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Dal concorso web “La più bella sei tu” di Legambiente esce vincitrice la spiaggia d'I Vranne a Maratea. Selezionati anche altri 12 tratti di costa di tutta Italia: tra le più cliccate, le spiagge Le Lampare a Tusa (Me) e Le Pescoluse a Salve (Le). La cerimonia di premiazione si terrà l’11 agosto a Rispescia (Gr) in Toscana nel corso di “Festambiente”, il festival nazionale di Legambiente.

Secondo le preferenze espresse dagli italiani che hanno partecipato al concorso “La più bella sei tu”, lanciato sul web da Legambiente, ed incrociate con il parere di una giuria di esperti, è la spiaggia d’I Vranne a Maratea, in provincia di Potenza, la più bella del 2016. Sabbia fine e scura posta sotto una falesia della costa tra il porto e il borgo di Maratea, la spiaggia d’I Vranne è raggiungibile soltanto via mare ed è interrotta da un gruppo di scogli che la dividono quasi a metà. La punta meridionale della spiaggia si apre verso il mare nascondendo una delle grotte più belle d’Italia: la grotta di Giorgio. Mare cristallino e location affascinante rendono la spiaggia un vero paradiso, frequentata soprattutto come punto di sosta dagli amanti del mare. Oltre alla spiaggia di Maratea (Pz) sono stati selezionati anche altri 12 splendidi tratti di costa di tutta Italia, tra cui: Le Lampare a Tusa (Me); Le Pescoluse a Salve (Le); Capo Bianco a Portoferraio (Li); Baia di Santa Margherita a San Vito lo Capo (Tp); Rena Bianca a Santa Teresa di Gallura (Ot); Spiaggia del Lago a Castellabate (Sa); Cala di Forno a Magliano in Toscana (Gr); Cala Violina a Scarlino (Gr); Spiaggia di Pineto a Pineto (Te); Spiaggetta dell’Arcomagno a San Nicola Arcella (Cs); Le Due Sorelle a Sirolo (An) e Cala Fonte a Ponza (Lt). «Le spiagge più belle d’Italia - ha spiegato Angelo Gentili, responsabile Turismo di Legambiente – rappresentano per noi una ricchezza di inestimabile valore, una grande attrattiva dal punto di vista turistico. Dobbiamo custodire questi gioielli con cura sia per tutelarli che per renderli correttamente fruibili ai visitatori e presentare il meglio delle nostre coste. Anche quest’anno siamo felici di aver avuto molte adesioni al concorso, segno che gli italiani hanno voglia di far conoscere i loro luoghi preferiti, gli angoli incantevoli e le baie più suggestive. Chiediamo alle amministrazioni e ai cittadini di collaborare per tutelare questi luoghi che possono essere conservati soltanto coniugando al meglio il binomio bellezza e fruizione».

Redazione

eneatestamorando

“Le leve per l’efficienza energetica tra finanza pubblica ed investimenti privati”, questo il titolo del convegno dello scorso 7 luglio a Roma per far decollare pienamente la filiera dell’efficienza energetica a livello nazionale, a cui hanno partecipato Enrico Morando, viceministro dell'Economia e delle Finanze, Federico Testa, presidente ENEA, Alessandro Ortis, presidente degli Stati Generali dell’Efficienza Energetica, e Antonio Negri, direttore Efficienza Energetica e Energia Termica del GSE.

All’auditorium del GSE erano presenti anche i rappresentanti della BEI, Cassa Depositi e Prestiti, Mediocredito Italiano, APRE, Ministero dell’Ambiente e altri esperti del settore. «Questo Governo ha come obiettivo fondamentale aiutare il Paese a tornare a crescere in maniera stabile e significativa e in questo contesto l’efficienza energetica può svolgere un ruolo importante – afferma il viceministro all’Economia Enrico Morando – In questa sfida occorrerà supportare tutta la PA, in particolare quella locale che fatica a dotarsi di competenze tecniche per progettare interventi di efficientamento adeguati. È auspicabile quindi avviare in tempi rapidi una collaborazione solida tra PA e ricerca pubblica, con l’ENEA come capofila per contribuire a colmare questo deficit progettuale e per svolgere un compito rilevante anche nella valutazione dei progetti di efficienza energetica con l’obiettivo di facilitarne l’accesso al credito». «In Italia l’efficienza energetica può diventare una leva importante per la ripresa economica e dell’occupazione, con una filiera nazionale che non ha nulla da invidiare agli altri Paesi – sottolinea Federico Testa, presidente dell’ENEA. La sfida di oggi sta nella ‘deep renovation’ di condomini fortemente energivori costruiti principalmente tra gli anni ‘50 e ‘70, che rappresentano la maggioranza degli edifici residenziali del nostro Paese. Se interveniamo con piani di ristrutturazione ‘profonda’ possiamo abbattere i consumi energetici fino al 60%, con un potenziale enorme sia economico che sociale, visto che comporterebbe la riqualificazione di interi quartieri spesso degradati delle nostre città, dove abitano milioni di famiglie». Per coinvolgere i nuclei familiari che non sono in grado di affrontare spese di riqualificazione energetica la proposta consiste nella creazione di un fondo pubblico a cui possa attingere l’amministratore di un condominio per sostenere le spese al posto dei singoli proprietari. Testa ha ricordato anche che il vantaggio fiscale che oggi è riconosciuto a ciascun privato è quello di poter trasformare la detrazione fiscale in credito d’imposta. «Il pagamento dei costi residui degli interventi di riqualificazione avverrebbe attraverso la bolletta energetica dei privati».«Per aumentare la capillarità dei piani di ristrutturazione ‘profonda’ - conclude Testa - dobbiamo cercare di mobilitare maggiormente i capitali privati, attivando sinergie tra sistema creditizio, società specializzate nel settore, come le ESCo, e enti terzi, come l’ENEA, che garantiscano la qualità degli interventi da finanziare, in termini di tecnologie e risparmi conseguibili. Oltre a rilanciare settori strategici come l’edilizia, questo circolo virtuoso permetterebbe di rendere efficienti energeticamente anche grandi comparti della pubblica amministrazione, compresi luoghi della cultura e scuole». I ricercatori ENEA hanno fatto il punto sulle novità riguardanti i meccanismi di incentivazione, sottolineando come il recepimento della Direttiva sull’Efficienza Energetica (Decreto legislativo n. 102/2014) e il Piano d’Azione per l’Efficienza Energetica del 2014 hanno fornito, dal punto di vista normativo e strategico, un quadro che mira alla rimozione delle barriere che ritardano la diffusione dell’efficienza energetica a livello nazionale e locale. L’analisi si sofferma sugli strumenti (Certificati Bianchi, Detrazioni fiscali e Conto Termico) che hanno consentito al Paese di essere in linea con l’obiettivo comunitario di riduzione dei consumi di energia primaria di 20 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) al 2020.

