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Dal 18 al 20 settembre 2019 è in programma, nel Centro Citibanamex a Città del Messico, la prima fiera "Ornamental Plants & Flowers México", organizzata da IPM Essen. Qui si terrà la prima "Mexican Floral Art Cup".
Ornamental Plants & Flowers México è una fiera destinata soprattutto a coltivatori di piante, architetti paesaggisti, giardinieri e fioristi. La gamma disponibile comprenderà piante e fiori, tecnologia e innovazioni, floristica e orticoltura e paesaggistica e offrirà quindi una panoramica sugli ultimi sviluppi e tendenze sul mercato floreale in America Latina. Dopo la Cina, la Russia e gli Emirati Arabi Uniti, il Messico è il quarto paese in cui IPM ESSEN sta creando nuovi punti d'incontro strategici per gli operatori del settore florovivaistico.
Proprio qui, all'Ornamental Plants & Flowers México, 15 concorrenti dell'America Latina e 7 fioristi internazionali si sfideranno nella prima "Mexican Floral Art Cup". Gregor Lersch dalla Germania, vincitore di diversi premi internazionali;, Daniela Pighetti dall'Italia; Robert Milkovwki dalla Polonia; Kike León dalla Spagna; Oscar Villela, Marco Sandoval e Macarion Amador dal Messico. Sotto il titolo "Creatión Master", mostreranno come i veri e propri capolavori floreali derivino da tecniche, colori e strutture. Sul palco, a presentare le loro creazioni, saliranno anche 21 allievi delle masterclass della Scuola Latinoamericana di Arte Floreale (EIAF) di Costa Rica, Colombia, Argentina, El Salvador, Guatemala e Messico.
Redazione
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Lunedì 15 luglio a Sesto Fiorentino, presso la sede dell’ARAT (Associazione Regionale Allevatori della Toscana), si è tenuta l’Assemblea Generale dei soci, che ha provveduto tra l’altro, ha rinnovare gli Organi Sociali per il triennio 2019-2022. All'assemblea è intervenuto l’Assessore Regionale all’Agricoltura Marco Remaschi.
Il nuovo Comitato Direttivo, scaturito dalla votazione assembleare, e riunitosi successivamente, ha confermato alla guida anche per questo mandato l’allevatore mugellano Roberto Nocentini.
Classe 1957, Nocentini alleva bovini della pregiata razza da carne Limousine a Dicomano, in provincia di Firenze, e da pochi giorni è stato anche riconfermato per il secondo mandato consecutivo alla guida dell’Associazione Italiana Allevatori-A.I.A. E’ presidente, inoltre, della Cooperativa Agricola Firenzuola-Centro Carni del Mugello e dei Coltivatori Diretti di Firenze-Prato.
«Ringrazio i soci per la fiducia riposta – ha dichiarato Nocentini -. Abbiamo lavorato bene, e continueremo ad impegnarci perché i problemi per gli allevatori toscani sono tanti, e non del tutto risolti. C’è ancora molto da fare per quanto riguarda la promozione dei prodotti 'made in Tuscany', sia per le carni che per i lattiero-caseari. Occorre sfruttare al massimo la ripresa dei consumi, e valorizzare la nostra zootecnia che in ambito nazionale è un chiaro esempio di esaltazione dei valori del territorio ed ambientale. I consumatori, non solo quelli toscani, si aspettano sempre più garanzie sulla provenienza e salubrità delle produzioni di origine zootecnica, sono sensibili ai temi del benessere animale e della sostenibilità. Gli allevatoti sono presenti, e pronti a dare risposte. Ma dobbiamo anche tutelare il reddito aziendale: emergenze quali quelle presentatesi nel comparto del latte ovino e caprino, ad esempio, vanno lasciate alle spalle, così come va superata la delicata questione della invadenza degli ungulati e dei predatori selvatici».
All’Assemblea di ARAT ha partecipato anche l’assessore all’Agricoltura della Regione Toscana, Marco Remaschi, che ha tra l’altro confermato la vicinanza dell’Amministrazione regionale alle istanze degli allevatori, testimoniata dai numerosi tavoli di confronto realizzati per affrontare le varie emergenze, nel corso dei quali sono state accolte le proposte del mondo agricolo con provvedimenti largamente discussi e condivisi. Attenzione massima c’è anche sullo stato di avanzamento del PSR regionale, in uno spirito di forte collaborazione e dialogo.
Il direttore dell’Associazione Regionale Allevatori della Toscana, Claudio Massaro, ha da parte sua fatto un quadro delle attività tecniche di assistenza agli allevatori ed espositive dell’Associazione nel triennio appena trascorso. Attività che hanno permesso, tra l’altro, di proseguire nelle azioni di conservazione della ricca biodiversità animale della Toscana e di farla maggiormente conoscere presso il pubblico dei cittadini-consumatori.
