Con il cambiamento climatico, anticipare la semina è fondamentale per garantire un raccolto invernale abbondante. Scopri cosa piantare a fine agosto, dai finocchi ai cavoli, seguendo il calendario lunare: Seminare e coltivare con le lune.
Per le semine di fine agosto durante la fase di luna crescente, è il momento ideale per seminare diverse varietà di ortaggi, sia in semenzaio che direttamente all'aperto. In semenzaio all'aperto, puoi seminare cicoria catalogna, radicchio di Verona, cipolla bianca, prezzemolo e ravanello. Queste piante, una volta trapiantate, cresceranno rigogliose, offrendo un raccolto abbondante. Per chi preferisce seminare direttamente a dimora all'aperto, è il periodo giusto per piantare finocchio (per una raccolta autunnale), lattuga e radicchio da taglio, spinacio e valeriana. Questi ortaggi garantiranno raccolti freschi e continui nelle prime settimane d'autunno. Oltre agli ortaggi autunnali, è fondamentale preparare il tuo orto per l'inverno piantando ora le varietà più resistenti al freddo. I cavoli e le verze sono ortaggi invernali per eccellenza, capaci di resistere anche alle gelate più intense, e ti permetteranno di raccogliere verdure fresche durante tutta la stagione fredda. Ecco alcune delle varietà che ti daranno soddisfazioni durante l'inverno: Broccolo Verona Medio Precoce: ideale per chi desidera una raccolta anticipata, già all'inizio dell'inverno. Le sue teste compatte e dal sapore delicato sono perfette per essere gustate al vapore o in zuppe calde. Broccolo Verona Tardivo: se preferisci prolungare la tua stagione di raccolta, questa varietà matura più lentamente e produce grandi teste saporite, perfette per gratin e contorni ricchi. Cappuccio Crauto: un classico per chi ama i crauti fatti in casa. Questo cavolo cappuccio, croccante e dal sapore deciso, è ideale per la fermentazione invernale, migliorando il suo gusto dopo le prime gelate. Cavolo di Bruxelles: piccoli e gustosi, i cavoletti di Bruxelles sono perfetti cotti al forno con un po' di pancetta. Un contorno invernale nutriente e delizioso. Cavolo Lacinato Nero di Toscana: conosciuto anche come cavolo nero, è un must-have per le zuppe invernali. Le sue foglie scure e nutrienti danno il meglio di sé con le basse temperature, ideali per ribollita o saltate in padella. Cavolo Navone: un cavolo antico ma sempre attuale, il cavolo navone è dolce e versatile, perfetto per purè, zuppe e stufati. Cavolo Verza Invernale: regina degli orti invernali, la verza invernale ha foglie croccanti e resistenti al freddo, ottime sia crude che cotte, perfette per involtini e piatti stufati. Cavolo Verza Moretta: con il suo colore violaceo e il sapore leggermente dolce, la verza moretta aggiunge varietà al tuo raccolto. Ottima nelle insalate invernali e come contorno. Cavolo Verza San Michele: una varietà particolarmente resistente ai climi rigidi. Le sue foglie spesse e croccanti sono perfette per zuppe e stufati durante i mesi più freddi. Cavolfiore Tardivo: il cavolfiore tardivo ti garantirà un raccolto fino all'inverno inoltrato. Versatile in cucina, è ideale per gratin, zuppe e contorni leggeri ma saporiti. Nella prima quindicina di settembre, con la luna calante, continua a seminare per garantire un orto produttivo. In semenzaio all'aperto, è il momento giusto per cipolla bianca, prezzemolo e ravanello. A dimora all'aperto, puoi seminare lattuga da taglio, radicchio da taglio e da cogliere, spinacio e valeriana, per avere raccolti freschi anche quando le temperature iniziano a scendere. Pianificare attentamente le semine e le piantagioni nel tuo orto non solo ti assicura raccolti continui e di qualità, ma ti aiuta anche a risparmiare tempo e denaro. Seguendo il calendario lunare e scegliendo le varietà giuste al momento giusto, ridurrai il rischio di insuccessi e ottimizzerai l'uso delle risorse come acqua e fertilizzanti. Un orto ben programmato richiede meno interventi correttivi, favorendo una gestione più sostenibile e riducendo la necessità di trattamenti costosi. Non perdete quindi l'occasione di preparare il tuo orto per l'autunno e l'inverno. Con le giuste semine e piantagioni, potrai godere di un raccolto rigoglioso anche nei mesi più freddi, risparmiando tempo, lavoro e risorse. Scegli le varietà che meglio si adattano al tuo clima e al tuo terreno, e segui i consigli per un orto produttivo e soddisfacente tutto l'anno.
