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- Scritto da Andrea Vitali
Royal FloraHolland ha pubblicato i risultati di un sondaggio sulla soddisfazione dei consumatori europei di rose: sono emersi dati interessanti. La rosa resta per il pubblico generalista il fiore d’eccellenza da regalare in ogni occasione, specialmente per dichiarare il proprio amore. Per il 70% degli intervistati, soprattutto per tedeschi ed olandesi, l’acquisto dei fiori viene fatto ad impulso, mentre un 50% è condizionato dalle offerte speciali (tranne in Francia).
Per ciò che riguarda invece la soddisfazione nell'acquisto: solo il 49% dei tedeschi ha dichiarato di essere soddisfatto o molto soddisfatto, negli altri Paesi, invece, circa i tre quarti sono soddisfatti o molto soddisfatti del loro acquisto. Per l'indagine in questo ambito si è utilizzato l'NPS (Net Promotor Score), uno strumento che calcola la fidelizzazione misurando l'intenzione a raccomandare un certo prodotto. Chi raccomanda con facilità il prodotto è chiamato promoter, chi non lo raccomanda con facilità è chiamato invece detrattore. Sottraendo la quota dei detrattori da quella dei promotori si ottiene il punteggio NPS: questo risulta poco più basso in Germania rispetto agli altri Paesi, ma resta ancora da indagarne il motivo.- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
Al Sial, Salon International de l'Alimentation di Parigi, l’ICE partecipa, dal 16 al 20 ottobre, con oltre 200 aziende per offrire una panoramica completa della produzione alimentare italiana: pasta, carni preparate, condimenti, conserve, vini e prodotti tipici regionali. Ammonta a quasi 4 milioni il valore delle esportazioni verso la Francia nel 2015 con un + 2,3% e un +2,8% nel primo semestre del 2016.
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L'iniziativa punta su tre prodotti: olio extravergine d'oliva, formaggi e vino da esportare nei mercati di Usa e Canada, Belgio, Paesi Bassi, Germania e Svezia. Ammonta così a 70 miliardi il potenziale che secondo Cia si potrebbe raggiungere attivando nuove strategie commerciali su questi mercati esteri. Si deve lavorare ancora molto, dato che il 95% delle specialità italiane è sconosciuto.
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Le aziende agricole italiane sono ancora lontane dai mercati esteri: l'analisi Ismea parla chiaro. Su un panel di mille imprese, solo il 4% della produzione agricola viene esportata; il 20% è destinato alla vendita diretta (più del 40% nel caso delle olivicole). Si privilegiano i Paesi europei e i contratti scritti di durata inferiore o uguale ai 12 mesi.
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Il presidente di Piante e Fiori d’Italia Genovali approva l’istanza del sindaco di Pescia Giurlani di un sostegno ministeriale al coordinamento dei mercati di fiori, purché si utilizzi il tavolo tecnico della sua associazione. Apertura all’ingresso di altri soggetti della commercializzazione. Il problema vero? «Il piano del florovivaismo non ha ricevuto un euro, a differenza dei piani di altre filiere agricole».
«Se l’obiettivo del sindaco – afferma Genovali - è andare a rafforzare i tavoli già esistenti, sposo pienamente la sua iniziativa e me ne farò portavoce a mia volta al Ministero. Purché non ci si dimentichi che di tavoli ne esistono già. Il tavolo di filiera presso il ministero delle politiche agricole, dove tutti i soggetti e le realtà della filiera sono o possono essere rappresentati. Mentre l’altro tavolo, specifico dei mercati di fiori e pubblico, è quello esistente all'interno dell’Associazione nazionale Piante e Fiori d’Italia».