Il Comitato Direttivo di ARAT, per il triennio 2019-2022, risulta così composto: Roberto Nocentini (presidente), Nicola Fierli (vicepresidente – Siena), Lorenzo Piras (vicepresidente – Grosseto); consiglieri Marco Bonotti (Massa Carrara), Manuela Cipriani (Arezzo), Edio Giannellini (Livorno), Paolo Giorgi (Pistoia), Simone Grossi (Firenze-Prato), Paolo Magazzini (Lucca), Diego Stiaccini (Pisa), Giacomo Cuni, Rudi Dreoni, Gianni Sassetti, Maurizio Sirigu.
Redazione
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Vino e tv, il Chianti protagonista delle serie cult di Netflix “Stranger Things” Il presidente Busi «Premiato il nostro lavoro sul brand. Anche così si aprono nuovi mercati». «Penso che berremo anche una bottiglia di vino rosso..com'è il vostro 'Chianti'?». «Il nostro Chianti è molto buono, mediamente corposo, con un accenno di ciliegia».
In questo scambio di battute fra il protagonista della serie cult Stranger Things - targata Netflix - e il maitre del ristorante di lusso in cui va a cena per far bella figura con una donna, c'è tutta la potenza del brand Chianti: «Anche chi non sa pronunciarne il nome lo conosce, anche chi non sa nulla di vino lo ordina per darsi un tono. Un successo che non è frutto del caso». Spiega il presidente del Consorzio Vino Chianti Giovanni Busi.
Stranger Things, giunta alla terza stagione, è la serie televisiva statunitense di fantascienza ideata da Matt e Ross Duffer e prodotta da Camp Hero Productions e 21 Laps Entertainment per la celeberrima piattaforma di streaming: sta spopolando tra i Millennials ed è già considerata uno dei maggiori successi di Netfilx. Racconta la scomparsa di un bambino in circostanze misteriose e l'arrivo di una strana ragazzina con poteri telecinetici. E' ambientata negli anni Ottanta a Hawkins, una cittadina dello stato americano dell'Indiana e nel cast vanta attori del calibro di Winona Ryder.
La prima stagione è stata pubblicata su Netflix il 15 luglio 2016, la seconda il 27 ottobre 2017 e la terza il 4 luglio 2019: il Chianti entra da protagonista nella seconda puntata della terza, attesissima stagione.
Non è la prima volta che il vino più noto al mondo affianca attori da Oscar sul piccolo e sul grande schermo. In "Dalla Russia con amore" (1963) il Chianti aiutò James Bond, interpretato da Sean Connery, a smascherare una spia che aveva ordinato un piatto di pesce accompagnato da un bicchiere di Chianti, cosa che nessun vero gentleman farebbe mai.
E' del 1991 la celeberrima scena de "Il silenzio degli innocenti" in cui il dottor Hannibal Lecter racconta: «Uno che faceva un censimento una volta cercò di interrogarmi. Mi mangiai il suo fegato, con un bel piatto di fave, ed un buon Chianti...».
«Nell'immaginario collettivo, nella mente dei più famosi registi, nello storytelling di Hollywood, nei desideri dei consumatori di tutto il mondo, il Chianti è sinonimo di vino rosso d'eccellenza. Questo non è frutto del caso - commenta Busi - ma il risultato di un lavoro lungo e meticoloso di comunicazione del prodotto, del territorio, delle aziende, del marchio. La citazione nella serie di culto per i giovanissimi conferma ancora una volta che il Chianti è ormai un 'sovrabrand' rispetto ai già blasonatissimi Made in Italy e Made in Tuscany. Ed è di grande importanza il fatto che Stranger Things sia statunitense, rivolta ad un pubblico di giovanissimi e diffusa attraverso un canale totalmente digitale: questo ci apre le porte di mercati nuovi e dalle enormi potenzialità, moltiplicando i nostri possibili spazi di business».
Redazione
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Marco Neri, classe '55, è il nuovo presidente di Confagricoltura Toscana e guiderà l'associazione per i prossimi 3 anni. Neri indica subito le priorità della sua azione: portare al centro del dibattito le esigenze dei territori periferici, sburocratizzazione, difesa del patrimonio agroalimentare toscano dalla guerra sui dazi usa.
