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Il presidente di Piante e Fiori d’Italia Genovali approva l’istanza del sindaco di Pescia Giurlani di un sostegno ministeriale al coordinamento dei mercati di fiori, purché si utilizzi il tavolo tecnico della sua associazione. Apertura all’ingresso di altri soggetti della commercializzazione. Il problema vero? «Il piano del florovivaismo non ha ricevuto un euro, a differenza dei piani di altre filiere agricole».

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Concluso sabato 8 ottobre a Barga (Lu) il XVIII Congresso nazionale dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati con l’approvazione delle linee guida per la categoria redatte nella “Carta di Barga”, documento che sarà trasmesso al Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi. Il presidente nazionale Benanti: «Da questo congresso, orientato al futuro, usciamo rafforzati. La professione è in grado di rispondere in modo consapevole agli stimoli che provengono dalla società quali nuovi e corretti stili di vita, salute e benessere».
«Da questo congresso, orientato al futuro, i Periti agrari italiani escono rafforzati e consapevoli delle loro reali possibilità. Sanno di poter operare nell’ambito delle filiere agricole con le necessarie conoscenze legate all’innovazione e alle necessità di cui il settore ha bisogno». Con queste parole Lorenzo Benanti, presidente del Collegio nazionale dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati, ha presentato la Carta di Barga manifesto delle filiere agroalimentari italiane a chiusura del 18esimo Congresso nazionale. Il documento, sintesi dei lavori congressuali che fissa le linee guida per il futuro professionale della categoria, sarà trasmesso al Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, considerata la multidisciplinarietà degli argomenti interessati: agricoltura, ambiente, formazione, sanità. Alla giornata conclusiva, condotta da Patrizio Roversi, sono intervenuti, tra gli altri, il Senatore Andrea Marcucci, presidente della settima commissione permanente istruzione pubblica e beni culturali, la Senatrice Leana Pignedoli, vice presidente Commissione agricoltura, e Marco Remaschi, assessore all’agricoltura della Regione Toscana.
Il documento è il primo nella storia categoria: da un lato fissa una «visione della professione in grado di rispondere in modo consapevole agli stimoli che provengono dalla società quali nuovi e corretti stili di vita, salute e benessere attraverso l’impegno quotidiano nei vari e molteplici settori in cui operano da sempre i Periti Agrari». Dall’altro si rivolge alle istituzioni chiedendo un intervento rispetto alla creazione di «adeguate politiche in grado di sostenere e difendere le produzioni agroalimentari di eccellenza oltre alla salvaguardia di percorsi formativi per i futuri tecnici della filiera agricola sin dalla scuola secondaria di secondo grado nella quale la riforma ha prodotto un notevole impoverimento del piano di studi».
In particolare la Carta impegna i Periti agrari in un decalogo di best practices quali: operare nel rispetto delle risorse naturali limitandone al massimo l’impoverimento, valorizzare la biodiversità delle specie animali e vegetali, la biodiversità agro-ambientale e la valenza culturale dei territori agricoli; difendere e promuovere le produzioni della filiera agricola secondo criteri di sicurezza alimentare; rappresentare l’elemento di unione tra produttori agricoli, cittadini, istituzioni nell’ambito delle normative e delle politiche agricole; rafforzare, attraverso le conoscenze tecniche, la propria autorevolezza verso produttori e consumatori ottenendo così la loro partecipazione alle pratiche di sostenibilità; operare, attraverso le conoscenze e la formazione continua, come soggetto in grado di trasferire innovazione e conoscenza; favorire la competitività e l’internazionalizzazione delle aziende agricole; promuovere la sinergia culturale tra consumatore e produttore con l’obiettivo di sviluppare anche una qualità dell’informazione lungo la filiera agro-alimentare; sviluppare una visione della professione sempre più improntata all’internazionalizzazione in una logica di interscambio e di trasferimento delle conoscenze e competenze sia a livello europeo che mondiale; implementare il percorso di crescita della propria professionalità portandola dall’obiettivo originario del sostegno all’impresa agricola, a quello più ampio di costruzione di un rapporto di garanzia e fiducia tra produttore agricolo, istituzioni, consumatori.
Redazione
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Pietro Barachini della Spo di Pescia presenta al ministro Martina la ricetta per fronteggiare il problema delle frodi nell'olio rilanciando il comparto a partire da qualità e biodiversità autoctone. Se ne è parlato durante l'incontro Coldiretti al Mandela Forum di Firenze lo scorso giovedì 29 settembre, in occasione della Giornata Nazionale dell'extravergine italiano.
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Inaugurata domenica 02 ottobre, la manifestazione ha aperto subito con un momento emozionante dedicato alla Festa dei Nonni ed è proseguita con le esibizioni dei Maestri Fioristi di Federfiori, Eafa e GS School. Tutta la giornata ha contribuito a stimolare il pubblico di settore e non verso una valutazione del fiore quale strumento di comunicazione fra generazioni, passando dal lavoro prezioso dell'artigianato dei fioristi.
Giunta alla sua terza edizione, “Christmas Flower Trends” ha anticipato quest'anno la sua data per celebrare anche la Festa dei Nonni, proprio a ribadire il ruolo del fiore e della pianta anche come forte elemento di comunicazione fra generazioni e non solo quale semplice ornamento. Per questa domenica 2 ottobre i visitatori sono stati seicento con una quarantina di fioristi registrati all'ingresso e circa trenta operatori del Mercato partecipanti, fra produttori e commercianti.

Anche i Maestri Fioristi delle tre Scuole Federfiori, Eafa e GS School hanno invitato il pubblico a ripensare il fiore grazie alle loro magnifiche composizioni realizzate sulla base dei quattro trend forniti da diADE adv. “Essenza Isolana”, “Yellow Christmas”, “Natale Burlesco” e “Antiche Voluttà” rispondono in modo diverso alle esigenze di clienti diversi, con colori e fiori differenti. L'obiettivo resta quello di creare composizioni originali, anche con materiali secchi raccolti e fiori semplici. La difficoltà, manifestata da tutti e sei i Maestri, rimane nella valorizzazione del lavoro proprio del fiorista.
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Thousand cankers disease (TCD) è una malattia complessa originaria della parte ovest degli Stati Uniti che colpisce soprattutto il noce nero (Juglans nigra). In Italia è stata segnalata per la prima volta nel 2013 in Veneto, oggi è ancora diffusa qui e in due siti in Piemonte, ma risulta sotto controllo.
