Ispirazioni

La Grande Moschea dello Sceicco Zayed di Abu Dhabi, eredità dello sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan II, è un capolavoro architettonico realizzato grazie al genio e alla maestria delle imprese italiane.

La scelta dell'Italia per questo progetto riflette il riconoscimento globale delle sue eccellenze in campo architettonico e artistico. Sin dal 1996, una joint venture italiana si è fatta carico della costruzione e della manutenzione di questo edificio religioso, rappresentando il più importante contratto mai assegnato in ambito di architettura contemporanea. La moschea, con un'area doppia rispetto alla Basilica di San Pietro a Roma e capace di accogliere fino a 40.000 fedeli, si erge con quattro minareti alti 110 metri, 82 cupole, quasi 150 pinnacoli e migliaia di elementi decorativi.

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I decori floreali realizzati da Fantini, maestro nell'arte del mosaico, sottolineano la profonda competenza e sensibilità nell'uso di materiali pregiati come marmo, vetro e oro. Questo lavoro mette in evidenza come l'Italia sia un punto di riferimento mondiale per l'arte del mosaico, grazie a un'eredità di tradizioni centenarie e collaborazioni artistiche.

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La Grande Moschea, ottavo edificio di culto islamico per grandezza nel mondo, si è affermata come il monumento più amato dai cittadini di Abu Dhabi. Lo sceicco Zayed, scomparso poco dopo il completamento dei lavori, riposa oggi in questo luogo di pace e spiritualità, un simbolo di tolleranza e bellezza che unisce tradizione e innovazione, Oriente e Occidente, in un messaggio di armonia universale.

Ispirazioni è una rubrica curata da AnneClaire Budin

 

Il misterioso universo creativo di Joann, un'artista AI che incanta il pubblico con le sue opere straordinarie. Attraverso collaborazioni con marchi di fama mondiale e una presenza travolgente su Instagram, Joann sfida i confini dell'arte contemporanea, mescolando arte generativa e cultura pop per creare immagini incantevoli e di impatto.


Joann è più di un semplice artista AI. È una forza creativa che ha catturato l'attenzione del mondo dell'arte contemporanea con le sue opere intriganti e incantevoli. Sebbene poco si sappia dell'artista dietro questo pseudonimo digitale, il suo lavoro parla da sé, incantando e affascinando il pubblico con ogni post sul suo feed Instagram.
 
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Ciò che rende le opere di Joann così irresistibili è la loro capacità di trasportare gli spettatori in scenari quasi magici, dove monumenti gonfiabili, ritratti enigmatici e ambienti onirici si fondono in un vortice di creatività e fantasia. Le collaborazioni con marchi di fama mondiale come Adidas, Nike e GCDS hanno ulteriormente consolidato la sua posizione nel panorama dell'arte contemporanea, portando la sua arte a un pubblico sempre più vasto e diversificato.

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Ma qual è il segreto dietro il successo di Joann? È la sua abilità nell'intersecare l'arte generativa con la cultura pop, creando immagini che sfidano le convenzioni e stimolano l'immaginazione. Ogni post di Joann è un invito a esplorare mondi fantastici e situazioni surreali, offrendo uno sguardo unico nel futuro dell'arte digitale e dell'intelligenza artificiale.

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In conclusione, Joann rappresenta un esempio straordinario di come l'arte e la tecnologia possano fondersi per creare opere di straordinaria bellezza e impatto. Il suo lavoro continua a ispirare e incantare, dimostrando che il confine tra il reale e l'immaginario è più sottile di quanto si possa pensare.

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Un Pionierismo Africano Riconosciuto con il Pritzker Prize

Francis Kéré, fondatore di Kéré Architecture, è riconosciuto a livello internazionale per il suo approccio rivoluzionario all'architettura, che fonde innovazione e profondo rispetto per i principi di sostenibilità. Originario del Burkina Faso e il primo architetto africano nero a ricevere il prestigioso Pritzker Architecture Prize nel 2022, Kéré ha dato vita a progetti che non solo rispettano l'ambiente ma sono anche profondamente radicati nelle comunità che servono. Sono tre i progetti selezionati da AnneClaire Budin per Floraviva che incarnano la filosofia di Francis Kéré tesa a massimizzare le risorse locali e promuovere il dialogo tra individui e spazi.
 
1. The Place for Gathering - Biennale di Architettura di Chicago, 2015
"The Place for Gathering" rappresenta una sintesi perfetta della visione di Kéré sulla sostenibilità e l'interazione comunitaria. Presentato alla Biennale di Architettura di Chicago del 2015, questo progetto riflette l'impegno dell'architetto nell'utilizzare risorse locali ottimizzate per creare spazi che facilitino lo scambio di idee. L'installazione è stata progettata come un luogo d'incontro dove le persone possono condividere conoscenze e esperienze, riflettendo la convinzione di Kéré che l'architettura debba essere al servizio della comunità.

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2. Louisiana Canopy - AFRICA: Architecture, Culture and Identity, 2015
Il "Louisiana Canopy" è un altro esempio straordinario dell'abilità di Kéré nel combinare estetica e funzionalità con principi di sostenibilità. Progettato per la mostra "AFRICA: Architecture, Culture and Identity" presso il Louisiana Museum of Modern Art in Danimarca, questo progetto ha lo scopo di esplorare e celebrare la ricchezza della diversità e della complessità dell'architettura e della cultura africana. Attraverso il Canopy, Kéré ha creato uno spazio che invita alla riflessione sulla convivenza, l'appartenenza e il futuro dell'architettura nel contesto africano, evidenziando come la sostenibilità sia fondamentale nella costruzione di comunità resilienti.
 