Redazione

maisogm

Dopo il caso friulano e dell’agricoltore Fidenato che aveva piantato mais ogm, la questione del mais transgenico (Mon810) arriva anche nel vicino Veneto, dove nei giorni scorsi il Corpo Forestale dello Stato ha scoperto e sequestrato un campo illegale di mais geneticamente modificato Mon810 alle porte di Rovigo. Per Legambiente si tratta di un fatto assurdo, visto che l'Italia aveva bandito la coltivazione del Mon810: il rischio di inquinamento genetico è alto. 

«Quello che è accaduto in Veneto - dichiara Rossella Muroni, presidente nazionale di Legambiente - è veramente assurdo, dato che l'Italia ha richiesto e ottenuto che fosse bandita sul proprio territorio la coltivazione del Mon810. La coesistenza tra produzioni transgeniche e convenzionali è rischiosa perché non si può escludere il rischio di inquinamento genetico e, quindi, il danno economico per i produttori non ogm e la perdita di biodiversità. Casi di contaminazione sono stati rintracciati anche nell’ultima indagine del Corpo Forestale dello Stato, in Friuli Venezia Giulia, dove è stato coltivato mais Ogm in barba ai divieti della legislazione. Una coltivazione ogm che fa male all’ambiente, all’agricoltura, alla legalità e alla salute dei cittadini e che rappresenta uno schiaffo al territorio Polesine dalla vocazione agricola che, negli ultimi anni, ha fatto sforzi ingenti per la conversione del proprio modello agricolo da intensivo a produzioni di alta qualità. Oggi, più che mai, l’agricoltura di qualità e sostenibile può essere il più importante alleato per le attuali sfide ambientali e per lo sviluppo dell’economia verde, che l’Italia non può e non deve perdere». Per l’associazione ambientalista è ora urgente e fondamentale che si facciano tutti i possibili accertamenti e controlli, per verificare che si tratti di un caso isolato e non il “nodo” di una rete di illegalità tra agricoltori e distributori di sementi. Il ruolo del Corpo Forestale dello Stato, con le sue enormi competenze, è indispensabile al contrasto dell’illegalità ambientale. Per questo Legambiente torna a ribadire che vengano forniti mezzi e risorse per svolgere al meglio il proprio compito. «Il caso dell’imprenditore di Frassinelle Polesine che ha piantato mais geneticamente modificato in un campo di sei ettari nel comune di Guarda Veneta – aggiunge Giorgia Businaro, Direttore Regionale di Legambiente Veneto – è un esempio di quella mentalità italiana che porta a dire: io ci provo, in barba alle leggi, senza considerare le conseguenze che si avranno sulla biodiversità e sulla qualità delle produzioni locali, ci provo per avere guadagni facili con investimenti limitati. Alla Regione Veneto chiediamo di convocare il prima possibile un tavolo di lavoro con le forze dell’ordine e le associazioni interessate per affrontare subito la questione, evitando il ripetersi di quanto già accaduto in Friuli Venezia Giulia. Infine un plauso e un sentito ringraziamento vanno agli uomini del Corpo Forestale dello Stato, senza il loro tempestivo intervento questa vicenda avrebbe potuto avere conseguenze gravissime».

Redazione

agricoltura

Dopo un lungo e approfondito lavoro in Parlamento, mercoledì 6 luglio è stato approvato in Senato il collegato agricolo, provvedimento fondamentale, già approvato alla Camera. «Semplificazione ed innovazione sono presupposti indispensabili per la competitività delle imprese agricole - afferma il Sottosegretario Giuseppe Castiglione - unitamente ad una nuova gestione dei controlli per garantire efficienza e trasparenza dei processi produttivi e dei contributi europei e nazionali erogati.»

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende note le principali novità del collegato agricolo, divise per argomenti di rilevanza.

SEMPLIFICAZIONI E CONTROLLI

- Ridotti da 180 a 60 giorni i tempi per aprire un'azienda agricola. Vengono tagliati i termini del silenzio assenso entro i quali l'Amministrazione pubblica deve adottare il provvedimento finale dal ricevimento della richiesta presentata dal Centro di assistenza agricola (CAA);

- Meno burocrazia nella produzione dell'olio con l'eliminazione del fascicolo aziendale per i produttori la cui produzione è inferiore ai 350 kg;

- Introdotte sanzioni in caso di mancata iscrizione all'Anagrafe apistica.

RICAMBIO GENERAZIONALE

- Delega al Governo per disciplinare le forme di affiancamento tra agricoltori over 65 o pensionati e giovani tra i 18 e i 40 anni che non siano proprietari di terreni agricoli. Spazio alla formazione aziendale per favorire l'ingresso dei giovani alla guida delle imprese.

