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Oggi il Cervim sarà presente alla Conferenza annuale della Sezione Europea dell’Associazione Internazionale dei Giuristi del vino francesi (AIDV), in programma fino all'11 giugno a Lione. Il presidente del Centro di Ricerche, Studi e Valorizzazione per la Viticoltura Montana, Roberto Gaudio interverrà su “Vigneti di montagna, una viticoltura eroica in Europa: le prospettive del Cervim” per ribadire la necessità di tutelare queste eccellenze.
«I terreni impervi da tutelare producono vini unici» queste le parole ben chiare del presidente Gaudio: il Cervim persegue proprio la sua missione proponendo soluzioni per la protezione del territorio, per ridurre i costi di produzione e valorizzare la qualità dei prodotti vitivinicoli, intraprendendo anche ricerche scientifiche ed esperienze virtuose. I vigneti eroici sono presenti in tutta l'area del Mediterraneo: Italia, isole comprese, e poi Francia (Rhône-Alpes e Languedoc Roussillon), Spagna (Galizia) e Portogallo (Douro); ma anche Germania (Renania Palatinato), Austria (Styria e Wachau) e Svizzera (Canton Ticino e Cantone Vallese). «Si tratta di autentiche “isole della biodiversità viticola“ e vere perle enologiche, che – spiega Gaudio-, corrono però il rischio di scomparire a causa degli alti costi di produzione; dal momento che la coltivazione di un vigneto in queste zone costa dieci volte di più di un vigneto in pianura. La viticoltura eroica rappresenta una “sentinella” nei territori impervi, e per questo eroici, dove si producono comunque vere e proprie eccellenze enologiche». Fra le iniziative organizzate dal Cervim per tutelare i vini eroici e la viticoltura di montagna, anche il “Concorso Mondial des Vins Extrêmes” che valorizza i vini prodotti da uve di vigneti che presentano almeno una delle seguenti difficoltà strutturali permanenti: altitudine superiore ai 500 m s.l.m., ad esclusione dei sistemi viticoli in altopiano, pendenze del terreno superiori al 30%, sistemi viticoli su terrazze o gradoni e viticolture delle piccole isole.
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Nel prospetto generale positivo una nota negativa rimane, fa notare Confagricoltura: i prezzi all'origine dei prodotti agricoli continuano a diminuire. I dati Istat parlano chiaro: rispetto al 2014 la crescita è stata del 5,6% a prezzi correnti, e del 3,8% in volume, mentre i prezzi all'origine dei prodotti agricoli sono diminuiti dello 0,5% nel 2015, con un ribasso del 13,9% ad aprile 2016 su aprile 2015.
Il settore primario ha dunque raggiunto risultati importanti con aumento dell'occupazione e dei salari e con la crescita del PIL. Lo si vede bene dai dati Istat, che segnalano una crescita significativa dell’occupazione in agricoltura (+2,8%) nel 2015. Un aumento delle retribuzioni dei dipendenti (+5,7%), con analogo incremento anche per gli oneri sociali a carico dei datori (+5,7%). A dispetto della crisi generalizzata, nel 2015 c’è stato un salto positivo del valore aggiunto agricolo, che è cresciuto del 3,8% rispetto al 2014, quasi sei volte la crescita globale del PIL nazionale (+0,6% rispetto al 2014). Confagricoltura commenta con prudenza: «Si tratta però solo di un recupero rispetto agli anni passati e, nel primo trimestre del 2016, l’incremento rispetto al corrispondente trimestre del 2015, è stato più contenuto (+0,7%) ed inferiore all’aumento del PIL complessivo. Un dato che merita attenzione». Confagricoltura intende così sottolineare come ancora ci sia da fare per la semplificazione burocratica nel settore e l'alleggerimento degli oneri sociali. I prezzi all'origine dei prodotti agricoli sono poi diminuiti dello 0,5% nel 2015 ed hanno continuato a diminuire, registrando -13,9% ad aprile 2016 su aprile 2015 (dato Ismea). «Nei primi mesi del 2016 si è sicuramente acuita la dinamica della deflazione ed i prezzi non erano così bassi dal 2010. Il settore agricolo continua a subire le dinamiche dei prezzi e mai a governarle» conclude Confagricoltura.
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Flormart 2016: a inizio giugno più che raddoppiati gli spazi espositivi e in crescita gli espositori
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Soddisfatto l’amministratore di PadovaFiere Villa per l’andamento delle prenotazioni di spazi espositivi alla 67^ edizione del salone del florovivaismo di Padova (21-23 settembre). Flormart ha partecipato al convegno di Anve in Puglia sul futuro del florovivaismo e sarà presente all’anteprima di Vestire il Paesaggio a Pistoia il 24 e 25 giugno.

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Nell'ambito del convegno dell'VIII Giornata Nazionale del Vivaismo Mediterraneo, tenutosi il 3 e 4 giugno, l'Assemblea ha riconfermato all'unanimità Marco Cappellini alla Presidenza dell'Associazione Nazionale Vivaisti Esportatori. Eletto anche il nuovo consiglio direttivo e premiati tre laureati con borse di studio e stage aziendali. Fra gli interventi anche la presentazione di Flormart 2016, dal 21 al 23 settembre a Padova.
