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Approvata all'unanimità dalle organizzazioni agricole e cooperative dell'UE, la Task Force Mediterranea parte proprio alla vigilia della ratifica dell'accordo tra Unione Europea e Comunità per lo Sviluppo dell'Africa Meridionale per aumentare il periodo di ingresso agevolato delle arance. Il patrimonio europeo deve essere dunque tutelato e valorizzato per la sua altissima qualità.

«Valorizzare le specificità dell’agricoltura mediterranea e dei suoi prodotti per porli con maggior forza al centro dell’Agenda europea per evitare che venga sacrificata sull’altare di giochi politici internazionali senza alcuna considerazione dell’impatto sul territorio, sulla salute, sull’ambiente e sull’occupazione». È questo l’obiettivo della Task Force Mediterranea voluta dal presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo, primo vicepresidente degli agricoltori europei del Copa, e approvata all'unanimità dalle organizzazioni agricole e cooperative dell'UE.
Una iniziativa che - sottolinea Moncalvo - parte proprio alla vigilia della ratifica dell'accordo tra Unione Europea e Comunità per lo Sviluppo dell'Africa Meridionale, in primis il Sudafrica, per aumentare il periodo di ingresso agevolato di arance, dopo che analoghi accordi hanno provocato l’invasione di olio di oliva tunisino, pomodoro marocchino, riso cambogiano e del Vietnam, con un pesante impatto sulle produzioni mediterranee.
Si tratta di tutelare un patrimonio europeo che, non solo genera ricchezza e lavoro grazie a numeri da primato per valore aggiunto ed elevato utilizzo di manodopera rispetto ad altri settori, ma - continua Moncalvo - consente di portare sul mercato UE e mondiale prodotti di altissima qualità come dimostra il riconoscimento della dieta mediterranea come patrimonio immateriale tutelato dall’Unesco. «Il Mediterraneo non è soltanto la culla della civiltà e dei valori che sono alla base della nostra Europa ma offre anche importanti prospettive di sviluppo all’agricoltura e all’economia dell’Unione europea».
 
Redazione

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Il Vice Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Andrea Olivero ha inaugurato, venerdì 9 settembre a Bologna, il 28° Salone internazionale del biologico e del naturale (Sana): «Il bio è la svolta della sostenibilità». I dati del biologico, resi noti dall'Osservatorio Ismea-Nielsen, sono in linea con gli obiettivi del Piano Strategico Nazionale. 

«Il settore ha raggiunto la sua maturità e contribuisce in maniera rilevante alle politiche ambientali nazionali. I dati sono in linea con gli obiettivi del Piano Strategico Nazionale: la crescita della superficie coltivata biologica ha raggiunto un milione e mezzo di ettari, le vendite, in costante crescita, segnalano il consolidamento sul mercato nazionale, accompagnato anche da un trend positivo per l’export. La cultura del biologico appassiona i consumatori sempre più attenti e consapevoli delle loro scelte alimentari», così Olivero a margine dell'inaugurazione.
I dati del bio resi noti dall’Osservatorio Ismea-Nielsen:
Vendite prodotti bio nella grande distribuzione: +20,6% rispetto al primo semestre del 2015 (+20% nel 2015; +11% negli ultimi 5 anni).
Operatori certificati (dati SINAB dicembre 2015): quasi 60 mila aziende (+8% sul 2015) tra produttori e trasformatori, e in misura residuale di importatori.
Superficie coltivata (a dicembre 2015) secondo il metodo biologico: 1.492.579 ettari, con un aumento complessivo rispetto all'anno precedente del 7,5 %. Impegnato il 12% della SAU nazionale (ISTAT SPA 2013), dato che cresce, rispetto allo scorso anno, quasi di un punto percentuale.
 
Redazione

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I Maestri Fioristi delle scuole Mastrofioristi, Florcert e Federfiori si esibiranno durante la tre giorni di Flormart, dal 21 al 23 settembre, ispirandosi agli "Autumn Winter Trends" forniti da diADE adv. Sulla base di queste stesse tendenze i fioristi visitatori interessati potranno creare delle composizioni floreali e fotografarle per partecipare al nuovo concorso di questa edizione.

