Arte Verde
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- Scritto da Andrea Vitali
La sua curiosità e vivacità continuano ancora oggi a stupirci: la sua appassionata ricerca non smette di voler ritrarre nelle due dimensioni la volubilità del mondo che ci circonda. L'artista realizza opere di grandissimo formato, lavorando molto sulla natura e su incredibili paesaggi, è lui stesso a spiegarci che tornando all'elemento naturale è possibile rivitalizzare e arricchire il nostro pensiero visivo: qui troviamo l'infinito.
Nel ritrarre grandi paesaggi Hockney ha la capacità di svelare i piccoli dettagli della natura: i fiori e l'erba sono resi potenti, la trama dei tronchi è in evidenza e gli alti orizzonti concentrano i nostri occhi sulla terra. Hockney resta così uno dei rari artisti che ci permettono di pensare e vedere al massimo grado quello che ci circonda per ricominciare a sentire il mondo in questo modo.

testi di Anna Lazzerini
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- Scritto da Andrea Vitali
Ma sparire non è il punto focale del lavoro di Liu Bolin, è soltanto il metodo che l'artista utilizza per comunicare un messaggio: è il suo modo di trasmettere i problemi, sociali e morali, che coinvolgono l'essere umano, figlio del nostro tempo. Dall'attenzione all'ambiente alla critica politica, denunciando la censura e difendendo la libertà di stampa, Liu Bolin riesce a scattare foto che ritraggono momenti ironici e, al tempo stesso, dissacranti.
I suoi camaleontici ritratti sono il frutto di un accurato body painting e di un attento gioco prospettico, tecniche che gli permettono di immergere se stesso o altri performer nella società o nell'ambiente che ci circonda alla perfezione.

testi di Anna Lazzerini
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- Scritto da Andrea Vitali

testi di Anna Lazzerini
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- Scritto da Andrea Vitali
“Physic Garden”, in particolare, ci restituisce un'idea precisa del lavoro di Molly: un'installazione - mosaico di 475 piatti a colori la cui decorazione proviene da due piatti della Chelsea Factory, rappresentanti la flora e la fauna in stile primi anni 1750. Tutto ha origine nell'affascinante natura del giardino botanico “Chelsea Physic Garden”, fondato dalla Società degli Speziali di Londra nel 1673, affittato dal collezionista Hans Sloane e che, probabilmente, ha ispirato i decoratori di porcellane della vicina fabbrica di Chelsea. A sua volta, Molly si è lasciata ispirare da questi due piatti della fabbrica per dare vita ad un'installazione - mosaico di piatti tutta dedicata al tema naturale. Tema che si ritrova anche in altre ceramiche.

testi di Anna Lazzerini
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- Scritto da Andrea Vitali
Eva Jospin è una giovane artista francese che utilizza il cartone per realizzare le sue opere. L’idea di questo uso nasce in lei dalla volontà di creare opere di grandi dimensioni, il cartone è infatti facilmente rimediabile e a poco prezzo.
Nel cartone Eva trova così non solo l’utilità, ma anche una particolare libertà espressiva grazie alla sua duttilità e al potenziale espressivo che include l’idea di riciclo creativo.
Lo scopo della sua arte, come lei stessa dichiara, è quello di comunicare in modo diretto un mondo, meta che l’artista ritiene sia sempre più difficile da raggiungere da parte dell’arte contemporanea.
L’immaginario naturale, in particolare della foresta, occupa un posto importante nell’opera di Eva in quanto capace di riflettere ansie tipiche dell’uomo, come l’idea di perdersi o di ritrovarsi in qualche strano luogo dei racconti d’infanzia. La foresta e la natura diventano allora luogo di ricerca di sé, ma anche allontanamento dagli altri, fuga temporanea.
testi di Anna Lazzerini




