Il Ministerodellepoliticheagricolealimentari e forestalicomunicacheentro la fine del mesedifebbraiosiprocederà ad effettuare i primipagamentideicontributisulleassicurazioniagricoleagevolatenell’ambito del Programmadisvilupporuralenazionale 2014-2020 (PSRN). L'importocedibileammonta a 32,6 milionidi euro.
Le domandedipagamentogiàpresentate ad Agea ad oggiammontano a quasi 25.000 per un importoconcedibiledi circa 32,6 milionidi euro.
La campagnaassicurativa 2015 ha portatoallasottoscrizionedioltre153milapolizzeagricoleagevolate. A frontedellepolizzesottoscritte, sonostatipresentatidalleaziendebeneficiarie circa 120.000 Pianiassicurativiindividuali (PAI).
Per quantoriguarda la campagnaassicurativa 2016, ilrelativobandosaràpubblicatoentro fine febbraio, mentre per i primigiornidimarzo 2017 èprevistoilrilasciodeiPianiassicurativiindividuali (PAI) propedeuticiallastipuladellepolizze 2017.
Superataquestafasediavvio del nuovosistema, verrannosviluppateulteriorisemplificazionifinalizzate a snelliregliadempimentiburocratici a caricodegliagricoltori e delleamministrazioni. L’obiettivoèquellodiconsentirealleaziendeagricolediutilizzaretutte le opportunitàintrodotte con la riformadellapoliticaagricolacomunevaratanel 2015 garantendol’accessoaglistrumentidigestione del rischiodapartedelleaziendeagricole per utilizzare.
«L’obiettivo – ha dichiaratoilSottosegretarioCastiglione- èquellodiampliaresignificativamenteilnumerodelleaziendeagricoleassicurate, superando le asimmetrieterritorialitutt’oggiesistenti, ma anchefavorire la diffusionedeinuovistrumenti in fasediimplementazione, ad iniziaredallepolizze innovative e daifondidimutualità per la stabilizzazionedeiredditi.»
Si ètenutaieri a Bologna la conferenzanazionaleorganizzatadaLegambienteche ha evidenziatol'enormepotenziale, in termini energeticiedeconomici, dibiogas e biometano. Il direttoregeneraleCiafanichiedeilcompletamento del quadronormativochevietal'immissione del biometano in rete.
Il biometano, prodottonelrispettodellabiodiversità e dell’usodeisuoliagricoli, puòrivestire un ruolofondamentalenellastrategiaenergetica del nostroPaese e sulfrontedellalotta al mutamentoclimatico. Èunagrandeopportunità per renderepiùsostenibileilconsumodienergiadomestica e industriale ma anche la mobilità, per ridurrel’inquinamentoatmosferico e migliorare la gestionedeirifiuti.
Per approfondire le nuoveprospettive del biometanoLegambiente ha organizzatoieri, lunedì 6 febbraio, unagiornatadilavori a Bologna, realizzata con ilpatrociniodellaRegione Emilia Romagna. Legambienteèinfattitra i sostenitori e sottoscrittoridellaPiattaformaBiometano, promossadalConsorzioItalianoBiogas per sottolineare non solo l’importanzaenergeticadiquestarisorsa, ma ancheilsuoimportantecontributo in diversisettoriapparentementelontanitraloro, con beneficiambientali e socio economici. Standoallestime del CIB, per esempio, lo sblocco del biometanoporterebbeallanascitadi12 milanuovipostidilavorosolo nelsettore del trattamentorifiuti, gestionediscariche e ilciclodegliimpianti agro industriali.
Oggigliimpianti a biometanonelnostroPaesesonosoltanto 7, dicui 6 a scopodimostrativo. Eppureilpotenzialeproducibile al 2030 potrebberaggiungeregli 8,5 miliardidimetricubi (dicui 0,5 darifiuti - esclusoilpotenzialedadiscaricadifficiledastimare - e ilrestodaagricoltura).