Il "Cantus Arcticus" di Einojuhani Rautavaara è un capolavoro musicale che celebra la natura artica attraverso un dialogo unico tra l'orchestra e i canti degli uccelli nordici. A cinquant'anni dalla sua creazione, questo concerto rimane un omaggio senza tempo alla bellezza selvaggia della Finlandia.
Nel cuore della Finlandia, in una notte silenziosa nella riserva naturale di Liminka, un uomo si immerge nei suoni della natura circostante. Einojuhani Rautavaara, uno dei compositori più rinomati della Finlandia, sta ascoltando attentamente un concerto insolito, maestoso e misterioso: quello degli uccelli nordici. In mezzo ai vasti e desolati marécages che costeggiano il golfo di Botnia, Rautavaara non può vedere nulla nella fitta oscurità, ma le sue orecchie, insieme ai microfoni che ha posizionato strategicamente, gli confermano che non è solo.
In quel silenzio apparentemente inanimato, una moltitudine di uccelli canta, creando un’armonia naturale che sembra parlare direttamente al cuore del compositore. Quella notte, i canti degli uccelli si intrecciano con le melodie che risuonano nella mente di Rautavaara, unendo i richiami naturali a un accompagnamento di archi che sembra emergere dall'anima stessa della foresta. Nasce così l’ispirazione per una delle opere più iconiche e amate del compositore: il "Cantus Arcticus", un "concerto per uccelli e orchestra" che rappresenta un vibrante omaggio alla natura selvaggia e incontaminata del Nord. Il "Cantus Arcticus" (che potete ascoltare qui), creato nel 1972, è un pezzo singolare nella storia della musica. Scritto per celebrare le cerimonie di laurea dell'Università finlandese di Oulu, questo concerto non si conforma alle tradizionali aspettative di una composizione festosa e orchestrale. Al contrario, Rautavaara presenta al pubblico una musica introspettiva, calma e profondamente meditativa, che invita a una riflessione sul rapporto tra uomo e natura. Come suggerisce il titolo stesso, il "Cantus Arcticus" è un dialogo continuo tra i suoni orchestrali e i canti degli uccelli nordici, registrati dal compositore nelle regioni artiche della Finlandia. Rautavaara utilizza registrazioni di uccelli come le alouette haussecol (allodole nordiche), i cui canti vengono rallentati e resi più gravi grazie a interventi sulla banda magnetica. Questa manipolazione sonora crea un effetto ipnotico e quasi soprannaturale, rendendo i suoni familiari dei canti degli uccelli al contempo estranei e affascinanti.
Ma le allodole non sono le uniche protagoniste di questo affresco sonoro. Nel "Cantus Arcticus", si possono distinguere anche i canti di maestosi cigni e gru, registrati da Rautavaara durante le sue esplorazioni nelle regioni polari. Questi canti vengono moltiplicati, sovrapposti e orchestrati, creando un effetto di ascesa quasi mistica nel movimento finale dell’opera, che culmina in un coro di voci naturali che sembra elevare lo spirito dell’ascoltatore verso le altitudini del cielo nordico.
