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A Spello (PG) l’11 e 12 novembre si sono svolte le premiazioni del concorso “Comuni fioriti” organizzato da Asproflor. Nessuno dei tre comuni toscani presenti ha raggiunto il livello più alto (4 fiori rossi), ma tutti e tre sono stati premiati: Montecarlo di Lucca e Fivizzano con 3 fiori rossi, Castellina in Chianti con 2 fiori rossi.

 
Il massimo riconoscimento, i “Quattro fiori oro”, è andato solo alla città di Grado in provincia di Gorizia (Friuli Venezia Giulia). Ma sono stati tantissimi i comuni premiati lo scorso fine-settimana a Spello (Perugia) durante la due giorni del concorso nazionale “Comuni fioriti” organizzato dall’associazione di produttori florovivaisti Asproflor, a cui partecipavano quest’anno 150 amministrazioni comunali di varie parti d’Italia, con netta prevalenza di quelle piemontesi.
Tra i comuni che hanno ottenuto i famigerati fiori rossi (da 1 a 4 a seconda della qualità e quantità delle fioriture e degli arredi floreali) ci sono anche i tre unici borghi toscani che partecipavano: Montecarlo di Lucca e Fivizzano, che hanno ottenuto entrambi 3 fiori rossi (a segnalare i risultati evidenti delle fioriture al punto da sorprendere i visitatori), e Castellina in Chianti, che si è fermata a 2 fiori rossi.
I comuni che hanno raggiunto, dopo Grado, il numero più alto di fiori (cioè 4 fiori rossi, a segnalare fioriture eccezionali su tutto il territorio e visitatori impressionati dalla loro bellezza e originalità) sono i seguenti: Cervia, Alba, Alto, Avigliana, Bergolo, Cabella Ligure, Cella Monte, Cesana Torinese, Crissolo, Ingria, Neviglie, Pomaretto, Sestriere, Sordevolo, Stresa, Usseaux, Varallo Sesia, Sinagra, Terme Vigliatore (Sicilia), Arco, Faedo, Merano, Molveno (Trentino Alto Adige), Spello (Umbria), Brusson, Gressoney La Trinité, Gressoney St.Jean, La Magdeleine, La Thuile, Lillianes, Pré Saint Didier (Val d'Aosta), Sappada (Veneto).
Nella categoria dei comuni turistici il primo posto è andato a Grado, il secondo a Pré St. Didier (AO); per i Comuni fino a mille abitanti, primo premio a Ingria (TO) e secondo a Cabella Ligure (AL); per i Comuni da mille a cinquemila, primo premio a Stresa (VB), secondo a Molveno (TN); per i Comuni con più di cinquemila abitanti, primo posto ad Alba (CN) e secondo a Terme Vigliatore (ME). 
Sarà Pomaretto (TO), piccolo Comune montano della Val Chisone, a rappresentare l'Italia al concorso mondiale Communities in bloom: al primo cittadino Danilo Breusa e ai 25 cittadini presenti a Spello sono andati gli auguri di Raymond Carrier, presidente della rete internazionale. Pomaretto e Faedo hanno vinto nel 2017 la medaglia d'argento al concorso europeo Entente Florale, che ha scelto come unico partner italiano l'Asproflor; entrambi cedono il testimone a Ingria (TO) e a Cabella Ligure (AL): due piccolissimi Comuni, delle Alpi e dell'Appennino, dove sono stati già messi in pista, tra aiuole, balconi e rotatorie fiorite, decine di cittadini con tutte le associazioni locali.
Tra i premi speciali, Salvatore Vinci e Teresa Giuffré di Sinagra hanno vinto quello per l’Orto fiorito; e sempre a Sinagra è andata la targa per aver individuato uno sconto sulle bollette idriche per i cittadini che abbelliscono scuole e balconi. All’hotel Sport Panorama di Fai della Paganella il premio Albergo Fiorito. Municipio più fiorito a La Thuile. Per il concorso nel concorso, "Case e balconi fioriti", primo posto per Claudio Durand di Bionaz, secondo per Rita Bagozzi di Carcoforo, terzo per Giovanna Nervo di Pieve Tesino.
 
