Filiera olivo-olio

oli vincitori del Concorso Ercole Olivario 2022

Alla 30^ edizione del concorso delle eccellenze olearie italiane Ercole Olivario vincono nelle 5 categorie principali 3 oli pugliesi e 2 sardi, con presenze nei podi anche di oli di oliva extravergini laziali. Fuori dal podio gli oli evo della Toscana, che si salva con la vittoria della “Goccia d’Ercole” per le piccole produzioni. Premiati come ambasciatori dell’olio italiano di qualità l’assaggiatrice e giornalista giapponese Miciyo Yamada e il ristoratore Massimo Mori.

 
Nessun olio di oliva extravergine della Toscana tra i vincitori delle 5 categorie principali dell’edizione del Concorso Ercole Olivario 2022. Ma l’olio toscano extravergine si consola con la vittoria nella sezione a latere per le piccole produzioni, la “Goccia d’Ercole”, conquistata dal Frantoio di Croci. 
I vincitori della 30esima edizione del concorso nazionale delle eccellenze olearie made in Italy sono stati proclamati il 26 marzo scorso a Perugia nella cerimonia di chiusura presso il Centro Congressi della Camera di Commercio dell’Umbria.
Fra le 12 etichette premiate, in rappresentanza delle migliori produzioni di tutta Italia, nelle due distinte macro categorie previste, oli extravergini e oli extravergini certificati DOP, IGP, solo oli della Puglia (3 primi posti), della Sardegna (2 primi posti) e del Lazio (nessun primo premio).
 
Categoria Dop /IGP Fruttato Medio
1° Classificato – De Carlo Dop Terra di Bari – Bitonto dell’Azienda Agricola De Carlo di Bitritto (BA), Puglia
2° Classificato – Don Gioacchino Monocultivar Coratina Dop Terra di Bari - Castel del Monte dell’azienda Sabino Leone di Canosa di Puglia (BT), Puglia
3° Classificato – Fruttato Verde Dop Sardegna dell’azienda Fois Antonello di Alghero (SS), Sardegna
 
Categoria Dop /IGP Fruttato Intenso
1° Classificato – Cagnara Dop, Dop Terra di Bari – Bitonto dell’azienda Ciccolella Soc. Agr. Arl di Molfetta (BA), Puglia 
2° Classificato – Don Pasquale Colline Pontine DOP dell’Azienda Agricola Cosmo di Russo di Gaeta (LT), Lazio
3° Classificato - Cetrone Colline Pontine DOP dell’Azienda Agricola Alfredo Cetrone di Sonnino (LT), Lazio
 
Categoria Extravergine Fruttato Leggero
1° Classificato – Lelais dell’Azienda Moretti LAURA di Ittiri (SS), Sardegna
 
Categoria Extravergine Fruttato Medio
1° Classificato – Iliò della Olivicoltori Oliena S.C.A. di Oliena (NU), Sardegna
2° Classificato – CM Centoleum dell’Azienda CM srl di Agello, Magione (Pg), Umbria
 
Per la categoria Extravergine Fruttato Intenso
1° Classificato – BIO dell’azienda Intini srl di Alberobello (BA), Puglia
2° Classificato - Ispiritu Sardu della Masoni Becciu di Deidda Valentina di Villacidro, Sardegna
3° Classificato - Verdemare dell’Azienda Agricola Cosmo di Russo di Gaeta (LT), Lazio
 
