Filiera olivo-olio

«Ci attende un lavoro importante per il futuro del settore e per la ripartenza dell’olivicoltura nazionale, a partire dalla nuova Ocm olio e dal piano nazionale di ripresa e resilienza che dovranno vedere la produzione protagonista di una strategia organica di rilancio».
Lo ha affermato Gennaro Sicolo che ai primi di giugno è tornato alla guida di Italia Olivicola, succedendo a Fabrizio Pini che ha guidato l’organizzazione di produttori di olio di oliva nei 18 mesi difficili della pandemia. L’imprenditore agricolo pugliese, che aveva condotto la società nata dalla fusione fra Cno e Unasco fino al dicembre 2019, è stato eletto presidente dal consiglio di amministrazione di Italia Olivicola, che ha scelto come vicepresidente Luigi Canino.
«Le sfide di questi mesi, da condividere e portare avanti in sinergia con le organizzazioni agricole di riferimento, - ha aggiunto Gennaro Sicolo - saranno diverse e difficili: dovremo concentrarci sul rinnovamento degli impianti e sull’aumento della quantità di olio extravergine d’oliva di qualità necessario per poter competere sui mercati nazionali e internazionali».
«Abbiamo il dovere di organizzare i produttori in vista della prossima campagna – ha continuato Sicolo - garantendo depositi adeguati e accordi commerciali in grado di riconoscere valore al lavoro straordinario degli agricoltori. Per questo motivo dovremo continuare a investire, così come fatto con i contratti di filiera finanziati dal Ministero delle Politiche Agricole, su strutture come Finoliva Global Service, che ogni giorno raccoglie e confeziona il prodotto dei nostri soci, valorizzandolo attraverso partnership con aziende nazionali e internazionali per far arrivare l’olio extravergine d’oliva italiano di qualità sulle tavole dei consumatori in quasi 50 Paesi del mondo».
«Continueremo a lavorare sulla tracciabilità del prodotto – ha concluso il presidente di Italia Olivicola - anche attraverso l’ausilio delle nuove tecnologie, sulla qualità e soprattutto sulla sostenibilità delle produzioni per rilanciare l’olio extravergine d’oliva italiano».

Redazione

 

 

Ieri tra Unaprol e Università Campus Bio-medico di Roma intesa per formare nuovi specialisti della qualità e delle proprietà nutraceutiche dell’olio extravergine di oliva e per diffondere la cultura di questo prodotto tipico della dieta mediterranea. Previsti tirocini presso le aziende associate a Unaprol. Il rettore Calabrò: l’olio va riconosciuto «come alimento, non condimento». Granieri: «c’è bisogno di specialisti fuori dalla cerchia degli esperti tradizionali per allargare i consumi del nostro patrimonio di oli e olive, che conta ben 52 Dop e Igp».