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3. Xylem - Tippet Rise Art Centre, Montana, USA
Xylem, il padiglione di raccolta per il Tippet Rise Art Centre nel Montana, USA, è una testimonianza dell'amore di Kéré per la natura e la sua dedizione alla creazione di spazi che rispecchiano la serenità e la bellezza dell'ambiente circostante. Chiamato così in onore della struttura vitale interna di un albero, Xylem offre un rifugio tranquillo per i visitatori. Realizzato interamente con tronchi di pino provenienti da una gestione forestale sostenibile, il padiglione dimostra come materiali naturali e tecniche di costruzione innovative possano convergere in un'opera d'arte funzionale che celebra la connessione dell'uomo con la natura.

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Questi progetti evidenziano la capacità unica che Francis Kéré ha d'interpretare l'architettura non solo come una disciplina tecnica o estetica, ma come un mezzo per promuovere il benessere sociale, la sostenibilità ambientale e l'integrazione comunitaria. Ogni opera, con la sua profonda radice nei principi di utilizzo consapevole delle risorse e nel coinvolgimento delle comunità locali, riflette un approccio all'architettura che è tanto innovativo quanto ispiratore.

Ispirazioni è una rubrica curata da AnneClaire Budin

In occasione di San Valentino, non c'è frase più iconica dei Beatles che possa catturare l'essenza dell'amore meglio di "All You Need Is Love". Questo messaggio, semplice ma profondamente vero, ci ricorda che, al di là di ogni cosa, l'amore è l'ingrediente fondamentale della vita. Ma c'è un altro elemento che, secondo i Beatles e ogni inglese che si rispetti, accompagna magnificamente l'amore: i fiori.

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I Beatles, ambasciatori di pace, amore e musica, avevano un'affinità particolare con la natura e i fiori, elemento che emerge non solo nelle loro canzoni ma anche nelle fotografie che li ritraggono immersi in giardini fioriti o circondati da mazzi di fiori. Questa immagine riflette un aspetto fondamentale della cultura britannica: l'amore per i giardini e il verde.

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I fiori, con la loro bellezza efimera e la varietà di significati che possono rappresentare, sono simboli potenti nell'espressione dell'amore. In ogni petalo, colore e profumo, i fiori comunicano messaggi che le parole a volte faticano a esprimere. Sono un promemoria della natura ciclica della vita, del suo continuo rifiorire, proprio come l'amore che, per crescere, necessita di essere curato e nutrito.
San Valentino è l'occasione perfetta per ricordare a chi amiamo quanto siano speciali. "All You Need Is Love...e Fiori!!" non è solo un titolo giocoso; è un invito a celebrare l'amore nella sua forma più pura, arricchendolo con la bellezza e la delicatezza dei fiori. Che si tratti di una singola rosa rossa o di un'esplosione di colori variopinti, un dono floreale porta con sé la promessa dell'amore e la gioia della rinascita.

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In questo San Valentino, lasciamoci ispirare dai Beatles e dalla loro celebrazione dell'amore e della bellezza naturale. Inviamo un messaggio d'amore, sia esso attraverso una canzone, una parola dolce o un fiore scelto con cura, e ricordiamoci che, nel giardino dell'esistenza, l'amore e la bellezza fioriscono in ogni angolo, basta solo saperli vedere.

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Marco Iannicelli trasforma rami d'albero in lampade LED uniche. Un viaggio nel design che fonde arte, sostenibilità e innovazione, segnando il futuro del settore.

 

Nel panorama del design contemporaneo, Marco Iannicelli si distingue per la sua approccio innovativo e sostenibile. Fondatore del proprio studio nel 2010, dopo la laurea all'Accademia di Belle Arti di Maastricht, Iannicelli ha fatto del dialogo tra materiali e forme la sua firma stilistica. Il designer, originario della Germania, trova nel contrasto tra elementi naturali e soluzioni industriali il fulcro della sua ricerca creativa, elaborando pezzi che rifuggono il superfluo per abbracciare un'estetica funzionale e profondamente evocativa. La serie "Piccoli Amici dell'Albero" rappresenta un esempio emblematico della filosofia di Iannicelli. Utilizzando rami raccolti da alberi morti, il designer trasforma questi scarti della natura in delicate luci a LED, esempi di design sostenibile che non solo rispettano l'ambiente ma ne celebrano la bellezza intrinseca. Questi oggetti, lontani dall'essere prodotti in serie, richiedono una selezione accurata del materiale e un processo di lavorazione che aspetta il legno morto da oltre un anno, garantendo così che ogni creazione sia unica. I componenti mobili di queste lampade, quali il treppiede e il montante, consentono di modificare l'angolo della luce, mentre le cerniere in ottone che li collegano fungono da conduttori elettrici. Questa soluzione tecnica non solo esalta la funzionalità dell'oggetto ma ne sottolinea l'estetica, unendo l'aspetto pratico alla dimensione artistica.

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Marco Iannicelli si posiziona così all'avanguardia del design, con un'opera che va oltre la semplice creazione di oggetti d'uso per toccare i confini dell'arte. La sua capacità di rendere ogni pezzo unico, dotato di una targa numerica che riporta le coordinate dell'albero donatore, parla di un impegno verso la creazione di oggetti di lusso sostenibili, che raccontano una storia e incarnano una visione del mondo. Le sue creazioni hanno guadagnato riconoscimenti e visibilità su scala internazionale, con esposizioni in tutto il mondo e coperture mediatiche su prestigiose piattaforme come designboom, Der Spiegel Online, e Ingenuity Magazine. Questo successo testimonia l'importanza di un design che sa essere contemporaneamente innovativo, rispettoso dell'ambiente e carico di significato, tracciando nuove strade per l'interazione tra arte, design e natura.

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