Nell’occasione sono stati consegnati i 7 riconoscimenti speciali previsti quest’anno:
- Amphora Olearia per la miglior confezione all’etichetta “Oliomania” dell’Azienda Agricola Marina Palusci, Abruzzo;
- Menzione Speciale Olio Extravergine Biologico all’olio evo biologico “Olivastro” dell’Azienda Agricola Biologica Americo Quattrociocchi di Alatri (FR), Lazio;
- Menzione “Olio Monocultivar” all’olio evo Mimì Denocciolato Monocultivar Coratina dell’Azienda Agricola Donato Conserva di Modugno (BA), Puglia;
- Menzione di merito “Giovane imprenditore” assegnato ai migliori titolari under 40 degli oli ammessi in finale: Azienda Agricola Etruscan Kantharos di Gelsomini Flavia dal Lazio, L’Olivaio Srl dalle Marche, Azienda Agricola Andrea Caterina dal Molise, Agrestis Società Cooperativa Agricola dalla Sicilia, Frantoio di Croci dalla Toscana, CM srl e la Società agricola Stoica dall’Umbria;
- Menzione di Merito Impresa Digital Communication all’azienda Intini srl di Alberobello (BA), Puglia;
- Menzione di Merito Impresa Donna alle migliori imprese femminili: Azienda Agricola Marina Palusci dall’Abruzzo; Tenute Librandi Pasquale Società Agricola dalla Calabria; Azienda Torretta srl dalla Campania; Azienda Agricola Biologica Paola Orsini, Azienda Agricola Adria Misiti e Azienda Agricola Etruscan Kantharos di Gelsomini Flavia dal Lazio; Azienda Agricola Bisceglie Maria ed Aziende Agricole Di Martino sas dalla Puglia; Masoni Becciu di Deidda Valentina e l’Azienda Moretti Laura dalla Sardegna; Azienda Agricola Biologica Titone, Frantoi Cutrera srl, Soc. Agricola Giovanni Cutrera, l’azienda Terraliva di Frontino Giuseppina, Fisicaro Sebastiana - Frantoio Galioto dalla Sicilia; Azienda Agricola Buoni o Del Buono Maria Pia dalla Toscana e CM srl dall’Umbria.
- Assegnata poi per la prima volta in questa edizione dei 30 anni la Menzione di Merito “Giorgio Phellas - Turismo dell’olio” all’Azienda Agricola Costantino Mariangela di Maida (CZ), Calabria.
 
I 3 premiati della “Goccia d’Ercole”, la sezione rivolta alle aziende che pur avendo piccole produzioni sono riuscite a produrre un lotto omogeneo da 5 a 9 quintali, sono stati i seguenti:
1° Classificato – Frantoio di Croci, Toscana
2° Classificato – L’Olivaio, Marche
3° Classificato – Decimi, Umbria
 
In collaborazione con gli uffici ICE e Assocamerestero, sono stati proclamati assegnatari del Premio Leikithos, a due “ambasciatori” dell’olio e della cultura dell’olio italiano di qualità all’estero: Miciyo Yamada, giapponese, assaggiatrice di olio evo e giornalista di importanti magazine di livello internazionale che da grande appassionata di olio, partecipa nella giuria a concorsi internazionali, e al noto ristoratore Massimo Mori, che ha in Francia tre ristoranti, grande promotore dei prodotti italiani in generale e dell’olio in particolare.
 

Redazione

Con la firma del 31 marzo scorso del decreto direttoriale del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF), sono stati stanziati i fondi per l’ammodernamento dei frantoi oleari e sono state fornite le direttive per le Regioni e le Provincie autonome per la successiva definizione dei bandi regionali.
Come puntualizzato dal MIPAAF, il decreto arriva nel pieno rispetto del cronoprogramma di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e mette a disposizione 100 milioni di euro di contributi, a valere appunto sui fondi del PNRR, che «saranno destinati alle aziende agricole e alle imprese agroindustriali titolari di frantoi oleari che effettuano estrazione di olio extravergine di oliva, iscritte al SIAN, per sostituire o ammodernare i frantoi più obsoleti con l'introduzione di impianti di molitura ad estrazione a "2 o 3 fasi" di ultima generazione». 
Lo scopo del provvedimento, fortemente voluto dal ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli, è «rafforzare la competitività del sistema alimentare, ammodernare le strutture di trasformazione dell'olio extravergine di oliva, settore strategico per l'industria agroalimentare italiana, migliorare la qualità del prodotto e la sostenibilità del processo produttivo attraverso la transizione energetica, ridurre i sottoprodotti e favorirne il riutilizzo a fini energetici».
Più specificamente, si prevede di «favorire l'ammodernamento dei frantoi esistenti attraverso l'introduzione di macchinari e tecnologie che migliorino le prestazioni ambientali dell'attività di estrazione dell'olio extravergine di oliva, nel rispetto del  principio europeo "non arrecare un danno significativo all'ambiente"». Il rinnovamento degli impianti tecnologici «porterà anche al miglioramento della qualità della produzione olearia e ad un generale incremento della sostenibilità dell'intera filiera».
A seguire il MIPAAF disciplinerà l'attuazione concreta della misura d'intesa con le Regioni, che emaneranno i bandi regionali attuativi nel corso dei prossimi mesi.