Redazione

Fra due settimane si terrà il secondo workshop del progetto Fertinnowa con un focus particolare sulle nuove tecnologie per l'irrigazione e la fertirrigazione. La due giorni di studi e visite ad aziende d'avanguardia si terrà dal 15 al 16 novembre al World Horti center in Olanda: le iscrizioni chiuderanno il 6 novembre.

 
Il World Horti Center è il centro internazionale di conoscenza e innovazione nel mondo dell'orticoltura commerciale. Si trova nella regione Westland dell'Olanda, proprio vicino all'asta di fiori più grande del mondo.
Il progetto FERTINNOWA organizza qui, dal 15 al 16 novembre, un workshop (Meeting growers’ needs: Exchanging Technologies on Irrigation and Fertigation)sulle nuove tecnologie per incrementare l'uso efficiente di acqua e fertilizzanti, per incrementare la qualità dell'acqua irrigua e per ridurre l'impatto ambientale complessiv di tali pratiche. Un'occasione unica dove coltivatori, tecnici, aziende, policy-makers, autorità locali e ricercatori potranno confrontarsi direttamente. Si presenteranno inoltre i più comuni problemi legati all'irrigazione e saranno proposte tecnologie innovative per la loro soluzione.
Parteciperanno 70 aziende produttrici di mezzi tecnici e dieci provenienti dal mondo della produzione primaria: gli stand offriranno al visitatore una visione d'insieme sul mondo dell'orticoltura,dai substrati di coltivazione alle tecniche più sofisticate per la disinfezione delle soluzioni nutritive utilizzate nelle coltivazioni fuori suolo.
L'agenda workshop del primo giorno, 15 novembre, prevede: 
12:45 – 13:15 registrazione partecipanti e drink di benvenuto;
13:15 – 13:30 saluti e introduzione di Johan Kos, direttore di Proeftuin Zwaagdijk e di Sjaak van der Tak, presidente di LTO;
13:30 – 14:00 risultati del progetto di FERTINNOWA: "Pratiche di irrigazione e fertirrigazione e tecnologie applicate in Europa: come possiamo imparare uno dall'altro " (Esther Lechevallier);
14:00 – 15:00 tour "tecnologia interattiva 1" ("Alternative water sources & water storage system") o sessione di lavoro sulle policy;
15:00 – 15:30 pausa al "technology market";
15:30 – 16:30 tour "tecnologia interattiva 2 ("Water treatment") o sessione di lavoro sulle policy;
16:30 – 16:50 sessione conclusiva con la cerimonia di "Innovation award";
16:50 – 18:30 networking drink al "technology market".
Il secondo giorno, 16 novembre, sarà il giorno di visite in campo:
8:00-8:30 registrazione partecipanti e partenza dal World Horticenter;
9:00-13:00 bus guidati alle aziende Van der Lans (una dei maggiori produttori di pomodoro dei Paesi Bassi), Ter Laak Orchids (uno dei maggiori sistemi di produzione automatizzata in orticoltura), Priva Campus.
13:00-14:30 pranzo conclusivo da Priva;
14:30-15:00 ritorno al World Horticenter.
 
Qui potrete registrarvi all'evento entro il 6 novembre.
 
Redazione

Dall’analisi sul Dossier Statistico Immigrazione 2017, a cui la Cia-Agricoltori Italiani ha contribuito con la redazione di una sezione, emerge il ruolo centrale dell'agricoltura quale creatrice di nuovi posti di lavoro, anche per gli immigrati. Cia sottolinea dunque come sei debba procedere verso una seria politica di lavoro e integrazione e non più di emergenza.

