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- Scritto da Andrea Vitali
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che nel corso della riunione del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE), presso la Presidenza del Consiglio, sono stati assegnati al Ministero 400 milioni di euro.
La cifra servirà per i contratti di filiera e di distretto, per interventi nel campo delle infrastrutture irrigue, per il piano Agricoltura 2.0 e per le multifunzionalità della foresta e l'uso sostenibile delle risorse rinnovabili nelle aree rurali.- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che, in occasione dell’inizio della campagna vendemmiale per l’anno 2016/2017, è stato pubblicato sul sito del Ministero un vademecum per tutti gli operatori del settore.
Nel vademecum, scaricabile qui, sono riassunti i principali adempimenti a carico delle imprese vitivinicole, le norme di riferimento e le disposizioni applicative.- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
Regione Toscana ha approvato una delibera con la quale stanzia 15 milioni di euro destinati a fornire contributi in conto capitale a imprese agroalimentari che operano nel settore della trasformazione, commercializzazione e sviluppo dei prodotti agricoli.
Le imprese dovranno dimostrare che gli investimenti inseriti nella domanda di aiuto concorrono al miglioramento della situazione nei settori della produzione agricola di base e che garantiscono una partecipazione adeguata e duratura dei produttori di base ai vantaggi economici che derivano da tali investimenti. Tra questi sono ammissibili gli investimenti materiali in lavori ed opere edili, compresi quelli finalizzati all'installazione di macchinari, di attrezzature e di impianti tecnologici e per l'installazione di attrezzature e impianti funzionali alla sicurezza nei luoghi di lavoro, comprese la rimozione e lo smaltimento del cemento amianto. Ammessi anche gli investimenti in macchinari e attrezzature per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti (compresi birra, pane e pasta) e quelli per la pubblicizzazione della propria attività e per l'informatizzazione delle aziende.- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
Per tutelare l'ambiente rurale, agricolo e forestale italiano i due enti si sono accordati ieri, nell'ambito della rassegna Festambiente 2016, con la firma di un documento che prevede una completa collaborazione in base a principi bioecologici e di salvaguardia.
Quest'ultima è uno dei partner più qualificati per sviluppare il progetto assieme ad un'associazione come Legambiente, che ha fatto dell'ambientalismo scientifico il cardine sul quale si basano le sue iniziative. L'accademia, ente senza fine di lucro, da oltre 260 anni svolge un'attività culturale di rilevante interesse pubblico attinente all'agricoltura, all'ambiente rurale, alla sicurezza alimentare, all'identità delle produzioni agricole e agroalimentari locali, alla formazione e comunicazione, all'informazione tecnico-scientifica, anche attraverso le sue Sezioni nazionali e Internazionale di Bruxelles. - Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
La data in cui scatta l'allarme arriva ogni anno sempre più tardi: secondo la Global Footprint Network, oggi, 8 agosto, è il giorno in cui l’uomo ha preso dalla natura più di quello che questa è in grado di rigenerare per il 2016.
Ad oggi avremmo bisogno dell'equivalente di 1,6 terre per soddisfare il nostro fabbisogno globale annuale. I campioni di questa dismisura sono gli australiani e gli americani: se tutti infatti vivessimo secondo il loro stile di vita, servirebbero almeno cinque pianeti. La crescita demografica è comunque ben lontana da giustificare questo “appetito”. La deforestazione, l'erosione del suolo, la desertificazione e la perdita di biodiversità testimoniano lo sfruttamento del nostro capitale naturale. Ma il principale indicatore del nostro eccesso si trova nell'atmosfera, in cui l'anidride carbonica si accumula a causa della nostra propensione a bruciare sempre più energia. Le nostre emissioni di CO2 ora rappresentano oltre il 60% della nostra impronta ambientale complessiva. 



