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Il punto di Ferraro (Asproflor) sulle vendite di crisantemi, il fiore simbolo di Ognissanti, nel periodo prefestivo e sulla produzione nazionale 2022: -10%.


L’estate appena trascorsa, una delle più asciutte di sempre, con una luminosità eccezionale, ha determinato un leggero ritardo nella fioritura di alcune varietà di crisantemo. Ma questa produzione tipica del periodo autunnale e delle festività di Ognissanti e dei morti, una delle più lunghe e impegnative, non ha subito ripercussioni sulla qualità complessiva dei fiori, sia recisi e che in vaso.
A renderlo noto è un comunicato di Asproflor – Comuni fioriti del 31 ottobre scorso in cui si fa il punto sull’andamento del fiore simbolo della ricorrenza dei morti in Italia: i crisantemi. Come riferito da Asproflor, nei giorni scorsi i crisantemi sono arrivati nei centri giardinaggio, nei punti vendita e nelle fiere autunnali con prezzi varianti da 1,30 a 2 €/cad. per gli steli multifiori, da 3,50 a 6,50 €/cad per gli steli uniflora, e da 4 a 5 €/cad per i vasi da 12 cm e da 15 a 20 € cad per i vasi di diam. 20/23 cm. La produzione nazionale di crisantemi in vaso si è attestata a circa 9 milioni di vasi nella diverse misure, mentre 10 milioni sono stati gli steli recisi multifiori e 7 milioni gli steli di varietà decorative uniflora con un calo di produzione del 10%.
«Il crisantemo è una delle produzioni “storiche” e “tradizionali” per il mercato italiano ed è ancora il fiore più venduto e utilizzato dal consumatore per ricordare e onorare i propri cari» ha osservato Sergio Ferraro, presidente di Asproflor Comuni Fioriti. L’intera produzione rappresenta il 25% del fatturato annuo delle aziende florovivaistiche che lo coltivano, per un valore complessivo di cica 250 milioni di euro, e le principali regioni produttrici sono Sicilia, Puglia, Campania e Lazio per il fiore reciso e Liguria, Toscana, Piemonte, Veneto e Lombardia per i vasi.
Il meteo favorevole ha agevolato le consegne e la posa dei fiori per il caro ricordo, ha spiegato Sergio Ferraro, che ha aggiunto: «la coltivazione del crisantemo, che è lunga ed impegnativa, ci insegna ad aver fiducia nel futuro e nel nostro lavoro e a continuare negli investimenti e nella programmazione annuale delle altre coltivazioni per la stagione invernale e la primavera prossima. In questo inizio di autunno molto anomalo non possiamo però non essere preoccupati per i costi energetici, del riscaldamento e delle materie prime fuori controllo. La sfida sarà affrontare non soltanto i capricci del tempo, che nonostante le moderne tecniche agronomiche di coltivazione (utilizzo di micorrize e idroritentori) spesso determina la qualità della produzione e la fioritura, ma anche i cambiamenti sociali che i postumi della pandemia determineranno. La professionalità e l'esperienza dei florovivaisti saranno, comunque, in grado di fornire al mercato un prodotto eccellente, con un valore aggiunto inestimabile: la bellezza rasserenante del verde, la gioia dei fiori e la fiducia che, come è certo che alla stagione giusta la fioritura ci sarà, anche il futuro sarà migliore».

Redazione

Dall’8 all’11 novembre alla fiera di Rimini la 25^ edizione di Ecomondo, il salone internazionale dell’economia circolare di IEG: 94 convegni, molti targati UE.
                                                      

