Notizie
- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
Pubblicato il report dell’attività operativa a tutela del made in Italy agroalimentare dell’Icqrf (l’Ispettorato centrale repressione frodi del Mipaaf) nel 2017. Su oltre 25 mila operatori e 57 mila prodotti controllati, irregolarità nel 15,7% dei prodotti. Sono 455 le notizie di reato. Sequestri per 22 mila tonnellate. Su vino e olio d’oliva «l'ICQRF svolge il maggior numero di controlli antifrode al mondo». Grande attenzione al web: continua la collaborazione con Alibaba ed eBay, risultati anche su Amazon.
- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
Da domani il Festival della Canzone italiana di Sanremo sarà impreziosito da bouquet e composizioni floreali made in Liguria realizzati da fioristi di tutta Italia: ecco i nomi uno per uno. L’Associazione Piante e Fiori d’Italia punta sull’abbinamento fra fiori e piante aromatiche liguri.
- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
Dal 21 aprile al 6 maggio 2018, l’11^ edizione di Euroflora invaderà i Parchi di Nervi in un percorso esperienziale fiorito di 5 km tra giardini e ville affacciati sul mare. Arturo Croci: «oggi il settore ornamentale italiano esporta circa 700 milioni di euro (l’Olanda 4,7 miliardi), ma la bilancia import-export è ancora in attivo di 180 milioni, anche se l’Italia è diventato un paese importatore, specialmente per i fiori recisi»; il consumo pro-capite è sceso da 70 euro di fine anni ’90 a 42.
- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
Anniversario importante per il progetto pionieristico dedicato alle ecologie urbane e sociali: dopo il successo di Alveari Urbani, premiato a EXPO in CITTA', e il Premio internazionale Timberland, l'edizione 2018 di Green Island presenta grandi novità con il nuovo programma "Gardens" nel quartiere Isola di Milano: installazioni d'artista, eco-design, artigianato, botanica e un concorso per giovani designer di Sarajevo.
Gardens sarà un percorso urbano che già promette di accendere con profumi e colori l'area milanese compresa tra la stazione Garibaldi e il quartiere Isola. Un circuito di vetrine fiorite, segnalato da indicazioni vegetali, vi condurrà lungo le vie della zona con tappa principale allo spazio di eco-design RIVAVIVA Milano, che presenterà un progetto speciale, dedicato ai designer di Sarajevo.
I temi proposti saranno tre: "la stanza dei fiori", un percorso botanico, "la stanza dei legni", percorso artigianale presso Algranti Lab, e "la stanza della creatività, percorso sensoriale presso Momo, Tiger Stazione Garibaldi e altri spazi.
Il progetto artistico Gardens è ideato da Claudia Zanfi, storica dell'arte e paesaggista, vera anima verde ispiratrice della Milano Design Week di Zona 9, che così spiega l'obiettivo delle varie installazioni: «Fin dalla sua pioneristica nascita nel 2001, il progetto Green Island desidera riportare il cittadino a una dimensione di maggiore armonia tra design e natura; vuole essere un momento di riflessione su temi urgenti quali sostenibilitò, design, artigianato.» Green Island è infatti il primo progetto che ha portato il design per le vie del quartiere Isola, creando una rete di oltre cento realtà locali per lo sviluppo di laboratori artistici e artigianali, realizzando DID-Distretto Isola Design, vincitore del Premio Regione Lombardia per la valorizzazione del territorio.
Il progetto è realizzato in collaborazione con prestigiose istituzioni pubbliche e private, tra cui Comune di Milano; Polidesign; Legno Urbano; Atelier del Paesaggio; Isola Design District. Appuntamento con l'opening e l'aperitivo bio per lunedì 16 aprile, dalle 18 alle 20, al co/spazio eco-designi RIVAVIVA, in via Porro Lambertenghi, 18, zona Isola Milano.
Redazione
- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
Secondo le prime anticipazioni, nel 2017 il fatturato di Royal FloraHolland è cresciuto dell’1,2% grazie a prezzi più alti del 3,9%. Le vendite all’asta, calate al 43,7%, cedono ancora quote a quelle dirette. Crescono in quantità (+0,7%) solo le piante da interno. Per il nuovo amministratore delegato Steven van Schilfgaarde: «il 2018 è l’anno della digitalizzazione nel settore florovivaistico».
«Stiamo chiudendo il 2017 con un fatturato di 4,7 miliardi di euro. E’ un aumento dell’1,2% rispetto all’anno precedente. Questa crescita del fatturato è dovuta a prezzi di fiori e piante più alti (+3,9% medio) nonostante la riduzione delle merci consegnate (-1,8%)».
Inizia così la nota con cui Royal FloraHolland ha anticipato nei giorni scorsi alla stampa i propri dati di bilancio del 2017. Annata che si è chiusa con il passaggio di consegne da Lucas Vos al nuovo amministratore delegato Steven van Schilfgaarde. A costui spetterà prima di tutto, stando a quanto dichiarato da FloraHolland al momento del cambio al vertice lo scorso ottobre, il compito di rendere operativa nel 2018 la strategia disegnata dal predecessore: «nell’anno in cui – come dice lui stesso – la digitalizzazione trasformerà davvero il settore florovivaistico con tutte le iniziative annunciate nel corso del 2017».
