Filiera olivo-olio
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Trovate contaminazioni in colture in cui finora non era stato riscontrato il contagio di Xylella fastidiosa. Dal primo agosto è dunque necessario il passaporto per Calitocome villosa, Cytisus scoparius, Eremophila maculata, Genista corsica, Helichrysum italicum, Lavandula x allardii (= Lavandula x heterophylla), Phillyrea latifolia.
Aumentano i passaporti richiesti alle piante per entrare nella libera circolazione dal primo agosto 2016. In piante del sud Italia, del sud-est della Francia e in Corsica sono state infatti rinvenute recentemente contaminazioni da Xylella fastidiosa, riscontro mai avvenuto finora.- Dettagli
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I soci del Consorzio italiano di garanzia dell'olio extravergine di oliva di qualità (Ceq) e quelli spagnoli di QvExtra! International hanno concluso un accordo per certificare la qualità dell'extravergine secondo un disciplinare unico, con tanto di controlli nella catena distributiva.
Si è passati dalla competizione fra due mondi produttivi alla loro cooperazione grazie all'intesa fra i due consorzi. Le produzioni di extravergine dei consorziati saranno così certificate con un nuovo unico bollino. Il consorzio italiano Ceq, nato nel 2011, associa grandi marche quali Monini (con 1,5 litri di olio fruttato certificato), Nicola Pantaleo di Fasano (con 500mila litri certificati), l'azienda agricola Conte Spagnoletti Zeuli di Andria e altre ancora, di cui certifica la produzione con unico bollino che garantisce alti livelli di qualità, fra cui elevato contenuto di polifenoli e bassa acidità. - Dettagli
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È l'Università di Foggia ad aver sviluppato questo piano volto a colmare il gap tra mondo della ricerca, operatori e policy maker dell'olivicoltura, aggiudicandosi così i finanziamenti Ue di Horizon 2020 per circa 2 milioni di euro.
Il progetto Skin (Short supply chain knowledge and innovation work) ha coinvolto anche Confagricoltura assieme ad altri diciannove soggetti, tra enti, università, associazioni di categoria, aziende, advisor ed organismi di supporto di 14 paesi esteri. Nei prossimi tre anni Skin sarà portato a compimento per colmare questo divario fra ricerca, operatori del settore e policy maker lavorando, anche a livello europeo e comunitario, su un tema caro alla realtà produttiva e sociale del contesto pugliese per promuovere poi le buone pratiche. - Dettagli
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Lo scorso 22 luglio è stata trasmessa al ministero delle Politiche agricole la seconda messa in mora per i mancati interventi di contrasto a Xylella fastidiosa in Salento. Intanto la procura di Lecce valuta l'ipotesi di procedere al dissequestro degli ulivi.
Come annunciato una settimana prima al ministro Martina, il 22 luglio è stata recapitata la seconda messa in mora da parte di Bruxelles per i continui adempimenti dell'Italia nelle misure di contenimento del batterio Xylella in Puglia. Invece dei canonici sessanta giorni richiesti per rispondere, stavolta ce ne saranno solo trenta. Il governo ha subito convocato la regione Puglia per mettere a punto una strategia condivisa. Se finora ci si era limitati a buone pratiche e monitoraggio, adesso si dovrà fare di più. Bruxelles preme sul taglio degli ulivi contagiati per evitare ulteriori problemi. Ma gli abbattimenti sono stati bloccati dai provvedimenti giudiziari relativi al sequestro delle piante e alla sospensiva del Tar. - Dettagli
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Sarà presentato domani, mercoledì 20 luglio, alle ore 18.00 il progetto iOlive della Società Pesciatina di Orticoltura (SPO) di Pietro Barachini all'interno della vetrina di ExtraLucca (di Fausto Borrella), in Piazza San Michele. Alla presentazione seguirà un dibattito di tutti i partecipanti della filiera dell'olio: dai produttori ai consumatori, passando per gli assaggiatori. L'innovazione reale di iOlive si attua dalla pianta, la cui biodiversità deve essere tutelata a discapito del tentativo di standardizzazione che si sta sviluppando in Italia con impianti super-intensivi, al processo di lavorazione dell'olio ponendo al centro della filiera il consumatore quale sentinella.
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In arrivo una nuova lettera di mora contro l'Italia: il Commissario alla Salute, Vytenis Andriukaitis, ha preannunciato ieri al ministro Martina che il prossimo venerdì arriverà un preavviso per una nuova procedura di infrazione per i continui adempimenti dell'Italia nelle misure di contenimento del batterio Xylella in Puglia.
Dopo la buona notizia di ieri dello sblocco di 11 milioni per le aziende salentine danneggiate dal batterio, arriva la brutta notizia di oggi. Nessuna delle misure richieste dalla Commissione UE è stata ancora attivata in Italia per fermare l'avanzata di Xylella fra gli ulivi del Salento. La nuova richiesta di messa in mora è legata dunque a doppio filo alle novità normative dei mesi scorsi. La prima procedura di infrazione, aperta lo scorso dicembre 2015 (decisione UE 2015/789), era legata alle inadempienze italiane inerenti le prime misure anti-Xylella raccomandate da Bruxelles. Successivamente sono state apportate alcune modifiche, con la decisione della Commissione 2016/764 dello scorso maggio, che hanno rivisito e allargato verso Nord l'area a rischio contagio. L'Italia non ha comunque messo in pratica nessuna delle due raccomandazioni dell'Unione Europea e oggi vede così aprire nei suoi confronti una nuova procedura di infrazione, a meno che non intervenga immediatamente per combattere il batterio. Il Commissario Andriukaitis ha ricordato ieri l'importanza di fermare l'espansione di Xylella e la forte preoccupazione di Bruxelles verso la mancanza di risposte italiane al problema. Una volta emesso il parere motivato in cui riporterà le constestazioni, l'Italia potrà procedere a formulare i propri rilievi e se anche questi saranno ritenuti insufficienti, scatterà il deferimento alla Corte di Giustizia UE.



