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Il nuovo Decreto-legge Agricoltura mira a semplificare le norme, aumentare i controlli e le risorse, sostenendo le imprese agricole italiane ed europee. Presentato dai Ministri Lollobrigida e Pichetto Fratin, introduce misure di emergenza e regolamenta i pannelli fotovoltaici in agricoltura.
"Semplificazione, più controlli, più risorse per affrontare le emergenze, regole certe a difesa degli agricoltori, bio regolatori della nostra Nazione e delle nostre produzioni di eccellenza. Si tratta di un decreto straordinario che dimostra la grande sintonia di azione del Governo Meloni. Tra le varie misure siamo intervenuti sul sostegno al credito delle aziende, sulla moratoria sui mutui, abbiamo stanziato finanziamenti aggiuntivi per le produzioni di kiwi, ristori ai danni da peronospora e misure per affrontare e prevenire la Peste Suina e l'emergenza provocata dal Granchio Blu. Abbiamo, inoltre, voluto regolamentare l'utilizzo dei pannelli fotovoltaici, perché crediamo che la terra serva a produrre e la produzione energetica deve essere compatibile con quella agricola". È quanto ha detto il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, intervenuto in conferenza stampa a Palazzo Chigi, con il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin.
"Si tratta di un provvedimento fortemente atteso e in totale continuità con quanto portato avanti in questi mesi dal Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e da tutto il Governo Meloni, ha evidenziato il ministro Lollobrigida.
"Ringrazio il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e tutti i colleghi per essere venuti incontro alle esigenze del mondo dell'agricoltura. Visione strategica, programmazione, coordinazione tra ministeri nell'impronta del Sistema Italia per portare avanti una visione che guarda all'innovazione tecnologica, alla cultura della terra e alla difesa delle nostre identità", ha concluso il ministro.
Redazione
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Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, al Macfrut di Rimini, sottolinea l'importanza dell'innovazione e della ricerca per il rilancio dell'ortofrutta italiana. Con un export record nel 2023, è essenziale affrontare le sfide normative, di consumo e climatiche.
Il settore dell'ortofrutta è al centro di un vivace dibattito sulla necessità di innovazione e sostenibilità. Durante la tavola rotonda "L'ortofrutta che cambia: la sfida dei mercati", tenutasi al Macfrut di Rimini, il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha evidenziato come gli imprenditori del settore siano pronti a investire in nuovi modelli produttivi, supportati da bandi Ismea e dalla ricerca scientifica. La partecipazione di figure chiave come Marco Salvi, Gennaro Velardo, Maura Latini, Valentino Di Pisa e Fabio Massimo Pallottini, rappresenta un segnale forte dell'interesse verso strategie di lungo termine, capaci di rigenerare anche il suolo secondo standard che rispettino le specificità territoriali italiane.
Il 2023 ha segnato un anno record per l'export dell'ortofrutta italiana, che ha raggiunto i 5,8 miliardi di euro. Nonostante questo successo, il settore affronta sfide significative legate a regolamentazioni complesse, nuove abitudini dei consumatori e agli impatti del cambiamento climatico che minacciano la produttività. Queste criticità hanno portato a un incremento del 15% delle importazioni e a una contrazione della bilancia commerciale, ora ridotta a 540 milioni di euro.
Durante l'incontro, è emersa la condivisione di diverse priorità, tra cui la riconquista del mercato interno, valorizzando prodotti che non supportano lunghi trasporti e l'uniformità regolamentare da parte delle autorità locali e nazionali. Inoltre, si è discusso dell'importanza di integrare comunicazione ed educazione alimentare per rafforzare la percezione del valore degli ortaggi freschi, soprattutto tra i giovani.
L'evento ha dunque sottolineato l'importanza di una collaborazione sinergica tra i diversi attori della filiera, dal campo alla tavola, per garantire un futuro sostenibile e innovativo all'ortofrutta italiana.
Redazione
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Il 16 maggio 2024, online alle 15:00 CET, partecipa al seminario EPSO sulle future direzioni nella resistenza ai patogeni delle piante. Registrazione anticipata necessaria.
Il 33° seminario europeo della serie organizzata dalla European Plant Science Organization (EPSO) si concentrerà sulle innovative "Direzioni future nella resistenza ai patogeni delle piante". L'evento si terrà online il 16 maggio 2024, a partire dalle 15:00 CET, e vedrà la partecipazione di eminenti ricercatori come Beat Keller dall'Università di Zurigo, Armin Djamei dall'Università di Bonn, e Yordan Dolaptchiev dal Sainsbury Laboratory di Norwich. Gli interventi copriranno temi dalla caratterizzazione molecolare delle interazioni tra grano e patogeni fungini alle tecniche di inserzioni genetiche mirate nella patata. L'evento promette ampie opportunità di interazione, con un numero di partecipanti limitato a 300 per garantire un dibattito approfondito. Per assicurarsi un posto, è indispensabile registrarsi in anticipo attraverso questo link di floraviva. Questa occasione rappresenta un'importante piattaforma di aggiornamento e discussione per tutti gli interessati alle frontiere della scienza vegetale.
