Notizie
- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
La tre giorni dedicata al verde sarà costruita attorno a numerose iniziative sparse tra il centro e diverse aree cittadine, alla scoperta di giardini condivisi, orti, cascine, parchi e terrazzi privati. La manifestazione quest'anno è dedicata ai cittadini che hanno reso possibile una vera e propria esplosione del verde all'interno della città, come ricorda Chiara Bisconti, Assessore al Verde del Comune: "Negli ultimi anni abbiamo visto Milano diventare una città diversa, sempre più bella e più verde, con nuovi parchi, nuovi giardini condivisi e aree verdi restituite alla collettività. Un cambiamento che è stato reso possibile anche grazie ad una vera e propria “esplosione” della voglia di partecipazione diretta da parte di singoli cittadini e associazioni".
Venerdì 13 maggio ad inaugurare la manifestazione, dalle ore 18.30, sarà il colorato Mercato dei Fiori a BASE Milano, che ospiterà alcuni fioristi della città con musica dal vivo e aperitivo a tema green. La manifestazione è promossa dal Comune di Milano e prodotta da h+ con il sostegno dei main sponsor Coop Lombardia e Irritec, mentre i vari eventi saranno realizzati da oltre 120 enti organizzatori tra cittadini privati, associazioni, comitati e aziende. L'ispirazione di questa seconda edizione di Green City Milano proviene dal tema "La Natura entra in città" al fine di sottolineare l'importanza del verde che pian piano si fa sempre più spazio nella dimensione urbana. Proprio per questo motivo si è puntato sulla formula del "festival diffuso" con itinerari in bicicletta, laboratori per bambini, passeggiate, yoga nei parchi e altri appuntamenti per scoprire nuovi luoghi di Milano. A chiudere la manifestazione, domenica 15 maggio, dalle ore 17:45, la semina collettiva di un prato fiorito, all’interno di un’area verde prima abbandonata e da poco riqualificata attraverso un progetto partecipato che vedrà l’inaugurazione ufficiale del nuovo Giardino pubblico Martesana/Sammartini. Il giardino con il suo percorso ciclo-pedonale della Martesana collegherà via Sammartini e il Naviglio Martesana, andando a rappresentare un intervento simbolico di "rammendo" della città in un lembo di terra che così rinasce. E ancora, nelle aiuole di Piazza della Scala le rose Susan Daniel rifioriscono grazie all’impianto di irrigazione a goccia di Irritec e i cittadini sono invitati a ricevere una rosa. Molteplici gli eventi previsti poi al Museo Botanico e a Villa Lonati, dove l’Associazione AmbienteAcqua Onlus propone laboratori sulla gelsicoltura e la creazione di “Bombe di semi”, che fioriranno nelle zone abbandonate di Milano. Alcuni giardini nascosti della Milano storica saranno aperti in un itinerario che si snoderà fra giardini e cortili “in fiore”, per l'occasione anche il Giardino delle Arti di via Palestro riaprirà al pubblico, svelando i suoi 12 alberi secolari. Il programma intero è disponibile su www.greencitymilano.it e sarà diffuso in tutta la città, anche grazie alle Apecar info point, utilizzate per la prima volta quest'anno per mettere in connessione le attività vicine fra loro.
Redazione Floraviva
- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
Il presidente di Cia Dino Scanavino ha rivendicato il ruolo dell’agricoltore «custode», il 10 maggio a Roma durante l’incontro della Fao su “L’impresa sociale per la fame a 0”, a cui è intervenuto anche il ministro Martina. Per Scanavino la risposta a «perdita di equilibrio tra sviluppo e risorse disponibili», «spreco alimentare da 1/3 del cibo prodotto», «scarsità d’acqua» e «calamità per i mutamenti climatici», «rischio estinzione» di molte specie (il 60% in Europa in condizione non favorevole) è un’agricoltura che sappia conciliare funzione produttiva e sostenibilità ambientale.
«In un’epoca in cui la lotta alla fame passa per i nodi della food security, dello spreco alimentare e della sostenibilità ambientale dei processi di produzione, la sfida da vincere nei prossimi anni sarà quella di lavorare per un mondo con più agricoltori. Un’agricoltura protagonista e custode, capace di produrre più cibo ma meglio, tutelando i suoli con una gestione efficiente delle risorse».