INNOVAZIONE

- Inclusione dell'innovazione tecnologica e informatica e dell'agricoltura di precisione, nonché il trasferimento di conoscenze dal campo della ricerca al settore primario, tra gli ambiti operativi del sistema di consulenza per i beneficiari dei contributi PAC

POLITICHE PER LE FILIERE

BIRRA ARTIGIANALE

- Per la prima volta nell'ordinamento italiano viene introdotta la definizione di birra artigianale come "birra prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta, durante la fase di produzione, a processi di pastorizzazione e di microfiltrazione";

- La norma prevede anche l'obiettivo di favorire lo sviluppo della filiera del luppolo in Italia.

POMODORO

- Per tutelare e promuovere la qualità delle produzioni vengono previste disposizioni specifiche sulla definizione dei prodotti derivati dalla trasformazione del pomodoro, sui relativi requisiti, sull'etichettatura e sul confezionamento, nonché sulle sanzioni.

RISO

- Sostegno del settore attraverso la tutela delle varietà tipiche italiane e sostegno al miglioramento genetico delle nuove; valorizzazione della produzione come espressione del valore culturale paesaggistico e ambientale di un territorio; tutela del consumatore; istituzione di un registro per la classificazione delle nuove varietà; disciplina dell'apparato sanzionatorio e individuazione dell'Autorità competente in materia;

- Vengono promossi sistemi volontari di tracciabilità del riso attraverso strumenti innovativi che possano dare maggiori informazioni ai consumatori sull'origine del prodotto.

BIOLOGICO

- Taglio della burocrazia attraverso la semplificazione informatica con la creazione del Sistema informativo per il biologico (SIB). 

GESTIONE DEL RISCHIO IN AGRICOLTURA

- Adozione di uno o più decreti legislativi per il riordino degli strumenti di gestione del rischio in agricoltura e per la regolazione dei mercati, favorendo lo sviluppo di strumenti assicurativi a copertura dei danni alle produzioni e alle strutture agricole e disciplinando i 'Fondi di mutualità' per la copertura dei danni da avversità atmosferiche, epizoozie e fitopatie, nonché per compensare gli agricoltori che subiscono danni causati da fauna protetta e per rivedere la normativa in materia di regolazione dei mercati.

MIGLIORARE LA SPESA DEI FONDI EUROPEI

- Le PA forniranno gratuitamente ai soggetti che richiedono i contributi europei l'assistenza e le informazioni necessarie per strutturare meglio i progetti di investimento. Inoltre saranno elaborate specifiche procedure per gestire le nuove richieste, agevolando la fruizione degli aiuti. Per semplificare la vita alle imprese e ottimizzare i tempi dell'amministrazione la via telematica diventa il mezzo esclusivo di acquisizione dei dati da parte delle PA.  

BANCA DELLE TERRE

- Istituzione, presso ISMEA, della Banca delle terre agricole con l'obiettivo di creare un inventario dei terreni agricoli disponibili a causa dell'abbandono dell'attività agricola e di prepensionamenti.

RIORDINO E RIDUZIONE DEGLI ENTI E AGENZIE VIGILATI DAL MIPAAF

- Taglio e revisione della spesa e utilizzo dei risparmi ottenuti anche per la realizzazione di politiche a favore dello sviluppo e dell'internazionalizzazione del Made in Italy;

- Previsione di disposizioni finalizzate a garantire criteri di merito, indipendenza e assenza di conflitti di interesse per le nomine negli enti vigilati;

- Riorganizzazione di AGEA e del sistema dei controlli con conseguente razionalizzazione della società Agecontrol;

- Obbligo di pubblicazione annuale dei dati economici, finanziari e patrimoniali delle attività svolte da ciascun Ente, società e agenzia.

CONSORZI

- Possibilità di costituire un Consorzio di tutela per ciascuna Dop e Igp nell'ambito della produzione di vini liquorosi

- Più spazio alle donne con l'introduzione nello statuto dei Consorzi di tutela del criterio che assicuri l'equilibrio tra i generi nell'attribuzione degli incarichi.ì

ASSUNZIONI

- Per quanto riguarda le assunzioni congiunte di lavoratori dipendenti nelle imprese agricole legate da un contratto di rete, è stata ridotta la percentuale richiesta di presenza di imprese agricole nella fattispecie contrattuale (dal 50% al 40%) affinché sia possibile effettuarle.

BIOMASSE

- Imputazione dei costi delle attività di controllo legate alla tracciabilità delle biomasse per la produzione di energia elettrica ai destinatari degli incentivi.

PESCA

- Rafforzate le sanzioni in materia di pesca e acquacoltura, con l'introduzione di importanti depenalizzazioni, anche alla luce delle più recenti normative europee;

- Stabilite le sanzioni per il contrasto al bracconaggio ittico nelle acque interne.

IPPICA

- Istituzione di un organismo sottoposto alla vigilanza del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, cui demandare competenze in materia di ippica, al fine di rilanciare il settore;

- Riordino delle competenze ministeriali in materia di ippica.

 

Redazione

tulliomarcelli

Sì definitivo del Senato per il collegato agricolo: per il presidente di Coldiretti Toscana, Tulio Marcelli, si tratta per di un grande traguardo a sostegno della competitività delle imprese agricole all'interno della filiera con un'innovativa legittimazione del ruolo di rappresentanza delle organizzazioni agricole verso le industrie che non rispettano leggi o contratti. Bene anche per la riduzione da 180 a 60 giorni dei tempi per aprire un’azienda agricola, l’eliminazione del fascicolo aziendale per i piccoli produttori di olio ma anche la delega al governo per favorire il ricambio generazionale. 