"Master Flower - Autumn Winter Trends" è l’evento dimostrativo e formativo, creato nel 2015 da Flormart e curato da Diade adv, che mette a confronto i floral designer e artisti delle principali scuole di fioristi stimolandoli a cimentarsi in composizioni capaci di interpretare le tendenze floreali dell’autunno-inverno.
Dal laboratorio temporaneo sui trend del gusto, in cui le logiche della moda vengono applicate alla commercializzazione delle piante e dei fiori per dare nuovo impulso alla filiera florovivaistica, nasce quest’anno un concorso fotografico riservato ai fioristi e agli altri operatori della filiera del fiore che si pre-registreranno online entro il 18 settembre come visitatori di Master Flower. Verrà premiata la fotografia di composizione floreale od opera d’arte vegetale più bella e originale, creata ispirandosi ai quattro temi e/o tendenze del gusto, definiti in base a criteri sia estetici che commerciali dall’art director di diADE, AnneClaire Budin, e dal responsabile marketing, Andrea Vitali.
Sugli stess trend si misureranno nelle loro dimostrazioni in tempo reale a Flormart i maestri fioristi delle scuole Mastrofioristi (mercoledì 21 settembre), Florcert (giovedì 22 settembre) e Federfiori (venerdì 23 settembre).
I temi di quest’anno sono "Inverno grottesco", che reinterpreta in chiave onirica e delirante i due colori Pantone del 2016, cioè la fusione delle tonalità Serenity e Rose Quartz; "Solar Power", con al centro «un giallo che ricorda il sole invernale, che non brilla ma infonde pace»; "Rosso disprezzo", che verte su un rosso arroccato «dietro lo stile della buona borghesia, ma soltanto per sprezzarlo e trasgredirlo»; e "Midnight Garden", derivato dalla «sfumatura notturna di verde» che arriva «dalla serra botanica Jardin d’hiver». 
Per partecipare al concorso fotografico, i visitatori professionali di Flormart dovranno effettuare entro la data suddetta (18 settembre) - e in molti lo hanno già fatto - la registrazione online, compilando il form al seguente link. A chi si registrerà saranno inviate le tavole dei trend floreali a cui ispirarsi per la composizione, che dovrà essere fotografata e inviata entro il 18 settembre a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Il vincitore, selezionato dai maestri fioristi delle scuole partecipanti alle dimostrazioni e da AnneClaire Budin, avrà come premio, oltre al prestigio e alla visibilità, un fine-settimana di formazione artistica e di marketing presso diADE/Floraviva in Toscana. La pre-registrazione online offrirà anche l’ingresso rapido in Fiera e l’opportunità di ricevere in omaggio, entro il 10 febbraio 2017, il giornale delle tendenze e la tavola dei colori della primavera-estate 2017 di Floraviva.
 
Redazione

agricolturabiologica

Triplice impegno per Ismea al Sana 2016: un’area dedicata per tutta la manifestazione a 10 giovani imprenditori agricoli del biologico; un talkshow con i giovani agricoltori venerdì 9 settembre dalle 12,30 alle 13,30 e, sempre venerdì, ma alle ore 16.00, l’evento organizzato da Sana in collaborazione con Mipaaf e Ismea - con il sostegno di ICE -, “Tutti i numeri del Bio italiano”.

In occasione del Salone Internazionale del Biologico e del Naturale di Bologna si sviluppa un'interessante riflessione attorno all'interesse per il biologico dei giovani europei, e non solo agricoltori: nella recente "Indagine sulla percezione della aree rurali da parte dei giovani", realizzata da Ismea per la Rete Rurale Nazionale, attraverso più di 1500 interviste, alla domanda «quale attività vorresti sviluppare nel caso decidessi di avviare un'azienda agricola», i ragazzi provenienti da Italia, Francia, Olanda, Belgio, Finlandia, Polonia, Lettonia e Malta hanno consegnato la “medaglia d'argento" alle produzioni biologiche. La scelta bio è seconda solo alla vendita diretta, ma precede veri e propri "must" giovanili come l'agriturismo, le fattorie didattiche, la trasformazione dei prodotti o la produzione di energie rinnovabili.
Le 10 giovani promesse del mondo agricolo selezionate per il Sana fra i vincitori del “Bando Mipaaf per la partecipazione alle fiere nazionali e internazionali 2016”, si sono particolarmente distinte per alcune caratteristiche della propria realtà aziendale: qualità e tipicità dei prodotti, tutela dell’ambiente e benessere animale, grado d’innovazione tecnologica, organizzazione commerciale e comunicativa. Nel corso dell’evento, sarà possibile seguire tutti gli aggiornamenti sulle iniziative dei partecipanti attraverso l’apposito hashtag #talentidacoltivare
Gli appuntamenti di Ismea in fiera saranno: un Talkshow, venerdì 9 settembre, dalle 12.30 alle 13.30 presso lo Stand istituzionale Mipaaf (A 73 B 72), nel corso del quale i giovani partecipanti verranno intervistati per presentare la propria storia aziendale. Al termine dell’incontro, è prevista una degustazione delle specialità tipiche delle aziende partecipanti.  Sempre venerdì 9, alle ore 16.00, l’evento “Tutti i numeri del Bio italiano” (Sala Notturno Centro Servizi 1° piano, Blocco D) prevede la presentazione dei dati dell'Osservatorio Sana a cura di Nomisma e la presentazione dei dati di Sinab-Mipaaf e di Ismea.
 