«In Italia 9 famiglie su 10 consumano olio extravergine d’oliva perché lo ritengono indispensabile per la salute: la nostra sfida culturale, attraverso la formazione messa in campo in sinergia con i nostri partner come Università Campus Bio-Medico di Roma, con Coldiretti e la nostra Fondazione Evoo School, è quella di portare i consumatori a scegliere consapevolmente un olio di grande qualità riconoscendo tutti i pregi tipici di questo straordinario prodotto».
E’ quanto dichiarato ieri dal presidente di Unaprol David Granieri in occasione della convenzione quadro stipulata a Roma con l’Università Campus Bio-Medico di Roma per «formare nuovi specialisti dell’olio extravergine di oliva, nel nome della qualità e delle straordinarie proprietà nutraceutiche del prodotto simbolo del Made in Italy e della Dieta Mediterranea», come recita il comunicato stampa congiunto.
Si tratta di un accordo pluriennale che prevede diverse iniziative congiunte volte alla valorizzazione della filiera olivicola, all’individuazione di nuove strategie e all’innovazione tecnologica del settore. Tra le attività comprese, lo sviluppo e il coordinamento di programmi di ricerca, l'organizzazione di convegni, seminari ed attività formative e la promozione di tirocini presso le aziende associate ad Unaprol. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di favorire i contatti e gli scambi tra mondo accademico e produzione olivicola nazionale, dare impulso ad un approccio professionale e multidisciplinare all'olio e alle olive da tavola, promuovere la conoscenza e la crescita economica e sociale dell’intera filiera, nel rispetto dell’uomo e dell’ambiente.
«La convenzione quadro tra Ucbm e Unaprol rappresenta un momento importante per rafforzare la cultura dell’olio extravergine di oliva all’interno del nostro Paese con l'impegno del nostro Ateneo – ha detto Raffaele Calabrò, rettore dell’Università Campus Bio-Medico di Roma -. L’Italia è uno dei principali produttori europei di olio di oliva e possiede produzioni di altissima qualità non sempre conosciute. Vogliamo dare il nostro contributo per far conoscere di più le grandi qualità dell’olio extravergine di oliva, farlo uscire dalle nicchie di mercato, farlo riconoscere come alimento e non come condimento, indissolubilmente legato alla storia, alla cultura e al territorio italiano, come è stato fatto per il vino».
«La partnership con Università Campus Bio-Medico di Roma ci consente di proseguire quel percorso formativo su cui Unaprol sta puntando in maniera decisa attraverso accordi con scuole ed enti – ha aggiunto David Granieri -. Abbiamo bisogno di formare nuovi specialisti dell’olio extravergine d’oliva e delle olive da tavola italiane, al di fuori della ristretta cerchia degli esperti tradizionali, se vogliamo alzare l’asticella dei consumi e migliorare la percezione della qualità del nostro prodotto e di un patrimonio composto da 540 varietà di olivo e ben 52 fra oli extravergini di oliva e olive da tavola certificati Dop o IGP».

Redazione

 

 

Dall’11 al 13 giugno “Maestrod’olio in Pietrasanta” a cura di Fausto Borella, con un prologo il 10 sera per i produttori di olio e artigiani del gusto protagonisti della kermesse. Una mostra mercato con 60 espositori, fra cui quasi 50 produttori artigianali di olio extravergine di varie regioni italiane, masterclass di chef francesi, degustazioni non solo di oli e la degustazione di oli monovarietali “Indovina la cultivar” riservata agli operatori della filiera. Ingresso libero, nel rispetto del distanziamento.

Un’esposizione di aziende di olio extravergine artigianale di varie regioni d’Italia che faranno conoscere i loro eccellenti prodotti nel contesto di una kermesse enogastronomica con masterclass e cooking show di noti chef, conferenze su diete e salute, e tante degustazioni non solo di oli. Con la chicca finale della degustazione tecnica “Indovina la cultivar” riservata agli operatori professionali della filiera dell’olio.
Dopo i mesi difficili delle chiusure per la pandemia, l’Accademia Maestrod’olio di Fausto Borella torna a celebrare l’olio extravergine italiano di estrema qualità nella città del marmo, nel cuore della Versilia, con la manifestazione “Maestrod’olio in Pietrasanta” venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 giugno 2021. Con un prologo per gli espositori giovedì 10 giugno sera a Marina di Pietrasanta: una cena in cui saranno festeggiati tutti i produttori di eccellenza selezionati nella guida Terred’Olio 2021 di Borrella, con le assegnazioni delle Gemme e Corone Maestrod’olio 2021.
Questa mostra-mercato dell’olio di qualità italiano con tutti gli altri eventi culinari e culturali di contorno all’insegna della buona enogastronomia si svolgerà nella piazza del Duomo di Pietrasanta, dove ci saranno trenta bancarelle, e nel Chiostro di Sant’Agostino. Tra gli appuntamenti, laboratori per bambini, seminari sull’importanza salutistica dell’olio extravergine e la dieta mediterranea, show cooking di grandi cuochi italiani e francesi, oltre a volti noti di Discovery Channel, masterclass specializzate (ad esempio quella per grandi e bambini dello chef francese Frédéric Jaunault: “Quando le verdure diventano arte!”), un photo contest e altro ancora.
Restando agli eventi più attinenti alla filiera olearia, ricordiamo che sabato 12 giugnodalle ore 11 alle 12, presso il Giardino Grande, avrà luogo una degustazione a cura di Fausto Borella stesso delle Corone e Gemme Maestrod’olio 2021: si potranno assaggiare alla cieca 10 fra i migliori oli evo selezionati in Terred’Olio 2021, accompagnati da piatti di assaggi. Costo 30 €. Mentre alle ore 17, sempre nel Giardino Grande, talk e premiazione “I Grandi Ristoranti dell’Olio della Versilia e della Toscana si raccontano” con Lorenzo Viani, Ristorante Da Lorenzo, Forte dei Marmi; David Vaiani e Andrea Mattei, Ristorante Bistrot; Famiglia Stefanini e Chef Alessandro Ferrarini, Ristorante Franco Mare, Marina di Pietrasanta; Romano Franceschini, Ristorante Romano, Viareggio; Salvatore Madonna, La Magnolia del Byron, Forte dei Marmi; Annie Féolde, Enoteca Pinchiorri Firenze; Andrea Zazzeri, La Pineta, Marina di Bibbona, Giuliano Pacini della Buca di Sant’Antonio, Lucca; Michele Marcucci, L’Enoteca, Pietrasanta. Ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti.
Domenica 13 giugnoalle ore 13 al Giardino Grande, la degustazione tecnica “Indovina le cultivar” riservata a giornalisti, produttori, comunicatori di settore. Sarà un divertente momento di confronto e di scoperta per tutti gli operatori di settore e tecnici che vorranno mettersi in gioco degustando alla cieca 10 oli monocultivar di differenti realtà e regioni. L’obiettivo è quello di riconoscere le cultivar dell’olio solo grazie al proprio olfatto e gusto. Costo 10 €.
In generale l’ingresso è libero, nel rispetto delle regole di distanziamento. Per ulteriori informazioni consultare il programma.