«Lo sviluppo del biometano - ha commentatoAgostino Re Rebaudengo, presidentediassoRinnovabili - avràfortisinergie con due asset fondamentali del nostroPaese in temadipoliticheenergetiche: la retenazionale del gas naturale, unadellepiùcapillariedestesed’Europa, in cuipotrebbeessereimmesso; e ilparco auto a metano, digranlungailpiùimportanted’Europa, che, grazie al biometano, potrebbesvilupparsiulteriormente.»
«La possibilitàdisfruttare le infrastruttureesistenti per la distribuzione del biometano, come la rete gas cheattraversailnostroPaese - ha proseguitoildirettoregeneralediLegambienteStefano Ciafani - è un aspettoparticolarmenteinteressantediquestobiocombustibile in quantodà la possibilitàdiutilizzarlofacilmente e subitonellacoperturadeifabbisognidomestici. Ènecessario, però, completaredefinitivamenteilquadronormativocheancoraoggivietal’immissione del biometano in rete, praticautilizzatainvecedamoltianni in diversipaesieuropei. Anchel’autotrazione ne beneficerebbe, perchéilbiometanopotrebbeessereutilizzatoneicamion per trasporto merci dilungapercorrenza, in sostituzione del gasolio, ben piùinquinante».
Il commento diCia ai datiIstat: «Freddo e gelohanno“gonfiato” i prezzi al supermercato, vegetali +20% a gennaio». Confermatidunqueglieffetti del maltemposuilistini al consumo, con ilcarrellodellaspesaspinto in alto soprattuttodaglialimentarifreschi.
Anchel’Istatcertificaglieffetti al supermercato del “mix” drammaticodimaltempo e terremoto, che a gennaiosièabbattutosull’Italiaprovocandodanni per 700 milionidi euro circa all’agricolturatracoltivazionidistrutte, struttureaziendalicrollate e soprattuttomancatacommercializzazione.
L’inflazione ha rialzato la testaspinta in alto propriodaiprezzideglialimentarifreschi, in primisdegliortaggi, chesonocresciuti del 14,3% rispetto a dicembre e addirittura del 20,1% sugennaio 2016. Cosìl’UfficioStudidellaCia-AgricoltoriItalianisuidatidiffusidall’Istitutonazionaledistatistica.
«La gelata drammatica di inizio anno, dunque, ha penalizzato non soltanto gli agricoltori ma anche i consumatori. Freddo e neve hanno messo in ginocchio migliaia di imprese agricole soprattutto al Sud, dove si produce appunto il 61% degli ortaggi italiani e il 97% degli agrumi nazionali -spiega la Cia-. Produzioni intere falcidiate dalle gelate o bloccate nei magazzini aziendali per le cattive condizioni stradali, che hanno rallentato fortemente la circolazione dei tir e quindi le consegne di prodotti freschi lungo la filiera. Con conseguenze immediate sul rialzo dei prezzi al consumo.»
«Quanto all’ingresso nel nuovo paniere Istat dei prodotti “Veg” -aggiunge la Cia- si tratta di una scelta obbligata, visto che il numero di vegetariani e vegani in Italia è in sensibile crescita (sono arrivati a oltre 4 milioni). Molto bene l’entrata nel paniere della “birra artigianale”, molto spessa prodotta dalle stesse aziende agricole. Oggi nel nostro Paese si contano quasi 1.000 microbirrifici artigianali, di cui il 20% circa “bio”, che valgono il 3% del mercato nazionale, producendo in media 500 ettolitri l’anno e fatturando oltre 200 mila euro.»
Il messaggioèrivolto in primis a Viareggio, l’altroterritoriocomunale ad altavocazioneflorovivaistica del DistrettofloricolointerprovincialeLuccaPistoia, negliultimi tempi latitantesuquestofronte. Ma l’appelloriguarda tutti i Comunidell’attuale area distrettuale.
