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Il 12 dicembre a Chiazzano riunione aperta del Gruppo Vivaismo di Cia Pistoia in collaborazione con il Comitato creditori Sandro Bruschi: un incontro per tutti i piccoli e medi vivaisti, anche non associati a Cia. Oltre all’aggiornamento sulla situazione dei creditori di Bruschi, si discuterà di furti nei vivai e tempi di pagamento troppo lunghi. Saranno raccolte segnalazioni e suggerimenti per incontri con le istituzioni: dal sindaco all’assessore all’agricoltura.
La Confederazione italiana agricoltori Pistoia, in collaborazione con il Comitato creditori Sandro Bruschi, organizza martedì 12 dicembre, alle ore 21, a Chiazzano (Pistoia), presso il bar Lo.Ri in via Provinciale Pratese 433, una riunione aperta del suo Gie (Gruppo di interesse economico) Vivaismo per fare il punto, a partire dal caso Bruschi, su alcuni dei principali problemi del distretto vivaistico-ornamentale pistoiese e preparare il confronto che sarà a breve avviato con il presidente del distretto e le istituzioni (dal sindaco di Pistoia, al presidente della Provincia, ai rappresentanti delle forze dell’ordine, fino all’assessore regionale all’agricoltura) per aiutare a risolvere quel caso limitandone i danni e per migliorare la situazione generale del comparto a Pistoia e, conseguentemente, in tutta la Toscana.
La riunione è pensata in particolare per le piccole e medie aziende vivaistiche del distretto ornamentale, sia perché questa è la tipologia aziendale maggiormente rappresentata da Cia Pistoia e più esposta alle ripercussioni della vicenda dei vivai Sandro Bruschi, sia perché le aziende di tale livello dimensionale sono accomunate da problemi simili. All’incontro possono partecipare anche vivaisti non associati a Cia Agricoltori Italiani con interessi analoghi, come è il caso di alcuni agricoltori che fanno parte del Comitato creditori Bruschi.
Sono previsti interventi dei rappresentanti della Confederazione ospitante, a cominciare dal presidente Sandro Orlandini, sui problemi del distretto, e interventi dei portavoce del Comitato creditori Sandro Bruschi Paolo Chiti e Lisa Trinci, che faranno un aggiornamento sullo «stato di sovraindebitamento» dei vivai Bruschi e sui possibili sviluppi della vertenza. Ma sarà dato spazio anche alle segnalazioni di problemi specifici e suggerimenti di soluzioni dei vivaisti presenti alla riunione che vorranno dire la loro su questioni calde quali i furti nei vivai e altre sempreverdi come i tempi di pagamento troppo lunghi.
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Dal programma internazionale di breeding del frumento duro all’Icarda (International Center for Agricultural Research in dry areas - Centro Internazionale per la ricerca nelle regioni aride) nascono nuove varietà di grano duro resistenti alle alte temperature e capaci di sfamare milioni di persone.
Ma non solo, anche in Europa, con le temperature medie in aumento, si richiedono grani più resistenti al caldo e alla siccità.
Grazie a tecnologie come quella dell’impronta genetica, ma anche a tecniche tradizionali di selezione è stato infatti possibile sviluppare una serie di varietà di grano duro in grado di sopportare una temperatura costante di 35-40 gradi nella savana del bacino del fiume Senegal, che attraversa Mauritania, Senegal e Mali.
Le nuove varietà possono maturare in quelle particolari condizioni pedoclimatiche in appena 90 giorni: ovvero il tempo giusto per alternarsi con la coltivazione del riso, praticata per otto mesi l’anno. Per le popolazioni della regione, spesso colpite da carestie, vuol dire poter contare su più alimenti e proteine, dal momento che il grano ha un tasso proteico più alto del riso.
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Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica l'apertura, in data odierna, della procedura di messa in vendita di 8 mila ettari della Banca nazionale delle terre agricole pronti a essere coltivati. Si tratta del primo lotto che fa parte di un’operazione complessiva da oltre 20mila ettari.
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Il titolare della Giorgio Tesi Group è il nuovo presidente di Coldiretti Pistoia. Fabrizio Tesi, che succede a Michela Nieri, ha dichiarato: «l’unica possibilità per uscire fuori da un periodo così delicato è rimanere uniti e coesi, nell’interesse di tutti e con il massimo rispetto reciproco».
«Faccio parte della famiglia Coldiretti da sempre. Assumere la carica di presidente provinciale mi riempie di orgoglio, consapevole della delicatezza degli impegni che mi aspettano. Ringrazio la presidente Michela Nieri, che mi ha preceduto, per il suo fondamentale contributo in un momento così particolare, per tutta l’agricoltura della nostra provincia. Nonostante i molteplici impegni che ho nell’azienda familiare, ho accettato con onore e con spirito di sacrificio di impegnarmi personalmente e di dare il mio modesto contributo a tutto il comparto agricolo, settore così importante per la nostra economia».
Questo il primo commento di Fabrizio Tesi, legale rappresentante della Giorgio Tesi Group, una delle aziende leader del distretto vivaistico ornamentale pistoiese e del settore florovivaistico a livello italiano, dopo la sua nomina alla presidenza di Coldiretti Pistoia, a quanto riportato in un comunicato stampa di poche ore fa. In esso si legge anche che il vivaismo pistoiese - che rappresenta oltre il 30% della produzione lorda vendibile dell'agricoltura della regione Toscana (la stragrande parte realizzata in provincia di Pistoia) - è in una fase nevralgica e, dopo anni di stasi, nell'ultimo anno ha visto crescere l'export; ma necessita di profonde innovazioni strutturali per mantenere un primato che è anche europeo.
«Mi auguro di avere la collaborazione di tutti, pur in una chiara autonomia che la nostra associazione merita -ha auspicato Tesi-. La mia presidenza deve essere vista e considerata come una scelta che unisce, che aiuta a superare i contrasti e le discussioni che ci sono stati, i dualismi, le dispute tra grandi e piccoli operatori che non portano a niente. L'unica possibilità per uscire fuori da un periodo così delicato - ha concluso il presidente Coldiretti Pistoia -, è rimanere uniti e coesi, nell’interesse di tutti e con il massimo rispetto reciproco».
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I parassiti non allentano la loro presa su Ciclamino, Poinsettia, Pittosporino e altre fronde: tripidi, lepidotteri, muffa grigia, cocciniglie, fumaggini, aleurodidi, marciume radicale continuano a essere presenti in numerosi impianti. Di seguito le avvertenze colturali e fitosanitarie per contrastare la loro azione.
L’andamento meteorologico di queste ultime settimane è stato estremamente variabile: pioggia, grandine, vento, abbassamenti e rialzi termici si sono bruscamente alternati. Queste condizioni di instabilità, associate a temperature miti, non hanno troppo rallentato l'attacco di alcuni parassiti sulle principali colture di stagione. Dall'Istituto Regionale per la Floricoltura di Sanremo arrivano dunque le avvertenze colturali e fitosanitarie del periodo.