Il "Cantus Arcticus" ha subito affascinato il pubblico per la sua bellezza e originalità. Le sue sonorità evocative hanno fatto guadagnare a Rautavaara il titolo di "erede di Jean Sibelius", il grande compositore finlandese di cui era stato allievo. Come le sinfonie e il celebre "Finlandia" di Sibelius, anche il "Cantus Arcticus" rende omaggio alla natura finlandese, ma lo fa in un modo che trascende i confini del tempo e dello spazio. C’è qualcosa di universale e profondamente familiare nelle note di flauto debussyste e nei temi lirici e neoclassici di questa composizione. È un canto senza confini, che riecheggia l’eternità della natura e della musica. Il "Cantus Arcticus" non è solo un’opera d’arte, ma una vera e propria esperienza sensoriale. Ascoltarla significa immergersi in un mondo dove il suono diventa immagine, e l’immagine si trasforma in emozione. Rautavaara riesce a catturare non solo i suoni degli uccelli, ma anche l’essenza stessa della natura artica, con le sue vastità solitarie e i suoi silenzi carichi di significato. La sua musica è un invito a riconnettersi con la natura, a riscoprire la bellezza che si cela nei suoni più semplici e puri. A cinquant’anni dalla sua creazione, il "Cantus Arcticus" continua a essere un punto di riferimento per gli amanti della musica e della natura. Rappresenta un esempio perfetto di come l’arte possa elevare il nostro spirito e avvicinarci a ciò che è più autentico e sacro. Il successo di questa composizione ha contribuito a consolidare la reputazione di Rautavaara come uno dei più grandi compositori del ventesimo secolo, capace di fondere tradizione e innovazione in un linguaggio musicale unico. In un mondo sempre più frenetico e distante dalla natura, il "Cantus Arcticus" ci ricorda l’importanza di fermarsi, ascoltare e apprezzare la bellezza che ci circonda. È un’opera che invita alla contemplazione e che celebra la simbiosi tra l’uomo e il suo ambiente. Rautavaara, attraverso questa sinfonia di canti d’uccelli e orchestrazioni delicate, ci offre una finestra su un mondo che rischia di andare perduto, ma che grazie alla sua musica, può essere eternamente preservato nella nostra memoria collettiva. In conclusione, il "Cantus Arcticus" di Einojuhani Rautavaara è più di un semplice concerto: è un dialogo tra il naturale e l'umano, un omaggio alla bellezza incontaminata della natura e un richiamo alla nostra responsabilità di custodirla. È un’opera che continua a ispirare e a trasportare l’ascoltatore in un viaggio sonoro attraverso i paesaggi selvaggi e incontaminati del Nord, ricordandoci che, come gli uccelli che cantano nel cielo artico, anche noi facciamo parte di un’armonia più grande, universale e senza tempo.
Maurice Ravel, attraverso il "Jardin Féérique" dal balletto "Ma Mère l’Oye", cattura la magia e la bellezza della natura. La musica evoca un giardino incantato e celebra la rinascita, unendo tecnica e sensibilità.
Maurice Ravel, uno dei compositori più celebri del XX secolo, è noto per la sua abilità nel trasportare gli ascoltatori in mondi magici e incantati attraverso le sue composizioni. Una delle sue opere più affascinanti, il "Jardin Féérique" dal balletto "Ma Mère l’Oye", è un perfetto esempio di come la natura possa ispirare la musica classica in modo sublime. Nel testo che accompagna la partitura di "Ma Mère l’Oye", Ravel dipinge un quadro sonoro che evoca immagini vivide e poetiche. La scena è quella di un giardino incantato al sorgere del sole, dove un principe incontra una principessa addormentata, risvegliata dal canto degli uccelli e dal primo chiarore del giorno. La musica di Ravel cattura questo momento con una delicatezza e una sensibilità straordinarie, trasformando la semplice descrizione in un’esperienza emozionale.
Il "Jardin Féérique" è la scena finale del balletto "Ma Mère l’Oye" (potete ascoltarlo qui), una suite orchestrale basata su fiabe popolari. In questa sezione, la narrazione musicale si concentra sul risveglio della principessa e sull’unione dei due amanti, circondati da creature fiabesche. Le note di Ravel, come un colpo di triangolo scintillante come la rugiada, creano un’atmosfera di magia e meraviglia. Le melodie delicate e espressive del violino e del celesta, i suoni della clarinetta e dell’arpa, e l’intero ensemble orchestrale contribuiscono a dipingere un quadro sonoro che sembra sospeso nel tempo. Questo momento, descritto da Ravel come un’apoteosi, è un omaggio alla bellezza e alla potenza della natura che si risveglia, un’esplosione di luce e colori che riempie l’aria.