«Vista la sceltaregionaledicrederenelMefit (MercatodeifioridellaToscana – cittàdiPescia) e la volontàmanifestatasidirilanciareilflorovivaismo, mi appello a tutti i Comunichesitrovanonell’areaattuale del DistrettofloricoloLuccaPistoia. Abbiamo la fortunadi un distrettointerprovincialechecopremolticomuniabbracciandotutte le areeproduttive del florovivaismo, sfruttiamolopartecipando tutti attivamenteallasuariforma, divenutanecessaria con la nuovaleggeregionalesuidistrettivicinaall’approvazionedefinitiva, e al suorilancio!».
Lo dichiarailsindacodiPesciaOresteGiurlani in seguitoallariunione del comitato del DistrettofloricolointerprovincialeLuccaPistoia, tenutasiil 2 febbraio a Pesciaallapresenzadell’assessoreregionaleall’agricolturaMarco Remaschi. Un incontrodalqualeèemersa la volontàanchedapartedellaRegioneToscanadiverificareseriamente le possibilitàdirilanciareildistretto. Il tuttotenendoconto del mutatocontestonormativodefinitodallanuovadisciplinaregionale in materiadidistretticheè in diritturad’arrivo.
«SecondoilComunediPescia – affermaOresteGiurlani - èimportantecheilDistretto, natooltrediecianni fa, rimanga in essere, perchéèunarisorsa per le aziende del settorepresentinelterritorio. Pertantochiedoagliattualisoggettipromotoriche lo compongonodilavorare per mantenerlo e anzirafforzarlo».
«E’ necessario – continua Giurlani - coinvolgereglialtriComuni, a cominciaredaViareggio, cheèl’altra area produttivafloricolaimportante del distretto, e mettersiintorno a un tavolino a fare un progettodirilanciorestandouniti. DobbiamoadeguareilDistrettoallanuovaleggeregionale, cheègiàstatascritta ma deveessereapprovatadefinitivamentedalConsiglioregionalefra due o tremesi, e stilareilprogetto o piano disviluppodistrettuale in essaprevisto».
«La nuovaleggeregionale – spiegailsindacodiPescia - indicainfatti, da un lato, procedure piùsnellediformazione e funzionamento e al posto del comitatodidistrettoun’assemblea (a cuipossonopartecipare tutti i soggetticoinvolti a qualunquetitolonelsettoreproduttivo o territorioalla base diesso) e almeno un soggettoreferente; dall’altrolatocheognidistrettoelabori un piano disviluppopluriennale (da 3 a 5 anni) che, se poi non vieneattuato, sipuòdeterminare lo scioglimento del distretto».
«Dunque – conclude Giurlani - bisognache tutti i Comuniattualmentecompresineldistretto, Viareggio in testa, cicredano e uniscano le forze per rifondare e rilanciareildistrettofloricolo».
La nuovaassociazione, costituitadaConfagricoltura, Nomisma e Luiss, opererà per la valorizzazione del sistemaagroalimentare in unalogicadiintegrazionetraproduzione, trasformazioneindustriale, ricerca e nuovimodellidi business. Potrannofarneparte le impresedellaproduzioneagro-alimentare e altrienti.
Il profondocambiamentoavviatodagliorganidirettividellaConfagricoltura ha avuto, tra i risultati, anchel’apertura al mondodellatrasformazione, ovvero al sistemaagroindustriale. Molteaziende associate, infatti, sonoampiamenteinseritenelsistemaagroindustriale e moltealtrecisistannoavvicinandoperchéprodurresolamenteoggi non bastapiù, per stare sulmercato e guardareall’export, e perché i rapportidifilierasifannosemprepiùstretti.
Questaaperturasièconcretizzata con unamodificastatutariaapprovatadall’assemblea del 21 giugnoscorso, che ha introdottotra le Federazioninazionalidicategoria, cheinquadrano in sedesindacale le categorieimprenditorialirappresentate, la Federazionenazionaledell’alimentare, dell’agroalimentare e dell’agroindustriale, chesiaggiunge a quelledeiproprietariconduttori in economia e delleforme associative, degliaffittuariconduttori in economia e dell’impresaagricolafamiliare.