Con un appuntamento ogni sei compartecipato dalla Commissione Europea, è super internazionale la 25esima edizione di Ecomondo, il salone internazionale dell’economia circolare di Italian Exhibition Group (IEG) che si terrà in fiera a Rimini da martedì 8 a venerdì 11 novembre 2022 in contemporanea con “Key Energy”, la manifestazione dedicata alle energie rinnovabili, e con gli “Stati Generali della Green Economy” (8-9 novembre).
Sono previsti ben 94 convegni nelle quattro giornate di Ecomondo 2022. Tra i temi affrontati, il punto della sulle missioni del PNRR che impattano sulle filiere della circolarità, la gestione delle acque, blue economy, ricerca e innovazione, finanza e formazione, Agri-food e catene del valore.
Per la “Gestione e valorizzazione delle acque”martedì 8 novembre, dalle ore 10 in Sala Global Water Expo pad. D1, “Digitalization and cyber-physical systems for water-smart cities and industries: demos and showcase”, a cura del Comitato Tecnico-Scientifico di Ecomondo, Digital Water 2020 Synergy Group e ICT 4 WATER, Water Europe, Commissione Europea, Università Politecnica delle Marche. Mentre mercoledì 9, dalle ore 14 sempre in Sala Global Water Expo, “Zero Polluted and Circular Water”, a cura di CTS Ecomondo, Istituto Superiore di Sanità, Legambiente, Università Politecnica delle Marche, Utilitalia.
Per il capitolo “Blue Economy”mercoledì 9 dalle ore 14 in Sala Diotallevi 2 Hall Sud, la Commissione Europea interviene a “Commit to the Mission Charter to contribute to a healthy ‘pollution free’ MED”, organizzato da CTS Ecomondo, BlueMed GSOs, Federchimica-PlasticsEurope Italia, Conference of Peripheral Maritime Regions (CPMR), CNR.
Riguardo alla “Ricerca e innovazione”mercoledì 9, dalle 9,30 alle 10,45 in Sala Ravezzi 1 Hall Sud, “Green Assist – The new advisory initiative to make your investments greener”, organizzato da European Climate, Infrastructure and Environment Executive Agency (CINEA) e, nella stessa sala, dalle ore 14, “Cluster meeting: Horizon 2020 and Horizon Europe projects contributing to the EU Plastics Strategy”, a cura di European Research Executive Agency (REA). Inoltre, dalle ore 10 in Sala Diotallevi 2, “Transition towards carbon neutrality”, organizzato dal CTS Ecomondo con BNCT working party, OECD, e dalle 15,30 in Sala Mimosa Pad B6, “Pitch session with EU funded projects with sustainable solutions”, curato dai CTS Ecomondo e Key Energy assieme alla Commissione europea. Passando a giovedì 10, alle 14 nella Innovation Arena – Hall Sud, “EU funding for green projects – a world of possibilities”, a cura dei CTS Ecomondo e Key Energy e la Commissione europea. Venerdì 11, ore 14-18,15 in Sala Diotallevi 2, “Innovative experiences of Circular economy and Blue Growth in the Western Balkans”, a cura del CTS Ecomondo e Interreg ADRION Programme e APRE.
Su “Finanza, formazione e comunicazione”mercoledì 9, dalle 11,15 in Sala Ravezzi 1, “Blue skills and careers for the European Green Deal”, organizzato dal CTS Ecomondo, Ministero dell’Istruzione e Commissione europea.
Riguardo a “Bonifiche sostenibili e rigenerazione dei siti contaminati”, giovedì 10, in Sala Diotallevi 2 alle ore 10 “Gli Stati Generali per la salute del Suolo - sessione internazionale” e dalle 14,30 alle 17,30 la sessione nazionale, a cura di CTS Ecomondo e European Mission a Soil Deal for Europe, Re Soil Foundation.
Su “Agri-food, foreste e industria Bio-based”giovedì 10, dalle ore 10 in Sala Ravezzi 1, “Farm to Fork 2.0: filiere agroalimentari rigenerative, food security, competitività economica”, a cura di CTS Ecomondo, Federalimentare, Confagricoltura ed ENEA.
335x135 agribios solomobileSu “Economia circolare e catene del valore”mercoledì 9, dalle 16 in Sala Diotallevi 1, “Textile waste prevention and circular textiles: the role of cities and regions and the potential of regional policies”. E poi giovedì 10, dalle ore 10 in Sala Mimosa, “PNRR nel settore delle Costruzioni: Stato dell’arte, criticità e opportunità”, a cura dei CTS Ecomondo e Key Energy e Green Building Council Italia.
Infine, fra gli altri panel internazionali o nazionali, segnaliamo quelli che si occuperanno dell’impatto positivo dei fondi del PNRR sul sistema idrico integrato, sulla gestione dei rifiuti urbani o sulla transizione agriecologica. I primi studi sulla strategia nazionale sulla plastica varata dal Governo nel giugno scorso. Gli strumenti finanziari per investire davvero nel green, alla larga dal greenwashing. La circolarità nelle demolizioni, in campo edile e nell’automotive. La XXIV Conferenza nazionale sul compostaggio. La rigenerazione di coste e porti. Il punto sulle materie prime critiche per l’economia italiana come la gomma. La centralità del riciclo dei RAEE o dell’impatto del packaging.