«L’agricoltura italiana crea nuovi posti di lavoro, anche per gli immigrati: nell’ultimo anno è stato l’unico settore, insieme ai servizi, ad aver registrato un saldo occupazionale positivo per i lavoratori stranieri.» Così la Cia-Agricoltori Italiani, in merito al Dossier Statistico Immigrazione 2017, presentato a Roma dal Centro Studi e Ricerche Idos in collaborazione con l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali.
D’altra parte, si tratta di una fetta rilevante del comparto: oggi i lavoratori nati all’estero e occupati nei campi in Italia sono quasi 345 mila, vale a dire un terzo dei circa 900 mila addetti totali. Di conseguenza, mentre l’agricoltura incide sull’occupazione in media per il 3,8%, questo valore sale al 5,6% tra gli stranieri.
«Sono numeri che confermano quanto l’agricoltura sia diventata multietnica -osserva la Cia-. Ora bisogna implementare regole semplici e chiare favorevoli alla presenza e alla stabilizzazione degli immigrati. Questo approccio deve presupporre l’abbandono della politica dell’emergenza e l’avvio, invece, di un seria politica sull’immigrazione con una duplice priorità: lavoro e integrazione.»
Quest’anno la Cia ha contribuito alla realizzazione del Dossier con la redazione del capitolo “Stranieri e lavoro non regolare: il caso dell’agricoltura e del caporalato” curato da Claudia Merlino (responsabile Settore Organizzazione e Relazioni Sindacali) e Danilo De Lellis (responsabile Ufficio Lavoro). Una sezione in cui sono stati analizzati i dati riferiti all’attività ispettiva nel settore primario, evidenziando come l’agricoltura operi nella legalità più degli altri comparti produttivi.

Redazione

 

Dopo due anni di attesa, arriva l'approvazione da parte della Camera della proposta di legge su “Disposizioni in materia di legalizzazione della coltivazione, della lavorazione e della vendita della cannabis e dei suoi derivati”. Per l'agricoltura la preziosa opportunità di utilizzare mille ettari in coltura protetta.

La coltivazione e la lavorazione della cannabis per uso terapeutico rappresentano dunque un'opportunità per il mondo agricolo: si potrebbero generare almeno 10 mila posti di lavoro e un giro di affari di 1,4 miliardi di euro (stima Coldiretti). Un importante passo in avanti dovrebbe essere quello di creare una filiera totalmente italiana, dall'agricoltura all'industria farmaceutica, soprattutto valutando l'opzione di utilizzare per la coltivazione della cannabis le serre dismesse o abbandonate dall'ortofloricoltura.
Mario Catania, Campo progressista, ex ministro delle Politiche agricole, dichiara la propria soddisfazione per il provvedimento che, superando la demonizzazione del prodotto, porta nuova linfa al settore agricolo.
Intanto, continuano a far discutere alcuni casi di tabaccherie che espongono in vendita prodotti contenenti cannabis legale, ovvero con principio attivo Thc, ma senza effetti psicoattivi, soltanto sedativi. Se si tratta di un prodotto medicale, non deve essere venduto nelle tabaccherie, lamentano alcuni rappresentanti della Federazione Italiana Tabaccai.

Redazione

Otto milioni di euro a disposizione per promuovere il vino toscano sui mercati internazionali: questo il contenuto del bando "OCM Vino – Promozione" che si è aperto in questi giorni. Il bando, promosso dalla Regione Toscana e finanziato con le risorse comunitarie, prevede l'assegnazione di contributi per lo svolgimento di campagne di promozione dei vini toscani, sui mercati internazionali esterni all'Unione Europea.

«E' una opportunità importante per tutta la filiera vino toscano- evidenzia l'assessore regionale all'agricoltura Marco Remaschi - Questi contributi possono aiutare le nostre denominazioni a rafforzarsi sui mercati e a favorire l'apertura di nuove relazioni».
Possono partecipare al bando varie tipologie di soggetti come le organizzazioni professionali e interprofessionali, le organizzazioni di produttori di vino, i consorzi, i produttori, soggetti pubblici. La misura del contributo per la promozione sui mercati esteri è commisurata alla tipologia di azioni previste e varia da un contributo minimo di 50,000 euro e un massimo di 500mila euro.
Il contributo dovrà essere destinato a coprire fino ad un massimo del 50% delle spese sostenute per:azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità, partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale, campagne di informazione, e infine studi per valutare i risultati delle azioni di informazione e promozione.
Le domande dovranno essere presentate esclusivamente on-line, sul sistema informatico di Sviluppo Toscana S.p.A, entro e non oltre le ore 13:00 del 13 novembre prossimo.

Redazione