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In ribasso il frumento ad eccezione di granoturco e orzo. due velocità per il vino, penalizzato quello da tavola. stessa cosa per l'olio d'oliva, mercato ortofrutticolo influenzato pesantemente dalla calura. Mercato delle carni in attesa

Dopo un’iniziale fase di attesa i mercati cerealicoli nazionali stanno mostrando un maggiore dinamismo sul piano della compravendita. I prezzi del frumento duro, già in flessione nei giorni scorsi, dovrebbero confermare, anche questa settimana, la tendenza al ribasso che ha caratterizzato le ultime sedute.  Analoghe le aspettative nel comparto del tenero, con la raccolta ormai in fase avanzata anche in Francia, dove le quotazioni ai porti di imbarco stanno già mostrando qualche segnale di cedimento.
Lo rileva l'Ismea nell’Overview sui mercati agroalimentari di questa settimana, preannunciando, sul circuito dei cereali foraggeri, un andamento invece sostenuto per granoturco e orzo. E’ probabile che le operazioni di raccolta del mais, i cui prezzi restano al momento ben inferiori ai livelli dell’anno scorso (-15% circa), subiranno ad agosto un anticipo di una decina di giorni, a causa delle alte temperature. Il calo produttivo sia Italia che in Europa potrebbe inoltre rivelarsi anche più accentuato rispetto alle stime iniziali, in previsione di un generale peggioramento delle rese, soprattutto nei paesi dell’Est.
Sui mercati vinicoli la campagna di commercializzazione, giunta ormai alle battute finali, conferma anche in questa fase conclusiva l’andamento a due velocità che ha chiaramente penalizzato i vini da tavola, in forte deprezzamento, sostenendo invece le quotazioni delle denominazioni d’origine, stabili o in lieve aumento.
Sulla nuova vendemmia le attese restano positive, con un probabile aumento delle produzioni per lo meno in Italia. Stessa considerazione per gli oli di oliva, in un mercato che in Spagna resta però in forte tensione per i lampanti, segnalando valori eccezionalmente elevati (attorno ai 4 euro al chilogrammo) anche per gli extravergini. In Italia le scarse disponibilità e i ridotti volumi di scambio hanno lasciato invariati i listini degli oli di oliva di maggior pregio, con i valori che si attestano su una media di poco inferiore a 5,50 euro al chilo, franco produttore.
Il caldo torrido sta fortemente influenzando anche le dinamiche mercantili nel comparto ortofrutticolo. Gli ortaggi da cottura (le zucchine in particolare) risultano in questa fase maggiormente penalizzati rispetto ad altre produzioni, come pomodori e insalate. Per angurie e meloni è prevedibile, nonostante il buon andamento della richiesta al consumo, un ulteriore cedimento dei prezzi, motivato da un’offerta ovunque più abbondante.
Sui mercati frutticoli le residue disponibilità di albicocche, ancora soddisfacenti sotto il profilo qualitativo, chiuderanno la campagna con quotazioni stabili o in ulteriore aumento.
Agevole anche il collocamento di susine, con buone richieste sia sui mercati interni che all’estero e valori superiori alla scorsa annata, mentre segnano ancora il passo pesche e nettarine, pressate sui circuiti europei da un’offerta estera tuttora rilevante. Non è escluso che le basse quotazioni attuali possano risalire la china già nei prossimi giorni, in particolare nel mese di agosto, scongiurando il protrarsi di una situazione divenuta adesso piuttosto critica.
Prezzi in fisiologica contrazione per le uve da tavola con la progressiva espansione dell’offerta pugliese e metapontina. Ad eccezione delle uve siciliane, che frenano anche su base annua, le quotazioni restano su livelli superiori a quelli dell’estate 2014, in un contesto di scambi agevoli e di consumi complessivamente regolari.
In relazione ai lattiero-caseari, per i formaggi il momento resta sfavorevole, con il calo dei prezzi che sembra adesso coinvolgere anche il Grana padano, oltre al Parmigiano reggiano. Resta debole il mercato delle materie grasse, sulla scia di quanto già riscontrato a livello continentale, con prevedibili ulteriori riduzioni dei prezzi per il burro anche nelle prossime settimane. Da segnalare una probabile correzione al rialzo delle quotazioni spot del latte crudo alla stalla, da ricondurre a un calo delle rese presso gli allevamenti nazionali più accentuato rispetto al normale ciclo stagionale, a causa delle elevate temperature.
Per le carni prevale ancora un clima di attesa sul mercato dei bovini, con scarse pressioni alla vendita e ritmi di lavorazione piuttosto lenti nei centri di macellazione nazionali. Stessa dinamica per le carni avicole con poche spinte dal lato dell’offerta, anche a causa di una più alta mortalità negli allevamenti, e consumi ancora piuttosto frenati. Il bilancio di sostanziale equilibrio delle dinamiche mercantili suggerisce, sia per i bovini che per gli avicoli, un quadro di relativa stabilità sul fronte dei prezzi anche nei prossimi giorni. Più dinamico solo il segmento della fesa di tacchino.
Nel comparto suino le ridotte disponibilità di capi da macello potrebbero determinare ancora lievi correzioni al rialzo sui prezzi del bestiame vivo, mentre mantiene un trend ribassista l’intera linea dei suinetti d’allevamento. Più complessa la situazione sul mercato delle carni, con i macellatori che faticano ad assorbire i rialzi del vivo sia per le resistenze, a valle, della grande distribuzione, sia per una generale pressione dell’offerta europea, conseguente anche a un’elevata disponibilità di tagli congelati.
 