In musica, il termine apoteosi significa letteralmente "vicino agli dei" e viene utilizzato per indicare un omaggio supremo. Ravel, con la sua capacità di fondere tecnica e sensibilità, crea un’apoteosi che è al tempo stesso un tributo alla natura e alla sua forza rigeneratrice. Gli strumenti musicali, con le loro tonalità crescenti e i timbri variopinti, riescono a evocare l’alba di un nuovo giorno e il risveglio della vita. L’orchestra, attraverso una progressione sonora unica, trasmette il senso di un miracolo in atto. I colpi di timpani, i suoni dei corni e dei bassoni, e le corde che si uniscono in un crescendo armonico, rappresentano l’unione dei personaggi del balletto che celebrano l’amore e la rinascita. Ravel era affascinato dalla natura e dalle sue manifestazioni, e questa passione si riflette in molte delle sue opere. Il "Jardin Féérique" è un esempio lampante di come la natura possa essere rappresentata attraverso la musica, non solo come sfondo ma come protagonista. La sua musica rende tangibile l’idea del risveglio della natura, della primavera che ritorna, della vita che si rinnova. Un altro capolavoro di Ravel, "Daphnis et Chloé" (potete ascoltarlo qui), è spesso considerato "il più bel risveglio della natura conosciuto dalla musica classica". Questa opera, un balletto in un atto, è un’ode alla bellezza della natura e all’amore che fiorisce in essa. Le sue orchestrazioni ricche e i cori eterei dipingono un paesaggio sonoro che celebra la rinascita e la vitalità del mondo naturale. La ricerca sonora di Ravel, con la sua dimensione di mistero e meraviglia, ci ricorda che la natura stessa è una fonte inesauribile di ispirazione. La sua abilità nel catturare questi momenti e nel trasformarli in musica è ciò che lo rende uno dei compositori più amati e rispettati della storia.
A testimonianza della duratura influenza di Ravel, il film "Boléro" di Anne Fontaine, uscito il 6 marzo 2024, esplora il mondo complesso e affascinante di questo compositore. Con Raphaël Personnaz nel ruolo principale, il film offre una visione intelligente e sensibile del più enigmatico dei compositori, immergendoci nel suo universo musicale e nelle sue ispirazioni. Il "Jardin Féérique" di Maurice Ravel rimane una delle opere più belle e incantevoli ispirate dalla natura. La sua musica continua a risuonare nei cuori degli ascoltatori, ricordandoci la bellezza e la magia del mondo naturale. Ravel, attraverso la sua arte, ci invita a vedere e sentire la natura con occhi e orecchie nuove, rivelando l’incanto che ci circonda ogni giorno.
Ad agosto, il turismo incontra il florovivaismo in un viaggio tra fiere internazionali e destinazioni affascinanti. Un mix perfetto di vacanza e aggiornamento professionale.
Agosto si presenta come un mese ideale per combinare vacanze e lavoro, offrendo un'opportunità unica di scoprire nuove destinazioni e partecipare a importanti fiere internazionali nel settore del florovivaismo e del paesaggismo. Unire l'utile al dilettevole non è mai stato così semplice, grazie a una serie di eventi che si svolgono in alcune delle più belle località del mondo.
Il viaggio inizia in Danimarca, con la Flora Dania Autumn Trade Fair dal 14 al 15 agosto 2024 a Odense. Presso Logistikvej 25A, gli appassionati di piante in vaso potranno esplorare una vasta gamma di prodotti innovativi e scoprire le ultime tendenze del settore. La città di Odense, oltre a essere un centro nevralgico per il florovivaismo, è anche la patria di Hans Christian Andersen, offrendo così un'opportunità di esplorare la cultura e la storia danese.