Dallamodificastatutariaallanascitadell’associazione per l’agroindustria“Agronetwork”, recentementecostituita a Roma presso la sedediConfagricoltura, cheèunodeisocifondatoriinsiemeNomismae Luiss, con l’obiettivodipromuovereedagevolare lo sviluppodellacompetitivitàdelleimpreseagroalimentari e più in generale del patrimonioagroalimentare, come datoidentitario del Paese, attraversoilconsolidamentodeirapporti con le impreseditrasformazioneindustriale e didistribuzione, facendo network con realtàdiprimo piano deimondidelleimprese, dellaricerca e dellaformazione.
L’assembleagenerale ha elettoall’unanimitàallapresidenza Luisa Todini, allavicepresidenza Guido Folonari, MatteoCaroli e Denis Pantini, allasegreteriageneraleDaniele Rossi.
«Agronetwork – ha dettoilpresidentediConfagricoltura – nascedallaconsapevolezzadellastrategicità del settoreagroalimentare per la ripresaeconomica del nostroPaese, con 200 miliardidi euro difatturato, 35 miliardidi export e quasi 8 miliardispesi in innovazione; ma dallaaltrettantaconsapevolezzadellanecessitàdioperare in unalogicadifiliera al serviziodelleimprese».
«In questosensoc’èancoramoltoda fare – ha confermato la presidenteLuisa Todini –. Tutti conosciamo le sfide e le insidiedellaconcorrenzasemprepiùglobalizzata e ilpotenzialeinespressochecaratterizzailnostroPaese, sucuiincide, non ultimo, l’agire in ordinesparso, senzal’approcciosistemicochecaratterizzainvecealtriPaesi a noivicini. Per questoConfagricoltura, LUISS e Nomismahannodecisodi dare vita ad un ‘think tank’ strategico ad unamaggioreintegrazionedellafiliera.»
Potranno far partediquestaassociazione le Impresedellaproduzione agro alimentare, iscritte e non iscritte a Confagricoltura, e/o appartenentianche ad altrisistemiassociativi, le impresefornitrici e clienti del sistemaagroalimentare del Paese, glientidiricerca, dellacertificazione, del creditoeddell’assicurazione, dellaformazione e del trasferimentotecnologico, siapubblicisiaprivati, attivinelsistemaagroalimentare, le associazionidicategoria e diprodotto e altreorganizzazioniedaggregazioniinteressate al sistemaagroalimentare del Paese.
TragliobiettiviprioritaridiAgronetwork, la valorizzazione del made in Italy agroalimentare in tutte le sue declinazioni, dal marketing all’internazionalizzazione, promovendo la creazionediretid’impresa. E, infine, ilgrandetemadellasostenibilità e dell’economiacircolareattraversoiniziative e progetti in ambitoambientale, energetico, del turismo, e più in generaledellatutela e valorizzazionedell’ereditàculturaleenogastronomica e del paesaggioitaliano.
Cresconogliespositori e i visitatoridiChristmasworld e siafferma la nuovaFloradecora: un ottimotraguardoraggiuntodal polo fieristicoMesse Frankfurt. Numerosisonostatiinfatti i nuoviclientiprovenientidatuttoilmondo, sicontanopiùdi 85.400 compratori, con unadomanda, in particolare, daparte del mercatospecializzatodellaGermania.
Innovazione, nuoveideediprodotto e divenditahannodecretatoilsuccessodiChristmasworld e diFloradecora. Le due fiere, svoltesi in parallelo con “Paperworld” e “Creativeworld”hannoregistrato un totaledi 2938 espositori (nelloscorsoannoeranostati 2855) provenientida 63 Paesi. Piùdi 85.400 compratorida 154 Paesi, in aumentorispetto al 2016, quando se ne eranoregistrati 82097.
«La solidacrescitadegliespositori e deivisitatoridioltreil 3% conferma: le nostrefiere a Francoforte, Christmasworld, Floradecora, Paperworld e Creativeworldsonoilcentrointernazionale del commercio in tuttoilmondo» dichiaraDetlef Braun, membro del comitatoesecutivodiMesse Frankfurt.