Redazione

vivaismo olivicolo - COI e EPPO - olivi certificati

Lo schema di certificazione fitosanitaria per olivi e portainnesti della European and Mediterranean Plant Protection Organization (EPPO), l’Organizzazione europea e mediterranea per la protezione delle piante, è in corso di revisione.
Ieri l’altro una nota del Consiglio Oleicolo Internazionale (COI), rimarcato il sostegno alla norma EPPO affinché si rafforzi e diffonda buone pratiche nel comparto del vivaismo olivicolo internazionale, ha fatto il punto della situazione, ricordando quando sono iniziati i lavori e anticipando le prossime tappe fino alla pubblicazione della nuova PM 4/17 (lo schema per la produzione di piante da impianto sane numero 17: “Olivi e portainnesti testati sugli agenti patogeni”), prevista verso la fine del 2022.
«Da novembre 2020 si sono tenuti diversi incontri virtuali con l’EPPO e un gruppo di lavoro di esperti designato per rivedere la norma PM4/17 – si legge nella nota del COI -. La presente norma descrive le modalità di produzione di olivi e portainnesti per la certificazione sanitaria. La prima versione è stata approvata nel 1996 e rivista nel 2005».
«Il gruppo di lavoro di esperti si è costruttivamente confrontato sulle modifiche da apportare alla norma» riferisce il COI, che ne rivela i componenti: D. Boscia (CNR, Italia), F. Faggioli (CREA, IT), R. Félix (UEVORA, PT), C. Martinez (MAPAMA, ES), P. Morello ( CIO), M. Saponari (CNR, IT), C. Trapero (Università di Cordoba, ES) e C. Varveri (BPI, GR), coordinati dal C. Picard (EPPO) e da F. Petter (EPPO).
Queste sono le modifiche proposte, secondo quanto reso noto dal COI:
- Aggiunta di misure per affrontare il rischio della Xylella fastidiosa.
- Aggiunta di test sulle piante relativi al Verticillium dahliae.
- Aggiunta di misure simili per Meloidogyne arenaria e M. javanica.
- Rimozione del test per il virus del mosaico del cetriolo (CMV)
- Revisione del diagramma delle fasi produttive.
- Aggiunta di nuovi riferimenti.
- Revisione delle appendici sulla diagnostica.
- Valutazione dello stato degli organismi nocivi regolamentati non da quarantena (RNQP) inclusi nella norma.
Inoltre D. Boscia e G. Bottalico (dell’Università di Bari) e M. Micheli (dell’Università di Perugia) hanno ampiamente rivisto l'Appendice 6 sulla manutenzione e moltiplicazione in vitro delle piante di olivo.
La norma o standard, fa sapere ancora il COI, è stata distribuita ai paesi membri dell'EPPO (vedi) a gennaio per una consultazione formale e un’ultima riunione si è svolta l'8 marzo 2022 per esaminare alcuni dei commenti ricevuti durante la consultazione per paesi e proporre modifiche per rispondere ai commenti formulati.
I prossimi passi saranno una presentazione al gruppo di lavoro dell’EPPO sulla regolamentazione fitosanitaria nel giugno 2022 e l’eventuale approvazione da parte del Consiglio dell’EPPO nel settembre 2022.
Il nuovo PM 4/17 dovrebbe essere pubblicato alla fine del 2022 e, come conclude il COI: «fornirà raccomandazioni per una certificazione sanitaria per la produzione di olivi e portainnesti. Raccomandazione che è indirizzata ai paesi membri dell'EPPO, ma può anche fungere da modello per altri paesi». 

Redazione

Piano di azione 2022 contro la Xylella - olivicoltura

L’assessore all’agricoltura della Puglia Pentassuglia: «monitoraggi, campionamenti, indennizzi e strumenti innovativi di controllo del vettore, questo piano è un documento condiviso e un’azione senza precedenti con 300 mila piante campionate e 40 mila analisi di laboratorio». Lavorazioni obbligatorie dei terreni per ridurre le forme giovanili di sputacchina, il vettore della Xylella. Previsto l’uso di cani addestrati all’identificazione di piante infette.