Subito dopo, si può volare nel Regno Unito, precisamente a Southport, per il SouthPort Flower Show che si terrà dal 15 al 18 agosto 2024. Il Victoria Park, PR8 1RX, accoglierà esposizioni floreali e spettacoli di grande impatto visivo. Southport, con le sue eleganti passeggiate e le ampie spiagge, è la destinazione perfetta per chi vuole rilassarsi e allo stesso tempo immergersi nel mondo dei fiori.
Il 20 agosto 2024, il viaggio prosegue in Belgio con Florall, presso Waregem Expo, Zuiderlaan 20. Dalle 9:00 alle 18:30, gli operatori del settore avranno l'opportunità di ammirare prodotti arboricoli e piante ornamentali di alta qualità. Waregem, situata nelle Fiandre, offre non solo un'esperienza fieristica di primo livello, ma anche la possibilità di esplorare una regione ricca di tradizioni e specialità culinarie.
Per gli appassionati di verde, la tappa successiva è in Olanda per The GROEN-Direkt Autumn Fair che si terrà a Boskoop il 21 e 22 agosto 2024. Questa fiera è un punto di riferimento per i professionisti del settore, grazie alla vasta gamma di piante e accessori per il giardinaggio. Boskoop, conosciuta per i suoi vivai, è un'ottima meta per chi desidera approfondire le proprie conoscenze nel settore.
Infine, il viaggio si conclude negli Stati Uniti con The Landscape Show, il 23 agosto 2024 a Orlando, Florida. Presso l'Orange County Convention Center, il salone professionale del paesaggismo presenterà le ultime tendenze in design del paesaggio e gestione del verde. Orlando, famosa per i suoi parchi a tema, è l'ideale per unire l'utile al dilettevole, offrendo un mix di svago e apprendimento.
Queste fiere rappresentano un'occasione imperdibile per i professionisti del florovivaismo e del paesaggismo di aggiornarsi sulle ultime novità, fare networking e, al contempo, godersi una vacanza in destinazioni affascinanti. Visitare queste città non solo arricchisce professionalmente, ma permette anche di scoprire culture diverse e di rilassarsi in ambienti nuovi. Per maggiori dettagli e aggiornamenti su queste e altre fiere, consulta la sezione "Fiere nel mondo" e preparati a un agosto all'insegna del verde e del viaggio.
Sui podi i bouquet offerti agli atleti non sono semplici omaggi floreali. Trasmettono messaggi profondi e significati che cambiano a seconda del Paese ospitante
I Giochi Olimpici non solo celebrano lo sport, ma mettono in risalto anche i simboli di pace, unità e resilienza. Tra questi simboli i fiori occupano un posto speciale. Molto più che semplici ricompense offerte agli atleti, trasmettono messaggi potenti che rendono omaggio ai valori e allo spirito dei Giochi Olimpici, il cui motto è: “Citius, Altius, Fortius”, che in latino significa “Più veloce, più alto, più forte”. Nell'antichità, i vincitori dei Giochi Olimpici venivano onorati con una corona di alloro, detta "kotinos", realizzata con i rami dell'olivo selvatico del santuario di Zeus. Questa corona simboleggiava non solo la vittoria e il prestigio, ma anche l'eccellenza e l'onore.
Fu solo con i Giochi Olimpici moderni che i vincitori di medaglie ricevettero mazzi di fiori oltre alle loro medaglie. Questa tradizione venne poi adottata per tutte le edizioni dei Giochi Olimpici, estivi ed invernali. E ogni edizione dei Giochi ha aggiunto il suo tocco unico, utilizzando fiori che riflettono la cultura, la storia e l'ambiente naturale del paese ospitante. La composizione dei bouquet olimpici varia da paese a paese, con ogni bouquet attentamente progettato per rappresentare le caratteristiche distintive del paese ospitante.
Sidney 2000
In Australia, i bouquet erano composti da fiori autoctoni come l'acacia pycnantha, la banksia e l'anigozanthos. Queste piante simboleggiavano la biodiversità unica del continente australiano e celebravano l'integrazione della cultura aborigena nei Giochi.