E’ il messaggio lanciato dal presidente della Confederazione italiana agricoltori (Cia), Dino Scanavino, nella sua relazione di ieri al “Social Business for 0 Hunger” (L’impresa sociale per la fame a 0), iniziativa organizzata dalla Fao a Roma, presso lo Sheik Zayed Conference Center. Una “due giorni” di lavori che ha visto anche gli interventi del direttore generale della Fao José Graziano Da Silva, del ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, della vicepresidente della Camera Marina Sereni e del premio Nobel per la Pace Muhammad Yunus (noto come “il banchiere dei poveri”, fondatore della Grameen Bank e ideatore del microcredito moderno), per discutere di sicurezza alimentare globale e di business o impresa sociale.
«Una frontiera importante, un sistema di nuove esperienze imprenditoriali - ha commentato Scanavino - che rimettono al centro il benessere della collettività e, al cui interno, gli attori della filiera agroalimentare possono esercitare un ruolo strategico per la lotta alla fame del pianeta». Ruolo che gli agricoltori vogliono assumere «come protagonisti», ha affermato il presidente di Cia, quindi «consapevoli della propria responsabilità nella tutela dei suoli e nella gestione efficiente delle risorse naturali» ma anche «coscienti che non è più pensabile oggi assumere decisioni politiche che riguardano la sovranità alimentare senza coinvolgere gli agricoltori in prima persona».
L’iniziativa della Fao, ha ricordato Scanavino nel suo discorso, «è da ricondurre a un contesto fino a qualche anno fa inedito. L’economia mondiale è cresciuta a ritmi sostenuti e con un’intensità che ha reso sempre più evidente e preoccupante il problema della perdita di equilibrio tra sviluppo e risorse disponibili. Alcuni di questi cambiamenti stanno assumendo una dimensione strutturale: primo fra tutti la crescita della domanda alimentare, superiore all’offerta, legata agli incrementi demografici e al processo di crescita economica che sta interessando vaste quote della popolazione mondiale».
Di contro, «l’accesso al cibo è sempre più minacciato dallo spreco alimentare. Secondo uno studio Fao, un terzo del cibo prodotto a livello globale, circa 1,3 miliardi di tonnellate l’anno per un valore di quasi un trilione di dollari, viene perso o sprecato. Numeri preoccupanti che non possono essere ignorati - ha proseguito Scanavino - tanto più che invece potrebbero essere usati in prospettiva per far fronte ai bisogni degli 805 milioni di persone nel mondo che sono cronicamente sottoalimentate o malnutrite».
Altro tema è quello legato alla crisi ambientale: «negli ultimi decenni, la pressione esercitata sulle risorse naturali ha causato emergenze che coinvolgono l’intero pianeta. Tra queste, la scarsità di acqua è quella che rischia di avere le ricadute più drammatiche in termini di sostenibilità futura dell’approvvigionamento alimentare». Senza contare gli effetti dei cambiamenti climatici che «riducono i raccolti, provocano siccità, alluvioni ed eventi meteorologici estremi».
Grandi questioni, dunque, rispetto alle quali «il ruolo del settore agroalimentare, anch’esso al centro di forti cambiamenti, è diventato sempre più importante - ha ribadito il presidente della Cia -. L’agricoltura del futuro, infatti, dovrà sapersi adattare a tali mutamenti, innanzitutto per continuare a garantire cibo sano e duraturo per la popolazione mondiale». E la funzione produttiva dovrà «fare il paio» con la sostenibilità ambientale. «Tra le attività economiche, quella agricola gioca un ruolo da protagonista nel contrastare il processo di erosione delle risorse naturali. Il riferimento è soprattutto a quell’agricoltura distintiva e di qualità che, nelle sue varie forme, può rappresentare una soluzione in termini di riduzione dell’impatto ambientale e di salvaguardia rurale e paesaggistica - ha detto ancora Scanavino -. Senza trascurare la funzione vitale che l’attività primaria svolge in termini di mantenimento e sviluppo della biodiversità. Il crescente rischio di estinzione che sta interessando numerose e importanti varietà agro-forestali, è ormai acclamato: oltre un quinto del totale delle specie presenti nel nostro Paese sono a rischio di estinzione. Il 60% delle specie e il 77% degli habitat in Europa sono in uno stato di conservazione ‘non favorevole’. E il fenomeno assume una dimensione preoccupante nelle zone meno sviluppate del pianeta, dove il mantenimento della biodiversità agraria, inteso come produzione e conservazione delle sementi tradizionali, è un elemento di importanza vitale per combattere la povertà e la fame».
