“Si devevalorizzareilpatrimonioforestale per unosvilupposocioeconomicosostenibiledellecomunità”cosìsièespressaLegambiente in merito al futurodeiboschiitaliani. Serve, secondo la presidentenazionaleRossellaMuroni, un'efficacepoliticanazionaleditutela e valorizzazione del patrimoniocoordinata e dilungotermine, chepossarappresentare un indirizzo per le Regioni.
Le foreste in Italia interessano un terzo del territorionazionale e deisettorieconomici ad essecollegate; ilsettoreforestaleitalianocoinvolge ad oggi circa 80.000 impreseedèilsecondosettoredell’industriamanifatturieranazionale. Malgradociò, l’Italiaimportapiùdei due terzi del propriofabbisognodimateria prima legnosa, rimanendotragliultimipaesid’Europa per iltassodiutilizzazioneannuo del propriopatrimonio (circa il 30% rispetto ad una media europea del 60%).
Ma le foreste non rappresentano solo una risorsa economica: è infatti determinante il ruolo ambientale cheesse svolgono per la difesa del suolo e la regimazione delle acque, per la tutela della biodiversità e la conservazione attiva del paesaggio storico, quello legato alla loro funzione turistico e ricreativa, nonché il contrasto dell’effetto serra, grazie all’assorbimento annuale di circa 289 miliardi di tonnellate di anidride carbonica.
Proprio di conservazione, gestione e valorizzazione del patrimonio boschivo nazionalesiè parlato a Roma lo scorso 29 novembre nell’ambito del Forum nazionaledelleforeste, promosso da Rete Rurale Nazionale 2014-2020, PSQF e Mipaaf.
L’impatto dei cambiamenti climatici sulle foreste italiane è stato argomento di uno dei tavoli della mattinata: secondo l’Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc), infatti, questi determinano una riduzione dei tassi di crescita e della produttività, con cambiamenti nella composizione delle specie presenti e conseguente perdita locale di biodiversità. Queste alterazioni, che mettono a rischio il patrimonio forestale, sono state poi affrontate nel tavolo di lavoro incentrato sulla conservazione dell’ambiente e della biodiversità. L’aumento degli incendi boschivi, l’influenza delle fitopatologie e la presenza di specie aliene ha comportato un notevole danno ambientale che si è concretizzato nella perdita di diversità biologica dei suoli e di gran parte dei servizi eco sistemici forniti.
«Per garantire un futuro ai nostri boschi – ha dichiarato la presidente nazionale di Legambiente Rossella Muroni - occorre innanzitutto sviluppare una efficace politica nazionale di tutela e valorizzazione del patrimonio forestale che sia coordinata e di lungo termine, che rappresenti un chiaro indirizzo di riferimento per le politiche delle Regioni. Bisogna valorizzare una gestione forestale sostenibile, capace di rilanciare lo sviluppo socio-economico delle popolazioni locali, soprattutto delle aree interne del nostro Paese, interessate per l’80% da territori con copertura forestale. Occorre immaginare – ha concluso Rossella Muroni - un vero e proprio progetto che valorizzi il patrimonio forestale pubblico, che interessa il 32,4% delle proprietà forestali complessive, con cui stimolare anche la partecipazione dei privati, così come emerso oggi da questo forum voluto dal Vice Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Andrea Olivero. Un progetto da inserire in un quadro di gestione multifunzionale in grado di assicurare la tutela e la qualità delle risorse naturali legate al bosco (suolo, acqua, aria, paesaggio), garantendone il ruolo sociale, economico e ambientale, coinvolgendo le comunità locali in una strategia di sostenibilità per il lungo periodo».
Per ilcoordinamentotraCia, Confagricoltura, Copagri e Alleanzadelle cooperative del settoreagroalimentaresitrattadi «un successodellanostraazionesindacale». Il Parlamentoeuropeo ha infattivotatoieri la risoluzionechemira a contrastare la propostadellaCommissioneUesull'indebolimentocontrolli.
