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Ismea strumenti per le imprese agricole

Gli strumenti finanziari di Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) a sostegno dei giovani agricoltori, delle start up agricole e di tutte le imprese rurali sono stati presentati qualche giorno fa dal ministro Catania e da Arturo Semerari, presidente di Ismea. Il ministro auspica il ritorno a un «regime di credito agrario differenziato».

L’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, meglio noto in sigla come Ismea, offre oggi degli strumenti finanziari a supporto dei nostri agricoltori, e in particolare dei giovani, che non tutti conoscono ma rappresentano delle opportunità da non trascurare.
E’ quanto è emerso nella conferenza stampa tenuta il 29 ottobre al Ministero delle politiche agricole dal ministro Mario Catania e dal presidente di Ismea Arturo Semerari per illustrare le misure e gli strumenti messi a disposizione per favorire l'insediamento dei giovani e lo sviluppo delle start up in agricoltura. Con speciale riferimento ai prestiti agevolati per l'acquisto dei terreni, ai finanziamenti per la realizzazione di progetti di investimento innovativi e alle garanzie per l'accesso al credito bancario e per l'abbattimento dei relativi costi.
«L'agricoltura ha bisogno di risposte mirate e specifiche – ha detto il ministro Catania -. Per questo Ismea ha messo a punto degli strumenti ad hoc in grado di sostenere le imprese del settore, conoscendone le necessità e gli obiettivi». «A sostegno dei giovani agricoltori e delle start up - ha proseguito il Ministrol'Ismea fornisce una serie di strumenti finalizzati ad acquisire la base fondiaria e a finanziare progetti di investimento innovativi». Ad esempio, «con la misura del cosiddetto “primo insediamento” i giovani al di sotto dei 40 anni possono richiedere a Ismea la concessione di mutui (fino a 30 anni) a tassi ridotti per l'acquisto dei terreni agricoli».
Tra le misure illustrate, anche il “subentro”, che consente il finanziamento di progetti specifici presentati da giovani agricoltori nella fase del passaggio di aziende tra vecchie e nuove generazioni. Ismea rilascia inoltre garanzie dirette o a prima richiesta, allo scopo di favorire l'accesso al credito bancario: uno strumento che integra le capacità dell'imprenditore agricolo di fornire garanzie alle banche erogatrici, favorendo l'abbattimento degli spread e di conseguenza i tassi di interesse applicati sui finanziamenti. I giovani possono usufruire anche di uno sconto sulla commissione di garanzia fino a un massimo di 7.500 euro nell'ambito del regime di aiuto “de minimis”.
A questi strumenti per i giovani si affiancano il “fondo di credito”, anch'esso destinato ad abbattere il costo dei finanziamenti bancari attraverso il sostegno pubblico, e il “Fondo di investimento nel capitale di rischio” con cui l'Ismea acquisisce, direttamente o indirettamente, partecipazioni al capitale di rischio delle imprese agricole.
«Gli strumenti di Ismea illustrati oggi – ha affermato Catania - sono certamente utili a rispondere al problema del credito e a quello delle assicurazioni. Ad ogni modo sono convinto che dobbiamo guardare oltre e pensare ad ulteriori obiettivi. Mi riferisco, per esempio, alla necessità - di cui ho già parlato con il presidente dell'Abi, Giuseppe Mussari, e sulla quale richiamerò l'attenzione anche del Governo - di tornare a un regime di credito agrario differenziato, uno strumento che esisteva in passato, la cui scomparsa è stata un grave danno per il sistema agricolo. Le banche infatti non dispongono più di modalità mirate e personale specializzato per rapportarsi nella maniera più adatta alla realtà specifica delle aziende agricole».
«Sul fronte delle assicurazioni, invece, mi sono battuto molto per raggiungere dei risultati all'interno della legge di stabilità e abbiamo ottenuto la somma di 120 milioni di euro per l'anno 2013 - ha concluso il Ministro -. Dobbiamo andare avanti in questa direzione, evitando i meccanismi di gestione delle crisi 'ex post' con interventi di mano pubblica, usati in passato. Sia a livello nazionale che comunitario, è fondamentale quindi mobilitare delle risorse per questo scopo».
Per ulteriori informazioni sugli strumenti di Ismea e per sapere come è possibile accedervi, si rimanda al sito www.ismea.it e alle sezioni “Sviluppo d'impresa” e “Strumenti finanziari”.

L.S.

Festival dei Giardini Pordenone Ortogiardino

E’ aperta la selezione nazionale per entrare fra i 10 progetti di piccoli spazi verdi sul tema “Natura e forme in giardino” che saranno realizzati ed esposti alla II edizione del Festival dei Giardini di Pordenone dal 2 al 10 marzo 2013 nell’ambito del 34° Ortogiardino. Il termine per l’iscrizione è il 31 dicembre 2012, ma la scadenza per l’invio di quesiti di chiarimento è il 10 dicembre.