«Per raggiungere questo obiettivo ci sono voluti quasi tre anni di iter parlamentare per sostenere la competitività delle imprese agricole all’interno della filiera [...]». Così il presidente di Coldiretti Toscana, Tulio Marcelli, subito dopo l’esito della votazione del provvedimento in Senato. «Una misura importante, anche per il mondo agricolo toscano, in una situazione difficile di mercato con i prezzi riconosciuti a coltivatori ed allevatori scesi al di sotto dei costi di produzione - sottolinea Marcelli - anche per le scelte irresponsabili di una parte dell’industria. Semplificazione, innovazione e ricambio generazionale rappresentano peraltro importanti obiettivi fissati dal provvedimento che – conclude Marcelli - prevede anche interventi settoriali di particolare rilievo». Il collegato è una sorta di Omnibus agricolo in cui troviamo la riduzione da 180 a 60 giorni dei tempi per aprire un’azienda agricola, l’eliminazione del fascicolo aziendale per i piccoli produttori di olio ma anche la delega al governo per favorire il ricambio generazionale, misure per l’innovazione trasversali e interventi mirati allo sviluppo di singole filiere. Un percorso fortemente voluto da Coldiretti ed in riferimento al quale il Ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina ha evidenziato come il Governo abbia voluto raccogliere la sfida di innovare e sviluppare un settore cardine per l’economia italiana. «Semplificazione, tutela del reddito, ricambio generazionale e organizzazione sono i quattro assi possiamo costruire le basi per il futuro dell’agricoltura italiana. Il collegato ci dà più armi in questa battaglia. Bene anche l’attenzione alle filiere dal pomodoro al riso, dall’innovazione nel biologico alla definizione per la prima volta della birra artigianale. In questo ambito possiamo sviluppare un interessante lavoro che coinvolge tanti giovani produttori. Coglieremo tutti gli spazi a disposizione anche per rinnovare gli strumenti di gestione delle crisi, che sono uno dei punti più delicati per difendere il reddito dei nostri agricoltori. C’è tanto lavoro da fare, siamo pronti a dare il massimo impegno». «E’ importante anche la delega al Governo per favorire il ricambio generazionale – conclude Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Toscana, citando una recente ricerca di Irpet – un ricambio che in Toscana sta già mostrando i primi risultati se si considera che sulle circa 72 mila imprese agricole, le 6600 condotte da giovani (età fra i 20 e i 40 anni), pur rappresentando il 9% producono un valore pari al 16,2 % di quello della produzione totale. Ora l’obiettivo di Coldiretti Toscana dovrà essere la capacità di accompagnare le imprese, al fine di utilizzare al meglio questa nuova cassetta degli attrezzi».

Redazione

fratoni

L'assessore regionale all'ambiente, Federica Fratoni, stamani ha presieduto al Comitato di presidenza della Tenuta di San Rossore, prima riunione dall'inizio della legislatura, ed ha così espresso la necessità di fare sistema per rispondere alle attese e alle aspettative che la Tenuta e il Parco hanno generato e continuano, giustamente, a generare. 

«Si è aperta una nuova fase che significa nuovo impulso alla gestione del parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli e alla gestione dei beni della Tenuta. E' il momento di avviare insieme un percorso di confronto e partecipazione che possa consegnare a questo patrimonio la direttrice di crescita e di sviluppo. Sarà perciò indispensabile fare sistema, l'unico metodo di lavoro con il quale riusciremo a rispondere alle attese e alle aspettative che la Tenuta e il Parco hanno giustamente generato e continuano a generare». L'incontro di stamani è stata l'occasione per fare il punto su una serie di questioni aperte sul futuro del Parco, ma soprattutto sulla gestione dei terreni e dei fabbricati che un tempo erano di proprietà dello Stato e che dal 1999 sono stati trasferiti in proprietà alla Regione. «Il tema parchi – ha proseguito l'assessore - è e sarà fondamentale in questa legislatura considerando che la Regione dal 1 gennaio 2016 ha riassunto le competenze sulle aree protette. Ci adopreremo per risolvere velocemente tutti i problemi aperti e procedere con il piano di valorizzazione dei beni della Tenuta. Una valorizzazione che terrà ben presente il rispetto dei vincoli ambientali del parco. Abbiamo adesso una grande risorsa turistica, ma anche uno strumento che, se adeguatamente gestito, può rappresentare un'opportunità di sviluppo con ricadute economiche e occupazionali per tutto il territorio. Per questo – ha concluso Fratoni - ci metteremo subito a lavoro per organizzare a stretto giro una visita mirata con itinerario perché con i tecnici regionali possiamo prendere atto di tutte le questioni legate a questa realtà, alla sua gestione e alla sua promozione».

Redazione

maurizio martina

Semplificazione, tutela del reddito, ricambio generazionale e organizzazione. “Il collegato agricolo è un provvedimento fondamentale – dichiara il Ministro Maurizio Martina – che arriva alla fine di un lungo e approfondito lavoro in Parlamento. Come Governo raccogliamo la sfida di innovare e sviluppare un settore cardine per l’economia italiana. Le parole d’ordine sono semplificazione, tutela del reddito, ricambio generazionale e organizzazione. Su questi quattro assi possiamo costruire le basi per il futuro dell’agricoltura italiana. Il collegato ci dà più armi in questa battaglia. Bene anche l’attenzione alle filiere dal pomodoro al riso, dall’innovazione nel biologico alla definizione per la prima volta della birra artigianale. In questo ambito possiamo sviluppare un interessante lavoro che coinvolge tanti giovani produttori. Coglieremo tutti gli spazi a disposizione anche per rinnovare gli strumenti di gestione delle crisi, che sono uno dei punti più delicati per difendere il reddito dei nostri agricoltori. C’è tanto lavoro da fare, siamo pronti a dare il massimo impegno”.