Redazione Floraviva


Bellezza, salute e benessere, tutto il valore del Verde. Questi i temi che domani Agrinsieme propone con i suoi modelli di sviluppo ecocompatibili in una tavola rotonda nell’area Lounge del Mipaaf domani a Expo.

Il verde non è solo un colore ma, soprattutto, rappresenta il “carburante” che alimenta il futuro del pianeta. Le piante forniscono infatti un contributo essenziale alla vita dell’uomo fornendo servizi ambientali indispensabili. Da qui la necessità di costruire modelli di sviluppo ecocompatibili progettando le città, gli spazi urbani, ma anche gli stili di vita come natura comanda. Ciò significa migliorare gli standard di vita degli abitanti, ma anche produrre nuovo valore economico sia come sviluppo sia come risparmio in termini di salute e di prevenzione dei disastri ambientali.           
Per affermare il valore del verde in tutte le sue dimensioni, i florovivaisti di Agrinsieme, il coordinamento tra Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle cooperative agroalimentari, organizzano domani 29 luglio 2015 alle ore 11 presso l’Area Lounge del Mipaf in Padiglione Italia una tavola rotonda intitolate “Tutte le sfumature del Verde”. 
La tavola rotonda, che verrà introdotta da Emanuela Rosa-Clot, Direttore di Gardenia e Bell’Italia e da Francesco Ferrini, Ordinario di Scienze Produzioni Agroalimentari e dell'Ambiente dell’Università di Firenze, sarà animata da Anna Letizia Monti, Presidente AIAPP, Meri Scaringi, Rappresentante dell’ISDE, Gian Michele Cirulli, Responsabile gestione aree verdi del Comune di Torino e Anna Zottola, Direttore della Scuola di Minoprio. I lavori saranno conclusi dall’intervento del Coordinatore di Agrinsieme e Presidente della Cia, Dino Scanavino.
 
Redazione Floraviva

massimo giletti

L’Associazione Nazionale Le Donne del Vino, ha deciso di assegnare il Premio Uomo dell’Anno 2015, giunto alla quinta edizione, a uno dei volti più popolari e amati della Rai, Massimo Giletti.

Dopo lo stilista Renato Balestra, il direttore d’orchestra Andrea Battistoni, il giornalista Bruno Vespa, il critico d’arte Philippe Daverio, ecco, quest’anno, un personaggio eclettico che con il suo programma “L’Arena” è l’artefice di una delle trasmissioni più seguite su Rai Uno.
Giletti nasce a Torino da una famiglia di proprietari tessili, si laurea in giurisprudenza con 110 e lode, si trasferisce a Londra poi, dopo un brevissimo periodo nell’azienda di famiglia, scappa a Roma. Nel 1988 esordisce come giornalista ed entra nella redazione del programma televisivo di Rai 2 “Mixer”, di Giovanni Minoli, che considera il suo maestro, dove rimarrà per circa sei anni e, successivamente, come conduttore negli anni ’90.
Sempre su Rai 2 “Mattina in famiglia”, “Mezzogiorno in famiglia”, “I fatti vostri”, solo per citarne alcuni e, dal 2002, diventa il volto di Rai Uno, per la quale ha condotto varie trasmissioni. Dal 2005, con grande successo, conduce L’Arena”, un programma nel quale affronta tutti i temi di grande attualità, che spaziano dalla politica - tenendosi sempre al di sopra delle parti - ai problemi quotidiani e, grazie alla serietà con cui entra in temi spesso molto scottanti, riesce sempre a raccontare avvenimenti di cronaca in modo corretto e positivo.
Nel suo programma dedica molta attenzione anche al mondo dello spettacolo, dell’arte e in ogni puntata ospita sempre un personaggio di altissimo livello, con il quale, grazie alla sua sorridente cordialità, riesce a creare una conversazione all’apparenza semplice e amichevole, come in un salotto di casa. Una delle qualità di Giletti è che lascia parlare l’ospite senza interromperlo, bastonandolo quando serve, ma sempre con grande educazione, ironia ed eleganza. Pochi ne conoscono il lato profondamente umano, rivolto ai deboli e agli ammalati.
Inoltre, tantissimi i programmi presentati da Massimo in questi anni che spaziano dalla Cerimonia del “Fifa World 2000” al Foro Italico di Roma a “Miss Italia nel Mondo”, “Beato tra le Donne”, “Ciak si canta”, ha ideato e condotto lo show “I grandi della Musica”, “Sanremo dalla A alla Z” e “I duellanti”.  Ha guidato la maratona benefica per Telethon, ma il suo appuntamento tradizionale, ormai da anni e al quale è molto legato, è sicuramente “Una voce per Padre Pio”.
L’Associazione Nazionale Le Donne del Vino, quindi, ha deciso di premiare un personaggio che, nel distinguersi in maniera seria e professionale fra informazione e cultura, trova spazio ed entusiasmo anche per i profondi valori dell’anima.
La premiazione avrà luogo a Milano il 12 ottobre p.v. alle ore 18,00 a Palazzo Cusani, palazzo seicentesco nel cuore di Brera, che è stato la residenza di Radetzky durante le cinque giornate di Milano. Attualmente è sede di rappresentanza della Nato a Milano. Dal 2012 è, inoltre, sede del Comando Militare Esercito Lombardia.