«I grandiresponsabilidi tutti i canalidivenditasonorappresentati – piùvisitatorihannovisitatoFrancoforterispettoalloscorsoanno, specialmentedallaGermania. Allostesso tempo, l'altadiffusioneinternazionale del 60% ha fornitoaiproduttorienormiopportunità per l'export» ha aggiuntoDetlef Braun, dopo aver avutonumerosicolloqui con le associazioni e gliespositori. Trequarti del totaledeivisitatoriprovengono, infatti, dal top management e possiedonol'autoritàdecisionale, requisitochesottolinea la qualitàparticolarmenteelevatadeivisitatori.
La vasta gamma diprodottipresenteallefiereconcomitanti ha attratto in modoparticolareacquirentidaItalia, Russia, Argentina, StatiUnitie Giappone. Del resto, i risultatidellaricercacondottafra i visitatoriparlanochiaro: più del 90% dilorosièdichiaratosoddisfatto o moltosoddisfatto.
Grande successodunqueanche per la nuovaFloradecorache ha rappresentatoun'importanteopportunitàdicrescita per ilcommercio del settore green. Qui, piùdisessantafornitorihannopresentato i loroprodotti e soluzionidivendita. I numerosiespositoridiChristmasworld, l'Associazionetedescadei Garden Center, l'European Lifestyle Association: tutti hannoaccoltopiùchepositivamente lo spiritoinnovativodiMesse Frankfurt, rappresentato a Floradecora. Il concept, infatti, èquellodicuiilsettore ha bisogno, in quantocapacediraggiungerenuovi target group, come quellodeifioristichecercanonuovesoluzioni con prodotticonvenienti.
L'appuntamento per ilprossimoannoègiàfissato: Christmasworldsisvolgeràdal 26 al 30 gennaio 2018 e Floradecoradal 26 al 29 gennaio 2018.
Il Ministerodellepoliticheagricolealimentari e forestalirendenotochequestamattinailConsigliodeiMinistri ha approvato lo schema didecreto per nuoviinterventiurgenti in favoredellepopolazionicolpitedalterremoto con misurespecifiche a sostegno del settoreagricolo e agroalimentare.
«Abbiamorafforzatod'intesa con le Regioni – ha commentatoilMinistroMaurizio Martina - gliinterventiurgenti a favorediallevatori e agricoltoridellazonacolpitadalterremoto. Con la decisionedioggi, sarannoerogatientrofebbraio circa 35 milionidi euro diaiutidiretti per ilmancatoredditodelleimpresediallevamento, attuandocosìil via liberaottenutodaBruxelles la scorsasettimana. Cisonoancheulteriorinuovesemplificazioni per accelerare le procedure diacquistodellestallemobili e deimoduliabitatividapartedelleRegioni. Abbiamoimpostatounamisuradedicataancheaigiovani con un canalepreferenziale per l’accesso al creditoattraversoilnostroenteIsmea. Sulfronte del maltempoabbiamoesteso la copertura del Fondodisolidarietànazionaleancheallecoltureassicurabili, venendoincontroalleesigenzedelletanteimpresedanneggiate».
In attuazione dell’autorizzazione da parte dell’Unione europea all’incremento fino al 200% della quota nazionale per gli aiuti alla zootecnia, si conferma l’aiuto di 35 milioni di euro agli allevatori delle zone terremotate. Sono previsti aiuti a capo da 400 euro per i bovini, 60 euro per gli ovicaprini, oltre ad aiuti per suinicoltori. 2 milioni di euro saranno destinati al settore equino attraverso erogazione di contributi in de minimis. L’aiuto diretto per il mancato reddito sarà erogato dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura AGEA, entro il mese di febbraio, che potrà anticipare al 100% le risorse investite dalle Regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, pari a 22 milioni di euro, che sono la prima attuazione del Piano strategico di rilancio agricolo dell’area del sisma.
Priorità negli strumenti Ismea alle aziende dei territori colpiti nella concessione delle agevolazioni e dei mutui a tasso zero previsti per il sostegno alle imprese agricole a prevalente o totale partecipazione giovanile, per favorire il ricambio generazionale in agricoltura e a sostenerne lo sviluppo attraverso migliori condizioni per l'accesso al credito.
