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In controtendenza con quanto scriveva Ismea ad agosto sull'andamento dei mercati dei fiori, segnalando una domanda generale statica, il Mercato Fiori e Piante della Toscana (Mefit) comunica che il risultato complessivo stimato del giro di affari all’ingrosso previsto nel mese di ottobre 2016 è di circa 7 milioni e 256 mila Euro, migliore in percentuale di circa 2,2 punti, rispetto allo stesso mese dello scorso anno.
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Recentemente sono stati osservati danni causati da Phoma multirostrata su Lavandula angustifolia subsp. angustifolia. Le infezioni si sono rese manifeste a partire dal mese di agosto. Fino ad oggi questo patogeno non era mai stato osservato su lavanda.
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I risultati dei primi otto mesi (gennaio-agosto 2016) delle rilevazioni che hanno coinvolto ipermercati, supermercati, discount e normal trade mostrano che nei prodotti Dop e Igp a peso fisso monitorati, le vendite in valore hanno registrato un +7% su base annua (rispetto al +1,2% rilevato dall’intera spesa agroalimentare), accompagnato da un +12,1% sul fronte dei volumi.
L’attività è stata ideata e sviluppata in collaborazione tra Aicig e Ismea, col supporto tecnico di Nielsen che ha rielaborato ad hoc le sue basi di dati relativi ai servizi RMS (Retail Measurement System) e Folder@net (la promozionalità nella GDO). In questa fase di start up, l’attività ha analizzato le opportunità e i limiti offerti dalle differenti banche dati che poi saranno organicamente composte per rendere fruibili e leggibili i dati. Gli strumenti di monitoraggio riguardano un campione di prodotti IG a peso fisso/imposto presso la distribuzione moderna compresi i discount – campione di 9.000 punti vendita, che coprono quasi il 100% degli ipermercati e il 50% dei supermercati; e un campione di soli salumi e formaggi IG a peso fisso/imposto e variabile (no EAN) presso la distribuzione moderna e il normal trade, ma senza discount.- Dettagli
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Il presidente Orlandini, ricordato che lui non poteva convocare un tavolo con le aziende Bruschi e Tesi visto che non sono associate a Cia, giudica positivamente questa disponibilità al confronto di Coldiretti, soprattutto dove si parla di volontà di «fare chiarezza» e «valutare possibili» rimedi.
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