Arte Verde

L'artista si è fatto conoscere negli anni per la sua grande capacità di provocazione, per il suo essere trasformista e innovatore senza mai tradire la sua anima ricca di contraddizioni armoniose. Con questo approccio, che va dal colto al surreale, Luigi Ontani include molti elementi naturali nelle sue opere: fiori che incatenano, nonostante si contraddistinguano nell'immaginario comune per la loro delicatezza, o una natura invadente e bizzarra.
L'artista ricorre spesso al proprio corpo o al proprio volto per impersonificare, tramite la fotografia, temi storici, letterari e mitologici. Contemporaneamente alle prime opere fotografiche Ontani comincia ad eseguire i primi "Tableaux vivant" e dal 1969 al 1989 ne realizza circa trenta. Fra i colori, che richiamano i paesi esotici che egli ama molto, e le immagini pungenti, possiamo scorgere quella meraviglia con cui ci si approccia alla natura e al mondo che ci circonda, tipica dell'infanzia.

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Arte Verde è una rubrica curata da AnneClaire Budin

testi di Anna Lazzerini

 
 
 
 
 
L'artista norvegese dichiara il suo interesse per quello che spesso si descrive come un vuoto ideologico, apparentemente senza senso: il momento giusto prima o dopo una caduta, il cambiamento, il punto di rottura. Quello che Par Kristian Nygård intende realizzare è dunque la scena architettonica in cui culmina l'insoddisfazione collettiva. Riusciamo a comprendere bene quello che intende grazie all'opera “Not Red But Green”: un'installazione che porta l'esterno all'interno, ovvero la costruzione di tumuli erbosi all'interno della galleria di Oslo “No Place”. Un tappeto erboso sovradimensionato invade una piccola stanza a rappresentazione di un'antitesi all'ambiente organizzato architettonicamente. Ad un primo sguardo ci sembra un'opera senza significato o comunque confusa, ma l'artista ricorda che si tratta di un contrasto a tutto ciò di cui abitualmente ci circondiamo, sempre pieno di significato e personalizzato. Il prato erboso, con le sue piccole colline che salgono e scendono, rende la stanza come qualcosa di “scorretto” o “sbagliato”, ma che percepiamo giusto, in netto contrasto con l'ambiente urbano programmato e gli oggetti funzionali.
 
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Arte Verde è una rubrica curata da AnneClaire Budin

testi di Anna Lazzerini

Clemence Seilles è un'artista e designer capace di dare vita a situazioni fantastiche attraverso l'uso di oggetti, spazi, performance e creazioni libere. Si definisce come una regista e spesso per realizzare le sue opere richiede la collaborazione di altri artisti e designer per la loro competenza e sensibilità. Con la realizzazione “Windscape” Clemence ha voluto omaggiare la capacità creativa di trasportarci lontano. Nelle pianure della Camargue, l'artista ha eretto un'installazione con legno, tela ed elementi del paesaggio per richiamare il tema del viaggio, sia letterale che metaforico. Inevitabile percepire un senso di leggerezza di fronte a “Windscape” che riporta il pensiero in terre lontane, visitate o anche solo sognate. 

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testi di Anna Lazzerini

 
Qi Baishi ama dipingere le piccole e umili cose che fanno parte della vita di tutti i giorni, dagli animali domestici alle piante. Egli teorizzava che i quadri dovessero essere a metà fra la somiglianza e la dissomiglianza con la realtà. La sua prodigiosa produzione riflette una reale diversità di interessi e di esperienze, che lo ha portato a concentrarsi sulle piccole cose del mondo piuttosto che sui grandi paesaggi. La natura è il suo soggetto privilegiato: gamberetti, pesci, rane, insetti, pesche e fiori. L'inchiostro utilizzato da Qi Baishi è pesante e fa vivere i colori brillanti con pennellate vigorose. Il suo amore per la vita è evidente in ogni sua opera. Qi Baishi è morto a 93 anni, nel 1957, ma già in vita aveva ricevuto numerosi riconoscimenti: nel 1953 era stato eletto presidente dell'Associazione di Artisti Cinesi. Fu attivo fino alla fine della sua lunga vita e non abbandonò mai il tipico realismo di impronta cinese, impreziosito dalla sua sensibilità e dalla variabilità dei colori. 

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Arte Verde è una rubrica curata da AnneClaire Budin

testi di Anna Lazzerini

 

L'artista napoletano Francesco Clemente rende di nuovo omaggio a Siena, città che nel 2012 aveva dimostrato un forte interesse per la sua arte, affidandogli l'esecuzione del drappello del Palio. Sono dieci le opere inedite che l'artista espone nel Complesso Museale Santa Maria della Scala di Siena dal 29 giugno al 2 ottobre: “Fiori d'inverno a New York”. Cinque tele di grande formato realizzate da Clemente a partire dal 2010 in collaborazione con la moglie, l'attrice e coreografa, Alba Primiceri che ha selezionato alcuni fiori presenti a New York nei mesi invernali. Clemente ha poi rielaborato a livello pittorico questi fiori, utilizzando pigmenti di origine vegetale accuratamente scelti. I colori della terra nei fiori di New York si mescolano alle opere della serie dedicata all' “Albero della Vita” le cui ispirazioni provengono dalla mitologia classica e dal buddhismo, ma anche dall'immaginario contemporaneo. La natura qui richiama con evidenza la tradizione contemplativa dell’India, paese in cui l’artista ha vissuto per lunghi periodi fin dai primi anni Settanta e dove continua a soggiornare ogni tanto durante l'anno.

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