Filiera olivo-olio
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Al termine di questa fase, per la quale il bando prevede novanta giorni di tempo, sarà stilata una graduatoria di merito dei progetti. La richiesta di finanziamenti a fondo perduto è di circa 80 milioni di euro a fronte di una disponibilità attuale del Ministero che ammonta a 13 milioni di euro, oltre ai 5 milioni previsti dal Piano di rigenerazione olivicola della Puglia.
“193 aziende coinvolte in tre programmi di investimento – ha dichiarato la Ministra Teresa Bellanova – sono un segnale incoraggiante della tenacia e della voglia di fare impresa del nostro territorio. E a queste aspettative il Ministero deve dare risposta in tempi certi e rapidi. Per questo sono soddisfatta che si siano dimezzati i tempi per l’analisi dell’ammissibilità e che ora si possa procedere con la valutazione qualitativa. È importante che per rispondere ai danni causati dalla Xylella si abbia una visione strategica, di progettazione territoriale, che metta l’ulivo al centro dell’identità agricola e non solo. Che sappia dare un orizzonte alle tante aziende agricole che in tutta l’area vogliono ripartire anche a seguito della pandemia”.
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La ministra Bellanova chiede la semplificazione delle procedure per dare risposte agli olivicoltori pugliesi a riguardo dei 30 milioni di euro destinati al sostegno degli investimenti sul ripristino del potenziale produttivo. “Vogliamo rafforzare ancora di più gli interventi a tutela dei nostri olivicoltori nella battaglia contro la Xylella, con strumenti di applicazione rapida e dando risposte concrete. Vanno in questa direzione le decisioni assunte oggi al Ministero e che siamo convinti saranno confermate in sede di Cabina di regia del Cipe. Semplifichiamo le procedure e concentriamo le risorse per il sostegno degli investimenti e per il ripristino del potenziale produttivo, aumentando i plafond delle misure già previste dal Psr della Puglia. Allo stesso tempo lavoriamo per velocizzare l’intera attuazione del piano da 300 milioni di euro per il rilancio. Quello che ho chiesto agli Uffici è di semplificare e tagliare i tempi di attesa”.Così la Ministra delle politiche agricole Teresa Bellanova commenta gli esiti della riunione odierna del Comitato di sorveglianza sull’attuazione del Piano operativo agricoltura. Nell’incontro è stata approvata la rimodulazione delle risorse assegnate al sotto piano 5 - piano di emergenza per il contenimento di Xylella fastidiosa in Puglia - pari a euro 30 milioni di euro, a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020. I 30 milioni di euro saranno utilizzati per aumentare il plafond previsto per le misure del PSR della Regione Puglia. In particolare, 27 milioni di euro andranno a favore della sottomisura 4.1.C “Sostegno per gli investimenti per la redditività, la competitività e la sostenibilità delle aziende olivicole della zona infetta relativamente alla Xylella fastidiosa” ed i restanti 3 milioni di euro saranno destinati alla sottomisura 5.2 “Sostegno ripristino terreni e potenziale produttivo danneggiato da calamità naturali”. La rimodulazione approvata dovrà essere sottoposta alle valutazioni della Cabina di Regia presso la Presidenza del Consiglio.
A.V.
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Saranno cosi suddivisi gli ulteriori fondi per 190 milioni che sono in aggiunta ai 35 già erogati per i frantoi: 120 milioni per le imprese colpite; 40 milioni per i reimpianti; 25 milioni per specie arboree diverse; 5 milioni di contributi.
Sono quattro le linee d’intervento che risultano pronte nel Piano straordinario per ristrutturare l’olivicoltura pugliese, con un ammontare totale di 190 milioni di euro. Lo ha comunicato ieri il sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L'Abbate, che nel corso del Question Time in Commissione Agricoltura a Montecitorio ha risposto ad una interrogazione in sulla questione Xylella Puglia.
«La definizione degli interventi concernenti il reimpianto degli oliveti, la riconversione produttiva e la salvaguardia degli olivi monumentali, che si attuano tutti in zona infetta, avverrà in tempi molto contenuti, una volta verificata la piena compatibilità con le pertinenti norme unionali in materia di aiuti di Stato», ha detto il sottosegretario.
