Approvati i 28 PSN, da Capodanno nuova PAC: 307 mld all’agricoltura UE
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Con l’ok a 28 Piani Strategici, al via la PAC 2023-27: 264 mld di contributi UE che con i nazionali fanno 307 mld per gli agricoltori europei. Tutte le novità.
L'approvazione di tutti i 28 Piani Strategici Nazionali (PSN) - uno per ogni Paese e due per il Belgio - da parte della Commissione Europea (CE) segna l'inizio della Politica Agricola Comune (PAC) 2023-2027, previsto per il prossimo Capodanno.
Questo l’inizio del comunicato stampa ufficiale dello scorso 14 dicembre della Commissione Europea con cui è stato annunciato il via libera alla nuova PAC.
In tutto «264 miliardi di euro di finanziamenti dell'UE – viene specificato - sosterranno gli agricoltori europei nella transizione verso un settore agricolo sostenibile e resiliente e contribuiranno a preservare la vitalità e la diversità delle zone rurali. Il cofinanziamento e il finanziamento nazionale complementare porteranno il bilancio pubblico totale dedicato agli agricoltori e alle comunità rurali a 307 miliardi di euro per il periodo 2023-2027. Altri programmi che rientrano nel mandato della PAC ma al di fuori dei piani strategici della PAC, come il programma POSEI per le regioni ultraperiferiche, il programma dell'UE per le scuole, i programmi di promozione, beneficeranno di un finanziamento aggiuntivo dell'UE di 6 miliardi di euro».
Vediamo gli aspetti principali richiamati dal comunicato della nuova PAC, che risponde a 3 precise ambizioni: essere più equa, più verde, più sociale.
Una PAC più equa
Tutti i PSN «supportano un reddito agricolo sostenibile e la resilienza del settore agricolo come obiettivo chiave». Ecco alcuni esempi del supporto fornito:
- I pagamenti diretti della PAC restano una rete di sicurezza per gli agricoltori. Quasi 20 miliardi di euro di supporto al reddito di base saranno distribuiti ogni anno agli agricoltori ammissibili. Tuttavia, ciò è subordinato all'applicazione da parte degli agricoltori di standard di base rafforzati sulle Buone Condizioni Agricole e Ambientali (BCAA). Si prevede che le BCAA copriranno quasi il 90% dei terreni agricoli dell'UE.
- La nuova PAC indirizzerà un livello più elevato di sostegno pubblico a coloro che ne hanno più bisogno. Le piccole e medie aziende agricole dell'UE riceveranno un sostegno più elevato al reddito grazie a un pagamento redistributivo pari al 10,6% di tutti i pagamenti diretti. Ciò ammonterà a 4 miliardi di euro all'anno. Si tratta di 2,5 volte di più dei pagamenti redistributivi previsti dall'attuale PAC (2014-2020) applicati solo da dieci Stati membri.
- Per aiutare gli agricoltori ad affrontare le crisi, il 15% delle aziende agricole dell'UE riceverà sostegno per la sottoscrizione di premi assicurativi, la partecipazione a fondi di mutualizzazione o ad altri strumenti di gestione del rischio.
- Il livello di sostegno per le colture proteiche/leguminose attraverso il sostegno accoppiato al reddito aumenterà del 25% rispetto al 2022. Ciò contribuirà a ridurre la dipendenza degli agricoltori dell'UE dalle importazioni e dall'uso di determinati fertilizzanti. Anche altri 17 settori in difficoltà riceveranno un sostegno accoppiato, raggiungendo il 21% delle aziende agricole dell'UE.
Una PAC più verde
«Tre obiettivi specifici su dieci della PAC riguardano direttamente l'ambiente e il clima – si legge nel comunicato -. Grazie alla clausola “no backsliding” [traducibile come nessuna retromarcia, ndr], gli Stati membri sono tenuti a dimostrare maggiori ambizioni nei loro piani PAC rispetto alla situazione attuale. Ciò si traduce nella PAC più ambiziosa di sempre dal punto di vista ambientale e climatico»:
- Nei piani strategici della PAC, quasi 98 miliardi di euro, corrispondenti al 32% del finanziamento totale della PAC (UE e cofinanziamenti), saranno dedicati a fornire benefici per il clima, l'acqua, il suolo, l'aria, la biodiversità e il benessere degli animali, e incoraggiare pratiche oltre la condizionalità obbligatoria. Se guardiamo alla ripartizione di questo importo tra strumenti e fondi, il 24% dei pagamenti diretti è dedicato a regimi ecologici (eco-schemes) e il 48% della spesa per lo sviluppo rurale di tutti i piani sosterrà pienamente gli obiettivi ambientali e climatici.
