burocratiche in cui spesso i progetti si incagliano. Abbiamo istituito una cabina di regia apposita per far fronte a questo problema. E appena abbiamo potuto abbiamo dato maggiore forza a questo bando, che va proprio nella direzione che auspichiamo e a cui stiamo lavorando: un uso più consapevole e strategico della risorsa acqua, per il futuro dell’agricoltura e dell’ambiente».

Redazione

Si intitola “Sanremo è floricoltura – workshop sul presente e il futuro del fiore alla luce delle nuove sfide economiche ed ambientali” e sarà un momento di riflessione sulla floricoltura ligure con produttori, istituzioni e operatori della filiera.
L’appuntamento è lunedì 17 ottobre dalle 9,45 alle 12,30 presso il Museo Civico di Sanremo (Piazza Nota 2). Vista la limitata capienza della sala si consiglia di prenotare il proprio posto via mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Ma si potrà assistere all’evento anche in streaming nel sito web di Flornews Liguria.
Durante l’incontro, a cui parteciperà anche il presidente del Distretto florovivaistico della Liguria Luca De Michelis, si affronteranno i seguenti argomenti: “la riscoperta delle fronde”, “le succulente in vaso e da reciso”, “il re dei fiori di Sanremo: il ranuncolo”, “ibridazione e innovazione varietale”, “nuovi prodotti, logistica e sostenibilità”, il ruolo della ricerca per la sostenibilità in floricoltura e le prospettive del mercato dei fiori di Sanremo.

Redazione

Giansanti da Pistoia + vivaismo

Il presidente di Confagricoltura dalla nuova sede pistoiese: «il vivaismo è performante e bisogna investirci, anche per la sostenibilità»; il 198 va modificato.

 
«Il settore florovivaistico e in particolar modo quello vivaistico è un settore importante: all’incirca 2 miliardi di fatturato, la metà viene esportata con punte come qui a Pistoia anche del 90%. Chi non conosce il vivaismo italiano non fa bene all’Italia, perché oggi abbiamo un settore performante, che dà forza e vitalità a una città importante come quella di Pistoia. Un settore su cui bisogna investire, tanto più alla luce degli obiettivi molto ambiziosi che oggi in Europa si danno sui grandi temi della sostenibilità e se pensiamo al futuro delle città verdi».
È quanto dichiarato il 4 ottobre ai giornalisti dal presidente nazionale di Confagricoltura Massimiliano Giansanti in occasione del taglio del nastro, ad opera del presidente provinciale Andrea Zelari, della nuova sede pistoiese della Confederazione: in via Venturi 1/A, zona Sant’Agostino di Pistoia. «Mi farò interprete e voce – ha proseguito Giansanti - verso il nuovo ministro dell’agricoltura per portarlo qui a Pistoia e fargli conoscere questa grande realtà». 
Andrea Zelari, sottolineando l’importanza di avere consolidato il patrimonio di Confagricoltura Pistoia con l’acquisto di una sede, ha detto: «per noi questa sede vuol dire tanto perché rappresenta il risultato di un grande lavoro fatto da questa associazione. È la riprova che lavorando bene, con un team giovane come abbiamo, si arriva ad ottenere dei risultati molto positivi». Risultati che sono stati confermati dal direttore di Confagricoltura Pistoia Daniele Lombardi durante l’incontro nella nuova sala riunioni che è seguito al taglio del nastro: «dal 2017, anno in cui è stato avviato un percorso di rinnovamento – ha reso noto Lombardi ringraziando uno per uno i giovani e qualificati membri dello staff -, gli imprenditori agricoli nostri associati sono aumentati di circa il 30%». 
All’inaugurazione erano presenti, oltre ai vertici di tutti i livelli territoriali di Confagricoltura, fra cui il presidente regionale Marco Neri, il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, il presidente della Provincia di Pistoia Luca Marmo e il vescovo Fausto Tardelli. Con loro il direttore della Direzione Agricoltura e sviluppo rurale della Regione Toscana Roberto Scalacci, il presidente del Distretto vivaistico-ornamentale Francesco Ferrini, la presidente della Camera di Commercio di Pistoia e Prato Dalila Mazzi e diversi esponenti politici.
Nel suo discorso conclusivo il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, che è stato da poco riconfermato vicepresidente del Copa-Cogeca, organo di rappresentanza delle organizzazioni agricole in sede europea (vedi), ha affermato che di vivaismo se ne parla troppo poco, nonostante la sua vitalità e il ruolo che ha assunto in relazione agli impegni delle politiche europee per città più green. Così come troppo poco per Giansanti si parla dell’agroalimentare, anche se è il primo comparto in termini di contributo al Pil nazionale ed è passato negli ultimi anni da 27 a 60 miliardi di fatturato, grazie anche alla capacità delle nostre imprese di aggredire i mercati esteri. 
«Io mi aspetto tanto dal vivaismo di Pistoia – ha detto Giansanti –, è un settore fondamentale per i futuri assetti urbanistici delle città». «Oggi l’agricoltura – ha aggiunto – è accusata di generare emissioni inquinanti. Sì è vero, ogni attività, anche andare in auto, produce emissioni. Ma c’è un solo comparto che contribuisce ad abbatterle: l’agricoltura e in particolare il settore vivaistico, a cominciare da quello forestale».
Giansanti, dopo aver illustrato in che senso «stiamo entrando in una crisi perfetta» con esempi di aziende agricole in cui l’incidenza sul fatturato dei costi energetici è salita dal 3% al 25%, ha concluso intervenendo su un tema di scottante attualità nel vivaismo pistoiese: il decreto 198 in materia di pratiche commerciali sleali nei rapporti fra imprese agricole. Con riferimento al settore vivaistico, «la normativa sulle pratiche sleali – ha detto il presidente di Confagricoltura - va modificata, perché rischia di scardinarlo».
Sulla pagina Facebook di Confagricoltura Pistoia si può vedere la ripresa in diretta dell’incontro con tutti gli interventi.
 