Le cifre stanziate sono di 40 milioni di euro per il reimpianto di un numero di piante di olivo pari a quelle eradicate, in modo da tener conto delle esigenze economico-sociali ed agronomiche del territorio; 25 milioni di euro per il reimpianto dei vivai con specie arboree diverse dall'olivo e 5 milioni di euro come contributo in favore di proprietari, proprietari o intestatari di terreni in cui ci sono olivi monumentali, che trovano sistemi atti ad intervenire al blocco dell'avanzata della fitopatia. Inoltre, è stato predisposto il decreto attuativo relativo al contributo compensativo del Fondo di solidarietà nazionale fino ad un massimo di tre esercizi, a favore delle imprese agricole colpite dall'infezione Xylella fastidiosa in Puglia, con una dotazione pari a 120 milioni di euro. «Il provvedimento – spiega il sottosegretario alle Politiche Agricole – è in fase di adozione e prevede l'indennizzo delle aziende agricole che a causa dell'infezione hanno subito danni superiori al 30% della produzione lorda vendibile».
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Sarà presentata con un evento online in programma domani, venerdì 5 giugno alle ore 11.30 la "Selezione degli oli extravergine di oliva DOP e IGP della Toscana 2020".
L’iniziativa permetterà di far conoscere, come ogni anno, il meglio della produzione regionale, cioè quegli oli che faranno da ambasciatori della Toscana nel mondo. La diretta online si articolerà con uno studio centrale presso il Cinema della Compagnia (dove si troveranno anche l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi e i rappresentanti di Camera di Commercio) e collegamenti esterni con i presidenti dei Consorzi dop e Igp. L'evento, condotto da Simona Bellocci e Benedetto Ferrara, sarà fruibile in diretta streaming sul sito della Regione Toscana e anche su www.intoscana.it, www.vetrina.toscana.it e sulle relative pagine Facebook e You tube, e infine sulla pagina Facebook di Buy Food. L’iniziativa ha lo scopo di selezionare i migliori oli DOP e IGP della Toscana per sostenere e far crescere il comparto olivo-oleicolo regionale, diffondere la cultura dell’olio extravergine di oliva di qualità certificata e promuoverne la conoscenza e l’utilizzo in Italia e all’estero.
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Il sindaco di Pescia Oreste Giurlani ha scritto una lettera ufficiale alla regione Toscana, al governatore Enrico Rossi e all’assessore all’agricoltura Marco Remaschi per chiedere provvedimenti urgenti per una delle eccellenze della produzione agricola toscana, la coltivazione dell’olivo pesciatino. Il comparto, al pari del settore florovivaistico, lamenta una carenza di ordinativi che pregiudicano la stagione, creano una quantità di scarti vegetali molto superiori al normale che devono essere smaltiti, ma in modo particolare i produttori sono preoccupati dalla caduta dei prezzi che potrebbe colpire in modo decisivo la produzione pesciatina, che si caratterizza per la qualità delle sue piante. Di questo Giurlani ha parlato con i rappresentanti dei produttori, che fanno capo alle due associazioni Coripro e Associazione Vivaisti Pescia. I produttori, che a Pescia sono oltre una cinquantina, con molte aziende a conduzione familiare, hanno apprezzato le scelte comunali di rinviare e rimodulare le imposte locali, lamentano la mancanza di sostegno statale e chiedono una attenzione particolare alla valorizzazione della tipicità del loro prodotto, l’olivo pesciatino. “Ho scritto a Rossi e Remaschi perché le problematiche espresse dai produttori mi sembrano sensate e credo sia prioritario salvaguardare e valorizzare la tradizione di qualità dell’olivo pesciatino- dice Oreste Giurlani-. Sul comparto florovivaistico sono stati annunciati interventi importanti anche sotto il profilo economico , ma qui bisogna anche pensare al futuro e alla qualità di una produzione che affonda le sue radice nella nostra storia agricola e non solo”. A giorni le parti si ritroveranno, con la speranza che anche da Firenze giungano notizie incoraggianti.
