Ispirazioni

Superstudio e The Line: dal sogno alla distopia
Nel 1969, il pistoiese Adolfo Natalini, co-fondatore del gruppo Superstudio, ideò il progetto The Line NH45-1. Questo progetto visionario immaginava un'architettura monumentale continua che sfidava le convenzioni urbanistiche dell'epoca, rappresentando una critica radicale alla società consumistica e all'uniformità dell'architettura moderna. Superstudio, con il suo Monumento Continuo, cercava di denunciare la perdita di individualità e libertà, evocando un futuro distopico per mettere in discussione le direzioni della società e dell'architettura.
 
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The Line promette invece una vita ideale per i suoi futuri abitanti, con energia rinnovabile, intelligenza artificiale, e zero inquinamento. Tuttavia, questa visione utopica nasconde molte ombre. La città sarà completamente controllata, con una gestione centralizzata che lascia poco spazio alla spontaneità e all'imperfezione umana. Dietro le facciate specchiate, gli algoritmi predittivi definiranno le necessità delle persone prima ancora che ne siano consapevoli. Il paragone con il Monumento Continuo di Superstudio è inevitabile, ma mentre il progetto di Natalini era una critica sociale, The Line sembra materializzare quell'incubo in una forma ben reale. La partecipazione di creativi di Hollywood, come Nathan Crowley e Jeff Julian, nella progettazione di The Line, suggerisce un'estetica cyberpunk che riflette le distopie cinematografiche piuttosto che i principi urbanistici.
 
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Possiamo dire che Superstudio vedeva nell'architettura un mezzo di conoscenza e critica, utilizzando il design per esplorare le possibilità e i limiti della società. The Line, invece, si presenta come un colossale esperimento di gated community, dove il controllo totale e la tecnologia avanzata promettono un'utopia che, in realtà, potrebbe diventare una distopia elitaria e isolante. Questo confronto tra passato e presente solleva importanti interrogativi sul futuro dell'urbanistica e su come le nostre città potrebbero evolvere in risposta alle sfide globali.
 
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L'espressione libera negli spazi abbandonati

Quando un'area urbana viene abbandonata dagli esseri umani, si trasforma in un terreno incolto o spazio abbandonato. Questi spazi, che includono zone industriali, giardini abbandonati, rovine e aree lungo vie di trasporto, diventano teatro di un processo ecologico di colonizzazione spontanea. Piante e animali vi trovano rifugio, creando comunità ricche di specie. Il prato si trasforma in rovi, arbusti e infine in una foresta rigogliosa. Gli spazi abbandonati rappresentano l’espressione libera della natura, dove la diversità di flora e fauna si manifesta senza interventi umani. Questi spazi diventano rifugi non solo per la vita selvatica, ma anche per esseri umani che cercano luoghi lontani dagli sguardi indiscreti, mentre altri li usano come discariche improvvisate.

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Pubblicato nel 2017, Flore des friches Urbaines è la prima opera a elencare e identificare la vegetazione selvatica delle terre desolate urbane. Presenta 258 specie (le piante più diffuse nelle terre desolate, ma anche alcune più rare, tipiche di questo ambiente), illustrate da 600 fotografie e 800 disegni. Pubblicato da Xavier Barral, Flore des friches Urbaines è il frutto della collaborazione di loro tre personalità i cui diversi approcci ne fanno una guida di riferimento scientifica, poetica e accessibile a tutti. 

Mostra "La nature des friches" all'Îlot-S di Annecy, Francia

Fino al 21 settembre 2024

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I fiori nel tatuaggio sono una tradizione antica quanto il tatuaggio stesso, con una storia ricca di significati che variano a seconda delle culture.

Ogni fiore può rappresentare una gamma di simboli: vita, vittoria, matrimonio, morte, vitalità, giovinezza, femminilità, amore e molto altro. In molte culture, la flor rappresenta il Rinascimento o l'elemento centrale della vita. I fiori nel tatuaggio rimangono una delle figure più popolari grazie al loro ruolo cruciale nelle tradizioni globali, rintracciabili attraverso miti, poesie e canzoni. In passato, i fiori erano visti come messaggeri per trasmettere sentimenti. Nel periodo vittoriano, la “Floriografia” permetteva di comunicare sentimenti nascosti attraverso il simbolismo dei fiori.