Redazione

martina

L'Italia si presenta così come l'unico paese al mondo a garantire tutela e promozione dell'agroalimentare sulla piattaforma cinese. «Gli accordi con Alibaba - afferma il Ministro Maurizio Martina - rappresentano un punto concreto della nostra strategia di sostegno al Made in Italy agroalimentare nel mondo, che sfrutta anche formule innovative per tutelare e promuovere i prodotti di qualità.»

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che l'accordo con Alibaba è teso alla promozione delle eccellenze agroalimentari del nostro Paese e a combattere i falsi, dal parmesan al prosecco contraffatto. Un'intesa che consentirà ai produttori italiani di poter soddisfare la crescente domanda di Made in Italy sulla piattaforma cinese che conta oltre 430 milioni di consumatori. Un percorso iniziato quest'anno a Vinitaly e che adesso arriva a compimento con la visita di Renzi al quartier generale di Alibaba.
«Gli accordi con Alibaba – afferma il Ministro Maurizio Martina - rappresentano un punto concreto della nostra strategia di sostegno al Made in Italy agroalimentare nel mondo, che sfrutta anche formule innovative per tutelare e promuovere i prodotti di qualità. Siamo riusciti a garantire ai nostri marchi geografici un livello molto alto di protezione sulla piattaforma cinese. Un risultato fondamentale che, in sede di WTO, inseguiamo da decenni e che invece sul web siamo riusciti a costruire in pochi mesi e con risultati eccezionali. Sul versante della promozione avevamo preso l'impegno a Vinitaly per essere protagonisti nella giornata del vino il 9/9 e lo abbiamo mantenuto: il mercato cinese offre opportunità che vanno colte subito».
Sul fronte della tutela l'Italia è l'unico Paese al mondo ad avere garantito ai prodotti Dop e Igp la stessa tutela contro il falso che hanno i brand commerciali sulla piattaforma e-commerce. L'alleanza con Alibaba per contrastare la contraffazione è iniziata lo scorso anno e i numeri sono impressionanti: impedita la vendita mensile di 99mila tonnellate di falso parmigiano, 10 volte di più della produzione autentica, o di 13 milioni di bottiglie di Prosecco che non arrivava dal Veneto. Una tutela che con questo accordo viene estesa dalla piattaforma b2b, accessibile solo alle aziende, a quella b2c, dando garanzia ai 430 milioni di utenti della rete di siti di Alibaba che potranno acquistare vero Made in Italy.
Per individuare i falsi il Ministero delle politiche agricole ha costituito una task force operativa dell'Ispettorato repressione frodi che quotidianamente cerca i prodotti contraffatti e li segnala ad Alibaba. Entro 3 giorni le inserzioni vengono rimosse e i venditori informati che stanno usurpando le indicazioni geografiche italiane.
Non solo protezione, ma anche promozione: il nove settembre sarà la giornata dedicata al vino su Alibaba. Un evento speciale presentato in anteprima mondiale allo scorso Vinitaly proprio da Jack Ma, fondatore di Alibaba. Da quel momento le aziende vitivinicole italiane presenti sulla piattaforma sono passate da 2 a 50 con oltre 500 etichette. Si tratta dunque di un mercato dal potenziale di crescita molto interessante: basti pensare che nei primi cinque mesi del 2016 le importazioni cinesi di vino sono cresciute del 42%, raggiungendo la quota di 1 miliardo di euro. 
 
Redazione