Il risultatofortementeauspicatodaAgrinsiemeèfinalmentearrivato. Non cisaràalcunindebolimentodeicontrollisugliagrumiprovenientidaiPaesiTerzi. Il Parlamentoeuropeo ha votatoieri, giovedì 15 dicembre, in modofavorevole la risoluzionechemira a contrastare la propostadellaCommissioneUedimodificadegliallegatiallaDirettiva 2000/29/EC.
«In questomodo-spiegailcoordinamentotraCia, Confagricoltura, Copagrie Alleanzadelle cooperative agroalimentari- simette un solidofrenoallapropostanormativadellaCommissionecheprevedeva un alleggerimentodeicontrollisull’importdiagrumiprovenientidaiPaesiTerzi, con ilpericolosorischiodiintroduzione, per ilcomparto, diparassiti come il Black Spot (la “macchianera”degliagrumi) dicuiilterritorioeuropeoèancoraindenne. Il voto in plenaria, tral’altro, èassolutamente in linea con ilrisultatoottenutodirecentenellaCommissioneAgricoltura del ParlamentoUe. Da tempo sosteniamoche non bisogna in alcunmodoabbassare la guardiaperchéc’èilrischioconcretocheilparassitafacciailsuoingresso in Ue: questocomporterebbedanniincalcolabilialleproduzioniagrumicoleeuropee».
Agrinsieme ha fin dasubitoevidenziato le criticitàcontenutenellapropostadellaCommissione, ritenendolainadeguata a contrastareilrischiofitosanitario per le produzioniagrumicole, incoerentesia con ilprincipiodiprecauzioneche con l’obiettivodirafforzare la tutelafitosanitariaalla base del nuovoRegolamentosullasanitàdellepiante.
Agrinsieme, congiuntamentealleorganizzazioniagricole e cooperative del SudEuropa, ha sostenuto con forza la propostadirisoluzioneparlamentare. «Ringraziamo, quindi, i nostrieurodeputati -conclude ilcoordinamento- per aver accolto e condiviso le preoccupazionideiproduttoriagrumicolidell’Ue e aver votato in favoredinorme e controllipiùseveri: sitrattadiunadecisionestorica.»
L’appello del presidentenazionale Dino Scanavino: «Diamo un aiutoconcretoaiproduttori del Centro Italia, comprando e consumandocibidelleareecolpitedalsisma. Si trattadi un gestosolidalefondamentale per far ripartirel’economiaagricoladiMarche e Umbria, che vale oltre 4,5 miliardi». Ciapromuovesulsuosito i prodottienogastronomicideiterritoricolpitidalterremoto, sostenendol'acquistodirettopresso le aziende.
Si avvicinaNatale e gliitalianisiincontreranno per giorniattornoallatavola. Si calcolacheognifamiglianelperiododellefestivitàspenderà, in media, unacifravicinaagli 800 euro. Tracibi e bevandesimuoveranno circa 3 miliardi. Ma quest’annoilPaese ha dovuto fare i conti con ildramma del terremoto, prima nelLazio, poi in Umbria e nelleMarche.
Tutti territorivocatiall’agricoltura e allaproduzionediciboora in ginocchio: aziendecolpite, danniincalcolabili e soprattutto la difficoltàdirimettersisubito in moto per far ripartirel’economia. Da qui l’impegnodellaCia-Agricoltoriitalianiche ha messo in campomoltissimeattività e azionisolidali per aiutareconcretamente i produttoricolpitidaquestodramma. Prima il “kit amatricianasolidale” (10milaconfezionirealizzate e tuttedistribuite), poi le casettemobili donate agliagricoltoriterremotati per lasciarlivicinoallaproprieaziende e aiproprianimali, dandocontinuità al lavoro. Adesso, attraversoilsitodiCia, un’appositasezionededicatachepromuove i prodottienogastronomicideiterritoricolpitidiMarche e Umbria, sostenendol'acquistodirettopresso le aziendeagricoleche non hannopiù un circuitodivendita e comporli in un box dell’Appennino.