“Con questo provvedimento - sottolinea il Vice Ministro Andrea Olivero -  si apre una nuova fase di riforme tese a portare a termine quanto il Parlamento ha delegato al Governo per dare slancio alla nostra agricoltura e competitività all'agroalimentare attraverso interventi in settori mirati, come la forestazione, il biologico e iniziative tese a favorire il ricambio generazionale. È l’occasione per indicare il nuovo modello agricolo italiano fatto di qualità, innovazione e sostenibilità.”

“Semplificazione ed innovazione sono presupposti indispensabili per la competitività delle imprese agricole – afferma il Sottosegretario Giuseppe Castiglione - unitamente ad una nuova gestione dei controlli per garantire efficienza e trasparenza dei processi produttivi e dei contributi europei e nazionali erogati.”

TRA LE PRINCIPALI NOVITÀ

SEMPLIFICAZIONI E CONTROLLI
- Ridotti da 180 a 60 giorni i tempi per aprire un’azienda agricola. Vengono tagliati i termini del silenzio assenso entro i quali l’Amministrazione pubblica deve adottare il provvedimento finale dal ricevimento della richiesta presentata dal Centro di assistenza agricola (CAA).
- Meno burocrazia nella produzione dell’olio con l’eliminazione del fascicolo aziendale per i produttori la cui produzione è inferiore ai 350 kg
- Introdotte sanzioni in caso di mancata iscrizione all’Anagrafe apistica

RICAMBIO GENERAZIONALE
- Delega al Governo per disciplinare le forme di affiancamento tra agricoltori over 65 o pensionati e giovani tra i 18 e i 40 anni che non siano proprietari di terreni agricoli. Spazio alla formazione aziendale per favorire l’ingresso dei giovani alla guida delle imprese

INNOVAZIONE
- Inclusione dell’innovazione tecnologica e informatica e dell’agricoltura di precisione, nonché il trasferimento di conoscenze dal campo della ricerca al settore primario, tra gli ambiti operativi del sistema di consulenza per i beneficiari dei contributi PAC

POLITICHE PER LE FILIERE

BIRRA ARTIGIANALE
- Per la prima volta nell’ordinamento italiano viene introdotta la definizione di birra artigianale come “birra prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta, durante la fase di produzione, a processi di pastorizzazione e di microfiltrazione”
- La norma prevede anche l’obiettivo di favorire lo sviluppo della filiera del luppolo in Italia

POMODORO
- Per tutelare e promuovere la qualità delle produzioni vengono previste disposizioni specifiche sulla definizione dei prodotti derivati dalla trasformazione del pomodoro, sui relativi requisiti, sull’etichettatura e sul confezionamento, nonché sulle sanzioni

RISO
- Sostegno del settore attraverso la tutela delle varietà tipiche italiane e sostegno al miglioramento genetico delle nuove; valorizzazione della produzione come espressione del valore culturale paesaggistico e ambientale di un territorio; tutela del consumatore; istituzione di un registro per la classificazione delle nuove varietà; disciplina dell’apparato sanzionatorio e individuazione dell’Autorità competente in materia
- Vengono promossi sistemi volontari di tracciabilità del riso attraverso strumenti innovativi che possano dare maggiori informazioni ai consumatori sull’origine del prodotto

BIOLOGICO
- Taglio della burocrazia attraverso la semplificazione informatica con la creazione del Sistema informativo per il biologico (SIB)

GESTIONE DEL RISCHIO IN AGRICOLTURA
- Adozione di uno o più decreti legislativi per il riordino degli strumenti di gestione del rischio in agricoltura e per la regolazione dei mercati, favorendo lo sviluppo di strumenti assicurativi a copertura dei danni alle produzioni e alle strutture agricole e disciplinando i ‘Fondi di mutualità’ per la copertura dei danni da avversità atmosferiche, epizoozie e fitopatie, nonché per compensare gli agricoltori che subiscono danni causati da fauna protetta e per rivedere la normativa in materia di regolazione dei mercati

MIGLIORARE LA SPESA DEI FONDI EUROPEI
- Le PA forniranno gratuitamente ai soggetti che richiedono i contributi europei l’assistenza e le informazioni necessarie per strutturare meglio i progetti di investimento. Inoltre saranno elaborate specifiche procedure per gestire le nuove richieste, agevolando la fruizione degli aiuti. Per semplificare la vita alle imprese e ottimizzare i tempi dell’amministrazione la via telematica diventa il mezzo esclusivo di acquisizione dei dati da parte delle PA

BANCA DELLE TERRE
- Istituzione, presso ISMEA, della Banca delle terre agricole con l’obiettivo di creare un inventario dei terreni agricoli disponibili a causa dell’abbandono dell’attività agricola e di prepensionamenti

RIORDINO E RIDUZIONE DEGLI ENTI E AGENZIE VIGILATI DAL MIPAAF
- Taglio e revisione della spesa e utilizzo dei risparmi ottenuti anche per la realizzazione di politiche a favore dello sviluppo e dell’internazionalizzazione del Made in Italy
- Previsione di disposizioni finalizzate a garantire criteri di merito, indipendenza e assenza di conflitti di interesse per le nomine negli enti vigilati
- Riorganizzazione di AGEA e del sistema dei controlli con conseguente razionalizzazione della società Agecontrol
- Obbligo di pubblicazione annuale dei dati economici, finanziari e patrimoniali delle attività svolte da ciascun Ente, società e agenzia

CONSORZI
- Possibilità di costituire un Consorzio di tutela per ciascuna Dop e Igp nell’ambito della produzione di vini liquorosi
- Più spazio alle donne con l’introduzione nello statuto dei Consorzi di tutela del criterio che assicuri l’equilibrio tra i generi nell’attribuzione degli incarichi