Redazione

sottosegretari all'agricoltura D'Eramo e La Pietra
Al ministero dell’Agricoltura, sovranità alimentare e forestale sono stati designati sottosegretari l’abruzzese Luigi D’Eramo e il toscano Patrizio La Pietra.
A deliberarlo, come reso noto qualche ora fa dall’Ansa, è stato il Consiglio dei ministri di oggi presieduto da Giorgia Meloni, che ha nominato in tutto 31 sottosegretari e 8 viceministri.
Nato a Pistoia il 10 aprile 1961 e lì residente, Patrizio La Pietra, imprenditore, è un senatore del Gruppo Fratelli d'Italia che nella scorsa legislatura è stato membro, dal 27 marzo 2018 al 12 ottobre 2022, della 9ª Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare) ed è stato relatore del disegno di legge Liuni “Disposizioni per la disciplina, la promozione e la valorizzazione delle attività del settore florovivaistico” (vedi). È stato rieletto senatore nella XIX legislatura.
Nato a L'Aquila il 10 maggio 1976, Luigi D'Eramo è un commerciante con diploma d’istituto tecnico commerciale che è stato eletto deputato nella lista della Lega il 19 marzo 2018. Nella passata legislatura è stato componente degli organi parlamentari della VIII Commissione (Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici) della Camera.
 

Redazione

Comuni fioriti di Alba e Ingria - Communities in Bloom
I cinque fiori rossi e altri significativi premi ai “comuni fioriti” piemontesi di Alba e Ingria in occasione della 28esima edizione del concorso internazionale “Communities in Bloom”, che premia l’attenzione agli spazi verdi urbani, alle fioriture e alla consapevolezza ambientale delle città.
La premiazione si è svolta durante il simposio nazionale dell’organizzazione Communities in Bloom – Collectivités en fleurs, che si è tenuto dal 20 al 23 di ottobre a Victoria, nella British Columbia (Canada).
In particolare, come reso noto da un comunicato di Asproflor – Comuni fioriti, unico partner italiano della manifestazione, la città di Alba ha vinto la medaglia di bronzo e un Outstanding Achievement Award (Premio risultato eccezionale) nel “Ball International Plant & Floral Displays Award”, accompagnati da una menzione speciale per il coinvolgimento della comunità nella Consulta del Volontariato, che – come hanno sottolineato i giudici Bob Ivison e Tina Liu - «si occupa di creare connessioni tra i singoli gruppi di volontariato presenti in città, che operano in diversi ambiti: sviluppo giovanile, supporto alla genitorialità, cura dei più anziani, oltre alla conservazione del patrimonio vinicolo e della cultura del tartufo».
Invece Ingria, piccolissimo comune della provincia di Torino, ha ottenuto, oltre ai cinque fiori rossi, massimo riconoscimento della competizione, una menzione d’onore per la conservazione del patrimonio. «Il patrimonio architettonico del paese è stupefacente e fonte di grande orgoglio per gli abitanti – hanno affermato i giudici Susan Ellis e Alex Pearl -. Ogni edificio rispetta rigidi standard architettonici, per quanto riguarda la cura degli esterni, e ogni casa, negozio, chiesa ed edificio istituzionale contribuisce a dar vita a un paese che rimane nel cuore di chi lo visita».
 

Redazione

Lollobrigida ministro dell'agricoltura

Il nuovo ministro dell’agricoltura, che avrà una delega alla “sovranità alimentare”, è Francesco Lollobrigida. Le reazioni delle associazioni degli agricoltori.