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Confagricoltura Pistoia avvisa i vivaisti che è già attiva la nuova procedura online nel sito web del Servizio Fitosanitario Regionale per la richiesta delle obbligatorie analisi di laboratorio per Xylella fastidiosa sulle piante più sensibili al batterio che si vogliono commercializzare. Silvia Melani (responsabile Servizi tecnici e formazione): «da quest’anno la richiesta non è più contestuale alla Dichiarazione unica aziendale (Dua), ma siamo a disposizione per effettuare questo servizio facoltativo a parte».
Nello tsunami Coronavirus potrebbe passare in secondo piano, ma sul fronte dell’attività di prevenzione per impedire il diffondersi della Xylella fastidiosa, che ha fatto tanti danni negli uliveti di certe aree pugliesi e potrebbe attaccare altre specie di piante coltivate nei vivai, la guardia di Confagricoltura Pistoia è sempre alta.
Così a pochi giorni dalla comunicazione del Servizio Fitosanitario Regionale della Toscana alle associazioni di categoria agricole che è stata attivata la nuova procedura online per la richiesta delle obbligatorie ispezioni e analisi di laboratorio per Xylella sulle piante sensibili al batterio, l’ufficio tecnico pistoiese di Confagricoltura ha subito deciso di avvisare le aziende vivaistiche del cambiamento, mettendo a disposizione un nuovo servizio facoltativo per i vivaisti che non volessero fare la domanda da soli.
«Dal 2018 ai sensi della Decisione (UE) 2015/789 – spiega Silvia Melani, responsabile “Servizi tecnici e formazione” di Confagricoltura Pistoia - vige l'obbligo di effettuare analisi di laboratorio per Xylella fastidiosa prima di commercializzare piante di Olea europaea (olivo), Nerium oleander (oleandro), Polygala myrtifolia (mirtifoglio), Prunus dulcis (mandorlo), Lavandula dentata (lavanda dentata o spigonardo) e Coffea (genere che comprende la Coffea arabica o pianta di caffè) e ispezioni sulle altre piante sensibili al batterio. Le analisi vengono effettuate dal Servizio Fitosanitario Regionale su “richiesta” delle aziende vivaistiche».
«La richiesta – continua Silvia Melani - per gli anni 2018 e 2019 era effettuata contestualmente alla comunicazione annuale della Dua (Dichiarazione unica aziendale) sul sistema informativo di Artea, l’Agenzia regionale Toscana per le erogazioni in agricoltura. Ma da quest’anno la procedura, solo per quanto riguarda la richiesta delle analisi per Xylella, è cambiata e la comunicazione non si fa più attraverso Artea, ma con procedura online indicata dal Servizio Fitosanitario Regionale attraverso il sito: fitosirt.regione.toscana.it entro la data del 31 Luglio 2020».
«Tale richiesta – specifica Silvia Melani - andrà comunque effettuata dopo aver presentato la comunicazione annuale in Artea e dovrà contenere il numero Ruop (Registro ufficiale degli operatori professionali), un referente dell’azienda e un suo contatto telefonico ed un indirizzo mail dove si desidera ricevere tutte le comunicazioni inerenti all’istanza. Inoltre sarà necessario indicare, per ciascun centro aziendale interessato alla richiesta, il numero di piante da movimentare divise tra Olea europaea, Nerium oleander, Polygala myrtifolia, Prunus dulcis, Lavandula dentata e Coffea oppure genericamente “maggiore o uguale a 6000” e l’intenzione di spostamento al di fuori del sito di produzione di piante destinate all’impianto di Polygala myrtifolia».
L’ufficio tecnico di Confagricoltura Pistoia è a disposizione degli associati per chiarimenti e per l’eventuale servizio facoltativo (a pagamento) di presentazione della richiesta di analisi per Xylella fastidiosa al Servizio Fitosanitario Regionale. Per ulteriori informazioni contattare gli uffici di Pistoia: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o tel. 0573/21231 dal lunedì al venerdì (ore 9 – 13).
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