Tornando ai dati, nel 2017 Royal FloraHolland ha venduto in totale 12 miliardi di articoli. Il fatturato totale dei fiori recisi venduti tramite Royal FloraHolland è stato di 2,7 miliardi di euro. Si tratta di un aumento dello 0,4% rispetto al 2016. Il volume è però diminuito del 2,0%.
Nel comparto delle piante da appartamento, si è registrato un aumento del fatturato dell’1,1%, per un risultato di 1,6 miliardi di euro. Questo incremento è dovuto all’aumento dell’0,7% delle quantità vendute. Anche il prezzo è stato leggermente superiore rispetto allo scorso anno: + 0,4%.
Infine, riguardo alle piante da esterno, il fatturato è cresciuto del 7,1% rispetto al 2016, totalizzando 395 milioni di euro, anche se il volume è diminuito del 2,5%.
Va avanti intanto, e più speditamente di prima, il passaggio dalle vendite all’asta a quelle dirette fra coltivatori e clienti. Nel 2017 c’è stato un trasferimento del 3,7%, contro l’1,9% dell’anno precedente. Così l’anno scorso le vendite sotto l’orologio si sono fermate al 43,7% del fatturato totale di Royal FloraHolland, con le vendite dirette salite pertanto al 56,3%.
Il rapporto dettagliato con i dati definitivi sarà pubblicato più avanti nella relazione annuale.
Redazione
- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
Un'mportante risoluzione dell'Agenzia delle Entrate che chiarisce il regime fiscale applicabile: Coldiretti Pistoia commenta così l'ottima notizia per il vivaismo pistoiese, «premiato il nostro impegno». Concimazione, zollatura, potatura e invasatura rientrano tra le attività di manipolazione delle piante ornamentali ed il regime fiscale a cui sono assoggettati i relativi ricavi è quello su base catastale, analogamente all'attività di produzione.
«Un vantaggio ed un'ottima notizia per il vivaismo pistoiese -commenta Simone Ciampoli, direttore di Coldiretti Pistoia- che ha visto la nostra Confederazione impegnata a tutti i livelli istituzionali, perché venisse chiarito un equivoco che ha rappresentato un freno all'attività dei nostri imprenditori».
«Le attività di manipolazione a cui si fa riferimento sono -spiega il direttore di Coldiretti Pistoia-: concimazione e inserimento all’interno del terriccio di ritentori idrici; trattamento delle zolle, al fine di eliminare gli insetti nocivi all’apparato radicale; potatura, steccatura e rinvasatura». Si tratta di attività che necessitano della perizia dell'agricoltore e che conferiscono valore aggiunto alla pianta, al pari della crescita.
«Sono operazioni dirette a mantenere -aggiunge Ciampoli- gli alti standard qualitativi per cui le piante ornamentali pistoiesi sono famose nel mondo. Meritoria per questo di condizioni di vantaggio, anche per i benefici apportati all'ambiente dal settore che emette ossigeno già in fase di produzione».
È di pochi giorni fa l'ennesimo allarme smog in Italia. Di fronte all’evidente cambiamento del clima in atto non si può continuare a rincorrere le emergenze ma –sostiene Coldiretti – bisogna intervenire in modo strutturale favorendo nelle città la diffusione del verde pubblico e privato capace di catturare lo smog. Le piante concorrono a combattere le polveri sottili e gli inquinanti gassosi, ma in Italia ogni abitante dispone nelle città capoluogo di appena 31 metri quadrati di verde urbano, ma la situazione peggiora per le metropoli con valori che vanno dai 22 di Torino ai 17,9 di Milano fino ai 13,6 di Napoli.
Per questo -conclude Coldiretti Pistoia- è importante la risoluzione dell'Agenzia delle Entrate, oltre alle misure di defiscalizzazione degli interventi su giardini e terrazzi, anche condominiali, previsti per il 2018 nell’ultima manovra che introduce un bonus verde del 36%. Una pianta adulta è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili con un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno.
- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
Il presidente di Cia Toscana Centro, Sandro Orlandini, risponde al segretario di Flai Cgil Baccanelli: Cia non ha criticato il salvataggio dei dipendenti di Bruschi, semmai che si siano ignorati i vivaisti creditori (oltre 30 aziende di Cia): «in realtà sono le piante da loro fornite fino al giorno prima dell’accordo Tesi-Bruschi ad aver tutelato i 42 dipendenti di Bruschi (di cui non si sa peraltro quanti siano ancora attivi)». Per il resto, Baccanelli pare sulla nostra linea di pensiero: «Bruschi dovrebbe procedere celermente a soddisfare equamente la platea di creditori; condizione necessaria per ristabilire quei principi di trasparenza, legalità e correttezza calpestati in questa vicenda».

- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
A Ipm Essen assegnati i premi del 2018 di Aiph (l’associazione internazionale dei florovivaisti). Il “Produttore internazionale dell’anno 2018” è l’azienda leader delle orchidee Phalaenopsis, Ter Laak Orchids. Esulta Royal FloraHolland: «una pioggia di premi alle imprese olandesi».
- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
Sarà la Bulgaria ad avere la presidenza di turno per la prima sessione del Consiglio Agricoltura dell'Unione europea che si terrà il 29 gennaio a Bruxelles. Verrà presentato il programma di lavoro per il semestre e, come da anticipazioni già circolate, in primo piano ci sarà la comunicazione sulla politica agricola comune post 2020.
Sono previsti una serie di dibattiti allo scopo di approfondire il livello dei cambiamenti proposti nel testo delle'Esecutivo della Ue e i risultati verranno redatti a giugno durante la prima riunione informale del Consiglio.
La vecchia Pac potrebbe cambiare, infatti a maggio saranno rese note le proposte di Bruxelles sul prossimo quadro finanziario pluriennale dell'Unione 2021-2027 e di conseguenza anche il destino finanziario della politica agricola potrebbe mutare. Molto dipenderà dall'ammontare dei futuri finanziamenti e su questo ci sono sostanziali differenze di pensiero tra i vari paesi. L'Italia ha puntato sull'ipotesi di cofinanziare gli aiuti diretti per diminuire gli effetti dei possibili tagli, Spagna e Francia sono su posizioni opposte. La Germania risulta quindi decisiva. Qui il rilancio del progetto europeo potrebbe fare da collante per la nuova coalizione.
Grazie ai rapporti della Commissione il Consiglio continuerà a monitorare i mercati con particolare attenzione ai cambiamenti dei prezzi e della produzione del settore bieticolo-saccarifero, per la prima volta alle prese con la campagna di commercializzazione senza quote.
Si spera di iniziare ad esaminare la proposta di regolamento, che verrà presentata ad aprile, e che riguarderà il rafforzamento del settore agricolo all'interno della filiera e il contrasto alle politiche commerciali sleali. Inoltre la Francia presenterà le conclusioni della conferenza sulla Xylella che si è tenuta lo scorso 1 dicembre a Parigi.
Redazione
- Dettagli
- Scritto da Andrea Vitali
Il battesimo di Cia Agricoltori Italiani Toscana Centro il 19 gennaio a Campi Bisenzio: la fusione di Cia Pistoia e Cia Firenze-Prato porta in dote oltre 4500 soci agricoltori. Il direttore è Sandro Piccini e il neo presidente è Sandro Orlandini, che commenta: «sì all’agricoltura multietnica per sostenere il ricambio generazionale, ma solo nel rispetto delle leggi, che devono essere più semplici per favorirne la piena applicazione». Il presidente nazionale di Cia, Scanavino: lavoriamo a una norma attuativa del nuovo regolamento europeo fitosanitario che lo snellisca. Il presidente toscano Brunelli: Toscana Centro rappresenta più della metà del Chianti Classico.
Il programma di mandato presentato da Sandro Orlandini si prefigge di dare risposte efficaci sia ai problemi trasversali dell’agricoltura nelle tre province di Firenze, Pistoia e Prato, sia a quelli specifici emersi in ciascuno dei principali settori. Fra i primi, Orlandini ha citato i danni alle attività agricole degli animali selvatici, in particolare gli ungulati. Fra indennizzi insufficienti da parte degli Atc (ambiti territoriali di caccia), selvatici in sovrannumero e “opere di prevenzione” facilmente violate da essi, ha fra l’altro detto Orlandini, «i nostri agricoltori si sentono letteralmente “disarmati” ed impotenti di fronte a questo flagello. Ci sarà molto da lavorare sugli Atc appena riformati e un punto da chiarire al più presto è quello del passaggio dal sistema degli indennizzi a quello dei contributi, che per via della soglia minima rischia di mettere fuori gioco molti agricoltori».
Altro grande problema trasversale sono le calamità naturali conseguenti al cambiamento climatico, che Orlandini ha analizzato in relazione all’impatto che hanno sull’olivicoltura, ambito in cui Cia Toscana Centro può vantare, contando anche i piccoli olivicoltori, circa 1500 associati (1000 da Firenze e Prato, 500 da Pistoia). «Gelate tardive, colpi di calore primaverili ed estati troppo umide e piovose (o troppo calde e siccitose) – ha detto - hanno di fatto portato, a volte combinate agli attacchi di insetti nocivi e vari agenti patogeni, un forte ridimensionamento produttivo. Proprio quando, nonostante i costi di produzione spesso ancora troppo alti, c’è una domanda disponibile a riconoscere agli oli di qualità prezzi remunerativi». Per Orlandini le risposte ai problemi dell’olivicoltura stanno nella qualità e negli oli a denominazione (Toscano Igp ecc.), nella tracciabilità e nell’innovazione, ma «è necessario anche realizzare nuovi impianti e aumentare le superfici olivate».