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Addio senza rimpianti al Bonus Verde per terrazze e giardini: ultimo treno 31/12/24

Il Bonus Verde introdotto dalla Legge di Bilancio 2018 (art. 1, commi 12-15, legge n. 205/2017) è una detrazione IRPEF del 36% sulle spese sostenute per la sistemazione a verde di aree private, come giardini e terrazze, e include anche la creazione di coperture verdi e giardini pensili e la loro progettazione. L’agevolazione è valida fino al 31 dicembre 2024 e permette una detrazione massima di 1.800 €, su una spesa fino a 5.000 €, suddivisa in dieci quote annuali di pari importo. La chiusura di questa misura al termine del 2024 non genera particolari dispiaceri, poiché si auspica una revisione futura con incentivi più incisivi, per accelerare la transizione ecologica. Come recentemente segnalato dal presidente dell'AVI Alessandro Michelucci al convegno sui distretti a Flormart, è necessario che questi strumenti fiscali siano maggiormente efficaci per supportare realmente un cambiamento verso il green.

Redazione

Elettricità Futura e ANIE: appello al Governo per evitare il blocco delle rinnovabili

Elettricità Futura e ANIE chiedono al Governo una norma urgente per scongiurare lo stop ai progetti in corso e tutelare lo sviluppo delle tecnologie rinnovabili in Italia.

 
Le associazioni Elettricità Futura e Federazione ANIE, parte di Confindustria e rappresentative della filiera industriale dell’energia elettrica, lanciano un appello urgente al governo affinché eviti un blocco della filiera nazionale delle tecnologie rinnovabili. Questo appello nasce dal timore che il nuovo quadro normativo – composto da DM Aree Idonee, DL Agricoltura e l'emanando "Testo Unico per le rinnovabili" – possa tradursi in un blocco dei progetti già in corso di autorizzazione, colpendo duramente l’intera filiera industriale. Le preoccupazioni derivano principalmente dalla discrezionalità lasciata alle Regioni, come evidenziato dal caso della Sardegna, dove il disegno di legge sulle aree idonee potrebbe rendere inidoneo il 99% del territorio regionale. Ciò metterebbe a rischio il raggiungimento degli obiettivi energetici nazionali previsti dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) e dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
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L’appello chiede che il governo intervenga con una norma che imponga alle Regioni di conformarsi ai criteri stabiliti dall'articolo 20 del D.Lgs. 199/2021, mantenendo valide le aree già designate come idonee e proteggendo i progetti già in fase di autorizzazione. Secondo Elettricità Futura e Federazione ANIE, il blocco della filiera potrebbe avere impatti devastanti per un settore che genera un volume d’affari di 10 miliardi di euro e che potrebbe contribuire fino al 2% del PIL annuo entro il 2030, creando numerosi posti di lavoro e rendendo l’Italia meno dipendente dalle fonti energetiche estere.
Redazione
Modifiche al Regolamento UE contro la Xylella fastidiosa: rafforzate le misure di prevenzione

La Commissione Europea modifica il Regolamento UE 2020/1201 rafforzando la prevenzione contro la Xylella fastidiosa. Nuove specie a rischio, monitoraggio ampliato e semplificazione dei controlli sono le misure in vigore dal 1° luglio 2025.

 