«Una combinazione vincente di arte e paesaggio, natura e ambiente urbano, piante, fiori e ambiente domestico». Viene definito così il tipo di progetto di spazio verde, «di assoluta tendenza e novità», a cui si mira per la seconda edizione del Festival dei Giardini di Pordenone, in programma dal 2 al 10 marzo 2013 all’interno del 34° salone del giardinaggio e della floricoltura del Nord Est, Ortogiardino 2013.
Il tema del concorso nazionale che porterà alla selezione di 10 progetti di piccoli giardini da realizzare ed esporre il prossimo marzo è infatti “Natura e forme in giardino” e, come si legge nel comunicato della manifestazione, «la riflessione potrà prendere spunto anche dalla recente pubblicazione Breve Storia del Giardino di Gilles Clément che cerca di contemplare un dialogo con il giardino nelle sue forme e geometrie storico-tradizionali che si esplicano poi in elementi che vanno dai recinti alle aiuole, dai muri alle forme architettoniche, e in generale a tutte le forme che nel giardino hanno trovato il loro luogo specifico di attuazione, non da meno le stesse della natura, come alberi, sculture vegetali, siepi topiate fino alla sua libera espressione come natura "selvaggia"».
Il concorso di idee, che si è aperto il 10 ottobre scorso con la pubblicazione del bando, ha come termine ultimo per l’iscrizione il 31 dicembre 2012, ma ogni eventuale quesito di chiarimento andrà inviato entro il 10 dicembre. Possono partecipare «vivaisti, architetti paesaggisti, progettisti di giardini, designer, artisti, architetti, ingegneri, agronomi» e comunque «persone fisiche in possesso della capacità di progettare e realizzare giardini a insindacabile giudizio della giuria». Va ricordato che «il soggetto partecipante deve assicurare con la domanda di partecipazione l’obbligo alla realizzazione dei progetti, se selezionato dalla Fiera».
Anche quest’anno è previsto un contributo di partecipazione, a titolo di rimborso spese, pari a 2 mila euro più Iva per i progetti che saranno selezionati dalla giuria del Festival. Per il resto i progetti dovranno essere realizzati a cura e spese dei concorrenti selezionati, che potranno ricorrere a sponsor autonomamente reperiti.
I selezionati avranno a disposizione spazi espositivi di circa 200 metri quadri all’interno dei padiglioni del centro fieristico di Pordenone. E siccome le aree espositive disponibili non hanno eguale forma e dimensione, è bene che i progetti siano sufficientemente flessibili per potersi adattare alle differenti forme. Per la realizzazione dei giardini possono essere utilizzati materiali diversi, purché lo spazio venga occupato almeno al 60% da materiali vegetali vivi.
Per ulteriori informazioni, contattare Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure telefonare allo 0434 232291 o visitare la pagina web introduttiva del Festival dei Giardini, da cui si può reperire tutto l’occorrente alla partecipazione e in particolare il bando del concorso.

L.S.

funghi 14 Mostra micologica Anzilotti di Pescia

La 14a Mostra Micologica all’Istituto agrario Anzilotti di Pescia dal 17 al 19 novembre si apre sabato mattina al termine di un convegno multidisciplinare. Temi affrontati: le malattie fungine nei vivai, i funghi lignicoli del territorio e “funghi e parole» in letteratura. Lunedì apertura riservata alle scuole su prenotazione. [Foto di Alan Rockefeller da Mushroom Observer da Wikipedia]

«Sarà l’occasione di analizzare il fascino contraddittorio che i funghi esercitano sull’uomo fin dall’antichità, per le loro proprietà curative ma anche per il loro potere venefico e potenzialmente letale. E siccome l’Istituto Agrario è una scuola che cerca di trasmettere ai suoi studenti un’idea di cultura a tutto tondo, non solo conoscenze settoriali, gli interventi che apriranno la mostra nella mattinata di sabato 17 saranno di varia natura, e adatti a un’ampia platea».
Viene presentato così da Siriana Becattini, preside dell’Istituto tecnico agrario Dionisio Anzilotti di Pescia, la tre giorni dedicata ai funghi che sarà ospitata nella sede del suo istituto dal 17 al 19 novembre, in occasione della 14esima Mostra Micologica. Con il sabato mattina riservato a un convegno in cui si parlerà delle malattie fungine che si sviluppano nei vivai (Sabrina Balzini), dei funghi lignicoli più diffusi nel territorio della Valdinievole (Marco Della Maggiora), ma anche dell’importanza che i funghi rivestono nella letteratura e nell’immaginario collettivo, grazie ai tre interventi di Angela Feola su «funghi e parole» nella poesia, nella narrativa italiana e nella narrativa straniera.
L’apertura della mostra micologica avverrà intorno alle 12,30, al termine del convegno che sarà concluso da un dibattito. L’esposizione sarà aperta a tutti anche la domenica dalle 9 alle 19. Mentre il lunedì mattina, dalle 9 alle 13, la visita è riservata alle scuole del territorio su prenotazione.
Per ulteriori informazioni, consultare il programma della 14a Mostra Micologica nel sito web dell’Istituto agrario Anzilotti

L.S.

fioristi convegno assofioristi

In programma il 18 ottobre a Roma nella sede di Confesercenti, il Convegno nazionale di Assofioristi ha per temi: “Formazione ed albo professionale del Fiorista - esperienze legislative europee a confronto” e “Abusivismo commerciale e repressione”. Interviene anche il presidente di Federfiori (Confcommercio). [Foto di Eddie Mars da Wikipedia]