Londra 2012
Per i Giochi di Londra i bouquet erano composti principalmente da rose, lavanda, rosmarino e grano. Ogni fiore aveva un significato specifico: la rosa simboleggiava l'Inghilterra, la lavanda e il rosmarino rappresentavano il ricordo e la perseveranza, e il grano parlava di prosperità e crescita.
Rio 2016
In Brasile, i bouquet olimpici erano costituiti da fiori tropicali come orchidee, bromelie e felci. Queste piante rappresentavano la ricchezza della flora brasiliana e lo spirito vibrante e colorato della cultura locale.
Tokio 2020
Particolarmente significativi erano i bouquet dei Giochi di Tokyo, tra cui fiori coltivati nelle aree colpite dal terremoto e dallo tsunami del 2011, girasole, crisantemo e genziana simboleggiavano speranza, resilienza e rinnovamento, in omaggio alle vittime.
Quali fiori per le Olimpiadi di Parigi 2024?
Per i Giochi di Parigi 2024, i bouquet saranno composti da fiori e foglie locali, a simboleggiare l’unità e la diversità della Francia. L'esatta composizione dei bouquet non è stata ancora annunciata, ma probabilmente comprenderà fiori di stagione come gigli o iris, ma anche diverse varietà di piante selvatiche e di miele.
In attesa di scoprire i bouquet dei vincitori, i parchi e i giardini della capitale espongono con orgoglio una nuova varietà di dalie, scelte per diventare l'emblema dei Giochi Olimpici di Parigi 2024.
Stimoli di Floraviva offerti a vivai e a garden center per creare attività legate al mercato florovivaistico
Le ricorrenze di luglio e agosto offrono molte opportunità per organizzare eventi, promozioni a tema e attività speciali nei vivai e nei garden center, sfruttando l'interesse del pubblico verso queste celebrazioni e aumentando la visibilità. Ecco tutte le ricorrenze di luglio e agosto:
30 luglio - Giornata internazionale dell'amicizia
1 agosto - Festa nazionale in Svizzera
9 agosto - Giornata internazionale dei popoli indigeni
12 agosto - Giornata internazionale della gioventù e Giornata mondiale dell’elefante
13 agosto - Giornata internazionale dei mancini
15 agosto - Assunzione di Maria Vergine
19 agosto - Giornata mondiale della fotografia
21 agosto - Giornata mondiale dell’imprenditore
23 agosto - Giornata internazionale della commemorazione della tratta degli schiavi e della sua abolizione
La serata più attesa della moda, il Met Gala di New York, ha di nuovo incantato con celebrità adornate di abiti sontuosi sotto il tema "I Giardini del Tempo"
Il Met Gala, l'evento di punta del calendario mondano di New York, ha ancora una volta incantato con il suo sfoggio di glamour e creatività. Quest'anno, numerose celebrità come Serena Williams, i giocatori di basket Angel Reese, Dwyane Wade e Ben Simmons, oltre alla cantante sudafricana Tyla, hanno sfilato sul tappeto rosso, ciascuna sfoggiando abiti raffinati per celebrare il tema "I Giardini del Tempo". L'ispirazione di quest'anno, "The Garden of Time", fa riferimento a un racconto dell'autore di fantascienza americano J.G. Ballard. La storia parla di un uomo che torna indietro nel tempo cogliendo ogni fiore del suo giardino fino a renderlo sterile. Questa tematica ha ispirato un'esplosione di look floreali e botanici, trasformando il tappeto rosso in un vero e proprio giardino incantato. L'evento è stato copresieduto da figure emblematiche del mondo dello spettacolo, tra cui l'attrice Zendaya, la cantante Jennifer Lopez, l'attore australiano Chris Hemsworth e il cantante latino Bad Bunny. Insieme, hanno inaugurato l'esposizione intitolata "La Bella Addormentata - Risvegliare la Moda", una retrospettiva affascinante che esplora l'evoluzione e la risurrezione delle tendenze moda attraverso i decenni.