ASSUNZIONI
- Per quanto riguarda le assunzioni congiunte di lavoratori dipendenti nelle imprese agricole legate da un contratto di rete, è stata ridotta la percentuale richiesta di presenza di imprese agricole nella fattispecie contrattuale (dal 50% al 40%) affinché sia possibile effettuarle

BIOMASSE
- Imputazione dei costi delle attività di controllo legate alla tracciabilità delle biomasse per la produzione di energia elettrica ai destinatari degli incentivi

PESCA
- Rafforzate le sanzioni in materia di pesca e acquacoltura, con l’introduzione di importanti depenalizzazioni, anche alla luce delle più recenti normative europee
- Stabilite le sanzioni per il contrasto al bracconaggio ittico nelle acque interne

IPPICA
- Istituzione di un organismo sottoposto alla vigilanza del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, cui demandare competenze in materia di ippica, al fine di rilanciare il settore
- Riordino delle competenze ministeriali in materia di ippica


Redazione

andrea oliviero

“Il collegato agricolo è un provvedimento fondamentaledichiara il Ministro Maurizio Martinache arriva alla fine di un lungo e approfondito lavoro in Parlamento. Come Governo raccogliamo la sfida di innovare e sviluppare un settore cardine per l’economia italiana. Le parole d’ordine sono semplificazione, tutela del reddito, ricambio generazionale e organizzazione. Su questi quattro assi possiamo costruire le basi per il futuro dell’agricoltura italiana. Il collegato ci più armi in questa battaglia. Bene anche l’attenzione alle filiere dal pomodoro al riso, dall’innovazione nel biologico alla definizione per la prima volta della birra artigianale. In questo ambito possiamo sviluppare un interessante lavoro che coinvolge tanti giovani produttori. Coglieremo tutti gli spazi a disposizione anche per rinnovare gli strumenti di gestione delle crisi, che sono uno dei punti più delicati per difendere il reddito dei nostri agricoltori. C’è tanto lavoro da fare, siamo pronti a dare il massimo impegno”.

“Con questo provvedimento - sottolinea il Vice Ministro Andrea Olivero -  si apre una nuova fase di riforme tese a portare a termine quanto il Parlamento ha delegato al Governo per dare slancio alla nostra agricoltura e competitività all'agroalimentare attraverso interventi in settori mirati, come la forestazione, il biologico e iniziative tese a favorire il ricambio generazionale. È l’occasione per indicare il nuovo modello agricolo italiano fatto di qualità, innovazione e sostenibilità.”

“Semplificazione ed innovazione sono presupposti indispensabili per la competitività delle imprese agricole – afferma il Sottosegretario Giuseppe Castiglione - unitamente ad una nuova gestione dei controlli per garantire efficienza e trasparenza dei processi produttivi e dei contributi europei e nazionali erogati.”

TRA LE PRINCIPALI NOVITÀ

SEMPLIFICAZIONI E CONTROLLI
- Ridotti da 180 a 60 giorni i tempi per aprire un’azienda agricola. Vengono tagliati i termini del silenzio assenso entro i quali l’Amministrazione pubblica deve adottare il provvedimento finale dal ricevimento della richiesta presentata dal Centro di assistenza agricola (CAA).
- Meno burocrazia nella produzione dell’olio con l’eliminazione del fascicolo aziendale per i produttori la cui produzione è inferiore ai 350 kg
- Introdotte sanzioni in caso di mancata iscrizione all’Anagrafe apistica

RICAMBIO GENERAZIONALE
- Delega al Governo per disciplinare le forme di affiancamento tra agricoltori over 65 o pensionati e giovani tra i 18 e i 40 anni che non siano proprietari di terreni agricoli. Spazio alla formazione aziendale per favorire l’ingresso dei giovani alla guida delle imprese

INNOVAZIONE
- Inclusione dell’innovazione tecnologica e informatica e dell’agricoltura di precisione, nonché il trasferimento di conoscenze dal campo della ricerca al settore primario, tra gli ambiti operativi del sistema di consulenza per i beneficiari dei contributi PAC

POLITICHE PER LE FILIERE

BIRRA ARTIGIANALE
- Per la prima volta nell’ordinamento italiano viene introdotta la definizione di birra artigianale come “birra prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta, durante la fase di produzione, a processi di pastorizzazione e di microfiltrazione”
- La norma prevede anche l’obiettivo di favorire lo sviluppo della filiera del luppolo in Italia

POMODORO
- Per tutelare e promuovere la qualità delle produzioni vengono previste disposizioni specifiche sulla definizione dei prodotti derivati dalla trasformazione del pomodoro, sui relativi requisiti, sull’etichettatura e sul confezionamento, nonché sulle sanzioni

RISO
- Sostegno del settore attraverso la tutela delle varietà tipiche italiane e sostegno al miglioramento genetico delle nuove; valorizzazione della produzione come espressione del valore culturale paesaggistico e ambientale di un territorio; tutela del consumatore; istituzione di un registro per la classificazione delle nuove varietà; disciplina dell’apparato sanzionatorio e individuazione dell’Autorità competente in materia
- Vengono promossi sistemi volontari di tracciabilità del riso attraverso strumenti innovativi che possano dare maggiori informazioni ai consumatori sull’origine del prodotto

BIOLOGICO
- Taglio della burocrazia attraverso la semplificazione informatica con la creazione del Sistema informativo per il biologico (SIB)