L.S.

 

 

Il 10 giugno seminario online della Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana coordinato dal prof. Tiziano Caruso con interventi di Giovanni Caruso, Francesco Paolo Marra, Simone Priori e Luca Testi. Come iscriversi.

Il gruppo di lavoro “Olivo e olio” della Società di ortoflorofrutticoltura italiana (Soi) organizza giovedì 10 giugno un webinar sul tema “Olivicoltura di precisione: strategie moderne per un albero antico”. L’evento formativo online, coordinato dal prof. Tiziano Caruso del dipartimento Scienze agrarie e forestali dell’Università di Palermo, avrà inizio alle ore 9,30 e durerà per l’intera mattinata.
Sono previsti i seguenti interventi:
- “L’uso dei droni in olivicoltura di precisione” di Giovanni Caruso - Dipartimento di Scienze agrarie alimentari e agro-ambientali dell’Università di Pisa
- “Applicazione di tecnologie ‘smart’ per una olivicoltura sostenibile” di Francesco Paolo Marra - Dipartimento Scienze agrarie e forestali dell’Università di Palermo
- “Sensori per il monitoraggio dei caratteri funzionali del suolo in olivicoltura” di Simone Priori - Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali Università degli Studi della Tuscia
- “Analisi e ottimizzazione della risorsa idrica e della copertura vegetale con il modello di olivo OliveCan” di Luca Testi - Instituto de Agricultura Sostenible Consejo Superior de Investigaciones Científicas, Cordoba.

Modalità di iscrizione
Per iscriversi cliccare qui oppure inviare una mail alla segreteria della Soi (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) indicando nell'oggetto “Iscrizione webinar Plasma freddo”.
L'iscrizione è gratuita per i soci Soi in regola con la quota annuale, coloro che non lo fossero vengono reinviati alla sezione per regolarizzare la propria iscrizione.
Gli aderenti al gruppo di lavoro “Olivo e Olio” possono iscriversi gratuitamente come se fossero soci Soi, ma sono comunque invitati ad associarsi per sostenere le attività del sodalizio.
I non soci Soi possono iscriversi al webinar e hanno due possibilità:
-a) iscriversi alla Soi al costo di 60 euro e seguire gratutiamente questo e tutti i futuri webinar Soi (la scheda e le modalità di iscrizione si trovano cliccando qui.
-b) pagare la somma di 30 euro più Iva e seguire questo e solo questo webinar, da versare a mezzo bonifico bancario sul conto corrente intestato alla Soi ed identificato dal codice IBAN IT27Q0306918488100000008151.