 
Un’azione di controllo senza precedenti su una batteriosi nel corso della quale saranno campionate circa 300 mila piante in un’area totale di 34 mila ettari in tutto il territorio pugliese e saranno effettuate 40 mila analisi di laboratorio.
La Giunta regionale della Puglia ha approvato il 14 marzo scorso il Piano di azione di contrasto e prevenzione della diffusione di Xylella fastidiosa per l’anno 2022.
«Un documento pienamente condiviso – ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia Donato Pentassuglia -. Il risultato dei contributi e dei pareri dei diversi attori del mondo tecnico scientifico e socio-economico coinvolti nella gestione della batteriosi». E’ stato approvato ieri l’altro dopo aver ricevuto il parere positivo del Comitato fitosanitario nazionale, del tavolo tecnico degli entomologi convocato dall’Osservatorio fitosanitario e di tutte le associazioni di categoria agricole pugliesi. Il tutto «nel pieno rispetto dei regolamenti europei – ha puntualizzato Pentassuglia – e tenendo conto della nostra specificità territoriale legata alla Piana degli ulivi monumentali per la quale abbiamo previsto un’ulteriore e complementare azione di controllo e difesa».
Il Piano di azione, che viene approvato con cadenza annuale e in linea con l’andamento della batteriosi, descrive le modalità di gestione delle indagini, ovvero i campionamenti e le analisi di laboratorio da effettuare e la strategia che l'Osservatorio Fitosanitario regionale intende adottare per il monitoraggio delle piante e degli insetti vettori, così come gli strumenti innovativi che intende adoperare per controllare, prevenire e gestire la fitopatia su tutto il territorio regionale.
«Non solo controllo, eradicazione dell’organismo nocivo, prevenzione e tutela delle aree indenni regionali – come precisato da Pentassuglia –, ma anche potenziamento della campagna di comunicazione e informazione e sostegno agli olivicoltori, attraverso indennizzi, in regime di aiuto per le aziende che hanno estirpato volontariamente gli alberi infetti e per l’applicazione delle misure fitosanitarie obbligatorie, grazie alle risorse previste dal Piano di rigenerazione olivicola». «Nella nostra strategia – ha aggiunto – restano aree delimitate la zona “Salento”, dichiarata infetta, in cui si attuano misure di contenimento, le aree di “Monopoli”, “Polignano” e “Alberobello”, costituite da una zona infetta e da una cuscinetto della larghezza di 2,5 km. Scompare, invece, l’area di Canosa, dichiarata indenne a dicembre scorso: l’azione di campionamento massiccia messa in atto dalla Regione Puglia con oltre 10 mila campioni di piante prelevati, sia all’interno dei vivai, presenti nella zona, sia all’esterno ci ha permesso di escludere tale area, dimostrando anche l’efficacia della nostra azione di controllo».
Per quest’anno, ha continuato l’assessore, è stato assunto «un approccio conservativo in tema di sorveglianza fitosanitaria, rispetto al 2021, mantenendo alta la guardia: prevediamo, infatti, di campionare quasi 300 mila piante su una superficie complessiva di 34 mila ettari su tutta la Puglia, con oltre 40 mila analisi di laboratorio. Per la Piana degli ulivi monumentali, ex contenimento ed area di particolare pregio da un punto di vista paesaggistico, storico, ambientale, abbiamo ritenuto fondamentale attuare un’opportuna sorveglianza “rafforzata” in un’area compresa tra 5 e 20 km dal confine meridionale della zona infetta ‘Salento’ dove si attuano misure di contenimento, con particolare riferimento proprio alla Piana degli olivi secolari. Il nostro scopo è creare barriere e ridurre l’inoculo. Per fare questo, grazie ad una legge regionale ad hoc, abbiamo, altresì, la facoltà, una volta rinvenute le piante positive al batterio, di abbatterle e innestarle con varietà di ulivo dichiarate resistenti».
Le lavorazioni obbligatorie dei terreni sono ritenute azioni indispensabili e irrinunciabili per il controllo meccanico degli stadi giovanili dei vettori. «A tal proposito, e con la primavera alle porte, - ha detto l’assessore - vorrei ribadire quanto le lavorazioni superficiali dei terreni, arature, fresature, erpicature e trinciature, specie sulle piante erbacee, riducano drasticamente le forme giovanili e, di conseguenza, tutta la popolazione dell’insetto, la sputacchina, responsabile della diffusione della malattia».
La Puglia, oltre ai controlli ufficiali, con il supporto di Arif e con i Carabinieri forestali, si avvarrà, per la sua attività di monitoraggio, anche di cani addestrati per l’identificazione di piante infette da Xylella in operazioni di controllo nei vivai e nei punti d’ingresso. Come anche di una serie di strumenti, messi a punto proprio grazie a un progetto sperimentale di rilevazione precoce a distanza di Xylella (chiamato REDOX) con tecniche specifiche di telerilevamento da aereo, droni e rilievi terrestri al primo insorgere dei sintomi.
«La Puglia ha avviato un’azione di controllo e monitoraggio di una batteriosi che non ha precedenti – ha concluso l’assessore Pentassuglia  -. Lo stiamo dimostrando quotidianamente con azioni, risorse, strategie mai impiegate prima e, naturalmente, con l’impegno e il sacrificio dei nostri olivicoltori. Da un lato dobbiamo arginare un fenomeno eccezionale, dall'altro sostenere il sistema olivicolo e difendere la bellezza del nostro paesaggio».
 