- I piani incentiveranno i gestori delle terre a immagazzinare carbonio nel suolo e nella biomassa, ridurranno le emissioni di gas a effetto serra (GHG: GreenHouse Gas) e contribuiranno all'adattamento nel 35% della superficie agricola dell'UE attraverso pratiche agronomiche adeguate, come la gestione estensiva dei pascoli, la coltivazione di leguminose e colture intercalari, la fertilizzazione biologica e l’agroforestazione.
- Sulla base dei nuovi obblighi per gli agricoltori, la rotazione delle colture è prevista su circa l'85% dei seminativi sostenuti dalla PAC. Ciò contribuirà a interrompere i cicli di parassiti e malattie e così a ridurre l'uso e la pericolosità dei fitofarmaci. Per migliorare ulteriormente, oltre il 26% dei terreni agricoli dell'UE riceverà sostegno, tra l'altro, per l'adozione della lotta integrata ai parassiti e l'utilizzo di metodi non chimici per il controllo dei parassiti o per l'agricoltura di precisione.
- Il sostegno della PAC alla produzione biologica nel 2027 sarà quasi raddoppiato rispetto alla superficie finanziata nel 2018. Ciò contribuirà in modo determinante al raggiungimento delle ambizioni nazionali degli Stati membri di aumentare la superficie biologica, che vanno dal 5 al 30%, entro il 2030.
- Gli investimenti previsti nella produzione di energia rinnovabile nelle aziende agricole aggiungeranno 1.556 MW alla capacità di produzione di energia dell'UE.
Una PAC più sociale
Come precisato nel comunicato, le aree rurali europee devono affrontare «diverse sfide, individuate nella visione a lungo termine per le zone rurali dell'UE, tra cui lo spopolamento, l'accesso e il miglioramento dei servizi di base, le opportunità di occupazione e la necessità di una migliore connettività»; la PAC «investirà nel tessuto sociale ed economico» di tali zone. Seguono alcune delle misure:
- Il sostegno specifico ai giovani agricoltori occupa un posto di rilievo in ogni PSN e i Paesi dell'UE sono andati oltre il requisito minimo di destinare il 3% dei loro pagamenti diretti al ricambio generazionale. Complessivamente, un totale di 8,5 miliardi di euro di spesa pubblica aiuterà i giovani agricoltori ad avviare, investire e mantenere la propria attività nei primi anni di attività. Nel periodo 2023-2027 si prevede che un totale di 377 mila nuovi giovani agricoltori si stabiliranno come agricoltori a pieno regime. Alcuni Stati membri prevedono ulteriori sforzi per incoraggiare la successione nelle aziende agricole, rafforzare la parità di genere nelle zone rurali e rafforzare la posizione delle donne nell'agricoltura.
- Lo sviluppo locale è anche sostenuto dal 7,7% del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR) dedicato alle strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo (il cosiddetto approccio LEADER). Ciò rappresenta 5 miliardi di euro. Una volta messe in atto, queste strategie dovrebbero coprire il 65% della popolazione rurale europea.
- Per la prima volta, i pagamenti della PAC saranno vincolati al rispetto di determinate norme sociali e del lavoro dell'UE e i beneficiari saranno incentivati a migliorare le condizioni di lavoro nelle aziende agricole.
- I piani sosterranno investimenti per rendere più attraente la vita e il lavoro nelle zone rurali, con l'obiettivo di creare almeno 400.000 posti di lavoro. Allo stesso modo, sarà fornito sostegno agli investimenti in tecnologie e servizi digitali per ottimizzare l'efficienza delle risorse.
- Più di 6 milioni di persone beneficeranno direttamente di consulenza, formazione e scambio di conoscenze finanziati dalla PAC o parteciperanno a progetti di innovazione nell'ambito del Partenariato Europeo per l'Innovazione (European Innovation Partnership) con particolare attenzione alle prestazioni ambientali e climatiche o agli aspetti sociali e rurali.
Redazione