Redazione

L’8 e 9 ottobre presso il Centro Mati 1909 di Pistoia la 7^ volta di ORCHidea, mostra mercato sul mondo delle orchidacee e delle piante rare. Ingresso gratis. 


Due giorni interamente dedicati a piante uniche e affascinanti come le orchidee e altre piante rare, durante i quali sarà possibile fare acquisti da espositori italiani e stranieri, ma anche trovare ciò che serve alla cura degli esemplari e partecipare a seminari e convegni a tema, completamente gratuiti. Un’occasione sia per gli appassionati collezionisti di orchidee sia per i curiosi amanti delle piante in genere.
335x135 agribios solomobileQuesto fine settimana, da sabato 8 a domenica 9 ottobre, si svolgerà presso il Centro Mati1909 di Pistoia (via Bonellina 68 – orario 9-19 – ingresso libero) la settima edizione di ORCHidea, mostra mercato internazionale sul mondo delle orchidacee e delle piante rare, che l’anno scorso ha registrato 4253 visitatori provenienti da varie parti d’Italia. Un evento che è organizzato dal Gruppo Mati 1909 in collaborazione con AIO - Associazione Italiana Orchidologia, A.M.A.O. - Associazione Meridionale Amatori Orchidee e SFO - Società Felsinea di Orchidofilia e che prevede anche una competizione con premi alle orchidee più apprezzate.
Fra i seminari ricordiamo sabato 8 ottobre alle 10 “Coltivare orchidee tropicali e subtropicali come piante semirustiche”, alle 11 “Introduzione alla concimazione e ai substrati per le orchidee”, mentre domenica 9 ottobre alle 11 “Rosso rubino, alla ricerca della sfuggente Cattleya rossa”. Tornano anche i laboratori gratuiti per bambini: sabato alle 16 “Orchidee che passione” (età 3-5 anni) e domenica alle 16 presentazione di ‘Linn e l’erbario alchemico’ con Francesco Mati e laboratorio per bambini dai 6 agli 11 anni. Tutti questi eventi sono gratuiti ma soggetti a iscrizione qua.
A ORCHidea parteciperà pure Fabio Chessa, meglio noto come “Sfobbo”, lo youtuber che parla di piante grasse, piante tropicali e piante carnivore dando anche consigli e tutorial.
È libera pure la partecipazione al contest fotografico, organizzato allo scopo di selezionare tra tutti gli scatti pervenuti quello più bello e significativo per farne l’immagine simbolo della successiva edizione della mostra mercato.
Alla mostra mercato è abbinato “L'urlo del Vino”, rassegna della rete dei vini e vinsanti dell'Alta Toscana, con la possibilità di degustare i vini di 9 aziende vitivinicole.

Lorenzo Sandiford