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Il tatuaggio floreale è una categoria specializzata che può essere realizzata con diverse tecniche e forme grafiche, dalla delicata incisione a stili moderni ed eclettici. Fiori e tatuaggi evocano emozioni e sentimenti, motivo per cui i fiori sono tra i motivi più antichi del tatuaggio. Elementi floreali si trovano nelle rappresentazioni stilizzate del tatuaggio tribale, simboleggiando spesso l'appartenenza a una famiglia o gruppo. In Giappone, i fiori di ciliegio sui guerrieri simboleggiavano la fragilità della vita e la consapevolezza della morte. Per i marinai americani, una rosa tatuata poteva rappresentare un nuovo inizio, una promessa o un omaggio alla morte. Indipendentemente dal periodo storico o dal contesto culturale, l'essere umano ha sempre sentito il bisogno di creare legami eterni con la natura. I fiori, attraverso il tatuaggio, offrono un modo per celebrare questa connessione in maniera permanente e significativa.

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Eventi di Giugno 2024 nel Mondo del Floro - Vivaismo

Un mese ricco di appuntamenti imperdibili per il settore floro-vivaistico: ecco le principali fiere di giugno 2024 da non perdere in Italia e all'estero.

 Giugno 2024 si prospetta un mese intenso e stimolante per il settore del florovivaismo, con numerosi eventi e fiere che offriranno opportunità di networking, aggiornamento professionale e scoperta delle ultime novità del settore. Di seguito una panoramica delle principali manifestazioni in programma.

  1. The GROEN-Direkt Summer Days Dal 10 al 11 giugno in Olanda, i Summer Days di GROEN-Direkt rappresentano un'opportunità chiave per i professionisti del verde di incontrarsi e scoprire nuove tendenze.

  2. Flower Trials Dall'11 al 14 giugno, 61 aziende ibridatrici in tre regioni presenteranno le loro ultime innovazioni nel campo delle piante da vaso e da aiuola.

  3. Marché Aux Fleurs Il 15 e 16 giugno, il Castello di Aymavilles in Valle d'Aosta ospiterà le Giornate Fiorite, un evento dedicato agli appassionati di piante e fiori.

  4. Spogagafa Dal 16 al 18 giugno a Colonia, Spogagafa è la fiera leader nel settore del giardinaggio e del barbecue, ideale per scoprire nuovi prodotti e soluzioni per il verde.

Questi eventi rappresentano un'opportunità unica per gli operatori del settore florovivaistico di aggiornarsi, incontrarsi e scambiare idee, contribuendo al progresso e alla sostenibilità del settore. Non perdete l'occasione di partecipare a queste importanti manifestazioni!

Per maggiori dettagli, visita Floraviva - Fiere nel mondo.

 

Redazione

Peter Wohlleben, guardaboschi tedesco e autore del best-seller "La vita segreta degli alberi", ci guida alla scoperta del sorprendente mondo degli alberi, svelandone i segreti e l'importanza per l'umanità. Il suo libro, tradotto in oltre quaranta lingue, ci invita a proteggere questo patrimonio naturale.

 

Peter Wohlleben, il guardaboschi più famoso al mondo, ha conquistato il cuore dei lettori con il suo libro "La vita segreta degli alberi" (Das geheime Leben der Bäume), pubblicato nel 2015. Questo best-seller internazionale, tradotto in più di quaranta lingue, ci offre uno sguardo intimo e affascinante sul mondo degli alberi, rivelando come interagiscono, comunicano e si proteggono.
Con un talento narrativo straordinario, Wohlleben ci porta a immergerci nell'intimità degli alberi, fino alle loro radici. Attraverso le pagine del suo libro, scopriamo il funzionamento straordinario del bosco: un ecosistema complesso in cui gli alberi non solo competono per la luce e le risorse, ma collaborano anche tra loro. Utilizzando reti sotterranee di radici e funghi, gli alberi scambiano nutrienti e segnali chimici, dimostrando una forma di comunicazione sofisticata e interdipendenza.
"La vita segreta degli alberi" non è solo un libro di divulgazione scientifica, ma un vero e proprio manifesto per la protezione della natura. Wohlleben ci ricorda che gli alberi sono essenziali per la nostra sopravvivenza e per quella del pianeta. Proteggere gli alberi significa, infatti, proteggere l'intera umanità. Gli alberi ci forniscono ossigeno, purificano l'aria, regolano il clima e offrono habitat a numerose specie.
 
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Con il suo approccio empatico e la sua capacità di rendere accessibili le complesse dinamiche della vita forestale, Peter Wohlleben ci mostra che il bosco è un luogo di meraviglia e di scoperta, un patrimonio prezioso che dobbiamo proteggere per le generazioni future.
In conclusione, "La vita segreta degli alberi" è un libro che ispira e educa, aprendo una finestra su un mondo naturale straordinario e fragile. La lettura di questo libro ci arricchisce di conoscenza e consapevolezza, spingendoci a diventare custodi attenti e rispettosi della nostra foresta globale.