«Sono ormai mature le condizioni per presentare un progetto di legge unitario per la regolamentazione della figura professionale dell'imprenditore fiorista».
E’ quanto si legge nell’attacco del comunicato con cui Assofioristi (aderente a Confesercenti) annuncia il convegno nazionale di giovedì 18 ottobre (dalle 9,30 alle 13) a Roma presso la sala Nori in via Nazionale 60, in cui, dopo i saluti dei presidenti di Confesercenti Marco Venturi e di Assofioristi Mario Salicato, saranno affrontati i due aspetti centrali riguardanti un esercizio ben regolamentato dell’attività di fioraio o fiorista.
Alle 10,20 si terrà infatti una tavola rotonda sul tema “Quale futuro per l'imprenditore fiorista. Formazione ed albo professionale - esperienze legislative europee a confronto", a cui parteciperanno fra gli altri le deputate Catia Polidori (Commissione attività produttive commercio e turismo della Camera) e Susanna Cenni (Commissione agricoltura), Alberto Manzo (dirigente del Ministero politiche agricole alimentari e forestali) e Giovanni Di Fede (assessore alla pubblica istruzione della Provincia di Firenze).
Seguirà un dibattito, intitolato “Abusivismo commerciale e repressione”, su una delle ragioni per cui è ritenuta necessaria la regolamentazione e creazione di un albo professionale. Fra gli intervenuti, oltre a un rappresentante del Comando generale della Guardia di Finanza, il presidente di FederfioriConfcommercio, Carlo Sprocatti, e Stefano Martinelli, della Presidenza nazionale di Assofioristi.
Le due associazioni professionali dei fioristi unite, dunque. A dimostrazione del fatto che la questione è calda e capace di mobilitare tutto il comparto. Lo confermano i toni del testo del comunicato di Assofioristi, che prosegue così: «è tempo di adeguare la nostra professione a quella degli altri Paesi della Comunità Europea, come ad esempio la Germania, l'Olanda ed il Belgio che prevedono un'adeguata formazione professionale per la figura del fiorista».
«La nostra Associazione – continua il comunicato - da anni si batte per valorizzare la figura professionale del fiorista che negli ultimi anni è stata completamente sottovalutata, per non dire umiliata dalle continue liberalizzazioni che hanno contribuito soltanto a sviluppare l'abusivismo commerciale, rendendo questo settore appetibile anche a settori che nulla hanno a che vedere con la correttezza economica. In Italia tutti, ma proprio tutti, possono vendere fiori: associazioni onlus, agricoltori, aziende produttrici che vendono a coloro che non hanno partita Iva, soggetti che non hanno la competenza per farlo, perché da una parte non esiste un efficiente sistema di controllo, e dall'altra non c'è una legge di riferimento che individui e determini i soggetti che possono espletare tale attività».
«I nostri imprenditori – conclude il testo di Assofioristi - chiedono rispetto ed attenzione per un comparto che conta oltre 16 mila Aziende e che dà lavoro a migliaia di famiglie. Riteniamo una legge che definisca le competenze urgente e doverosa, dal momento che per svolgere l'attività di fiorista occorre preparazione, competenza, qualificazione scolastica ed un'apposita preparazione istituita con corsi regionali».

L.S.

Harborea a Villa Mimbelli museo Fattori Livorno

Si apre oggi a Livorno la seconda edizione di “HarboreaFesta delle Piante e dei Giardini Oltremare” a cura del Garden Club e del Comune di Livorno. Oltre alla mostra mercato di piante, specialmente esotiche, e di ortaggi, arredi da giardino e prodotti enogastronomici, e alle lezioni di decorazione floreale, un caffè letterario dedicato alla cultura del verde e dintorni.

Con il battesimo pubblico e la premiazione della nuova varietà di rosa creata dalla ditta Barni, "La Rosa del Tirreno", e con la successiva apertura del Caffè letterario, si apre oggi pomeriggio dopo le 14,30 a Livorno nel parco ottocentesco di Villa Mimbelli, sede del Museo Fattori, la seconda edizione di “HarboreaFesta delle Piante e dei Giardini Oltremare”, che prosegue fino a domenica 14 ottobre (biglietto d’ingresso 3 euro, gratis fino a 14 anni).
Organizzata dal Garden Club di Livorno - un club senza scopo di lucro che fa parte dell’Associazione giardini italiani (Agi) e promuove la conoscenza del mondo vegetale e delle regole della decorazione floreale nonché la conservazione di parchi e giardini – in collaborazione con il Comune labronico, Harborea è articolata in una mostra mercato di piante, erbe, fiori, ortaggi, spezie e sementi, a cui si aggiungono arredi da giardino e «prodotti enogastronomici biologici tipici e dimenticati», in una serie di lezioni e dimostrazioni d’arte floreale e in un caffè letterario con un interessante programma sulla cultura del verde e il verde come cultura.  
Gli espositori della mostra mercato saranno dislocati tra i grandi alberi che vestono il parco, lungo i vialetti e nei pressi di un curioso teatrino d'inizio Novecento, mentre appositi padiglioni verranno adibiti a laboratori di giardinaggio creativo, stages di composizione floreale e attività culturali. La limonaia della villa, oggi adibita a ludoteca, richiamerà i ragazzi come officina di gioco e apprendimento con le piante.
La mostra mercato ospita le collezioni dei migliori vivai italiani, in particolare quelli specializzati in piante esotiche, che rappresentano il tema portante di questa manifestazione insieme alle rose rifiorenti. Fra gli espositori anche un nome noto di Pescia quale Oscar Tintori con i suoi agrumi in vaso e ornamentali.
Le attività di decorazione floreale, a cura della scuola Siaf (Scuola italiana arte floreale) del Garden Club livornese, sono svolte dall’insegnante-dimostratrice Maisi Razzauti e dall’insegnante Renata Menicagli, coordinatrice Patrizia Baldini. Per partecipare contattare Maisi Razzauti 340-4749482.
Gli appuntamenti del caffè letterario incominciano oggi pomeriggio con una conversazone alle 16,30 con Rosa Stefanelli su "La rosa nel paesaggio" e proseguono, dopo un intermezzo musicale del quartetto di flauti dell'Istituto musicale Mascagni di Livorno, con una degustazione di prodotti a base di rosa e brindisi augurale e poi alle 17,30 l’incontro con Mimma Pallavicini su «“Le rose nella nuova collana ''Passione verde''. Un approccio agile ed economico alla manualistica del giardinaggio ed Vallardi». E nei giorni seguenti si affronteranno temi quali “I colori vegetali nell’arte del tappeto”, “Coltivare le orchidee allunga la vita”, e si parlerà di giardini alternativi come gli orti condivisi, i pocket garden, i giardini verticali, gli healing garden e i tetti verdi, oltre a presentare altri libri: dalle ‘Storie di giardini’ di Guido Giubbini a ‘L’orto e l’anima’ di Paola Violani.
Orario di sabato e domenica: 9,30-18. Per ulteriori informazioni consultare il programma nel sito web della manifestazione.