GESTIONE DEL RISCHIO IN AGRICOLTURA
- Adozione di uno o più decreti legislativi per il riordino degli strumenti di gestione del rischio in agricoltura e per la regolazione dei mercati, favorendo lo sviluppo di strumenti assicurativi a copertura dei danni alle produzioni e alle strutture agricole e disciplinando i ‘Fondi di mutualità’ per la copertura dei danni da avversità atmosferiche, epizoozie e fitopatie, nonché per compensare gli agricoltori che subiscono danni causati da fauna protetta e per rivedere la normativa in materia di regolazione dei mercati

MIGLIORARE LA SPESA DEI FONDI EUROPEI
- Le PA forniranno gratuitamente ai soggetti che richiedono i contributi europei l’assistenza e le informazioni necessarie per strutturare meglio i progetti di investimento. Inoltre saranno elaborate specifiche procedure per gestire le nuove richieste, agevolando la fruizione degli aiuti. Per semplificare la vita alle imprese e ottimizzare i tempi dell’amministrazione la via telematica diventa il mezzo esclusivo di acquisizione dei dati da parte delle PA

BANCA DELLE TERRE
- Istituzione, presso ISMEA, della Banca delle terre agricole con l’obiettivo di creare un inventario dei terreni agricoli disponibili a causa dell’abbandono dell’attività agricola e di prepensionamenti

RIORDINO E RIDUZIONE DEGLI ENTI E AGENZIE VIGILATI DAL MIPAAF
- Taglio e revisione della spesa e utilizzo dei risparmi ottenuti anche per la realizzazione di politiche a favore dello sviluppo e dell’internazionalizzazione del Made in Italy
- Previsione di disposizioni finalizzate a garantire criteri di merito, indipendenza e assenza di conflitti di interesse per le nomine negli enti vigilati
- Riorganizzazione di AGEA e del sistema dei controlli con conseguente razionalizzazione della società Agecontrol
- Obbligo di pubblicazione annuale dei dati economici, finanziari e patrimoniali delle attività svolte da ciascun Ente, società e agenzia

CONSORZI
- Possibilità di costituire un Consorzio di tutela per ciascuna Dop e Igp nell’ambito della produzione di vini liquorosi
- Più spazio alle donne con l’introduzione nello statuto dei Consorzi di tutela del criterio che assicuri l’equilibrio tra i generi nell’attribuzione degli incarichi

ASSUNZIONI
- Per quanto riguarda le assunzioni congiunte di lavoratori dipendenti nelle imprese agricole legate da un contratto di rete, è stata ridotta la percentuale richiesta di presenza di imprese agricole nella fattispecie contrattuale (dal 50% al 40%) affinché sia possibile effettuarle

BIOMASSE
- Imputazione dei costi delle attività di controllo legate alla tracciabilità delle biomasse per la produzione di energia elettrica ai destinatari degli incentivi

PESCA
- Rafforzate le sanzioni in materia di pesca e acquacoltura, con l’introduzione di importanti depenalizzazioni, anche alla luce delle più recenti normative europee
- Stabilite le sanzioni per il contrasto al bracconaggio ittico nelle acque interne

IPPICA
- Istituzione di un organismo sottoposto alla vigilanza del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, cui demandare competenze in materia di ippica, al fine di rilanciare il settore
- Riordino delle competenze ministeriali in materia di ippica


Redazione

 

studioserre

In Italia oltre 30.000 aziende agricole coltivano in ambiente protetto ortaggi e fiori su una superficie che raggiunge circa 35.000 ettari: i costi energetici per il riscaldamento, in particolare per i 6.000 ettari di serre permanenti, sono stimati in 350 milioni di euro l’anno, ovvero il 30% del costo di produzione in serra. Cifra che oggi pesa sul bilancio delle imprese agricole chiamate a competere sui mercati nazionali ed internazionali. Un interessante studio di ENAMA con Aiel, presentato anche a Pescia lo scorso 30 giugno, illustra le misure adottabili per conseguire un significativo risparmio nelle serre.