Redazione

 

 

In calendario dal 27 settembre al 1° ottobre il corso post laurea “Olivicoltura e cambiamenti climatici” organizzato dal Consiglio oleicolo internazionale (Coi) e rivolto a esperti della filiera olivicola. Due posti disponibili per l’Italia tramite il Mipaaf: candidature entro il 24 giugno.   

Preparare in maniera organica alle nuove sfide che il climate change impone agli olivicoltori e a tutta la filiera olivicola. Con in primo piano tematiche quali “Gli aspetti biofisici dell'olivo influenzati dai cambiamenti climatici”, “L’adattamento dell'olivicoltura al cambiamento climatico” e persino “Mitigazione del cambiamento climatico”.
Questo l’obiettivo del corso post laurea in olivicoltura e cambiamenti climatici che il Consiglio oleicolo internazionale (Coi) e l’Istituto agronomico mediterraneo di Saragozza (Iams) organizzano dal 27 settembre al 1° ottobre 2021. Un corso che si terrà in video conferenza, in lingua inglese, francese o spagnola, secondo il programma che segue e che è rivolto a funzionari e dirigenti pubblici e privati, agronomi, consulenti tecnici ed esperti di istituzioni di ricerca e sviluppo coinvolti nella gestione degli effetti ambientali dei cambiamenti climatici sull'olivicoltura. E per il quale, come specificato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf), l’Italia può presentare due candidature proprio tramite il Mipaaf.
Come spiegano gli organizzatori, l’intento del corso è «sensibilizzare i candidati sulle nuove sfide imposte all'olivicoltura dai cambiamenti climatici e sulla selezione di varietà appropriate, e darà indicazioni sui modelli e sugli strumenti più recenti per meglio comprendere l'impatto del cambiamento climatico e prevederne le conseguenze. Infine, fornirà un quadro generale integrato delle strategie per mitigare il cambiamento climatico e adattarsi ad esso». E’ prevista l’interpretazione simultanea in inglese, francese e spagnolo, quindi gli eventuali candidati, oltre ad essere muniti di laurea, devono dimostrare di avere familiarità con una di queste tre lingue.
Coloro che sono interessati a candidarsi dovranno inviare entro e non oltre il 24 giugno 2021, redatti in una delle tre lingue del corso, i loro CV ed eventuali documenti aggiuntivi utili alle valutazioni di competenza di questa Amministrazione, all’indirizzo e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; e p.c. Andrea Gaddini Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Programma

0. Benvenuto dalle istituzioni organizzatrici (0,5 ore)

1. Situazione attuale e prospettive dell'olivicoltura (mezzora)
1.1. Distribuzione globale e tendenze dell'olivicoltura
1.2. Principali punti di forza e minacce per l'olivicoltura

2. Contesto e politiche dei cambiamenti climatici (1 ora)
2.1. Stato del cambiamento climatico e ruolo potenziale dell'agricoltura per soddisfare le aspettative dell'accordo di Parigi
2.2. Raggiungere un'intensificazione sostenibile con obiettivi di contribuzione determinati a livello nazionale
2.3. Scenari del cambiamento climatico e sfide per l'olivicoltura

3. Aspetti biofisici dell'olivo influenzati dai cambiamenti climatici (8 ore)
3.1. Fenologia
3.1.1. Monitoraggio della fioritura
3.1.2. Schemi di fioritura e temperatura
3.1.3. Variabilità e plasticità fenologiche
3.2. Evapotraspirazione
3.3. Efficienza nell'uso dell'acqua e bilancio idrico
3.4. Resa
3.5. Qualità dei prodotti olivicoli
3.6. Parassiti e malattie
3.7. Sensori per oliveto e caratterizzazione meteorologica
3.8. I modelli come strumenti per comprendere i processi e le interazioni

4. Mitigazione del cambiamento climatico (3 ore)
4.1. Sequestro del carbonio
4.2. Buone pratiche per mitigare il cambiamento climatico
4.3. Valutazione ambientale
4.3.1. Impronta ecologica
4.3.2. Strumento per l'impronta ecologica del Coi
4.3.3. Altri metodi di valutazione