L. S.

AgrieTour Arezzo Fiere salone nazionale dell'agriturismo

La XI edizione di AgrieTour, il salone nazionale dell’agriturismo, ad Arezzo Fiere dal 12 al 14 ottobre, coinvolge tutti i maggiori protagonisti del settore, a cominciare da Agriturist, Terranostra, Turismo Verde. Tra le novità, il focus sull’apicoltura con la nascita di Agri@api, che si affianca ad AgrieTour Bimbi (fattorie didattiche), e una finestra sui «Patrimoni Gastronomici di Lucca e Pistoia».

Dal doppio appuntamento a cura dell’Osservatorio nazionale dell’agriturismo nella giornata inaugurale, in cui verranno illustrati lo «stato dell’agriturismo in Italia» e i «mercati emergenti dell’agriturismo nel mondo», ai due incontri della giornata finale sui consumatori e nei media. Nel mezzo tutto ciò che riguarda il turismo rurale, sia nell’ottica degli addetti ai lavori che in quella dei turisti consapevoli: padiglioni dedicati agli agriturismi regionali, alle imprese del settore e dintorni, workshop internazionali a carattere economico con buyers provenienti da varie parti del mondo, seminari tematici, premi di vario genere ed eventi enogastronomici.
Con l’undicesima edizione di AgrieTour, il salone nazionale dell’agriturismo, per tre giorni, da venerdì 12 ottobre a domenica 14, Arezzo sarà la capitale del turismo in campagna italiano e non solo, ed accoglierà nel suo centro fieristico tutti i maggiori protagonisti del settore: Agriturist di Confagricoltura, Terranostra di Coldiretti e Turismo Verde di Cia in primis, con i loro convegni su rispettivamente “Cementificazione e uso del suolo”, “Percorsi e modelli di successo dell’agriturismo italiano”, e “Agriturismo e fiscalità: gabelle infinite”. Un’occasione ghiotta per coloro che vorranno approfondire le conoscenze su un mondo fatto di tradizione e cultura, di rispetto per il verde e di tempo libero, ma che è anche ormai un fenomeno di massa, che muove circa mille milioni di euro l’anno e coinvolge quasi 20mila strutture sparse in tutte le regioni italiane.
Opportunità che Lucca e Pistoia colgono organizzando il 12 mattina, alle 11,30 nella sala C di Arezzo Fiere e congressi, una “Presentazione delle tradizioni enogastronomiche” delle due città a cura delle rispettive camere di commercio: un incontro durante il quale sarà proiettato il documentario “Ambasciatori del Gusto: i Patrimoni Gastronomici di Lucca e Pistoia, «un viaggio virtuale fra storia, territorio, prodotti e piatti tipici».
Ma la maggiore novità dell’edizione 2012 è il battesimo di Agri@api, «il focus espositivo dedicato ad un settore complementare all’agriturismo e quanto mai attuale: l’apicoltura». Agri@api si propone come appuntamento annuale per gli apicoltori «che ricercano tutte le possibili soluzioni tecniche ed operative per l'allevamento e la cura delle api, la produzione, la trasformazione e il confezionamento dei prodotti dell'alveare». Organizzato in collaborazione con l’Associazione Apicoltori delle province toscane, è strutturato con una sezione didattica e conoscitiva, un cooking show, un programma convegnistico che tratterà alla presenza dei più importanti esperti nazionali i temi legislativi e della lotta alla varroa, una sezione assaggio-degustazione, e la mostra mercato di prodotti dell’apicoltura e le tecnologie e i macchinari per la produzione apistica.
All’interno del Salone troveranno anche questa volta spazio le fattorie didattiche. Prosegue infatti, per il terzo anno consecutivo “AgrieTour Bimbi”, un intero padiglione dedicato alla scoperta della campagna da parte dei più piccoli. Fra le iniziative da segnalare in questo ambito, oltre al convegno nazionale “Dagli albi alla rete: verso la costituzione di un sistema nazionale delle fattorie didattiche”, i seminari “La comunicazione esterna e interna alla fattoria didattica: dal web ai format ludici”, “Un viaggio fra le fattorie didattiche italiane” e “Le fattorie didattiche come contesto di apprendimento”, nonché un workshop sull’incontro tra domanda e offerta nel comparto.
Vestirà poi un ruolo centrale all’interno di questa edizione di AgrieTour il seminario sulle strategie di comunicazione, in cui si cercherà di focalizzare gli strumenti e i messaggi più idonei al raggiungimento di un’adesione positiva del prodotto sul mercato, approfondendo il modo in cui l’agriturismo viene comunicato e cosa viene percepito dal mercato dei consumatori. «È evidente – ha affermato Raul Barbieri, direttore di Arezzo Fiere e congressi - che l’aspetto comunicazione sia determinante per la corretta veicolazione del messaggio agriturismo ed è per questo motivo che abbiamo deciso di approfittare di Agritour, momento nel quale si incontrano tutte le figure operanti nella filiera, per fare il punto su questo aspetto. E come prima concreta azione mirata in tal senso, abbiamo deciso di invitare dieci giornalisti internazionali selezionati sulla base della rispondenza tra i loro interessi professionali e la nostra offerta, per far vivere loro l’esperienza agriturismo italiano a tutto tondo, affidandoli ad aziende e professionisti in grado di trasmettere un messaggio in modo corretto e costruttivo».
Ampio risalto avrà infine l’enogastronomia, con il Campionato della Cucina Contadina, dove una giuria selezionata di giornalisti del settore giudicherà il piatto migliore in una sfida che vedrà impegnati cuochi di strutture provenienti da tutte le regioni italiane con ricette della tradizione. Ed è prevista un’intera giornata (sabato 13 ottobre) dedicata alla miniaturizzazione delle tecnologie per la trasformazione dei prodotti agroalimentari, tema congeniale alle piccole produzioni tipiche di un agriturismo.
Per ulteriori informazioni sugli eventi in calendario, ecco il link al programma della manifestazione.