In occasione della Giornata Nazionale del Vivaismo Mediterraneo si sono tenuti assieme Assemblea, Congresso e eventi ANVE con il festeggiamento dei primi dieci anni dell'Associazione. Il 3 giugno, durante l'Assemblea dei Soci, si è votato per il rinnovo del Consiglio Direttivo che resterà in carica fino al 2015: Acciarri Alfredo (Marche), Aumenta Giuseppe (Lazio), Bortolazzi Fabiano (Veneto), Buemi Gianluca (Puglia), Buongiovanni Gabriele (Toscana), Capitanio Leonardo (Puglia), Cappellini Marco (Toscana), D'Adda Gianpietro (Lombardia), Faro Mario (Sicilia), Fasano Patrizia (Liguria), Giambò Antonino (Sicilia), Imperatore Giovanni (Campania), Pagliani Luigi (Umbria), Pinto Moreno (Abruzzo), Zacchera Paolo (Piemonte). Subito dopo le elezioni dei 15 Consiglieri, l’Assemblea è stata chiamata a votare il nuovo Presidente ed è stato confermato all’unanimità il Presidente uscente Marco Cappellini., che ha dichiarato di essere onorato di poter perseguire un cammino iniziato due anni fa in Anve «ormai una delle realtà associative più importanti e strutturate a livello italiano nel vivaismo, con proiezione e collaborazioni internazionali con le associazioni più importanti a livello mondiale». A seguire si è tenuto il Congresso ANVE in cui sono state presentate le attività interne e le Società di servizio convenzionate con l’Associazione. E’ intervenuto il Segretario Edoardo Sciutti il quale ha illustrato le opportunità offerte dalla nuova certificazione di processo VivaiFiori, il nuovo portale Phytoweb ricco di informazioni doganali e fitosanitarie per esportare nei paesi extra europei e co-finanziato da ICE/Agenzia e MISE, il database botanico per consultare 1500 varietà vivaistiche e l’accordo di INFODESK per la certificazione MPS ABC. Molto interessante l’intervento di Padova Fiere che ha presentato il programma e le proposte commerciali riservate ai Soci per il prossimo Flormart, che si terrà dal 21 al 23 settembre a Padova. Il pomeriggio è proseguito con la convocazione del primo Consiglio Direttivo in cui sono stati nominati, su proposta del Presidente, il Vice Presidente nella persona di Leonardo Capitanio e il Tesoriere nella persona di Antonino Giambò. In serata si è tenuta la cena di gala con tutti i presenti in cui il Presidente Cappellini, in occasione del decennale di ANVE e per l’impegno profuso per la nascita dell’Associazione, ha consegnato una targa di riconoscimento al Presidente fondatore Maurizio Lapponi e due targhe commemorative dei Soci fondatori Stefano Capitanio e Giorgio Delfino. Il giorno seguente, 4 giugno, si è invece tenuto il convegno “Il futuro produttivo e commerciale del florovivaismo: nuovi scenari di sviluppo determinati dalle normative europee”. I relatori hanno dunque approfondito gli aspetti legati alla sicurezza fitosanitaria e alla prossima normativa sul Plant Health. Il convegno si è infine concluso con la consueta assegnazione dei Premi di Laurea “Stefano Capitanio” che, per la prima volta, ha visto tre vincitori anziché due. Sono stati premiati a pari merito Nicolò Pagliani e Chiara Aglietti per la tesi magistrale, e Lucrezia Lopes, laureata triennale presso l’Università di Firenze con la tesi “La corte delle stagioni: progetto di giardino pubblico per la riqualificazione di Piazza dello Spirito Santo a Pistoia”.
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Anche se Regione Toscana auspicava una rapida soluzione nel settembre 2014, oggi ancora proseguono i lavori “per dare un futuro all'azienda”, come si legge nel comunicato stampa, datato 7 giugno 2016, dell'agenzia di informazione della Giunta Regionale. Dichiarata fallita il 9 ottobre 2015, Floramiata, una delle aziende floricole che hanno fatto la storia della Toscana e non solo, non vede ancora oggi una soluzione per il suo percorso produttivo.
Divisa in due società, Floramiata spa, proprietaria delle sole strutture, e Floramiata servizi srl, l'azienda florovivaistica era stata messa all'asta, con data prevista per il 15 aprile, come avevamo annunciato. La data è poi slittata al 6 maggio, ma non ha visto nessuna offerta per l'acquisizione dell'Azienda amiatina di Piancastagnaio. Dopo l'asta deserta la situazione per Floramiata e per i suoi quasi 140 lavoratori si fa critica. Ieri è stato scritto un altro capitolo della tormentata storia: ha avuto, infatti, luogo l'incontro fra il consigliere del presidente Rossi per il lavoro, Gianfranco Simoncini, il sindaco di Piancastagnaio, Luigi Vagaggini, le organizzazioni sindacali provinciali di categoria, il curatore di Floramiata servizi srl, Gianni Sismondi, e il commissario giudiziale di Floramiata spa, Lando Franchi. Simoncini ha così preso atto di quanto esposto dai due curatori, esprimendo apprezzamento per il lavoro svolto e per il senso di responsabilità che stanno dimostrando le organizzazioni sindacali e i lavoratori. Nei prossimi giorni si terranno nuovi incontri fra i sindacati e l'azienda e, su richiesta delle parti, potrà essere riconvocato il tavolo regionale. Resta aperta la speranza di riuscita per una seconda asta grazie all'interesse del gruppo Cammelli, azienda agricola fiorentina. I fratelli Alessio e Stefano Cammelli hanno infatti visitato la sede di Floramiata lo scorso 12 maggio in rappresentanza della società di famiglia, incontrando rappresentanti sindacali e dei lavoratori ed avevano già manifestato il loro interesse, anche se in modo non ufficiale.
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