 

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Andrea Branzi, architetto e teorico fiorentino, ha rivoluzionato il design e l'architettura, fondendo pratica e teoria. Fondatore di Archizoom e della Domus Academy, Branzi ha lasciato un segno indelebile nel mondo dell'arte e del pensiero architettonico.

 

Andrea Branzi, nato a Firenze nel 1938, è stato un architetto e designer italiano di fama internazionale, noto per il suo approccio innovativo che non separava mai la pratica dalla teoria. Per Branzi, l'architettura non era solo l'arte della costruzione, ma una forma di pensiero complesso e articolato, strettamente legato alla conoscenza. La sua visione si concentrava sulla "architettura radicale", un movimento pionieristico in Italia che cercava di ridefinire i confini dell'architettura, emancipandola dalle strutture tradizionali e materiali per offrire maggiore libertà individuale e mobilità sociale.

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Durante tutta la sua vita, Branzi ha esplorato la relazione tra l'uomo e il suo ambiente, vedendo il design e l'architettura come strumenti concettuali capaci di trasformare i modi di vivere e il territorio. Questo pensiero si rifletteva nel suo lavoro in vari campi, dal design industriale all'architettura, dalla pianificazione urbana all'educazione e alla promozione culturale.

Nel 1964, Branzi fu tra i fondatori di Archizoom, un'agenzia di design e architettura avanguardista che promuoveva una totale astrazione dell'architettura. Questo gruppo divenne celebre per le sue idee rivoluzionarie e contestatarie, che sfidavano le convenzioni del tempo. Branzi è stato anche il fondatore e direttore della Domus Academy, una prestigiosa scuola di design a Milano, che ha contribuito a formare generazioni di designer.

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Le opere di Branzi sono state esposte in numerosi musei internazionali, tra cui i musei delle arti decorative di Montreal e Parigi. Oltre a creare, Branzi ha svolto un ruolo fondamentale nella promozione di esposizioni culturali e ha partecipato alle principali iniziative culturali internazionali. Ha collaborato con rinomati produttori di design come Alessi, Cassina, Vitra e Zanotta, consolidando la sua posizione come figura centrale nel mondo del design.

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Andrea Branzi ha vissuto e lavorato a Milano, dove ha insegnato design presso l'Istituto Politecnico. La sua morte il 9 ottobre 2023 segna la perdita di un visionario, la cui eredità continua a ispirare il mondo dell'architettura e del design. La sua opera rimane un punto di riferimento per chiunque cerchi di comprendere e innovare l'interazione tra l'uomo e il suo ambiente.

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Immersi nella campagna dello Shropshire, i premiati roseti di David Austin ospitano la Collezione nazionale di rose inglesi. I cinque giardini tematici, con oltre 700 varietà di rose, offrono un'esperienza sensoriale mozzafiato aperta tutto l'anno.

 

I Giardini di Rose e il Centro di Piante di David Austin, situati ad Albrighton, nel cuore dello Shropshire, sono una destinazione imperdibile per gli amanti dei fiori. Con un'abbondanza di colori e profumi, questi giardini rappresentano uno spettacolo naturale di rara bellezza. Considerato uno dei migliori roseti del mondo, ha ricevuto l'“Award of Garden Excellence” dalla World Federation of Rose Societies, uno dei soli tre giardini in Inghilterra a essere insignito di tale onorificenza.