Redazione Floraviva

Gianpaolo bucchioni

Intervista a Gian Paolo Bucchioni, titolare di Generali Arredamenti, leader in Italia nella progettazione di ambienti per l’applicazione di terapie non farmacologiche dell’Alzheimer e di altre forme di demenza, nonché per l’ordinaria gestione di questa categoria di malati. Nell’azienda pistoiese si è tenuto un importante seminario di aggiornamento sulle prospettive di tali terapie fondate sulla stimolazione multisensoriale.

«Lo scopo della nostra iniziativa era porre l'attenzione sugli sviluppi delle terapie non farmacologiche a livello europeo e far capire cosa si riesca a sviluppare in ambienti tecnologicamente attrezzati per la stimolazione multisensoriale, quali siano i loro benefici. Abbiamo individuato nella dott.ssa Amèlia Martins, membro ISNA e formatore Snoezelen autorizzato in Spagna e Portogallo, colei che poteva fare al meglio il punto sui risultati di tale pratica nelle strutture adibite al decadimento cognitivo e all’Alzheimer, essendo costei, oltre che una eccellente studiosa di neuropsicologia clinica, anche un operatore qualificato impegnato in prima persona sul campo in qualità di direttore tecnico della Casa Santa Beatriz da Silva di Granada».
Così Gian Paolo Bucchioni, titolare di Generali Arredamenti, spiega a Floraviva le ragioni del seminario di aggiornamento “Terapie non farmacologiche e stanza multisensoriale: le prospettive terapeutiche”, riservato a infermieri e operatori della riabilitazione, che si è tenuto per due giorni alcune settimane fa nella propria sede in località Bonelle a Pistoia. Fra i temi affrontati in tale occasione da Amèlia Martins, ci sono stati la definizione e l’utilizzo della metodologia terapeutica multisensoriale (una terapia della demenza, dell’autismo o di altre patologie conseguenti a danni cerebrali che si avvale di ambienti multisensoriali controllati); il funzionamento delle varie attrezzature di stimolazione multisensoriale e la corretta pianificazione delle sessioni di stimolazione, nonché la valutazione dei risultati.    
Generali Arredamenti è un’azienda pistoiese all’avanguardia nella progettazione e nell’allestimento di ambienti per l’applicazione di terapie non farmacologiche dell’Alzheimer e di altre forme di demenza, che «ha strutturato presso la propria sede – come dice Bucchioni - una équipe multidisciplinare fatta da personale sanitario, infermieri e fisioterapisti, per dar corpo a una progettazione di ambienti terapeutici che parta sempre dalle esperienze dirette degli operatori e sia scientificamente verificabile». Generali Arredamenti, aggiunge Bucchioni, è dotata di un «laboratorio di sperimentazione, con la stanza multisensoriale, le tavole tattili, il posto letto “gentle care” e il progetto del treno per la terapia del viaggio». «Con questo seminario abbiamo voluto presentarci come il principale operatore economico in Italia (se non l’unico) nella progettazione e realizzazione di ausili, protesi e arredi all’avanguardia nel supporto di una corretta applicazione delle principali terapie non farmacologiche».
Dunque, che cosa è emerso nel seminario di Amèlia Martins riguardo alle ultime ricerche e ai risultati di questo approccio metodologico alla demenza e quindi sull’uso di attrezzature di stimolazione multisensoriale?
«Come anche dalle relazioni svolte a Pistoia in occasione del sesto convegno nazionale sui centri diurni Alzheimer, è emerso che l’ambiente arricchito è fondamentale nel contrasto al decadimento cognitivo. La stimolazione multisensoriale svolta in ambienti strutturati e applicata con metodo, rappresenta una risposta terapeutica fondamentale. Il far interagire con elementi luminosi, sonori, olfattivi e tattili i pazienti consente un duplice risultato: la creazione di un ambiente protetto che aiuta a calmare o controllare gli stati di agitazione; la generazione di stimoli interattivi capaci di destare in qualche modo interesse o attenzione nei malati».
Ecco, può spiegare, in sintesi, come deve essere strutturata una stanza multisensoriale adeguata e come devono essere concepiti gli arredi protesici per la demenza? E come utilizza e utilizzerà queste conoscenze Generali Arredamenti?
«Diciamo che Generali Arredamenti persegue ormai da anni l’obiettivo di dare alle persone affette da demenza l’opportunità di invecchiamento in una struttura con una qualità di vita analoga a quella di cui godono le persone anziane non dementi. Oggi è più corretto quindi parlare di ambiente arricchito, ambiente terapeutico, ambiente protesico: tutte definizioni che ampliano il concetto di stanza, distribuendo elementi di stimolazione un po’ in tutti i locali. Certo esistono locali specifici, quali la stanza multisensoriale e il treno terapeutico, che sono luoghi di terapia imprescindibili, ma hanno molta più efficacia terapeutica quando inseriti in un contesto di stimolazione permanente e globale. Spesso la progettazione non recepisce questa necessità, e qui rispondo alla seconda domanda, ma la nostra proposta di ambienti strutturati per ospiti con disorientamento (demenza è un termine medico) invece non prescinde mai dal coinvolgimento di un team multidisciplinare, è il frutto di tale coinvolgimento, per cui le soluzioni che proponiamo hanno quelle caratteristiche onnicomprensive a cui ho fatto cenno prima».
Un’ultima domanda: che peso avrà nell’attività complessiva di Generali Arredamenti questa attività dedicata agli spazi per malati di Alzheimer e altre forme di demenza?
«Le tipologie degli ospiti che vengono inseriti nelle Rsa, nei centri diurni e nelle case di riposo oggi sono molto più problematiche rispetto a quelle di 10 anni fa. Ma il nostro percorso va nella direzione di rendere normali tali inserimenti, proponendo sempre soluzioni testabili per lo svolgimento delle terapie non farmacologiche. L’aver avviato un tavolo permanente di confronto e aggiornamento con associazioni, cooperative di gestione, direttori di Rsa, centri diurni e case di riposo presso la nostra sede rappresenta ad oggi un vantaggio competitivo importante che è il punto di partenza per un programma di arredi e un’offerta di soluzioni destinati a rappresentare in futuro la componente principale delle nostre proposte commerciali, se non addirittura l’unica direzione per un bel po’ di anni a venire».

