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- Scritto da Andrea Vitali
Sono passate da poco le 12, quando il sindaco Oreste Giurlani, con la fascia tricolore, deposita un mazzo di garofani rossi ai piedi della statua di Giacomo Matteotti, nell'omonima piazza pesciatina.
Accanto a lui il consigliere Oliviero Franceschi (FI) e il consigliere Vittoriano Brizzi (PSI). Insieme sollevano il drappo che svela la composizione floreale, realizzata dalla direzione artistica del Mefit per omaggiare la figura del deputato socialista ucciso dai fascisti. Sono garofani rossi, da sempre simbolo del partito socialista, ma anche della città di Pescia e della Biennale del fiore, che l’ha resa celebre come città dei fiori e dei garofani in tutto il mondo; foglie di alloro, rametti di ulivo e rovi, il significato di questi ultimi è quello di testimoniare la tenacia di un uomo che credeva fermamente in un ideale e i valori della resistenza partigiana.
“E’ per me un onore poter celebrare in veste di sindaco il 90esimo anniversario del rapimento di Giacomo Matteotti: simbolo della libertà e della democrazia nel nostro Paese – con queste parole Giurlani inizia il proprio discorso - Novanta anni fa, il 10 giugno 1924, a Roma, Giacomo Matteotti, segretario del partito socialista unitario dal 1922, veniva rapito ed assassinato dai sicari del partito fascista, perché pochi giorni prima, in uno storico intervento in Parlamento, aveva avuto il coraggio di denunciare senza reticenze le intimidazioni, scorrettezze, brogli e violenze che avevano condizionato le elezioni del 6 aprile; e perché propugnava un’opposizione intransigente contro il nascente regime fascista”.
Sono passati dieci anni dall’ultima volta che un sindaco aveva commemorato l’assassinio Matteotti, eppure tra Pescia e Matteotti c’è un legame storico non banale, che il sindaco non manca di sottolineare. “Quest’opera – puntualizza il sindaco - realizzata da Alfredo Angeloni il 10 giugno del 1945 è (con ogni probabilità) la prima opera eretta in Italia, all’indomani della fine del fascismo, in ricordo di Matteotti. Ma non è tutto, a Pescia, in Valchiusa, durante la XII biennale del fiore del 1975, ci fu una grande mostra antologica di 430 opere dedicata a Jorio Vivarelli, artista che fu imprigionato durante il regime fascista e che fu l’autore nel 1974 di un’altra opera commemorativa a ricordo di Giacomo Matteotti: un’installazione a Roma sul lungo Tevere. Con tale mostra personale, l’anno successivo, Pescia volle dimostrare sia la sua sensibilità storica e attenzione a certi valori proprio nel momento in cui, negli anni ’70, la Repubblica italiana stava attraversando, fra tentativi di golpe e lotta armata delle Brigate Rosse, un fase estremamente delicata”.
Giurlani conclude il suo intervento sottolineando l’importanza di recuperare, anche grazie all'arte e ai fiori, quella sensibilità che è nella nostra identità e memoria. “Tutto ciò – dice- per non dimenticare, e per far sì che ci si possa continuare a meritare, i sacrifici di chi ci ha resi liberi: senza farli morire mai e mantenendo fede a quanto i pesciatini scrissero per primi in Italia su questa lapide il 10 Giugno del 1945: "Uccidete pure me, ma l'idea che è in me non l'ucciderete mai" e questo è uno dei messaggi che dobbiamo consegnare alla democrazia di oggi e alle nuove generazioni”.
Premio giornalistico scientifico: “Alimentiamo il nostro futuro, nutriamo il mondo. Verso Expo 2015”
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L’innovazione scientifica al servizio dell’agricoltura sostenibile e la lotta alla fame nel mondo. Queste le tematiche al centro del Premio giornalistico scientifico “Alimentiamo il nostro futuro, nutriamo il mondo. Verso Expo 2015” promosso da Agrofarma e giunto già alla sua terza edizione.
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Convocato per il 12 giugno a Roma un tavolo tecnico sui problemi e le richieste alla Commissione europea dei 12 mercati di fiori italiani. La convocazione nasce da un’iniziativa del direttore del mercato di Terlizzi (Bari) Caputo che, insieme al direttore di Mefit Salvadorini, ha predisposto e fatto firmare ai dieci colleghi di tutta Italia una richiesta indirizzata al ministro Martina e al coordinatore degli assessori regionali all’agricoltura Nardoni (Puglia).
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Firenze, Mercoledi 4 Giugno dalle ore 09:00 inizierà questa intensa gioranta di lavori proposta da Coldiretti. Molti gli agricoltori che partiranno da Pescia, San Marcello, Quarrata, Monsummano e Pistoia, che parteciperanno all’Assemblea Coldiretti del Centro-Italia che presenterà il primo Dossier “Lavorare e vivere green in Italia”. Numerose le personalità presenti, dai Ministri dell'agricoltura e dell'ambiente Martina e Galletti al presidente di Coldiretti Moncalvo ed ai governatori di diverse regioni. Molte iniziative, tra le quali la presentazioni di case history di rilevo nell'open space appositamente allestito, dal nome "lavora con la Green Economy". Un dossier per individuare il sentiment dei giovani in agricoltura, e la presentazione di una banca dati per le aziende agricole che assumono.
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A Nantes uno degli eventi floreali più prestigiosi in Europa, tenutosi nelle scorse settimane in Francia i vivaisti di Pistoia hanno fatto 'danzare' le piante per rinnovare il loro prestigio nel florovivaismo.
E' l'azienda Romiti Vivai di Pietro e figli, una delle più importanti aziende produttrici di piante ornamentali di Pistoia, che ha proposto ai tanti visitatori accorsi una realizzazione inserita nel padiglione della città della danza. Romiti si è ispirato a Venezia con piante, acqua, maschere, gondola con gondoliere e ballerine, tutto rigorosamente in "arte topiaria" che si sono armonizzati in un allestimento unico.
Una realizzazione che ha vinto il premio d'onore alla migliore opera collettiva straniera ed anche quello della migliore rappresentazione del tema della città della danza, una delle 7 arti rappresentate al Floralies di Nantes. “Siamo orgogliosi di aver partecipato all'evento francese -dichiara Marco Romiti, che insieme ai fratelli Lorenzo e Gianluca conduce i vivai Romiti-. Abbiamo toccato con mano, ancora una volta, l'apprezzamento di consumatori e operatori del settore per il sistema vivaistico pistoiese, capace di produrre qualità con metodi innovativi”.
E sul fronte innovazione Romiti Vivai di Pietro e figli è uno dei 20 soggetti diretti che partecipano al Piano integrato di filiera Igan Eco-Pot, che mette in rete complessivamente 64 soggetti (58 aziende vivaistiche e poi università di Perugia e Pisa ed il Cnr di Perugia). Igan Eco-Pot prevede la certificazione verde 'Mps' per molte aziende e la sperimentazione del vaso biodegradabile. “Un progetto che va avanti e che ci sta dando tante soddisfazioni -spiega Mario Carlesi, presidente di Coldiretti Pistoia-Impresa Verde Pistoia, capofila del progetto integrato di filiera-. Siamo un gruppo di aziende che collabora con le migliori università per mettere a disposizione del vivaismo pistoiese innovazioni eco-sostenibili, indispensabili per il futuro della 'fabbrica verde' di Pistoia”.
Redazione Floraviva