«Sarebbeimportantissimo per quest’anno-affermailpresidentenazionaledellaCia, Dino Scanavino- metteredapartequalcheabitudine e tradizione. Faccio un appelloagliitalianidiscegliere, neigiornidifesta, cibiagricoli del Centro Italia, magari al posto o in aggiuntadiostriche e salmone. Se ognifamigliaconsumeràalmeno un prodottodell’Appenninodarà un contributofattivoallaripresadiqueiterritorisfortunati. Sosterràaziende e allevatorichevoglionorimaneresulterritorio per ricostruire, contribuendo a ‘salvare’ un sistemaagricolostraordinarioche, traproduzione e valoreaggiunto, vale oltre 1,5 miliardidi euro in Umbria e quasi 3 miliardinelleMarche».
«Molticolleghihannopersotutto-prosegueScanavino- casa e attività. Noidobbiamosostenerli con tutti i mezzipossibili, anche con gestisemplici. Si trattadiregionichedispongonodi un patrimonioenogastronomicodigrandetradizione e qualità. Vi invito a sentirvi tutti umbri e marchigianidurante le festivitàcondividendo a tavola i loropiattitradizionali. A Capodanno, accantoallelenticchie, mettiamoneinostrimenù pasta allanorcina e timballoascolano».
«A pochigiornidallefestivitànataliziesiconfermail trend positivodellasceltadegliitalianiditrascorrere le vacanze a direttocontatto con la terra e i suoitesori, anched’inverno. Premiatidallefamiglie e dagruppidiamicisoprattuttogliagriturismicheoffronoristorazione grazie all’ambientefamiliarechecontraddistinguequestotipodiospitalità». Lo sottolineaCosimoMelacca, presidenteAgriturist, facendoilpuntosulleprenotazionidiNatale e Capodanno.
C’èvogliadiagriturismoanched’inverno, ma è a Capodannochesiavrannoovunque i miglioririsultati con moltissimicasidi“tuttoesaurito”. Agrituristprecisache chi lavorail 25 e il 26 registra record diprenotazioni, anche se moltioperatori, soprattutto al Sud, chiudono per Natale e riaprono per la fine dell’anno. I clientidellefestesonosensibili al buoncibogenuino, allanatura, allasostenibilità e allaqualità. «La vacanza in agriturismo – mette in evidenzaCosimoMelacca - ètuttoquesto e corona ilsuccessodi un modello del ‘made in Italy’ che non invecchiamai, inventatodaConfagricoltura con la creazionediAgrituristpiùdi 50 anni fa».
Sono 21.300 gliagriturismiitaliani (+40% negliultimi 10 anni), con unacrescitadipostiletto, diristorazione, oltrechenelnumerodegliospiti, che ha incrementatol’offerta e ilfatturato. «Per le Feste – continua ilpresidentediAgriturist – la vacanza ‘green’ piacemolto, sarà per l’atmosfera o perché non siè in famiglia, ma è come se lo si fosse. Il caminoacceso, ilcaloredell’ospitalitàsono un toccasana per chi cerca un ambienteinformalelontanodalfrastuonocittadinoL’andamentofinoraèstatobuono, con picchi record nelmesediottobre e, contrariamente al solito, siècontinuato a lavorare pure a novembre, con presenzeanchestraniere».
Tuttoesauritogiàdametàottobre in Campania, non solo in Costiera, ma anchenelle zone interne, con prenotazionigiàda fine agosto. Moltobeneanche in Puglia, soprattutto per chi offreancheristorazione; tuttoesaurito a Capodanno con un soggiornomedioditregiorni. In Calabriabenegliagriturismi con ristorante, in particolare a Capodanno con ospitilocali e ilritornodiclientichehannoapprezzatol’ospitalità in estate. Ottimirisultatianche in Siciliaper tuttoilmesedidicembre; boom a Capodanno con famiglieallargatedi 15/20 persone. In lineail trend positivodiLazioe Emilia Romagna. Bene in particolarePiacenzacheattira i milanesinel week-end, anche se siriscontra, generalmente, ancora la tendenza al last minute. In Toscana, nonostantel’offertasuperi la domanda, dopoun’estatediscretasièlavoratobenefino a novembre. Capodannobuonosoprattutto per le villestoricheed i castelli non lontanidallecittàd’arte. In Veneto, dopoun’estatedecisamentemoltobuona con fortipresenzestraniere, le Festepremianosoprattutto chi ha la ristorazione. Positivirisultati in Lombardiaper la ripresadelleceneaziendali in campagna, beneilturismo locale a Natale e Capodanno, dopoun’estatemoltobuonacontraddistintadaituristiesteri. In Piemonte, dopoilpienonenell’epoca del tartufo, granderichiestasoprattutto per Capodanno in montagna, glioperatorisperanochecisia la neve. RichiestissimoilTrentinocheva verso iltuttoesaurito.