Viene inoltre garantita la copertura finanziaria per l’attivazione delle misure compensative per interventi a sostegno delle imprese agricole delle regioni interessate dal terremoto o che hanno subito danni a causa del maltempo nel mese di gennaio 2017 anche alle aziende che non hanno sottoscritto polizze assicurative agevolate a copertura dei rischi.
L’attivazione del Fondo consente alle imprese agricole danneggiate dagli eventi calamitosi di godere di tutti gli interventi di sostegno previsti a legislazione vigente come, in particolare, l’erogazione di contributi in conto capitale fino all’80% del danno sulla produzione lorda vendibile ordinaria, l’attivazione di prestiti ad ammortamento quinquennale per le maggiori esigenze di conduzione aziendale, la proroga delle rate delle operazioni di credito in scadenza, l’esonero parziale dal pagamento dei contributi previdenziali ed assistenziali propri e dei propri dipendenti e l’ottenimento di contributi in conto capitale per il ripristino delle strutture aziendali danneggiate e per la ricostituzione delle scorte eventualmente compromesse o distrutte. È stato stabilito anche un incremento della dotazione del Fondo di solidarietà nazionale di 15 milioni di euro per l’anno 2017.
Un ettarodipianteelimina 20 chili dipolveri:Coldirettichiede la defiscalizzazionedegliinterventi per orti e giardini. Il verdeaiutainfatti a combattere le polverisottili e gliinquinantigassosi, ma in Italia ogniabitantedispone in cittàdi solo 31,1 metriquadratidiverdeurbano.
«A favorire lo smog nellecittàèl’effettocombinatodeicambiamenticlimatici e dellaridottadisponibilitàdispaziverdicheconcorrono a combattere le polverisottili e gliinquinantigassosi, ma in Italia ogniabitantedispone in cittàdiappena 31,1 metriquadratidiverdeurbano». Quantoafferma la Coldiretti in riferimento al superamentodeilimiti in moltecittàanche per l’effettodi un invernoparticolarmentesiccitoso al nord dove ècadutoil 43% dipioggia in menorispettoalla media, con puntechevannodalPiemonte (-98%) alla Val d'Aosta (-98%) finoallaLombardia (-89%) edall’EmiliaRomagna (-62%), sulla base deidatiterritorialiUcearelativiallaseconda decade digennaio.
«Senzasperarenellapioggia e nelventooccorreintervenire in modostrutturalepotenziandoilverdeconsideratocheunapiantaadulta - sottolinea la Coldiretti - ècapacedicatturaredall’ariadai 100 ai 250 grammidipolverisottili, un ettarodipianteelimina circa 20 chili dipolveri e smog in un anno. Un’opportunitàimportantedasfruttareanche per evitareilrischiodellamaximultada un miliardo in arrivodall’Ue per lo sforamentodeilimitidipolverisottili. Il verdeurbano in Italia però - precisa la Coldiretti - rappresentaappenail 2,7% del territoriodeicapoluoghidiprovincia (oltre 567 milionidimetriquadrati) per una media di 31,1 metriquadrati a testasulla base dell’ultimorilevamentoIstat.
Tuttavia la situazione - continua la Coldiretti - èprofondamentediversalungo la Penisola con il 17,2% dellecittà la dotazione pro capiteèpari o superioreai 50 metriquadrati per abitante, mentrenel 16,4% non siraggiunge la sogliadei 9 metriquadrati pro capite. Matera, Trento, Potenza, Sondrio, Iglesias, Terni, Pordenone, Gorizia, ReggioCalabria e Verbania – rileva la Coldiretti - salgononella top ten deicapoluoghi con maggioredensitàdiverdepubblico per abitantementre in fondoallaclassificasitrovaCaltanissetta e a seguireCrotone, Trani e Taranto, Trapani, IserniaOlbiaGenovaChietiBarletta e L’Aquila. Per quantoriguarda le grandimetropoli a Milano sonodisponibili 17,2 metriquadrati per abitantementre a Roma 15,9. In questocontesto – conclude la Coldiretti - ènecessariointervenire per qualificareilverdepubblico ma sonoimportantiancheinterventi a favorediquelloprivato a partiredamisuredidefiscalizzazionedegliinterventisugiardini e areeverdidarealizzare con un meccanismo simile a quelloprevisto per ilrisparmioenergetico, le abitazioni, i mobili o glielettrodomestici.»