La Commissione Europea ha approvato modifiche sostanziali al Regolamento di esecuzione (UE) 2020/1201 per contrastare la diffusione della Xylella fastidiosa all'interno dell'Unione Europea. Il nuovo testo normativo, frutto dell'esperienza maturata negli anni recenti, introduce misure aggiornate e più mirate per contenere l'infezione, garantendo, si legge nella nota stampa, una maggiore protezione delle piante senza aumentare il carico burocratico per gli operatori. Tra le novità più rilevanti si segnala l'estensione delle indagini annuali, che non si limiteranno più solo alle piante ospiti note, ma includeranno anche specie vegetali sospettate di poter essere infettate. Le nuove specie inserite nell'elenco delle piante da monitorare comprendono le aromatiche quali: Lavandula angustifolia (lavanda), Lavandula x intermedia, Lavandula latifolia, Lavandula stoechas, e Salvia rosmarinus (rosmarino), identificate come potenziali vettori di trasmissione del batterio Xylella fastidiosa. L'aggiornamento coinvolge anche altre piante come Acer granatense, Castanea sativa (castagno), Chenopodium album, Clinopodium nepeta, Cornus sanguinea, Fraxinus angustifolia (frassino), Grevillea rosmarinifolia, Liquidambar styraciflua, Lonicera periclymenum (caprifoglio), Mentha suaveolens (menta) e Pyracantha coccinea (pyracantha), tutte segnalate come sensibili al patogeno. In aggiunta, viene potenziato il monitoraggio dei vettori, in particolare degli insetti del gruppo Cicadomorpha, responsabili della trasmissione della Xylella alle piante. Un altro aspetto cruciale del nuovo regolamento riguarda la maggiore flessibilità concessa agli Stati membri nell'organizzazione delle indagini nelle aree non ancora colpite dalla malattia. Questa flessibilità consente di adattare i livelli di fiducia e di prevalenza del campionamento alle specifiche condizioni locali, nel rispetto delle linee guida fornite dall'EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare). Per ridurre gli oneri amministrativi, alcune misure considerate onerose o non efficienti sono state semplificate. In particolare, gli obblighi di sorveglianza nelle zone non infette sono stati rivisti, riducendo la distanza delle aree di indagine da 5 a 2 chilometri nelle aree soggette a contenimento. Le modifiche entreranno in vigore il 1° luglio 2025, offrendo agli operatori e alle autorità competenti il tempo necessario per adeguarsi alle nuove disposizioni. L'obiettivo della Commissione è rendere le misure più efficaci e facilmente applicabili, garantendo al contempo la massima protezione del patrimonio vegetale europeo.

 Andrea Vitali

Floriday: la piattaforma olandese che vuole rivoluzionare il commercio B2B di fiori e piante

Royal FloraHolland con Floriday punta a digitalizzare e rendere più efficiente l’intera filiera del commercio all’ingrosso di fiori e piante. Un progetto ambizioso che mira a trasformare il settore, con un modello che suscita attenzione anche nel comparto italiano del floro-vivaismo.

 