SoffronoUmbria e Marche, a causa del terremoto, anchenelle zone lontanedalsisma. L’appellodiAgrituristèdiritornare a frequentaregliagriturismi, moltodiffusi in questeregioni, evitandodiprocurareulterioridannieconomici ad un sistemagià in gravissimedifficoltà.
Il Ministerodellepoliticheagricolealimentari e forestalirende note le principalimisurediinteresseagricolocontenutenellaLeggediBilancio 2017 approvatadefinitivamentemercoledì 7 dicembre in Senato. Dall'abolizionedell'Irpefagricolaall'esenzionedaicontributi per i nuoviagricoltori under 40.
1) Fra le prime novità l'azzeramentodell'Irpef a carico di circa 400mila coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali. Dopo la cancellazione lo scorso anno di Imu e Irap, con questo ulteriore sgravio fiscale si arriva a una detassazione per gli agricoltori in 2 anni di oltre 1,3 miliardi di euro.
2) Esenzione totale dai contributi previdenziali per i primi 3 anni di attività per i nuovi imprenditori agricoli under 40. Per il quarto e il quinto anno è previsto un taglio del 50% e del 60%. La misura è stata estesa già dal 2016 per le zone montane e svantaggiate.
3)Aumentato di 10 milioni di euro per il 2018 e il 2019 il fondo per il rilancio del comparto cerealicolo al fine di sostenere l'aumento della qualità del grano italiano e per favorire la conclusione di contratti di filiera che valorizzino il lavoro degli agricoltori.
4) Confermato come lo scorso anno lo stanziamento di 20 milioni di euro per l'aumento della compensazione Iva per le carni bovine al 7,7% e per quelle suine all’8% per contrastare la crisi del settore zootecnico e tutelare il reddito degli allevatori.
5) Confermato l'impegno per lo sviluppo dell'agricoltura di precisione all'interno del piano Industria 4.0, con estensione del superammortamento e iperammortamento anche alle imprese agricole con bilancio e ai contoterzisti per l'acquisto di nuove tecnologie, macchinari e attrezzature.
6) Incentivi per l’acquisto di beni strumentali per favorire la distribuzione gratuita di generi alimentari e non alimentari per limitare gli sprechi.
7) Viene diminuita l’aliquota per l’accisa sulla birra, che è rideterminata a 3,02 euro ad ettolitro e per grado-Plato.
8) Per gli anni 2017 e 2018 si riconosce un credito d'imposta fino al 65% per la riqualificazione delle strutture ricettive agrituristiche in modo da incentivare la multifunzionalità e lo sviluppo di questa attività nelle zone rurali, anche come strumento di integrazione al reddito degli agricoltori.
9) Per garantire un sostegno al reddito dei lavoratori dipendenti del settore ittico nel periodo di fermo biologico obbligatorio, vengono destinati 11 milioni di euro per il 2017. E' prevista anche l'istituzione del fondo di solidarietà per la pesca con una dotazione pari a 1 milione di euro per il prossimo anno e che verrà alimentato da contribuzione ordinaria dei datori di lavoro e dei lavoratori. Tale fondo ha l'obiettivo di garantire i lavoratori in caso di fermo biologico, di sospensione della pesca per avversità atmosferiche e ogni altra causa non imputabile al datore di lavoro.
10) Stanziati 5 milioni di euro per incrementare il fondo per la razionalizzazione e la riconversione della produzione bieticola-saccarifera in Italia.