L. S.

Iris Villa Erba Orticolario giardinaggio

La 4a edizione di Orticolario, manifestazione sul giardinaggio e i fiori che animerà di colori, profumi ed “emozioni sonore” da domani al 7 ottobre Villa Erba sul Lago di Como, è dedicata alle orchidee. Ma ci sarà spazio per altro. Tra le novità botaniche: l’Iris Villa Erba (nella foto) ibridato dal francese Iris Cayeux e la Rosa Westwood di Barni di Pistoia.

“Emozioni sonore” e orchidee: «un viaggio attraverso i suoni e i rumori del giardino, alla ricerca di sensazioni che originano dalla natura e dalla località tanto amata da Luchino Visconti» e un focus su «questo fiore così evoluto e raffinato, ritenuto la massima espressione dell’evoluzione del mondo vegetale».
Sono questi i temi centrali della quarta edizione di Orticolario, kermesse «per un giardinaggio evoluto» che animerà da domani a domenica 7 ottobre Villa Erba di Cernobbio sul Lago di Como. Una manifestazione in cui la parte del leone la faranno come sempre le piante e i fiori, con proposte originali e ricercate portate da tutta Italia e dall’estero da oltre 200 espositori selezionati.
Fra cui le due innovazioni botaniche di quest’anno. Vale a dire l’Iris “Villa Erba” (nella foto) ibridato dal francese Iris Cayeux (che ha la più vasta collezione europea di questa specie botanica e ha vinto la medaglia d’argento al Chelsea Flower Show 2012): un Iris con i petali blu chiaro e con il sepalo bianco azzurrognolo (a barba rossa) che costituisce un omaggio alla dimora lariana tanto amata da Visconti. E poi la debuttante “Rosa Vivienne Westwood” creazione dell’ibridatore pistoiese Rose Barni che saluta così la madrina dell’edizione 2012, appunto la stilista inglese che ha una grande passione per la natura e un debole in particolare per le rose.
Soltanto due fra i tanti spunti e suggerimenti per rinnovare l’assortimento botanico del proprio spazio giardino che offrirà ai visitatori Orticolario, che cade in un periodo dell’anno molto indicato per ampliare o modificare le proprie collezioni botaniche. Sarà infatti vasta la gamma di proposte originali in esposizione: dallo zafferano, prodotto dal vivaista Egisto Brandi di S. Quirico d’Orcia (Siena), alle bacche di Goji e i mirtilli siberiani dell’Azienda agricola La Chicca di Tresivio (Sondrio), alle “bustine curiose” (litografate e con semi di piante rare) di Patrizio Innocenti di Italsementi di Rassina (Arezzo). E poi il rampicante Lygedium Japonicum di Garden Studio di Bologna o gli aceri giapponesi di Giancarlo Stucchi di Agrate Brianza (Monza e Brianza), oltre alle piante insolite e rare dell’Associazione Vivaio di Castel San Pietro, nel Canton Ticino, un vivaio recuperato da giovani che ora danno lavoro ad immigrati e rifugiati.
A celebrare l’Orchidea, una delle specie più numerose in natura (sono oltre 30.000) e più ampiamente diffuse a livello geografico e climatico, sarà l’allestimento, ideato e progettato da Alessandro Valenza, esperto e produttore di orchidee, nel Padiglione Centrale di Villa Erba. «Utilizzando il concetto di “sezione aurea” e tutti i numeri che ne scaturisconosi legge nel comunicato stampa -, l’installazione conterrà le forme e le proporzioni riscontrabili in noi e in tutto ciò che nella natura ci circonda, dal fiore a cui è dedicata, l'orchidea, al passaggio stesso del tempo. Quattro spirali auree incluse in un cerchio abbracceranno e racchiuderanno in quattro stagioni, quattro climi, quattro età della vita e quattro colori. All’interno troveranno posto oltre 600 piante di 100 differenti specie botaniche di orchidea, messe a disposizione da produttori, associazioni e privati. Tra di esse, l’orchidea Vanda, una delle più richieste dagli appassionati, la Phalaenopsis, sia classica che proposta in nuovi ibridi, l'Oncidium, caratterizzato da piccoli fiori gialli, l'Angraecum con le sue corolle bianche e cerose e il Paphiopedilum dalle forme sinuose e coinvolgenti».
La volontà di stimolare il pubblico «attraverso percorsi suggestivi, in un intreccio di sensi che andrà a privilegiare l’ascolto» si manifesterà fra l’altro nell’area del pontile nel progetto “Sciabordio” di un fiorentino, Stefano Passerotti, con ambientazione sonora di Francesco Mantero di Como e piante fornite da alcune aziende del Nord Italia. Un’ambientazione «disorientante» che darà l’impressione di essere ancora sospesi sull’acqua pur essendo ormai scesi dal battello navetta che porta gratuitamente (solo il 6 e 7 ottobre) a Orticolario. Un effetto ricreato a partire dalla registrazione in una lunga giornata di riprese ambientali del suono di piccole onde che urtano sul fondo di una marina galleggiante.
Per ulteriori informazioni si consiglia di visitare il sito web di Orticolario.