Redazione

Premio il Magnifico olio di oliva
C’è tempo fino al 28 febbraio 2022 per iscriversi alla decima edizione del “Premio il Magnifico – European Extra Quality Olive Oil Award – Florence”.
Le iscrizioni a questo premio che mira a «scoprire i migliori produttori oleari d’Europa», ovvero «le stelle Verdi dell’olio», cioè gli EQOO (Extra Quality Olive Oil = oli d’oliva di qualità extra), erano state aperte ufficialmente a inizio febbraio. 
Per ulteriori informazioni, leggere il Regolamento e iscriversi cliccare qua.
 

Redazione

Pegno rotativo produttori di olio Dop e Igp

Soddisfazione del presidente di Confagricoltura Toscana Marco Neri: «il fatto che adesso venga allargato ai produttori di olio è una boccata d’ossigeno perché le nostre aziende devono fronteggiare un forte aumento dei costi». Incontri di Confagricoltura con le banche per preparare convenzioni ad hoc per le aziende olivicole associate. 

 
Anche i produttori di olio extravergine d'oliva Dop (Denominazione di origine protetta) e Igp (Indicazione geografica protetta) da qualche giorno possono beneficiare del Pegno rotativo, uno strumento finanziario introdotto con il decreto legge Cura Italia per dare liquidità anticipata alle imprese rispetto ai tempi standard necessari per completare il ciclo produttivo. 
A renderlo noto nei giorni scorsi è stata Confagricoltura Toscana, che ha parlato di «bella notizia per gli olivicoltori toscani, circa 9mila associati che producono la maggior parte degli oli Dop che entrano nelle case dei consumatori e tra i migliori in Italia per la qualità del prodotto».
Finora il Pegno rotativo era stato riservato alle aziende del comparto vitivinicolo, ma con l’implementazione del Sistema informatico agricolo nazionale (Sian), dove sono registrate le operazioni di movimentazione dell’olio, potrà essere utilizzato anche dagli olivicoltori. Così le banche avranno modo di immettere immediata disponibilità economica alle aziende e di farlo con la massima sicurezza.
«L’opportunità di accesso al credito – ha detto il presidente di Confagricoltura Toscana Marco Neri – ha permesso, a pochi mesi dalla sua entrata in vigore, di iniettare oltre 30 milioni di euro di liquidità nelle imprese agricole: il fatto che adesso venga allargata ai produttori di olio è una notizia che ci riempie di soddisfazione. E anche una boccata d’ossigeno perché le nostre aziende sono alle prese con un periodo di difficoltà in cui devono fronteggiare un forte aumento dei costi».
«A seguito dell’apertura del Pegno rotativo al settore olivicolo – ha concluso Neri - Confagricoltura ha iniziato una serie di incontri con le banche operanti su tutto il territorio nazionale, così da predisporre le apposite convenzioni che a breve saranno comunicate alle associate, comprese quelle toscane».
 

Redazione