Il bilanciodell’appenaconclusaedizionediIpmEssen, fiera leader mondiale del florovivaismo a cuihannopartecipato Flora Toscana, Franchi Bonsai e Oscar Tintori, e ilcommento del sindacodiPesciaGiurlani: «fra le strategiedellacabinadiregia del Mefit mi attendomiratepartecipazionidisistema ad alcunedelleprincipalifieredisettore in Italia e all’estero».
Con circa 57 milavisitatoriprofessionaliarrivati a MesseEssenfrail 24 e il 27 gennaiodatuttoilmondo per aggiornarsisullenuovevarietàdipiante, le innovazionitecnologichedell’orto-florovivaismo, i trend floreali e i prodottipromozionali per i puntivenditapresentatida 1577 espositoriprovenientida 45 paesi, IpmEssensièconfermata la settimanascorsa la fiera business-to-business del compartopiante e fiorinumerouno a livellointernazionale. Un’occasioneimperdibile per tutti i soggetti del florovivaismochevogliano far conoscere le proprieattività e produzionisu tutti i mercatidisbocco. Opportunitàchehannocercatodicoglieresoltantotresoggetti del florovivaismopesciatino: Flora Toscana, Franchi Bonsai e Oscar Tintori, le unicheaziendeiscritte al Mefit (al 2016) chesono state presentiallafieratedesca. Mentre la floricolturasanremese ha saputo fare sistemapresentando a IpmEssen la margheritaItalabrevettatadall’Istitutoregionale per la floricolturadiSanremo (vedinostranotizia in anteprimanellaintervista del 15 aprile 2016 a MargheritaBeruto).
Quest’anno, 35^ edizionediIpmEssen, ilpaese partner dellamanifestazione era nientemenochel’Olanda, il leader mondiale del settoreflorovivaistico. E questa partnership sièfattasentiresuidatidi fine fiera, comunicatiieridagliorganizzatori, con un +3% divisitatoriolandesinelcontestodinumerisostanzialmentestazionaririspettoall’annoscorso e feed-back estremamentepositivideipartecipanti, se sipensache «piùdi un terzo (deglioperatori, ndr) ha fattoordinidirettamente in fiera, circa il 90% diessi ha giudicatol’offertafieristicapositiva e il 93% raccomanderebbedivisitareIpmEssen». Non solo, stando a quantoèscrittonelcomunicatostampadichiusura, «il 92% deivisitatori e il 92% degliespositorihannogiàaffermatocheparteciperanno a IpmEssen 2018», la cui data èfissata: dal 23 al 26 gennaio del prossimoanno.
Fra i principalispuntiemersi o confermatidaIpmEssen 2017 vannoricordatiilcrescentespaziochestannoconquistandoglispaziverdi e ilfattoche «ilgiardinaggionellecittàèdimoda»: temitrattatiapprofonditamentenellafiera, cheaveva come focus “Urban Jungle” (“la giunglaurbana”) e “Grow Your Own” (più o menotraducibile come “coltivailtuo” o “coltiva per contotuo”). Inoltrestannoavendomoltosuccesso le erbe e le piccolepiantedafrutto o gliortaggi, chevengonopiantatipreferibilmente in combinazione con piantefioriteornamentali. In generale le piantedaappartamentostannoritornando in auge: devonoesserefacilidagestire e vannobeneancheaiconsumatorigiovani. DuranteIpmEssen 2017 sono state presentatemoltenovitàfra le piantedabalcone e i tappetiedèstatoannunciato come coloredeigiardininellaprossimastagioneilrosachiaro con tonalità viola, possibilmenteunito in un unicofiore. E, nell’ambito del convegno“Prospettive del florovivaismo e del paesaggio”, il blogger e consulentestrategicoSascha Lobo ha affrontato la questionedi come modellare in base alleesigenze del settoreilmegatrenddelladigitalizzazione. Infine, in un convegnoorganizzatodallaFondazione Green City, èstatoaffrontatol’argomentomoltosentitoanchedanoidelle“Nuovemalattie e infestazioni: le conseguenze per ilsettoreverde”.