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Il Giardino dei Leoni è così chiamato grazie alla scultura di un leone realizzata da Pat Austin, che funge da punto focale. Le lunghe bordure mescolano rose arbustive e piante erbacee perenni, creando un contrasto affascinante di colore, forma, struttura e profumo. Le rose arboree standard aggiungono altezza e struttura, rendendo questo giardino un luogo perfetto per passeggiare e rilassarsi.
Il Giardino Lungo costituisce il nucleo centrale del roseto e ospita la collezione di rose antiche, che fioriscono una volta all'inizio dell'estate. Questo giardino include anche rose moderne a cespuglio e molte rose inglesi, estendendo la stagione di fioritura. Le pergole, intersecate da rose rampicanti, aggiungono un ulteriore livello di bellezza, soprattutto quando producono piccoli fianchi più tardi nella stagione.
Il Giardino Rinascimentale è dedicato alle rose inglesi e ospita la Collezione nazionale di rose inglesi. La fioritura inizia a fine maggio e continua fino alle prime gelate invernali. Questo giardino dimostra la grande versatilità delle rose inglesi, con una vasta gamma di fiori e profumi, abitudini e dimensioni, rendendolo forse il più bello di tutti i giardini di Albrighton.
Il Giardino Vittoriano è un giardino formale composto da tre bordure circolari che diminuiscono di larghezza verso il centro. Piantate con rose inglesi e altre rose arbustive a fioritura ripetuta, le bordure sono un tripudio di colori e profumi. Il punto focale è la grande scultura centrale in pietra, circondata da rampicanti inglesi coltivati su archi, pergole e lungo il muro di otto metri che circonda il giardino.
Il Giardino del Patio presenta esemplari di rose inglesi in grandi fioriere decorative in terracotta. Queste rose, con la loro crescita arrotondata e arbustiva, sono ideali per essere coltivate in contenitori, conferendo carattere e interesse all'area ghiaiata intorno al Plant Center. I loro fiori deliziosamente profumati possono essere facilmente apprezzati da vicino.
Il Giardino delle Specie contiene le vere rose selvatiche e i loro ibridi vicini. Questo giardino è tra i primi a fiorire ed è particolarmente bello all'inizio dell'estate. Dopo la fioritura, le rose sviluppano i fianchi, che in autunno si colorano completamente, attirando uccelli che si nutrono dei semi.

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Una visita ai Giardini di Rose di David Austin non è solo un viaggio tra le meraviglie floreali, ma un'immersione nella storia e nella passione per la botanica che caratterizza la famiglia Austin da generazioni. Per ulteriori informazioni e per pianificare la vostra visita, consultate il sito ufficiale di David Austin Roses. Non perdete l'occasione di vivere un'esperienza unica nel cuore dello Shropshire, dove la bellezza delle rose incontra l'arte del giardinaggio.

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Atelier Faber, fondata nel 2019 da Gabriel Pontoizeau e Luca Antognoli, è un'agenzia di architettura che fonde l'arte artigianale con la consapevolezza ecologica. Le loro opere, in armonia con il paesaggio, risvegliano un nuovo apprezzamento per l'ambiente.

 

Atelier Faber, un'agenzia di architettura sostenibile fondata nel 2019 da Gabriel Pontoizeau e Luca Antognoli, si distingue per il suo approccio unico all'architettura, che intreccia maestria artigianale e sensibilità ecologica. Gli edifici realizzati da Atelier Faber, costruiti con materiali naturali, non solo rispettano ma anche valorizzano la storia e la fragilità dei luoghi in cui sorgono, incarnando l'ideale di "abitare poeticamente il mondo".

Prima di fondare Atelier Faber, Pontoizeau e Antognoli si sono formati alla Scuola Nazionale di Architettura di Parigi-Belleville e hanno arricchito la loro esperienza in studi notevoli in Svizzera e Giappone. Questo background ha influenzato profondamente il loro stile, che enfatizza l'integrazione delle strutture nell'ambiente circostante e l'importanza della contemplazione nella loro architettura.

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La filosofia dell'Atelier è quella di inserire le strutture in modo che dialoghino con il sito, enfatizzando l'importanza del paesaggio e del contesto ambientale. "Attraverso il nostro lavoro, cerchiamo di tradurre il nostro rapporto con il mondo, un mondo di cui dobbiamo prenderci cura per vivere in simbiosi con esso," spiega Pontoizeau. La loro visione ha dato vita a progetti come Roques, una installazione di 20 m² per il Festival internazionale dei giardini di Amiens Hortillonnages, che ricorda l'artificializzazione del suolo in Francia.

I progetti di Atelier Faber non solo rispondono a una funzione pratica ma sono anche carichi di significato poetico e contemplativo. L'agenzia, ad esempio, ha trasformato vecchi cumuli di scorie a Raismes in spazi verdi, utilizzando i rifiuti minerari come elementi paesaggistici. Allo stesso modo, il rifugio Rolion e la capanna Palafitta sono esempi di come le strutture possono fondersi con il paesaggio naturale, offrendo esperienze immersive che uniscono arte, architettura e land art.

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Con ogni opera, Atelier Faber non solo mette in evidenza la plasticità della natura ma sensibilizza anche il pubblico sui temi del patrimonio e dell'ambiente, dimostrando che l'architettura può essere uno strumento di cambiamento e consapevolezza ecologica.