5. Adattamento dell'olivicoltura al cambiamento climatico (6 ore)
5.1. Gestione dell'irrigazione
5.2. Gestione delle colture protette
5.3. Severità della potatura
5.4. Adattamento varietale
5.4.1. Selezione e allevamento di varietà adattate
5.4.2. Adattamento di varietà selezionate in nuove aree olivicole

6. Case studies (6 ore)
6.1. Come prevedere fioritura e produzione tramite modelli nel contesto del riscaldamento globale
6.2. Applicazione di un modello basato sui processi: OliveCan
6.3. Integrazione di sperimentazione e modellizzazione per valutare gli impatti dei cambiamenti climatici nella Spagna meridionale
6.4. Simulazione della resa delle olive nelle aree del Portogallo in scenari di cambiamento climatico
6.5. Sfide di adattamento dell'olivicoltura a nuovi climi

7. Tavola rotonda: misure di adattamento e mitigazione a livello locale, regionale e nazionale, e coordinamento internazionale (2 ore)

Per ulteriori informazioni leggere qua.

L.S.

 

 

 

Il titolo di olio d’oliva “Best of Italy”, fra gli oltre 40 riconoscimenti di qualità assegnati a oli italiani dal Japan Olive Oil Prize (JOOP) 2021, va al monocultivar “Superbo” dell’azienda agricola biologica Quattrociocchi di Alatri (Frosinone). Ecco gli altri nove migliori oli nazionali decretati dal concorso oleario giapponese, che ha visto un trionfo italiano, e tutti i giudicati di primo livello (Best in class) made in Italy.

Si chiama “Superbo” ed è un olio monovarietale Moraiolo di un’azienda biologica laziale pluripremiata l’olio d’oliva che si è aggiudicato il titolo di “Best of Italy” nei giorni scorsi a Tokyo, alla 9^ edizione del concorso oleario “JOOP – Japan Olive Oil Prize 2021”.
Un concorso internazionale che mira a promuovere in Giappone, il mercato asiatico in cui è in maggiore ascesa la domanda di olio di oliva di qualità, gli oli extravergini provenienti da tutti i Paesi del mondo. E che ha visto quest’anno gli oli italiani fare incetta di voti alti, con oltre 40 oli del Belpaese arrivare al livello più alto di “Best in class” (punteggio da 9,5 a 10) nelle varie categorie: IGP (5 oli), DOP (8), Biologico (13), Monovarietale (13), Blend (5). Gli oli sponativepartecipanti erano 467 da venti Paesi del mondo e molte sono state le segnalazioni. Ma l’Italia ha superato di gran lunga tutti gli altri Paesi per numero di “Best in class”: 44, contro ad esempio i 12 della Grecia, i 9 della Turchia e i 6 della Spagna.
L’azienda vincitrice quale “Best of Italy”, di cui è stato segnalato al JOOP 2021 come “Best in class” anche un olio biologico, si chiama Americo Quattrociocchi e ha sede ad Alatri in provincia di Frosinone, dove si dedica all’olivicoltura dal 1888 in una cornice di ulivi secolari. L’olio giudicato migliore d’Italia è un Moraiolo coltivato in collina e montagna, a un’altitudine fra 200 e 500 metri, su terreno ghiaioso in oliveti a sesto d’impianto 6x6. Le olive sono molite nel frantoio di proprietà e l’estrazione è a ciclo continuo a freddo Mori. Ecco il profilo sensoriale dell’olio Superbo redatto dall’azienda stessa: «alla vista è di un bel verde limpido con caldi riflessi dorati. Al naso è deciso e avvolgente, con un fruttato di oliva verde di media intensità, dove sentori di erba falciata e foglia di ulivo sono accompagnati ad eleganti note vegetali di cardo di campo, carciofo, mandorla amara e lattuga. Deciso e ricco nelle note vegetali di erbe officinali con amaro e piccante prepotenti e ben dosati. Ideale su antipasti di funghi porcini, bruschette con pomodoro, insalate di tonno, marinate di polpo, zuppe di fagioli, pesce spada ai ferri, carni rosse o nere alla brace e formaggi stagionati».