E’ chiaro, quindi, ha concluso il presidente della Cia, che «in un’epoca in cui la lotta alla fame passa per i nodi della food security, dello spreco alimentare e della sostenibilità ambientale dei processi di produzione, la sfida da vincere nei prossimi anni sarà quella di lavorare per un mondo con più agricoltori. Un’agricoltura protagonista, capace di produrre più cibo e meglio, inquinando meno. Un’agricoltura che, dal punto di vista agronomico, dovrà sapersi innovare per difendere la fertilità dei suoli e per garantire la sicurezza alimentare globale», ma che per questo richiede «il riconoscimento della propria funzione di ‘custode’ che manutiene, salvaguarda e valorizza il territorio». Ovvero «la ‘crosta’ della terra che dà il cibo e la vita».
Redazione Floraviva
- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
Durante la Giornata dell’Innovazione, celebrata venerdì 6 maggio nella Sala Maggiore del Comune di Pistoia, è stato ufficializzato l’accordo fra la CNA e il CNR per favorire i processi di innovazione all’interno delle piccole e medie imprese. Come ha specificato Alberto Silvani del CNR: «L’intesa che abbiamo siglato prevede di realizzare iniziative comuni che riguarderanno la condivisione delle conoscenze, lo sviluppo di attività di sportello sul territorio, la realizzazione di iniziative e progetti comuni». A stringere la mano al rappresentante del CNR il presidente nazionale della CNA, Daniele Vaccarino: «Noi oggi abbiamo un compito importante, quello di avvicinare i centri di ricerca e le università al mondo delle imprese, approfittando dei timidi segnali di ripresa che ci sono e che ci permettono di guardare avanti».
L’iniziativa è stata organizzata da CNA Industria Pistoia, in collaborazione con CNA Industria Toscana e CNA Industria Nazionale, ed ha visto, oltre all’importante accordo, diversi momenti di alta formazione per le imprese con esperti, professionisti e ricercatori dell’IRPET, del MISE e di Invitalia. Sono intervenuti poi il presidente nazionale di CNA Industria, Alfeo Carretti, la presidente della CNA di Pistoia, Elena Calabria, il presidente della Camera di Commercio di Pistoia, Stefano Morandi, il presidente di CNA Industria di Pistoia, Argeo Bartolomei, l’onorevole Caterina Bini, il consigliere regionale Marco Niccolai, e il vicesindaco di Pistoia, Daniela Belliti. Carretti e Bartolomei hanno ribadito: «CNA oggi rappresenta un mondo orizzontale in cui trovano spazio piccole, medie, ma anche grandi imprese. La giornata di oggi e i progetti che sono stati presentati dimostrano come si possa fare innovazione anche all’interno della piccola e della piccolissima impresa». Ed infatti anche Elena Calabria ricorda che le piccole e medie imprese rappresentano il motore di sviluppo del tessuto economico, essendo il 95% delle imprese italiane. I processi di innovazione servono dunque per aiutare a crescere queste imprese e in quest’ottica Calabria sottolinea: « Crediamo che l'iniziativa di oggi sia in perfetta sintonia con la nomina di Pistoia a capitale della cultura 2017 perché c'è un profondo legame fra la cultura è il mondo dell'artigianato».
Redazione Floraviva
- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
Il 15 maggio ai giardini di Villa della Pergola di Alassio il secondo appuntamento di “Una domenica in giardino” è con il laboratorio “Una rosa è una rosa…”: un’immersione nelle rose antiche in fiore. Il progetto, pensato per le famiglie e con percorsi di manipolazione, è di Nadia Nicoletti.
Durante il mese di maggio i visitatori dei giardini di Villa della Pergola, ad Alassio, potranno ammirare le fioriture delle spiree, splendidi arbusti che si ricoprono di candidi fiorellini, delle prime buganvillee e delle rose.
E proprio alla regina del giardino, la rosa appunto, è dedicato il laboratorio del 15 maggio “Una rosa è una rosa…”, organizzato nell’ambito di “Una domenica in giardino”, un ciclo di appuntamenti rivolti ai bambini e alle famiglie realizzati su un progetto di Nadia Nicoletti che propongono vere e proprie attività sperimentali con le piante e la terra, affiancate da percorsi di manipolazione e ricerca di profumi e sapori. Si tratta del secondo evento del ciclo, dopo che nel primo, in aprile, intitolato “Profumo di glicine”, sono state illustrate le 28 varietà di glicine coltivate a Villa della Pergola. A cui seguirà un terzo evento il 12 giugno sul tema “Agapanti, lavande e agrumi: aromi e sapori da giardino”.