Redazione Floraviva

remaschi marco

Calendario denso di riunioni per l'assessore all'agricoltura della Regione Toscana, Marco Remaschi. Stamani insieme alle organizzazioni professionali dell'agricoltura è stato affrontato il tema dei criteri di selezione per i bandi del nuovo Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, che porterà in Toscana nell'arco di 7 anni 961 milioni di euro di soldi pubblici.

L'assessore Remaschi ha ribadito che è sua intenzione arrivare alla riunione del prossimo Comitato di Sorveglianza, ovvero l'organismo che rappresenta tutti gli stakeholder interessati al PSR ed il cui insediamento è previsto per l'11 di settembre prossimo, con il massimo della condivisione sui criteri di selezione dei bandi. Tutto questo in vista della successiva approvazione da parte della Commissione Europea che darà il via ufficialmente alle varie misure previste dal Programma di Sviluppo Rurale, lo strumento attraverso il quale vengono gestite la maggior parte delle risorse destinate all'agricoltura, e che ha visto la Toscana nella top delle prime 4 Regioni che hanno avuto il PSR approvato dall'Unione.
Stamani sono state presentate le specificità più rilevanti nelle varie misure che caratterizzano il PSR e le organizzazioni professionali agricole, oltre ad aver espresso a caldo le prime impressioni, si sono impegnate a trasmettere alla Regione le proprie osservazioni nei prossimi giorni.
Remaschi in proposito ha annunciato che si terranno nelle prossime settimane altre due riunioni dedicate a queste tematiche nel corso delle quali le associazioni professionali potranno esprimere le loro opinioni e potranno essere trovati, nel caso, gli opportuni aggiustamenti.
L'obiettivo è quello accorciare al massimo i tempi e di ottenere dalla Ue la luce verde per far partire prima possibile tutti i bandi, oltre i due "condizionati" che sono stati già resi pubblici (dedicati rispettivamente ai PIF – programmi integrati di filiera e al pacchetto Giovani) e alle misure in overbooking per il settore forestale, anche queste già avviate.

Redazione Floraviva