Royal FloraHolland, il colosso cooperativo del florovivasimo globale, ha introdotto un progetto ambizioso che punta a rivoluzionare il commercio B2B di fiori e piante: la piattaforma digitale Floriday. Lanciata nel 2017 e costantemente sviluppata negli anni successivi, Floriday mira a integrare tutte le fasi della filiera in un’unica infrastruttura IT, offrendo a coltivatori e acquirenti uno strumento innovativo per gestire transazioni, logistica e processi finanziari. Floriday, argomenta Royal Flora Holland, è già diventata la piattaforma principale per il commercio di piante e fiori all’ingrosso nei Paesi Bassi, con numeri significativi: il 95% delle transazioni oggi viene gestito attraverso la piattaforma, e si prevede che entro la fine del 2024 il 40% degli ordini sarà avviato direttamente dagli acquirenti online. Questo rappresenta una svolta digitale per un settore tradizionalmente basato su scambi diretti e aste fisiche. La piattaforma non si limita a facilitare il commercio tradizionale, ma introduce nuove funzionalità che promettono di migliorare ulteriormente l'efficienza operativa di coltivatori e acquirenti. Floriday consente di combinare transazioni dirette e d’asta in un unico ecosistema digitale, mettendo a disposizione dei coltivatori strumenti per gestire in modo flessibile la fornitura e distribuire i propri prodotti su più canali commerciali. Royal FloraHolland ha anche avviato sperimentazioni per nuove modalità di vendita, come le prevendite all'asta, che permettono ai coltivatori di vendere prima che il prodotto venga ufficialmente messo all’asta. Un altro punto di forza della piattaforma è la sua capacità di integrare informazioni sulla sostenibilità dei prodotti. I coltivatori possono inserire dati relativi al confezionamento e ai metodi di produzione sostenibili, una funzione sempre più importante nel mercato internazionale, dove la domanda di prodotti eco-compatibili è in forte crescita. Dal punto di vista tecnologico, Floriday rappresenta un salto di qualità per la logistica e la gestione delle operazioni commerciali. Grazie alla nuova infrastruttura IT, Royal FloraHolland ha separato i processi commerciali, logistici e finanziari, rendendo l’intero sistema più flessibile e pronto per accogliere ulteriori innovazioni. Tra queste, è già stato annunciato l'abbandono del tradizionale modulo di consegna elettronica per l’asta (Clock-EAB), che sarà sostituito da soluzioni digitali più moderne entro il prossimo anno. Floriday si pone dunque come un modello rivoluzionario, destinato a cambiare il modo in cui il commercio di fiori e piante viene gestito all'ingrosso. Tuttavia, l’iniziativa olandese solleva inevitabilmente interrogativi nel comparto floro-vivaistico italiano, dove la tradizione e le relazioni dirette tra produttori e acquirenti continuano a svolgere un ruolo chiave. L’industria italiana, che vanta un patrimonio di biodiversità unico e una forte vocazione alla qualità, guarda con attenzione a questo sviluppo, valutando se e come piattaforme come Floriday possano essere integrate o rappresentare una sfida per il nostro sistema di mercato. Rimane da vedere se modelli di digitalizzazione così avanzati, come quello proposto da Floriday, potranno adattarsi alle peculiarità del mercato italiano, che si distingue per un'offerta molto specialsitica e le sue molteplici realtà territoriali. Intanto, Floriday continua a espandersi, con una roadmap di nuovi servizi e funzionalità, sempre più orientata a consolidare il potere d’acquisto e a favorire una gestione più snella della filiera commerciale.

 Andrea Vitali

Massimiliano Giansanti (Confagricoltura) eletto presidente del COPA a Bruxelles

Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, è stato eletto presidente del COPA a Bruxelles. Le sue priorità includono la revisione della PAC, la tutela del reddito agricolo e la reciprocità negli scambi.

 

Massimiliano Giansanti, già presidente di Confagricoltura, è stato eletto nuovo presidente del COPA a Bruxelles. Il COPA, che rappresenta oltre 22 milioni di agricoltori europei, riunisce le principali organizzazioni professionali agricole. Durante la sessione plenaria del Comitato di Presidenza, Giansanti ha delineato le priorità del suo mandato, sottolineando la necessità di una profonda revisione della PAC (Politica Agricola Comune), una tutela più incisiva del reddito degli agricoltori e una maggiore reciprocità negli scambi commerciali. Nel suo discorso, Giansanti ha espresso la consapevolezza dell'importante ruolo che gli agricoltori svolgeranno nei prossimi anni, specialmente di fronte a sfide come l'ampliamento dell'Unione Europea e la lotta al cambiamento climatico. Tra gli obiettivi centrali del suo mandato, emerge la revisione della PAC, definita da lui stesso come cruciale per garantire la competitività dell’agricoltura europea nel contesto globale. "Solo con una realtà agricola coesa", ha dichiarato Giansanti, "potremo competere a livello internazionale e ridare all'agricoltura europea la dignità che merita". A tal proposito, ha evidenziato l’importanza di proteggere i redditi degli agricoltori e garantire che i partner commerciali extra-UE rispettino gli stessi standard di sicurezza alimentare e condizioni di lavoro che caratterizzano l'Unione Europea. Oltre agli aspetti economici, Giansanti ha puntato sulla necessità di promuovere una comunicazione trasparente e basata su dati scientifici per migliorare la percezione del settore agricolo e dell'alimentazione tra i consumatori europei. Con una carriera consolidata nel settore agricolo e alla guida di importanti aziende specializzate in cereali, kiwi, latte e prodotti zootecnici, Giansanti ha dimostrato una forte dedizione al miglioramento della competitività agricola europea.

Redazione