Il Met Gala, lanciato nel 1948, si tiene ogni primo lunedì di maggio per celebrare l'apertura della mostra primaverile del Costume Institute al Metropolitan Museum of Art di New York. Dal 1995, questo evento benefico ha permesso di raccogliere 223,5 milioni di dollari a favore dell'istituto. Partecipare al Met Gala non è alla portata di tutte le tasche. Un biglietto per la serata costa non meno di 75.000 dollari. Le celebrità, invece, vi partecipano generalmente su invito dei grandi marchi che le vestono. Per coloro che desiderano godersi la serata in compagnia dei propri cari, bisogna prevedere circa 300.000 dollari (ovvero 280.000 euro). Per i nostri cari lettori, è importante sottolineare che non si declina mai un invito di Anna Wintour. Quando si ha il privilegio e l'onore di far parte della lista degli invitati, la cosa minima da fare è rispondere presente indossando il proprio abito più bello. Se una star non si presenta senza una ragione valida, non avrà mai più l'opportunità di calcare il tappeto rosso del Met Gala. Questa edizione del Met Gala rimarrà impressa nella memoria non solo per i suoi abiti spettacolari, ma anche per la celebrazione della natura e del tempo attraverso la moda. Ogni invitato ha contribuito a creare una serata in cui l'arte della moda si è perfettamente fusa con l'ispirazione floreale, offrendo un vero e proprio spettacolo di bellezza ed eleganza. Assicuratevi di non perdere mai questa occasione unica se vi arriva l'invito.
Parigi in Fiore per il 14 luglio: una passeggiata tra verde urbano e tradizione
In questo 14 luglio, vi invitiamo a una passeggiata unica tra le strade di Parigi, alla scoperta di come la capitale francese si sia trasformata in un giardino urbano. Mentre la città si prepara ad accogliere i visitatori delle Olimpiadi, i parigini, negozi, bar, ristoranti e l'amministrazione comunale hanno unito le forze per affrontare le sfide ambientali e migliorare la qualità della vita attraverso il verde. Questa iniziativa rappresenta un impegno collettivo che si riflette in ogni angolo della città, dai balconi fioriti alle grandi aiuole lungo i viali. Iniziamo la nostra passeggiata dai quartieri residenziali, dove i balconi dei parigini sfoggiano simplice composizioni di gerani e altre piante resistenti al calore estivo. Questa iniziativa, sostenuta dal comune, non solo abbellisce gli edifici, ma aiuta anche a creare microclimi più freschi nelle zone densamente popolate.
Proseguendo, ci dirigiamo verso le contralée, dove la diversità botanica è sorprendente. Qui, piante autoctone e resistenti al clima si mescolano con varietà ornamentali. Questi spazi, progettati per essere sia estetici che funzionali, rappresentano un rifugio per la biodiversità e contribuiscono a ridurre l'isola di calore urbana. Alcune aree sono lasciate deliberatamente incolte o seminate con piante "selvatiche", per favorire la biodiversità e offrire un aspetto più naturale. Tuttavia, a volte questa scelta può risultare ambivalente, facendo sorgere dubbi se si tratti di una decisione consapevole o di una semplice mancanza di manutenzione, come si è visto nel caso del Parc de la Villette.
La nostra passeggiata ci porta poi sui Champs-Élysées, dove la tradizione si fonde con l'innovazione. In vista delle Olimpiadi, le aiuole lungo questo iconico viale sono state rinnovate con fioriture classiche e moderne. Qui, la cura del verde non è solo un atto di bellezza, ma anche un impegno per mostrare al mondo una Parigi sostenibile e rispettosa dell'ambiente.
Questo impegno collettivo verso il verde è parte di una strategia più ampia della città di Parigi, mirata a contrastare il cambiamento climatico e migliorare la qualità della vita. L'amministrazione comunale, sotto la guida di Christophe Najdovski, ha avviato numerosi progetti di vegetazione urbana, dalla piantumazione di alberi alla creazione di nuovi spazi verdi. Queste iniziative non solo rendono Parigi più bella, ma contribuiscono anche a creare un ambiente più sano e vivibile per tutti.