Marco Neri, è titolare dell'azienda San Ottaviano di Monterotondo Marittimo, e lo scorso 2 luglio è diventato il nuovo presidente di Confagricoltura Toscana, l'associazione di categoria che riunisce 6 mila imprenditori agricoli toscani. Neri, che subentra a Francesco Miari Fulcis, è stato eletto all'unanimità dall'assemblea dei soci della Federazione regionale degli agricoltori della Toscana che si è svolta questa mattina a Castiglione della Pescaia alla presenza del Direttore Generale Francesco Postorino: il suo mandato alla guida del "sindacato" degli imprenditori agricoli toscani durerà tre anni.Giuseppe Bicocchi e Luca Giannozzi sono invece stati eletti vicepresidenti ed è stato confermato il collegio sindacale. Neri ha da subito chiari gli obbiettivi di Confagricoltura Toscana per il suo mandato: portare le esigenze dei territori periferici al centro del processo decisionale; combattere la burocrazia; difendere l'enorme patrimonio agroalimentare toscano dalla guerra dei dazi scatenata dal presidente Usa Donald Trump sui mercati internazionali. "Serve un collegamento stretto fra la provincia e la regione affinché le istanze dei territori vengano portate nelle sedi istituzionali con forza e vigore - ha detto il neopresidente di Confagricoltura Toscana - Soltanto così, con un'azione sindacale che parte dal basso, potremo arrivare ad ottenere risultati concreti nell'interesse dei nostri associati". "Lavoreremo per snellire la burocrazia della quale gli agricoltori sono vittime e per ridurne i costi" ha aggiunto Marco Neri, che ha poi allargato lo sguardo alle questioni internazionali che pesano sulla testa degli imprenditori agricoli toscani: "L'Italia ha il primato europeo delle specialità Dop/Igp che sono 297, dei vini Doc/Docg che sono 415 e delle aziende biologiche che sono 60 mila: una posizione di leadership continentale nella quale la Toscana fa la parte del leone. Il valore dell'agricoltura toscana è molto significativo sia in termini di contributo alla crescita, all'occupazione e all'imprenditorialità giovanile che in termini di apporto alla notorietà del Made in Italy nel mondo". "Ma il nostro comparto è pesantemente minacciato: proprio oggi il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha proposto di allungare ulteriormente la lista dei prodotti agroalimentari italiani che saranno colpiti dai dazi commerciali come ritorsione per i sussidi europei ad Airbus, il consorzio europeo dell'aviazione. Gli agricoltori toscani non possono rimanere stritolati in questa morsa: chiediamo con forza alle autorità nazionali e comunitarie di adoperarsi perché questa assurda guerra commerciale si fermi".
Nato a Follonica il 25 agosto 1955, Marco Neri è laureato in giurisprudenza e ha due figli, Giulio e Francesco, che lavorano nelle aziende di famiglia sotto la supervisione del padre. Neri ha iniziato a lavorare in un'azienda di famiglia a San Vincenzo (Livorno) nel 1978 quando era ancora studente, impegnandosi nella coltivazione di olivi e cereali e nell'allevamento di mucche chianine. Fin da allora è in Confagricoltura. Già nel 1984 avviò l'attività agrituristica a San Vincenzo per poi riportare alla produttività, nel 1988, un'altra azienda agricola di famiglia in Maremma, consegnata all'abbandono: è il podere San Ottaviano, 400 ettari a biologico, dove produce birra e gestisce l'ospitalità dei turisti
Redazione
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Sempre più Consumatori scelgono la Vendita Diretta come canale d’acquisto e opportunità di lavoro. Il successo del settore è dimostrato dai dati rilasciati da Seldia (The European Direct Selling Association) e WFDSA (World Federation of Direct Selling Associations), le istituzioni europee e mondiali del Direct Selling delle quali fa parte AVEDISCO, la prima Associazione che rappresenta le Aziende di Vendita Diretta in Italia.
Nel 2018 il fatturato complessivo del settore a livello globale, registra un nuovo record: un importo complessivo di quasi 193 miliardi di dollari (Iva esclusa), con un incremento del +1,2% rispetto all’anno precedente e un trend di incremento del +1,7% relativo al periodo 2015-2018, mentre in Europa si verifica una leggera flessione rispetto al 2017 con un totale di oltre 33 miliardi di euro (Iva esclusa).
Se guardiamo la classifica mondiale dei mercati, l’Italia si riconferma al 12° posto con una percentuale media di crescita in 6 anni (dal 2013 al 2018) del +3.1%; la Cina conquista il 1° posto, superando gli Stati Uniti, che dopo anni di incontrastata leadership si attesta al secondo posto. Seguono Corea, Germania e Brasile. Il nostro Paese conquista una pozizione rilevante anche a livello europeo occupando il 4° posto dietro Germania, Francia e Gran Bretagna.
I dati relativi al valore occupazionale sono altrettanto incoraggianti: gli Incaricati alle Vendite a livello mondiale sono 118,4 milioni – per un incremento del + 1,6% rispetto al 2017 - di cui il 74% sono donne; il settore rappresenta l’ingresso nell’economia collaborativa sia per i Millennials (23-38 anni) che per la generazione dei Baby Boomers (55-75 anni).
In Europa gli Incaricati alle Vendite sono 14,3 milioni, di cui il 78% donne e l’80% degli Incaricati svolge la propria attività part-time.
Avedisco, che quest’anno festeggia il 50° Anniversario della nascita dell’Associazione, è stata premiata dalla WFDSA (che rappresenta a livello mondiale più di 60 Associazioni di Vendita Diretta e le loro Aziende Associate), con il prestigioso Gold Status per l’anno 2019 consegnato lo scorso 24 maggio dal Presidente Magnus Brännström: un riconoscimento importante per l’impegno costante della nostra Associazione nel promuovere la Vendita Diretta e i benefici socio-economici del settore.
Dal 1969 Avedisco è la prima Associazione in Italia che rappresenta le più importanti realtà industriali e commerciali, italiane ed estere, che utilizzano la Vendita Diretta a domicilio per la distribuzione dei loro prodotti/servizi. A livello internazionale Avedisco è associata Seldia (Associazione Europea della Vendita Diretta) e WFDSA (Federazione Mondiale delle Associazioni di Vendita Diretta).
Redazione