L.S.

jardibus Iberflora 2012 Valencia

Alla 41esima edizione di Iberflorafiera internazionale di piante e fiori, tecnologie e bricogiardinaggio, che si apre oggi e prosegue fino al 5 ottobre a Valencia con 650 espositori inclusi quelli del bricolage, in primo piano la competitività del settore piante ornamentali in generale e nella grande distribuzione. E poi premi, innovazioni e fantasia, a iniziare dal bus con tappeto vegetale sul tetto.

Ci sarà anche l’ambasciatore del Kenya Bramwel Waliaula Kisuya, «in rappresentanza di uno dei Paesi di riferimento per la produzione mondiale di rose», ad inaugurare oggi alle 12 nel Foro Centro del polo fieristico di Valencia Iberflora 2012: 41esima edizione della Fiera internazionale di piante e fiori, tecnologie e bricogiardinaggio, che quest’anno è stata unita a Eurobrico – la fiera internazionale del bricolage, per un totale di 650 espositori.
A caratterizzare questa edizione della manifestazione spagnola, che ha come claim "la vitamina verde", «la molteplicità di attività che completano […] l’offerta commerciale con nuovi spazi come l’Orto Urbano e lo Showcooking, la Rotonda Mediterranea, una mostra sulla filiera del vivaismo, dimostrazioni di arte floreale, la passerella delle novità, o l’esposizione di un autobus con coperta vegetale». Con un occhio di riguardo per la questione della competitività, come dimostrano le due importanti tavole rotonde di stamani sul tema “Soluzioni per aumentare la competitività nel settore delle piante ornamentali” (vedi la sezione Incontri del sito web di Iberflora) e di giovedì 4 ottobre mattina su “Soluzioni per aumentare la competitività del settore nella grande distribuzione organizzata». Senza dimenticare, naturalmente, i tanti premi.
Il «Garden del XXI secolo» è uno spazio aperto a disposizione dei garden centers per una visita virtuale delle idee raccolte nei centri di giardinaggio di tutto il mondo. Con l’intento di informare i visitatori sulle soluzioni possibili per l’illuminazione o la disposizione delle piante. Ci sarà poi la «Ronda del Florista», un’area allestita in maniera spettacolare dove si susseguiranno le dimostrazioni floreali, fra cui quelle di varie scuole di fioristi spagnole, una di Marion Lemmen sulle composizioni funerarie e subito dopo l’attesa performance del maestro Sergei Karpunin (venerdì 5 ottobre), mentre oggi è in programma una tavola rotonda sulla «Fiesta de los Abuelos» (la festa dei nonni). E ancora una esposizione intitolata “il vivaismo e la filiera” che esibirà tutti i passi della catena del valore dal coltivatore alla merce al punto vendita.
Tra le novità di quest’anno, la «Rotonda Mediterranea», vale a dire una rotonda disegnata con materiale vegetale mediterraneo e un pezzo spettacolare in ferro dello scultore Toni Mari. E la riproduzione di un «Orto Urbano», a cui si affiancherà uno «showcooking» con le verdure dell’orto a cura dello chef David Reartes. E infine, oltre ai premi assegnati ad alcuni degli espositori, il bus vegetale o jardibus (giardibus), che sarà una delle attrattive della fiera: un autobus sul cui tetto verrà steso un manto vegetale allo scopo di ridurre l'inquinamento. Per ulteriori eventi e approfondimenti, consultare il sito web di Iberflora: iniziative.