«Prima ditutto – affermailsindacodiPesciaOresteGiurlani, sentitodaFloraviva per un commentosull’importanzadimanifestazioniqualiIpmEssen - un plausoalleaziendediPesciachesono state fragliespositori a Essen. Sonopresenzeimportantiperchésignificanoportarelì, nelprincipaleappuntamentodisettore, le nostreproduzionifloricole e vivaistiche». «Colgol’occasione per sottolineare – aggiungeGiurlani - chenellepolitichedirilancio del MercatodeifioridellaToscana (Mefit) e del compartoflorovivaisticosaràcruciale la partecipazione ad alcunideimaggioriappuntamentinazionali e internazionali. E saràdeterminanteparteciparvianche come sistema per dare piùforza e visibilitàaiprodotti e alleaziende, possibilmente con uno o piùmarchiidentificatividellenostreproduzioniflorovivaistiche e del territorio. Questepartecipazioniallefiere, mirate e in forma aggregata, sotto la guidadi un team qualificato, devonoessereunodegliobiettividellacabinadiregia del Mefit, cheinizierà la suaattività a breve e dovràformulareil piano disviluppo del mercatonelcontestodellastrategiadirilanciodellafilierafloricola». «La necessitàdi fare sistema e alcuneiniziativecollettive – conclude Giurlani - sarannoparteintegranteanche del lavoro del tavolotecnicosull’agricolturadenominatoPav (Pesciaagricola e verde-floreale), chesioccuperà non solo del florovivaismopesciatino ma anchedialtricompartiagricoli».
Il 2016 sichiude, per ilterzoannoconsecutivo, con unariduzionedeicostidiproduzione a caricodelleaziendeagricole. La dinamicadeflattivadeicosti non si traduce però in un recuperodellaredditivitàdegliagricoltori a causadellaflessionedeiprezzialla prima fasediscambio (-5,1%).
Nell’annoappenatrascorso, l’indicedeiprezzideimezzicorrentidiproduzioneelaboratodall’ISMEAsièattestato in media a quota 103,8 (base 2010=100), risultando in calo del 2,1% rispetto al 2015. La flessionedeicostiagricolinazionali, come evidenziatodaISMEA, èstataguidatadaiprodottienergeticiche, su base annuahannoregistratounaflessione del 10%. La dinamicanegativa ha coinvoltoanchealtrevocidicosto, daifertilizzanti e i fitosanitari, scesirispettivamente del 2,7% e dell’1%, aimangimie i servizidicontoterzismo (-2,5% e -1,6%).
Registranoinvece un andamentopositivo i prezzideglianimalidaallevamento (+1,1%, dopo un trienniodiflessione), i salari(+0,7%) e le sementi (+0,6%).
La riduzionedeiprezzidegli input, spiegal’ISMEA, non siètuttaviatradotta in un miglioramentodellaredditività media aziendale, datoche, semprenel 2016, le quotazionideiprodottiagricolialla prima fasediscambiohannosubìto un deprezzamentodi 5,1 puntipercentualirispetto al 2015.
L’analisi per settoreevidenziache la flessionedeicostirispetto al 2015 èstatamaggiorenell’ambitodellecoltivazionivegetali (-2,8%), in particolarenelcompartocerealicolo, e menointensanellazootecnia (-1,5%).
Il solo mesedidicembre 2016 ha fattoemergere un andamentopressochéstazionariosu base mensile, con unavariazionediappena lo 0,2% sunovembre. Rispetto a dicembre del 2015, siregistrainveceunacontrazione del 2%, con caliparticolarmenteevidenti per servizidicontoterzismo e mangimi.