Arte Verde

Hockney è sicuramente uno dei più importanti e noti artisti del nostro secolo, ne avrete sentito parlare forse anche perché proprio ieri e l'altro ieri (30 e 31 gennaio) è uscito in alcune sale cinematografiche un docufilm a lui dedicato: “David Hockney at the Royal Academy of Arts”. Illustratore, disegnatore, incisore, tipografo, fotografo e scenografo: David è uno dei massimi esponenti della pop art.
La sua curiosità e vivacità continuano ancora oggi a stupirci: la sua appassionata ricerca non smette di voler ritrarre nelle due dimensioni la volubilità del mondo che ci circonda. L'artista realizza opere di grandissimo formato, lavorando molto sulla natura e su incredibili paesaggi, è lui stesso a spiegarci che tornando all'elemento naturale è possibile rivitalizzare e arricchire il nostro pensiero visivo: qui troviamo l'infinito.
Nel ritrarre grandi paesaggi Hockney ha la capacità di svelare i piccoli dettagli della natura: i fiori e l'erba sono resi potenti, la trama dei tronchi è in evidenza e gli alti orizzonti concentrano i nostri occhi sulla terra. Hockney resta così uno dei rari artisti che ci permettono di pensare e vedere al massimo grado quello che ci circonda per ricominciare a sentire il mondo in questo modo.
 
Arte verde è una rubrica curata da AnneClaire Budin

testi di Anna Lazzerini

Liu Bolin è l'artista cinese, performer e fotografo, conosciuto in tutto il mondo per l'utilizzo di metodi camaleontici che lo calano perfettamente nell’ambiente, dove riesce a mimetizzarsi come un vero e proprio camaleonte, anzi, come un uomo invisibile (che è infatti il suo soprannome).
Ma sparire non è il punto focale del lavoro di Liu Bolin, è soltanto il metodo che l'artista utilizza per comunicare un messaggio: è il suo modo di trasmettere i problemi, sociali e morali, che coinvolgono l'essere umano, figlio del nostro tempo. Dall'attenzione all'ambiente alla critica politica, denunciando la censura e difendendo la libertà di stampa, Liu Bolin riesce a scattare foto che ritraggono momenti ironici e, al tempo stesso, dissacranti.
I suoi camaleontici ritratti sono il frutto di un accurato body painting e di un attento gioco prospettico, tecniche che gli permettono di immergere se stesso o altri performer nella società o nell'ambiente che ci circonda alla perfezione.
 
 
Arte verde è una rubrica curata da AnneClaire Budin

testi di Anna Lazzerini

Nell'arte di Sam Szafran ritroviamo una presenza umana furtiva all'interno della natura. I suoi dipinti, in cui il colore è declinato con risolutezza e libertà, ci trasmettono proprio questa particolare convivenza fra uomo e natura.
Dotato di una grande sensibilità, Szafran dipinge con l'utilizzo di acquerelli e pastelli dall'incredibile ricchezza cromatica. La potenza della natura è restituita proprio nella forza del colore delle sue opere: le piante invadono diversi atelier con il loro vivo verde. La potenza della vita naturale si ritrova anche nel dettaglio dei fogliami e nella prorompenza delle arborescenze, nelle opere di Szafran troviamo infatti giungle inestricabili di filodendri, cascate di foglie e veri e propri giardini sospesi.

Arte verde è una rubrica curata da AnneClaire Budin

testi di Anna Lazzerini

Nata da un pittore e allevatore biologico, Molly Hatch è cresciuta in mezzo a numerosi stimoli creativi. Utilizzando la sua immaginazione e l'amore per il disegno, l'artista ha infatti dato vita a numerose opere che spaziano dai lavori con la ceramica ai disegni a penna e inchiostro. Il suo tratto è finemente levigato e i suoi disegni sono veramente "pop". Oggi Molly realizza ceramiche contemporanee che diventano prodotti di design dall'uso quotidiano.
“Physic Garden”, in particolare, ci restituisce un'idea precisa del lavoro di Molly: un'installazione - mosaico di 475 piatti a colori la cui decorazione proviene da due piatti della Chelsea Factory, rappresentanti la flora e la fauna in stile primi anni 1750. Tutto ha origine nell'affascinante natura del giardino botanico “Chelsea Physic Garden”, fondato dalla Società degli Speziali di Londra nel 1673, affittato dal collezionista Hans Sloane e che, probabilmente, ha ispirato i decoratori di porcellane della vicina fabbrica di Chelsea. A sua volta, Molly si è lasciata ispirare da questi due piatti della fabbrica per dare vita ad un'installazione - mosaico di piatti tutta dedicata al tema naturale. Tema che si ritrova anche in altre ceramiche.
 
 
Arte verde è una rubrica curata da AnneClaire Budin

testi di Anna Lazzerini

Eva Jospin è una giovane artista francese che utilizza il cartone per realizzare le sue opere. L’idea di questo uso nasce in lei dalla volontà di creare opere di grandi dimensioni, il cartone è infatti facilmente rimediabile e a poco prezzo.
Nel cartone Eva trova così non solo l’utilità, ma anche una particolare libertà espressiva grazie alla sua duttilità e al potenziale espressivo che include l’idea di riciclo creativo.
Lo scopo della sua arte, come lei stessa dichiara, è quello di comunicare in modo diretto un mondo, meta che l’artista ritiene sia sempre più difficile da raggiungere da parte dell’arte contemporanea.
L’immaginario naturale, in particolare della foresta, occupa un posto importante nell’opera di Eva in quanto capace di riflettere ansie tipiche dell’uomo, come l’idea di perdersi o di ritrovarsi in qualche strano luogo dei racconti d’infanzia. La foresta e la natura diventano allora luogo di ricerca di sé, ma anche allontanamento dagli altri, fuga temporanea.

Arte verde è una rubrica curata da AnneClaire Budin

testi di Anna Lazzerini