L.S.

Oscar Green a Cibi d'Italia

Consegnati oggi gli Oscar Green 2012 dal ministro Mario Catania e dal presidente di Coldiretti Sergio Marini durante “Cibi d’Italia”, il festival nazionale di Campagna Amica in corso a Roma fino al 30 settembre. Tra i 21 finalisti, un fiorentino e un vivaio di Ascoli PicenoSecondo una ricerca di Coldiretti la crisi ha causato la morte in un solo anno di 26 mila imprese di giovani under 35 di tutti i settori. Aumentate del 4% neltrimestre del 2012 le imprese di giovani in agricoltura.

“L’Italia ha bisogno di idee” era il titolo della tavola rotonda che stamani, nell’ambito del festival di Campagna Amica “Cibi d’Italia” al Circo Massimo di Roma, ha preceduto la consegna da parte del ministro delle politiche agricole Mario Catania e del presidente di Coldiretti Sergio Marini dei 6 più 1 Oscar Green 2012: i premi che Coldiretti Giovani Imprese ogni anno alle aziende rurali più innovative. Solo le buone idee possono salvare le imprese dalla crisi che negli ultimi tempi ne sta falcidiando parecchie e, come ha rivelato un’indagine presentata oggi alla kermesse romana da Coldiretti, in un solo anno ha fatto fuori 26 mila imprese condotte da giovani under 35 di tutti i settori su un totale di quasi 700 mila, fra cui 62 mila agricole. Con la buona notizia però, per il settore agricoltura, che qui le imprese di giovani stanno aumentando - più 4% neltrimestre del 2012 – a conferma di una sua valenza anticiclica.
E in effetti le idee e la creatività rurale non sono mancate fra i 18 finalisti delle sei categorie degli Oscar Green e i tre della Menzione Speciale di quest’anno (vedi l'elenco completo dei finalisti). Dai quali sono emersi i 7 vincitori.
A cominciare da Cristina Scappaticci di Frosinone che ha vinto la categoria “Campagna Amica”, riservato alle aziende che puntano sul rapporto diretto fra produttore e consumatore, con la soluzione «Dalle stalle alle stelle»: un agriturismo-osservatorio astronomico, vale a dire un’azienda agricola in cui di giorno si sta fra gli animali e si accolgono i bambini come fattoria didattica e la notte oltre a cenare si può osservare il cielo con i telescopi offerti dal professor Mario Di Sora.
Sorprendente la trovata che ha permesso a Marta Lugano di Genova di affermarsi nella categoria “Esportare il territorio” con il «primo spumante sottomarino». La sua azienda, Bisson, prendendo spunto da un sogno di suo padre, «non produce spumanti comuni, li colloca nei più profondi degli abissi marini in una sorta di ‘cantina naturale’ per farli invecchiare. Sott’acqua infatti si sfiora la perfezione, si riesce a riprodurre il clima, la luce, l’umidità e anche il movimento delle bottiglie attraverso le correnti, tutto quello che serve per realizzare uno spumante d’autore» e, particolare degno di nota, «ogni bottiglia è un’opera d’arte, con incrostazioni marine, conchiglie, alghe e tane di pesci che decorano il vetro»
La categoria “Ideando”, per le aziende giovanissime, è andata alla «prima coltivazione di bambù interamente made in Italy» di Andrea De Magistris di Cuneo, che nelle langhe piemontesi «produce foglie di bambù per ricavare uno squisito senza eccitanti da dare ai bambini, germogli per la ristorazione, canne per l’artigianato e foglie per realizzare cosmetici». Risultato a cui è giunto dopo aver trovato in Giappone ad Hokkaido la specie di bambù adatta a creare un bambuseto in Piemonte.
Luigi Adinolfi di Cosenza ha conquistato l’Oscar Green per la categoria “Stile e cultura d’impresa”, che premia la capacità di distinguersi sul mercato, con «il primo amaro alle olive», Ulivar, nato dalla rivisitazione di un’antica ricetta della nonna e ormai diventato un successo mondiale venduto in Scandinavia, Corea e Stati Uniti.   
La categoria “Non solo agricoltura” è stata vinta da Giulia Lovato di Verona nella sua «vecchia fattoria [che] fa miracoli» accoglie bambini anche con gravi patologie che grazie alle pratiche agricole e al contatto con la natura e gli animali ottengono spesso miglioramenti incredibili.
“In filiera” è l’Oscar Green che va a chi completa il percorso dalla terra al consumatore. Teresa Palmieri di Salerno se l’è aggiudicato ottenendo «dalle bufale mozzarelle doc ma anche borse e oggetti glamour» in pellame. L’azienda Vannulo riesce a chiudere interamente il ciclo produttivo e «sono in 15mila ogni anno a fare richiesta di compiere una visita guidata tra le perle di questa tenuta, i suoi artigiani, il caseificio, il museo e i laboratori della produzione di yogurt e budini».
Infine la menzione speciale “Paese amico” va a «Da casa al mercato comodamente in bus» del Comune di Bardolino in provincia di Verona. E’ un servizio navetta messo a disposizione dall’amministrazione comunale che porta i consumatori fino al mercato di Campagna Amica, scelto da molti come punto di riferimento per la propria spesa. Un’attenzione particolare viene riservata ad anziani e persone in difficoltà che spesso vengono accompagnati, insieme al loro cestino della spesa, fino sotto casa. Ma il servizio bus navetta è molto apprezzato anche dai turisti.
Vale la pena ricordare anche altri due finalisti: l’unico toscano e l’autore di un’interessante applicazione di un vivaio marchigiano. Nicolò Fiorelli di Firenze è entrato in finale nella categoria “Non solo agricoltura” con «Pesce made in Italy contro il Pangasio del Mekong», un progetto imprenditoriale che consiste in «un nuovo impianto di acquacoltura che destinerà parte del prodotto ittico per il ripopolamento delle acque di San Vincenzo e parte per le mense ed il mercato locale». «In tutto sono 4 gabbie con 40-60mila pesci, per un massimo di 20mila per ogni gabbia, anziché 120 mila, come avviene per gli allevamenti intensivi e industriali. Parte del prodotto viene destinato alle tavole della Val di Cornia e parte liberato nel mare. Orata, Branzino e Lombrino: tre assi nella manica per un impresa che vuole portare il mare ad ogni vicino di casa».
«In un solo click preziosi consigli su fiori e piante acquistati» è il modo in cui viene sintetizzata la soluzione escogitata da Francesco Balestra di Ascoli Piceno per il suo vivaio (sezione “Stile e cultura d’impresa”). Le sue piante oggi hanno un particolare codice a barre (QR) che racconta tutta la loro vita in un click. Grazie a questo prezioso codice, attraverso uno smartphone, è possibile conoscere tutto della pianta ed apprendere consigli utili alla sua cura, dai luoghi nei quali alloggiarla, fino alla luce, alla temperatura ideale da garantire e alla riserva d’acqua da considerare».