Gli altri oli d’oliva extravergini che si sono aggiudicati i primi posti nazionali sono i seguenti:
- El Mistol (Argentina)
- Lucio (Croazia)
- Château d'Estoublon (Francia)
- Olix Oil (Grecia)
- Casa de Santo Amaro (Portogallo)
- Deortegas (Spagna)
- Domaine Adonis (Tunisia)
- Geniusoliveoil (Turchia)
- Corto Olive (USA).

Ecco tutti i “Best in class” made in Italy:

P.G.I. (Igp)
“SP 29” – Olio EVO Biologico IGP Sicilia – Baglio Ingardia
KALI ORGANIC EXTRA VIRGIN OLIVE OIL – KALI Srl Società Agricola
Monumentale – MONSIGNORE SRL
Olea Prilis – Swiss Olives
ORGANIC TUSCANY EXTRA VIRGIN OLIVE OIL P.G.I. “COLLINE FIRENZE” CESARE E CESARA BUONAMICI – SOCIETA’ AGRICOLA BUONAMICI SRL UNIPERSONALE

P.D.O. (Dop)
DOP Monti Iblei – Azienda Agricola Fisicaro Sebastiana
Fiore D’Oro DOP – Agrestis soc. coop. agricola
LE CASE DI LAVINIA – Società Agricola Vernèra di Spanó & C. snc
Letizia – AZIENDA ROLLO
Olio Extravergine di Oliva D.O.P. Aprutino Pescarese Sandro Di Giacomo – Azienda Agricola Sandro Di Giacomo
PODERE RICAVO DOP TERRE DI SIENA BIOLOGICO – AZ. AGR. BUONI O DEL BUONO MARIA PIA “PODERE RICAVO”
Ruggente DOP Chianti Classico – Castel Ruggero Pellegrini
ULIVA – AGRARIA RIVA DEL GARDA

Organic (Biologico)
“6 File” – Grand Cru Nocellara Monocultivar Presidio Slow Food – Baglio Ingardia
“Alberelli” – Grand Cru Cerasuola Monocultivar Presidio Slow Food – Baglio Ingardia
“Laudemio” Extra Virgin Olive Oil – Fattoria San Michele a Torri
“San Michele a Torri” Extra Virgin Olive Oil – Fattoria San Michele a Torri
46° PARALLELO BIOLOGICO – AGRARIA RIVA DEL GARDA
Cenzino Coratina – AZIENDA AGRICOLA VINCENZO MARVULLI
Cultivar Frantoio Organic EVO – Fattoria Ramerino Società Agricola srl
Deorum – Società Agricola Pernigo
GRAN PREGIO BIO CORATINA – Azienda Agricola Caputo Maria
Laudemio Fattoria di Maiano – Maiano Societa Agricola srl
LE FONTACCE BLEND 2020 – azienda agricola Le Fontacce di botti simone
Olivastro – Americo Quattrociocchi
Organic Extra Virgin Olive Oil La Collina – Azienda Agricola Il Borghetto – Organic Farm

Monovarietal (Monocultivar)
Chiaroscuro – AZIENDA AGRICOLA DE ROBERTIS SAS
Claterna – Palazzo di Varignana s.r.l.
Coratina – MONSIGNORE SRL
L’affiorante MARFUGA Moraiolo 100% – MARFUGA AZIENDA AGRARIA
L’OLINDA – Monovarietale Mignola – Frantoio L’Olinda – A.F.M. di Sabbatini Rossetti Luca
Mater Olea Evoolea – MATER OLEA SRL AGRICOLA
Monocultivar Leccino – Azienda Agricola Lorenzo Ponticelli
Monovarietale Maurino – Az. Agr. Solaia di Brogelli & C.
NOCELLARA – AZ.AGRICOLA MANDRANOVA
Oilala LUXURY 500ml – Azienda Agricola Oilalà
Rea – Pujje srl
SUPERBO – Americo Quattrociocchi
Vargnano – Palazzo di Varignana s.r.l.

Blend
Anno Zero Collection – Italian – Querciamatta
I&P Forte&Eccelso – AZIENDA AGRICOLA IONE ZOBBI SRL
Mater Olea Elegante – MATER OLEA SRL AGRICOLA
MULTICULTIVAR – AZ.AGRICOLA MANDRANOVA
TreFòrt – PAOLO BONOMELLI BOUTIQUE OLIVE FARM

Redazione