I costi per riscaldare le colture protette sono diventati proibitivi a causa della riduzione delle agevolazioni sulle accise per il gasolio destinato alle serre, sollecitata dall’Unione Europea, e della triplicazione del prezzo dei carburanti nell’ultimo decennio. Raccogliendo una sollecitazione del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, ENAMA (Ente Nazionale per la Meccanizzazione Agricola) ha inteso promuovere questo studio con la collaborazione di Aiel, Associazione Italiana Energie Agroforestali, che ne ha curato la realizzazione. L’uso razionale dell’energia è più facile e conveniente di quanto si pensi: si tratta per prima cosa di indagare e scoprire i punti deboli del fabbisogno energetico aziendale. Quando la componente dei costi energetici di un’azienda è pari a ca. il 10% del fatturato annuo, ci sono chiaramente margini di risparmio conseguibili. Nel comparto delle colture protette sono conseguibili risparmi energetici dell’ordine del 5-30% in molti settori produttivi. Oltre il 50% della produzione floricola e circa il 15% di quella orticola si coltiva in ambienti protetti con un coinvolgimento di circa 30.000 aziende agricole. In Italia, attualmente il costo di riscaldamento incide indicativamente per il 30% sul costo di produzione in serra (Fonte ENEA). In Toscana, in particolare, la superficie destinata a ortaggi è di 220 ettari, mentre quella per i fiori e piante ornamentali è di 334 ettari. Le misure adottabili per il risparmio energetico riguardano azioni su: schermi energetici (20-40% risparmio energetico); isolamento delle coperture e dei sistemi di aerazione (10-20%); coibentazione e materiali di copertura (7-10%); sistemi di distribuzione del calore (10-18%); ottimizzazione dell’impianto di riscaldamento (10-15%); regolazioni climatiche (10-20%); sistemi di rilevazione (5-10%); ottimizzazione dello sfruttamento della superficie coltivabile (8-10%); risparmio d’acqua e di energia per l’irrigazione (5-10%); lampade a basso consumo o di tipo LED (50-80%). I sistemi di riscaldamento a biomasse si rivelano poi un grande vantaggio in un'area particolare come quella toscana, che è boscata per il 50% del territorio e dove la filiera agro-forestale è ormai molto sviluppata. boniniest.jpgProprio lo scorso 30 giugno, a Pescia, sono state presentate da Cia Pistoia e Aiel le opportunità a disposizione delle aziende floricole. Con cippato e pellet si risparmiano di consumo dal 30% al 60% rispetto al gasolio agricolo e, con gli incentivi in 5 anni, si copre dal 50% al 100% dell’investimento per l’impianto di riscaldamento. Valter Francescato, direttore tecnico di Aiel, ha riportato alcuni interessati esempi in quest'ambito: in una serra di 5 mila metri quadri, che consuma 86 mila litri annuali di gasolio, se investo 400 mila euro per progettazione, acquisto e messa in funzione di un impianto di riscaldamento a cippato da 500 kW, posso rientrare in 5 anni del 75% sull’investimento fatto. Grazie a 38.700 euro di risparmio annuo sul combustibile e ai 21 mila euro all’anno per 5 anni di contributo del Conto Termico (uno dei sistemi di incentivazione a disposizione di imprese e non solo). Tutto questo se il gasolio costa 80 euro a MWh (megawatt all’ora) e se il cippato si trova a 35 euro a MWh, cioè a 120 euro a tonnellata (ma nel pistoiese si trova a meno: 80 euro a tonnellata). Il prezzo del gasolio per il riscaldamento delle serre, che dal 2010 è soggetto ad un’accisa del 22%, è quasi triplicato nell’ultimo decennio passando da circa 0,3 €/l del 2001 (31 €/ MWh) all’attuale (giugno 2012) valore medio di 0,91 €/l, ovvero 85 €/MWh (fi - gura 4.1) con punte di oltre 1 €/l in alcune zone d’Italia. Le biomasse legnose, in particolare il cippato, hanno invece mantenuto negli ultimi decenni un andamento dei prezzi molto più stabile rispetto ai combustibili fossili. Nel 2004 il prezzo del cippato (M30) era di 60 €/t (17,6 €/MWh), nel 2008 è arrivato a 85 €/t (25 €/MWh) e attualmente (2012) costa poco meno di 100 €/t, ovvero 28 €/ Mwh. Tutte le biomasse agroforestali sono attualmente molto più convenienti rispetto al gasolio per la produzione di calore: il primato spetta al cippato con un risparmio che arriva quasi al 70%. Ovviamente, se da un lato le biomasse risultano attualmente molto più convenienti del gasolio agricolo in termini di energia primaria, dall’altro, le caldaie e gli impianti comportano investimenti sensibilmente maggiori rispetto ai combustibili convenzionali. Ma non dobbiamo dimenticare gli incentivi al calore rinnovabile nelle serre, come i titoli di efficienza energetica (TEE): negoziabili e che certificano i risparmi energetici negli usi finali di energia prodotta da fonte rinnovabile. Il meccanismo si basa sull’obbligo alle aziende distributrici di gas e/o di energia elettrica di conseguire un obiettivo annuo prestabilito di risparmio energetico. L’energia risparmiata si misura in tep (tonnellate equivalenti di petrolio = 11,63 MWh), che corrisponde all’energia sviluppata dalla combustione di una tonnellata di petrolio. Un TEE corrisponde al risparmio di 1 tep. Il valore medio del prezzo del TEE sul mercato (2011-2012) è variato nell’intervallo 95-110 €/tep. In conclusione, è opportuno che tutte le Aziende effettuino una valutazione per l’installazione di una moderna caldaia a biomasse che ad oggi si rivela sicuramente interessante in termini di risparmio e di sostenibilità, concetto spendibile anche a livello di marketing. Un'Azienda che investe in sostenibilità oltre che risparmiare in termini di costi interni, infatti, richiama sicuramente l'attenzione su di sè per la sua qualità. Far parte di un'economia circolare e di forte attenzione all'ambiente è oggi determinante anche per ciò che riguarda il marketing aziendale. Basti poi pensare che le serre riscaldate con gasolio emettono in atmosfera più di 1 milione di tonnellate di C02-eq e hanno costi elevati che portano alla perdita del potere di acquisto. I costi di questo tipo di riscaldamento non sono allora più sostenibili né per le Aziende, né per l'ambiente.

Redazione

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Ascritta nella lista A2, dunque specie invasiva riscontrata per ora solo in limitate zone dell'area EPPO, Solanum eleagnifolium è da tenere sott'occhio per evitarne una diffusione ulteriore

cersaaSolanum eleagnifolium, come ci spiega il Centro di Sperimentazione e assistenza agricola di Albenga (SV), è un’infestante che si può propagare sia per seme, che per  moltiplicazione vegetativa ed è per ora stata osservata in Sicilia e Sardegna. Invade aree coltivate, habitat antropizzati, rive dei fiumi, bordi di strade e ferrovie e ama ambienti con scarse precipitazioni (250 – 600 mm annui), tollerando facilmente la siccità e la salinità del suolo. Si adatta pertanto bene al clima mediterraneo. Come infestante compete per acqua e nutrienti con le specie coltivate ed è particolarmente dannosa quando associata a grano, mais, barbabietola da zucchero, agrumi, cetriolo, pomodoro, pesco, patata, olivo e vite con perdite di raccolto che possono essere ingenti se non viene correttamente contrastata; inoltre le sue bacche sono tossiche per il bestiame. Il suo controllo attraverso erbicidi si è dimostrato in molti casi inefficace ad eccezione dei prodotti sistemici come il glifosate, che possono essere utilizzati per diserbi non selettivi in frutteti e su colture in pieno campo.

Redazione