L. S.

Giardino di Orticoltura Società Toscana di Orticultura

La Mostra mercato autunnale di piante e fiori della Società Toscana di Orticultura si svolge a Firenze dal 6 al 7 ottobre, a ingresso libero, nel quasi omonimo giardino dell’Orticoltura. Cinquantuno espositori, di cui 31 della provincia di Firenze, 8 di quella di Pistoia (compreso il vivaista pesciatino Lenzi) e 5 dal Nord Italia, per una rappresentazione ricchissima di quanto il florovivaismo può offrire.

Rose, piante alpine, collezioni di peperoncini, orchidee, piante succulente, agrumi, fruttiferi, aromatiche in quantità, ciclamini e fioriture stagionali di ogni tipo, zucche ornamentali, arbusti e oggetti di qualità per l’arredo nonché accessori per la cura del giardino e dell’orto. E’ la grandissima varietà della gamma di articoli in esposizione a colpire di più nella Mostra mercato autunnale di piante e fiori di Firenze in programma sabato 6 e domenica 7 ottobre al Giardino dell’Orticoltura (orario 9-19, ingresso gratuito), evento organizzato dalla Società Toscana di Orticultura con il patrocinio del Comune di Firenze e giunto alla 14esima edizione.
Lo si evince dalla lettura dell’elenco dei 51 espositori, di cui 31 provenienti dalla provincia di Firenze, 8 da quella di Pistoia, 3 da quella di Lucca e 5 dal Nord Italia (Bergamo, Brescia, Pavia, Venezia e Verbania), con le loro specialità. Così, tanto per citare i pistoiesi e i lucchesi, a cominciare da Pescia, Lenzi Maurizio esporrà le sue piante di agrumi ornamentali in vaso. Per Rose Barni di Pistoia basta il nome, mentre sempre da Pistoia l’azienda Fiori di Bobo presenterà «aceri, tillandsie, quadri floreali», Ieri Luigi e Figli «piante da giardino» e Drovandi Paolo «piante grasse da collezione». I Fratelli Pischedda di Monsummano Terme (Pistoia) esporranno le loro «piante aromatiche, peperoncini in vaso, fioriture», l’Azienda agricola Federazzurra di Grossi Alessandro di Ponte Buggianese «frutta e verdura ornamentale» e, ancora da Ponte Buggianese, Curiosità di Novella Ilaria «peperoncini, mais, zucche articoli autunnali, cose curiose e country». Da Porcari (Lucca) Del Carlo Sandro porterà «ciclamini, pansé, autunnali», mentre da Borgo a Mozzano (Lucca) l’Azienda agricola Medici A. Alfreda «azalee, camelie, rododendri» e Vivai Gigli Antonio «acidofile».
Il resto lo farà la location suggestiva con gli splendidi colori dell'autunno e il caratteristico Tepidario ottocentesco del Roster, in attesa di imminente restauro. , perché non va dimenticato che questa mostra mercato vanta un primato storico nazionale: la sua prima edizione si svolse in un giardino del centro di Firenze dal 23 al 26 Settembre del 1852, su iniziativa della prestigiosa e già allora quasi centenaria Accademia dei Georgofili. Visto il successo di pubblico ed espositori, si decise allora di costituire nel 1854 la Società Toscana di Orticultura, formata «dai più intelligenti ed appassionati amatori dell’orticultura», che da allora ebbe fra i propri compiti fondamentali organizzare pubbliche mostre di fiori, ortaggi e frutti da tenersi periodicamente.

L. S.