Un'esperienza indimenticabile tra fiori e tradizioni
Prepararsi per la Feria de las Flores di Medellín è come entrare nel cuore della cultura e delle tradizioni colombiane. Dal 2 al 11 agosto 2024, la città si trasforma in un’esplosione di colori, profumi e celebrazioni che attirano visitatori da tutto il mondo. Tra gli eventi più attesi, El Desfile de Silleteros, la sfilata dei Silleteros, è senza dubbio il momento clou della fiera.
I "Silleteros" sono i protagonisti della Feria de las Flores. Questi portatori, originari della cittadina di Santa Elena, trasportano sulla schiena imponenti composizioni floreali chiamate "silletas". Le silletas, create la notte prima dell'evento per garantire la massima freschezza dei fiori, possono pesare fino a 90 kg. Vedere i Silleteros camminare per miglia con questi capolavori sulle spalle è uno spettacolo impressionante che testimonia la loro passione e orgoglio.
La Feria de las Flores è molto più di una semplice parata. È un festival di 10 giorni che trasforma Medellín in un giardino fiorito. Le strade, i balconi, i terrazzi e i giardini della città si adornano di fiori. Gli eventi includono la sfilata dei cavalli, il festival orchestrale, il festival nazionale della trova (dove i cantanti improvvisano versi creativi e umoristici), la sfilata di auto d'epoca e il carnevale chiva con i tipici autobus colorati. Non mancano le mostre di uccelli e orchidee nei giardini botanici e le feste nei vari quartieri della città. La Feria de las Flores è un'occasione unica per immergersi nella cultura "Paisa", che celebra la tradizione, la famiglia e la terra con un'accoglienza calorosa per tutti i visitatori. Se state pensando a un viaggio speciale, non perdete l'opportunità di vivere questa incredibile manifestazione. Preparatevi a partire dal 2 al 11 agosto 2024 per un’esperienza indimenticabile alla Feria de las Flores di Medellín.
Il fenomeno della raccolta self-service, noto come U-pick, sta conquistando sempre più consumatori, soprattutto famiglie, pensionati e residenti urbani. Nato in Inghilterra, questo metodo consente ai clienti di raccogliere direttamente frutta, verdura e fiori presso le aziende agricole, vivendo un'esperienza unica e riconnettendosi con la natura. In Italia, numerose aziende agricole offrono questa opportunità, promuovendo un’agricoltura sostenibile e biologica. La raccolta in azienda permette ai consumatori di riscoprire varietà dimenticate e metodi di coltivazione tradizionali, offrendo prodotti freschi a km 0. Inoltre, facilita il dialogo con i produttori, che spesso condividono segreti e tecniche per una coltivazione sostenibile.
Tra le aziende italiane che propongono l'esperienza U-pick troviamo Principe di Fino, in provincia di Como, dove è possibile raccogliere mirtilli biologici da metà giugno. Agricola Fior di Frutta, ai Campi Bassi di Gorle, offre la possibilità di raccogliere ciliegie, albicocche, pesche, susine e tulipani. Tulipania, a Terno d’Isola, permette di cogliere tulipani, iris, narcisi, girasoli e zucche, organizzando anche laboratori didattici per i più piccoli. Il Ceraseto offre una vasta gamma di frutta e verdura stagionale, mentre Tulipani italiani ad Arese presenta un campo di tulipani con 450 varietà diverse. Il modello U-pick, già collaudato in Inghilterra, sta iniziando a diffondersi anche in Italia grazie a iniziative come quella di Coldiretti. La raccolta self-service non solo riduce i costi di raccolta per i produttori, ma avvicina anche il mondo agricolo a quello dei consumatori, migliorando la cultura sull’ortofrutta e valorizzando la qualità dei prodotti locali. In conclusione, il fenomeno U-pick rappresenta un'opportunità per le aziende agricole di promuovere pratiche sostenibili e per i consumatori di vivere un’esperienza autentica e formativa, contribuendo alla valorizzazione del settore agricolo italiano.