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Coldiretti Toscana sulla situazione in regione dopo il quinto aggiornamento dell’Elenco degli alberi monumentali d’Italia. Svetta la provincia di Prato con 21. (In foto la Roverella delle checche di Pienza, da galleria fotografica del Mipaaf).
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Firmato dal ministro Patuanelli il decreto da 150 mln, finanziato dal PNRR, per lo sviluppo della capacità logistica dei mercati agroalimentari all'ingrosso.
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Sul sito del MIPAAF l’elenco aggiornato degli alberi monumentali d’Italia: con 401 nuove iscrizioni il totale è di 4.006. Tra le novità, camelia e anagiride.
Con 401 nuove iscrizioni sale a oltre 4 mila, per la precisione a «4006 alberi o sistemi omogenei di alberi censiti per il particolare pregio naturale e culturale», il totale dell’Elenco ufficiale degli alberi monumentali d’Italia.
Lo ha reso noto nei giorni scorsi l’ufficio stampa del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF) ricordando che l’elenco aggiornato è stato pubblicato nel sito web del MIPAAF e che in esso sono inclusi «esemplari che, lungo tutto lo Stivale, si contraddistinguono per particolari caratteristiche come l’elevato valore biologico ed ecologico per età, dimensioni, morfologia, rarità della specie o habitat per alcune specie animali, l’importanza storica, culturale o religiosa rivestita sul territorio e la capacità di caratterizzare il paesaggio sia in termini estetici che identitari».
Spiccano per numerosità, fra le nuove iscrizioni, i cedri, le querce, i platani e i faggi. E compaiono per la prima volta nell’Elenco alcune specie come l’acero palmato rosso, l’anagiride e la camelia.
Nel comunicato del MIPAAF vengono segnalati, per maestosità, il cedro del libano del Parco di Villa Mirabello a Varese, con un fusto di oltre 11 metri di circonferenza e un’ampia chioma del diametro di 36 metri dalla forma simmetrica e regolare; la farnia di Barano d’Ischia in provincia di Napoli, con una circonferenza di 8,6 metri e un’età stimata di circa 350 anni; e il castagno di Sorbo San Basile in provincia di Catanzaro, con un tronco di 8,4 metri di circonferenza, che è risalente al 1700.
L’elenco degli alberi monumentali d’Italia è frutto dell’attività di catalogazione realizzata in modo coordinato da MIPAAF, Regioni e Comuni. Quest’ultimo aggiornamento, approvato dal MIPAAF con decreto dirigenziale del 26 luglio scorso, è l’esito di cancellazioni e nuove iscrizioni proposte dalle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Veneto e dalla Provincia Autonoma di Trento.
L’elenco si trova qui: Elenco degli alberi monumentali d’Italia.
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«Interventi per favorire la tutela, la valorizzazione, il monitoraggio e la diffusione della conoscenza delle foreste italiane per un totale di 4,8 milioni di euro, di cui 3,1 per boschi vetusti e Registro nazionale dei materiali di base e 1,7 per la tutela e la valorizzazione degli alberi monumentali».
Sono destinate a finanziare queste attività le risorse del Fondo per le foreste italiane per l’anno 2022. A stabilirlo, come comunicato il 27 luglio scorso da una nota del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, la recente intesa raggiunta dalla Conferenza Stato-Regioni su alcuni schemi di decreto di interesse del settore agricolo e forestale.
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Dal Piano strategico nazionale per la Pac ai bandi del Pnrr al Nutriscore e il cibo sintetico: gli allarmi e le richieste del presidente di Coldiretti Prandini.
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