Redazione
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Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, commenta il nuovo Patto di stabilità: migliore del precedente, ma insufficiente per scongiurare la marginalizzazione economica dell'UE. Critica la carenza di strumenti comuni e la minaccia all'autonomia alimentare.
Il 29 aprile 2024, il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha espresso un giudizio parzialmente positivo sul nuovo Patto di stabilità e crescita europeo, riconoscendo miglioramenti significativi rispetto al passato, ma evidenziando anche lacune rilevanti. "Il nuovo Patto offre margini di flessibilità maggiori, più aderenti alla realtà attuale, frutto anche dell'impegno del nostro governo," ha dichiarato Giansanti. Tuttavia, ha aggiunto, "la realtà impone correzioni importanti nella prossima legge di bilancio, anticipando possibili procedure d'infrazione per deficit già a giugno."
Giansanti ha garantito il pieno sostegno di Confagricoltura al governo nelle prossime decisioni economiche, sottolineando l'importanza di tutelare i redditi più bassi e la competitività delle imprese. Inoltre, Confagricoltura presenterà un pacchetto di proposte mirate a sostenere questi obiettivi.
Nonostante i progressi, il presidente ha criticato la mancanza di strumenti comuni efficaci nell'UE per prevenire la marginalizzazione economica di alcuni stati membri. "Persiste una grave carenza di strumenti comuni che potrebbero fermare l'emarginazione progressiva del sistema economico europeo," ha affermato. Questo scenario pone a rischio anche l'autonomia alimentare dell'Unione, a causa di investimenti inadeguati e riduzioni nella produttività imposte dal nuovo quadro normativo.
"Le decisioni future, in particolare riguardo al debito comune per gli investimenti e al mercato unico dei capitali, saranno decisive per il futuro dell'UE," ha concluso Giansanti, sottolineando che il bilancio dell'Unione, fermo all'1% del PIL degli Stati membri, è insufficiente per affrontare queste sfide.
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In un incontro importante dopo il voto del 24 aprile della UE sulla semplificazione PAC, con la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, Massimiliano Giansanti insieme ai presidenti di COPA e COGECA che hanno discusso le urgenti necessità di riforma della Politica Agricola Comune (PAC).
Durante la riunione, è stata enfatizzata la recente semplificazione della PAC, vista da Confagricoltura come un primo passo essenziale, ma non definitivo, necessitando ulteriori sviluppi per meglio rispondere alle esigenze del settore. Importante è stato anche il dibattito sulla Direttiva Nitrati e l'estensione dell'uso dei fertilizzanti Renue per il recupero di azoto, passaggi visti come fondamentali per supportare le imprese agricole nella produzione di digestato. Questo approccio mira a promuovere pratiche agricole più sostenibili e efficienti, contribuendo significativamente alla riduzione dell'impatto ambientale dell'agricoltura.
E' stata sottolineata alla presidente Ursula von der Leyen la necessità di un'agricoltura europea più resiliente e sostenibile, in grado di affrontare sfide come il cambiamento climatico, le dinamiche finanziarie speculative e l'inflazione.
Giansanti ha rafforzato la necessità di una Politica Agricola Comune (PAC) più semplice e moderna, che possa realmente supportare gli agricoltori nel mercato, e ha sottolineato l'importanza di una revisione delle politiche che garantiscano pratiche commerciali eque e una giusta valutazione del valore delle produzioni agricole. È stato evidenziato un bisogno urgente di interventi che sostengano i prezzi all'origine e riconoscano il valore delle produzioni agricole europee.
Il punto focale dell'incontro è stata la discussione sulle misure contro le pratiche sleali e l'importanza del principio di reciprocità nei rapporti commerciali con i paesi terzi, cruciali per proteggere e promuovere le imprese agricole europee. È stato anche affrontato il tema dell'applicazione semplificata della PAC, vista come un primo passo verso una riforma necessaria e più incisiva.
Inoltre, Giansanti ha approvato la modifica alla Direttiva Nitrati e l'estensione dell'uso dei fertilizzanti Renue per il recupero di azoto, sottolineando l'importanza di facilitare le imprese agricole nella produzione di digestato, una risorsa chiave per un'agricoltura sostenibile.
Questi dialoghi rappresentano un passo importante per il futuro dell'agricoltura europea, ponendo le basi per una PAC che sia non solo un sostegno economico, ma anche un pilastro di sostenibilità e giustizia nel settore. Le proposte avanzate riflettono una chiara volontà di posizionare l'agricoltura al centro delle politiche europee, riconoscendo il suo ruolo vitale non solo nella produzione di cibo, ma anche nella tutela dell'ambiente e nella lotta ai cambiamenti climatici.
Redazione