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Alla scoperta di Saint Aymes, un angolo di paradiso per gli amanti della bellezza e del lusso accessibile nel cuore di Londra, famoso per il suo design fiabesco e le delizie in oro a 24 carati.

 

Nel cuore pulsante di Londra, a pochi passi dalla stazione di Marble Arch, si trova un locale che ha elevato l'esperienza del caffè a un vero e proprio atto estetico: il Saint Aymes. Conosciuto per essere il caffè più "instagrammabile" della città, questo elegante ritrovo si distingue per il suo interno decorato con fiori e tonalità di rosa, arricchito da dettagli dorati che catturano l'occhio e la fotocamera di ogni visitatore.

Fondato dalle sorelle Michela e Lois Wilson, Saint Aymes si basa sul principio "Per amore della bellezza", un mantra che trasuda in ogni angolo del locale. Divenuto celebre inizialmente per i suoi cioccolatini impreziositi da oro a 24 carati, il café ha saputo rapidamente conquistare un posto di rilievo nel panorama delle caffetterie londinesi grazie alla sua capacità di creare un'atmosfera di lusso accessibile, dedicato in particolare a una clientela femminile che ricerca uno spazio dove stile e comfort si fondono armoniosamente.

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Il successo di Saint Aymes non è sfuggito agli occhi del mondo: celebrità e influencer sono frequenti ospiti del locale, e la sua fama è stata riconosciuta da prestigiose pubblicazioni come Marie Claire, The Times e persino da reti televisive come la BBC, ITV e Channel 5. Il design unico e l'offerta raffinata hanno fatto di Saint Aymes una meta irrinunciabile per chiunque visiti Londra e desideri immergersi in un'esperienza unica.

Un consiglio per chi pianifica una visita: è sempre buona norma verificare il sito web o i social media del café per controllare gli orari di apertura. Essendo un luogo molto richiesto anche per eventi privati, potrebbe avere orari particolari o giorni di chiusura. Non perdere l'occasione di scattare una foto davanti alla loro iconica vetrina, dove l'estetica del locale si esprime in tutto il suo splendore.

Dove trovarlo: Saint Aymes si trova al 59 Connaught St, St George's Fields, Londra W2 2BB. A soli 8 minuti a piedi dalla stazione di Marble Arch e ben collegato con diverse linee di autobus, è un luogo facilmente accessibile per chiunque desideri esplorare il fascino di uno dei caffè più pittoreschi di Londra.


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Julia Gallay, con il suo micro panificio "Gallz Provisions" a nord di Toronto, crea torte che sono vere opere d'arte, decorando ogni dolce con fiori freschi che trasformano ogni torta in un'incantevole festa per gli occhi

 

Julia Gallay, conosciuta ai suoi seguaci di Instagram come "Gallz", ha trasformato la sua passione per la cucina in un'attività fiorente che combina dolci e fiori in creazioni uniche. Da bambina, Julia preferiva la Food Network ai cartoni animati e trascorreva i fine settimana con i suoi genitori a eventi culinari anziché al parco giochi. Oggi, a 27 anni, gestisce "Gallz Provisions" dalla sua cucina a nord di Toronto, dove ogni torta diventa un capolavoro culinario.

La sua carriera è decollata quando, dopo essere stata licenziata, ha deciso di aprire un account Instagram per mostrare le sue creazioni. Da pochi ordini iniziali a dozzine settimanali, Julia ha capito che le torte erano più di un semplice hobby. Offre varietà che vanno dal latticello al limone con ganache al limone e semi di papavero a capolavori al cioccolato con caffè espresso, sempre con il tocco finale dei fiori. "Non c'è niente come una deliziosa torta guarnita con alcuni dei tuoi fiori preferiti," dice Julia, spiegando cosa rende speciale ogni sua torta.

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Oltre alla passione per la cucina, Julia ha una formazione scientifica che arricchisce il suo lavoro: considera burro, zucchero e farina non solo ingredienti ma componenti essenziali di una reazione chimica, rendendo la sua cucina un vero e proprio laboratorio di dolcezza. La precisione nella preparazione delle sue torte riflette questa metodologia scientifica.

Julia continua a sperimentare e a imparare, sempre con l'obiettivo di perfezionare la sua arte. Le sue torte non sono solo deliziosi dolci, ma anche simboli di felicità e celebrazioni di momenti indimenticabili. Con fiori che trasformano semplici dolci in gioielli edibili, Julia ha dimostrato che la creatività non conosce limiti. Per un assaggio visivo delle sue creazioni, visitate il suo account Instagram @gallzprovisions.

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