Domenica 15 maggio, nel periodo di fioritura delle rose del giardino di Villa della Pergola, si conosceranno da vicino tutte le rose antiche che qui vengono coltivate. Si andrà alla scoperta delle Rose Banksiae, della Rosa Bracteata e delle Rose Cinesi e si scopriranno le caratteristiche e la storia di questi meravigliosi fiori. Durante il laboratorio, inoltre, si imparerà una tecnica di propagazione delle rose e si utilizzeranno i petali per un’attività curiosa.
Una buona occasione per conoscere questi giardini realizzati alla fine del XIX secolo: uno dei rari esempi di giardino inglese in Italia e, grazie all’attento restauro curato dall’architetto paesaggista Paolo Pejrone, capace di unire sapientemente la tipica vegetazione mediterranea con piante rare della flora esotica. Nei 22.000 mq di superficie sono ospitate importanti collezioni botaniche come quella dei glicini e una collezione botanica unica in Europa con più di 350 varietà di agapanti.
Il progetto “Una domenica in giardino” è una proposta per adulti, bambini e famiglie per trascorrere una domenica diversa con le visite guidate ai giardini di Villa della Pergola abbinate a una serie di laboratori di giardinaggio a tema stagionale. Le attività sono adatte per tutti ma particolarmente consigliate per le famiglie. Tutte le attività saranno basate sull’osservazione, sull’apprendimento diretto, sulla manualità, sul saper fare e sulla sostenibilità.
Il laboratorio si terrà domenica 15 maggio alle ore 9,30, 10.30, 11.30, 15, 16, 17. Durata un’ora.
Costo del laboratorio abbinato alla visita guidata: € 15 adulti, € 12 soci FAI, € 5 bambini (gratuito per bambini fino ai 6 anni accompagnati da un adulto).
Prenotazione obbligatoria a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - Tel. 0182646130/ 0182646140 - Cell. 335 664550 / 338 1252079 (Davide).
Redazione Floraviva
- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
Con lui e i nuovi sindaci revisori si apre una nuova storia per i professionisti della zona che fanno parte della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. Iozzelli ha infatti da subito ribadito il forte impegno della Fondazione in ambito sociale vista la perdurante crisi. Lo scopo dichiarato è dunque quello di trovare una «visione strategica comune, superando anacronistiche divisioni e contrapposizioni».
Luca Iozzelli è stato sindaco revisore di società capitali, fondazioni e associazioni, e, dal 2002 al 2007, è stato Vicesindaco del Comune di Pistoia e Assessore con deleghe alle aziende partecipate e alle risorse umane. In ambito culturale e sociale ha dunque già svolto numerose attività, vantando anche la presidenza della Fondazione Pistoiese Promusica e la nomina di Amministratore delegato della Società Pistoia Eventi Culturali. Nella Fondazione Carpit è stato Consigliere di amministrazione dal 2009 e, dal 2011, ne è Vicepresidente.
Il Consiglio ha anche nominato il nuovo collegio dei sindaci revisori: confermati Giovanna Evangelista (nominata presidente) e Antonella Giovannetti (revisore effettivo); nuove nomine, invece, per Alberto Busi (revisore effettivo), Alberto Innocenti e Daniela Lari (revisori supplenti). Con queste nuove nomine si entra in un periodo diverso per la Fondazione Carpit che punterà sulla costruzione di un progetto strategico comune. Come si evince dal Programma di mandato 2016-2020, in cui il neoeletto Presidente della Fondazione dichiara: «La perdurante situazione di crisi – che non ha precedenti nella storia dell’economia moderna ed ha interessato anche il nostro territorio ed i suoi tradizionali microdistretti industriali – non può che confermare, anche per il futuro, il forte impegno della Fondazione in ambito sociale. D’altra parte tale crisi dovrebbe spingere i principali soggetti, pubblici e privati, a collaborare attivamente al fine di individuare una “visione strategica comune”, superando anacronistiche divisioni e contrapposizioni. La recente nomina di Pistoia a Capitale italiana della cultura per il 2017 potrebbe infatti presentarsi non solo come un’eccezionale occasione di crescita culturale ed economica per il nostro territorio, ma anche come un’opportunità irripetibile per progettare concretamente insieme un futuro possibile».
Redazione Floraviva