 
Ha da poco giurato al cospetto del presidente della repubblica Sergio Mattarella e della neo premier Giorgia Meloni il nuovo ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Francesco Lollobrigida. Avrà la nuova delega della “sovranità alimentare”.
Nato a Tivoli ma residente a Roma, dove si è laureato in giurisprudenza, il deputato Francesco Lollobrigida è cognato della presidente del consiglio Giorgia Meloni e per diversi anni è stato responsabile nazionale dell’organizzazione del partito Fratelli d’Italia. Capogruppo alla Camera dei deputati dal 2018 al 2022, è stato confermato in quel ruolo il 18 ottobre scorso. Può essere considerato una sorta di braccio destro della neo premier. La sua nomina come ministro dell’agricoltura è sulla carta un significativo segno di attenzione del nuovo governo al settore primario. 
«Buon lavoro al ministro Lollobrigida e alla squadra di governo» ha subito titolato ieri una nota di Confagricoltura non appena uscito l’elenco dei ministri del governo di Giorgia Meloni: «prima donna a ricoprire il ruolo di presidente del Consiglio», a cui sono andate «le più vive congratulazioni di tutta Confagricoltura». «Al neo ministro dell’Agricoltura e sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, i nostri migliori auguri di un proficuo lavoro - ha dichiarato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti -. Siamo certi che condividerà con il mondo agricolo il ruolo strategico dell’agricoltura per l’economia del Paese. Ci attendono sfide importanti e dovremo metterci subito al lavoro per rispondere alle esigenze delle aziende agricole che sono chiamate in questo difficile momento a dare risposte in termini produttivi, alle prese con le insidie dettate dai mercati e dalla situazione geopolitica in atto».
Un «buon lavoro all’esecutivo Meloni» è arrivato subito ieri anche da Coldiretti, che per bocca del presidente Ettore Prandini ha ringraziato pure il ministro delle politiche agricole e il presidente del consiglio uscenti Stefano Patuanelli e Mario Draghi. Il cambio di nome del dicastero con l’introduzione del concetto di sovranità alimentare è apprezzato da Coldiretti come «impegno per investire nella crescita del settore, estendere le competenze all’intera filiera agroalimentare, ridurre la dipendenza dall’estero e garantire agli italiani la fornitura di prodotti alimentari nazionali di alta qualità». Per Coldiretti bisogna «sfruttare i fondi del Pnrr per garantire la sovranità alimentare» ma anche per «ammodernare la rete logistica». Inoltre bisogna dire «no al Nutriscore, al cibo sintetico e agli accordi internazionali sbagliati che penalizzano il Made in Italy» e «fermare l’invasione di cinghiali; realizzare un piano invasi per garantire acqua in tempi di siccità». Infine, conclude Prandini, «bisogna intervenire subito sui rincari dell’energia che mettono a rischio una filiera centrale per le forniture alimentari delle famiglie che dai campi alla tavola vale 575 miliardi di euro, quasi un quarto del Pil nazionale, e vede impegnati ben 4 milioni di lavoratori in 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio».
Oggi è arrivato il comunicato stampa di Cia - Agricoltori Italiani con gli auguri di buon lavoro «al Ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida e a tutta la squadra di governo presieduta da Giorgia Meloni, prima donna presidente del consiglio della storia d’Italia». «Auspichiamo che il nuovo Governo dia al settore agricolo il giusto peso nella vita del Paese – ha dichiarato il presidente di Cia Cristiano Fini -. I gravi problemi economici che stanno investendo l’Italia non risparmiano l’agricoltura, anzi, è proprio questo settore che sta pagando uno dei prezzi più alti, stretto tra gli aumenti delle materie prime e dell’energia e dal contrasto degli aumenti per i consumatori. Se si ferma l’agricoltura si rischia, infatti, di far frenare tutta la filiera agroalimentare del Made in Italy. Occorre, dunque, una politica forte a Bruxelles che contrasti, in primis, l’introduzione di uno strumento inutile e dannoso come il Nutriscore. Nel solco della transizione ecologica Cia chiede, inoltre, che non si penalizzi il solo settore agricolo, come rischia invece di avvenire con la proposta di regolamento Ue sui fitofarmaci, che noi bolliamo come inaccettabile». Cia-Agricoltori Italiani è pronta a collaborare su questi temi e «sull’indispensabile difesa delle aree interne del Paese, che sono bacino di un’agricoltura di qualità e hanno bisogno di risorse e investimenti per non spopolarsi».
 

L.S.